GIORNALAIO 19.03.2013

Martedì, 19 Marzo 2013

giornalaio

Urbanistica, lo stop in commissione dei piani fa lievitare il ricorso al commissario ad acta. Infiltrazioni mafiose dietro la vendita degli hotel. Il ricordo di Fantini


Piani particolareggiati. “IL MATTONE spacca la maggioranza. Bocciata in terza commissione consiliare la ‘torre delle Celle’. In realtà una palazzina di 4 piani più terrazza, su un’area di 20.653 metri quadri in via Emilia Vecchia. Il privato dispone di 5.318 metri quadri dove Immobiliare Celle e Immobiliare Belvedere (riferite alla famiglia Pesaresi dell’industria metallica) vogliono costruire negozi al piano terra e uffici ai piani superiori. «Non si può stare tredici anni senza avere risposte — sbotta l’architetto Renzo Sancisi, famigliare dei Pesaresi, co-progettista nonché ex funzionario comunale all’ufficio tecnico per oltre vent’anni —. Sono iscritto al Pd e me ne vanto, ma qui si va avanti a rinvii. Il sindaco pensa ai suoi Master Plan e ai voli pindarici, ma noi siamo sulla terra. E presto pagheranno tutti i danni, fior di milioni!». Avete quantificato un’ipotesi di risarcimento? «Il calcolo esatto sarà fatto con i legali se continuano a non arrivare risposte. Una prima valutazione si attesta sugli 800mila euro, tra Ici e Imu pagate per un’edificazione che non c’è, mancato sviluppo, mancati investimenti in altre situazioni, mancata espansione della ditta Pesaresi che oggi opera a livello italiano e internazionale nei settori alluminio e acciaio, e che utilizzando i tre piani di direzionale potrebbe spostare lì parte del personale amministrativo ed espandere gli spazi produttivi»”, ilRestodelCarlino (p.4).
“«Se la Provincia nominasse il commissario ad acta il problema sarebbe risolto». La battuta - perché è una battuta - è dell’assessore all’urbanistica Roberto Biagini e apre il campo all’altra novità del giorno: l’intervento di un arbitro chiamato a decidere per sbloccare l’inerzia dell’ente pubblico. I privati si rivolgono alla Provincia. E’ già successo per via Popilia (1.300 metri di residenziale, approvati poi in giunta), via Secchiano (4.800 metri di residenziale, il tempo per la nomina scade venerdì). Ieri è stata presentata la richiesta di commissario ad acta anche per il piano Celle, fra oggi e domani arriva anche Santa Giustina”, CorriereRomagna (p.5).
Il NuovoQuotidiano (p.4) intervista il presidente dell’ordine dei geometri Adriano Leardini. “I 5 Piani Particolareggiati già approvati non si sbloccano. Quella con l’amministrazione comunale è una partita a braccio di ferro? «Tolto qualche intervento parziale, come categoria noi non abbiamo molto a che fare con questa partita, a cui vengono chiamate soprattutto figure professionali come architetti e ingegneri. Il nostro braccio di ferro con l’amministrazione comunale si riferisce soprattutto ai dirigenti, che hanno le loro idee, a volte addirittura in contrasto con la norma, che impongono ai tecnici comunali, i quali non possono fare altro che eseguirli nonostante i problemi che si creano . E poi la burocrazia... A quella che deriva dalle leggi va aggiunta anche quella voluta dai dirigenti. Probabilmente si riuscirà a ragionare su qualcosa di concreto solo quando si chiuderà con il Psc». Lo stop al mattone è uno dei punti fondamentali del programma del sindaco Gnassi. Come lo vedete? «Nonostante le mie idee non coincidano con le sue, credo che dire stop alle nuove costruzioni ci possa stare. Ma di contro, Rimini ha una grande necessità di recuperare l’edilizia esistente, di adeguare gli impianti alle normative, di intervenire sull’antisismica sia nel pubblico sia nel privato. Ma senza incentivi e norme ad hoc anche chi ha volontà di farlo, trova ostacoli e spesso rinuncia. Le istituzioni devono intervenire per la semplificazione, compreso l’abbattimento degli esorbitanti oneri urbanistici a carico del committente richiesti per qualunque intervento. Questo stallo tocca tutte le categorie, dai liberi professionisti agli artigiani, a tutti l’indotto. E poi c’è il problema del credito, davvero massacrante»”.


Criminalità. “La mafia potrebbe nascondersi dietro le cessioni degli hotel: «Duecento passaggi di proprietà negli alberghi n e l l’ultimo anno rappresentano un campanello d’allarme». A dirlo è stato Claudio Palomba, prefetto di Rimini, ieri alla presentazione dell’Osservatorio contro la criminalità organizzata, promosso dalla Provincia assieme ai Comuni di Bellaria e Cattolica”, Corriere (p.3).


Arriva la Pasqua, ma gli alberghi sono chiusi. “Pasqua bassa, previsioni meteo poco invitanti, alberghi alle prese con le norme antincendio. Sono le uniche certezze del primo banco di prova delle vacanze 2013. «Come me – spiega Patrizia Rinaldis presidente dell’Aia di Rimini – molti colleghi non apriranno perché non hanno ancora terminato i lavori per l’adeguamento antincendio. E’ anche vero, però, che il particolare periodo in cui cade quest’anno la festività condiziona: il riscaldamento delle stanze è obbligatorio». Chi apre comunque fa promozioni «dal tutto compreso come il pranzo o la colazione di Pasqua, l’ingresso a un parco divertimenti»”, Corriere (p.8).


In vista cambio di vertici per Confindustria, ilCarlino (p.8). “ALESSANDRO Pesaresi getta la maschera. «Sono pronto a candidarmi per la presidenza di Confindustria». Confermando quanto già anticipato dal nostro giornale domenica, Pesaresi ammette di essere uno dei candidati alla poltrona occupata da Maurizio Focchi. L’imprenditore cerca però di minimizzare sulla lotta intestina in atto nell’associazione degli industriali riminesi. Una guerra che vede contrapposti i sostenitori di Pesaresi, da una parte, e quelli di Paolo Maggioli (attuale vice presidente di Confindustria Rimini, e anche di quella regionale) dall’altra”.
Commercio in crisi. “NEI PRIMI DUE MESI dell’anno, secondo i dati di Camera di commercio, le attività del commercio al dettaglio che hanno abbassato definitivamente la saracinesca nella nostra provincia sono state ben 142. In pratica hanno chiuso 2,5 negozi ogni giorno. Il saldo è largamente negativo. A fronte di 142 negozi che hanno chiuso i battenti, nei mesi di gennaio e febbraio si sono registrate nuove aperture da parte di appena 54 negozi”, ilCarlino (p.2).


Il ricordo di Valeriano Fantini. “«Va tutto bene, ma non esageriamo». Sembra già di sentirlo brontolare, appena letti i giornali che annunciano la sua morte. Valeriano Fantini, classe 1957, il più intelligente di tutti. Non gli sarebbe piaciuto. Lui avrebbe preferito fare un passo indietro anche nel giorno degli epitaffi, dei superlativi profusi in abbondanza, della rincorsa al cordoglio. Se ne sarebbe uscito con uno sguardo di traverso, tagliente come un rasoio, l’arma di difesa di un timido”, Carlo Andrea Barnabè, ilCarlino (p.12). “Lucido fino all’ultimo, attaccato quasi con distacco alla vita che sentiva scivolare via. Sapeva di dover morire, ma per pudore e coraggio non dava a vederlo. Attratto dall’Aldilà che indagava con la curiosità dell’ateo. Ma chi era Valeriano Fantini? Il curriculum dice molto meno di quello che è stato”.