GIORNALAIO 07.03.2014

Venerdì, 07 Marzo 2014

giornalaioConsiglio tematico sul palas, maggioranza in fuga. Aeroporto, il rublo svalutato scoraggia i russi, intanto la Confcommercio organizza una cena di gala per raccogliere fondi. Ponte di via Coletti, i residenti minacciano una class action 

 

Salta il consiglio comunale sul Palas. "UNDICI minuti. Il tempo di fare l’appello, e il presidente Donatella Turci mette fine al consiglio perché «sono presenti solo 14 consiglieri, la seduta non è valida». Stavolta non finisce tra urla e insulti, solo perché la maggioranza, con un atto che non ha precedenti nell’epoca Gnassi, decide di boicottare il consiglio comunale e di non presentarsi in aula. Non era un consiglio qualsiasi, quello previsto ieri: si sarebbe dovuto parlare del Palas, dei debiti, del progetto di privatizzazione, della variante per realizzare nei terreni di via della Fiera la nuova piscina comunale Acquarena. Temi su cui il Pd ha più volte scricchiolato in questi mesi", ilRestodelCarlino (p.7). La minoranza invoca l'intervento del prefetto. "«SE NON garantiscono il numero legale è per problemi loro interni. Vadano a casa e si torni alle urne. Questa è la peggior maggioranza che Rimini abbia mai avuto»".
"Marco Agosta (Pd), Savio Galvani (Fds) - a nome anche di Bertino Astolfi (Rimini per Rimini) - hanno comunicato che non avrebbero partecipato ai lavori. Perché? In sintesi: l’opposizione sta abusando dei consigli tematici, siamo al diciottesimo, ha ridotto l’aula a una «cassa di risonanza per alcuni consiglieri («Carla Franchini») e formazioni politiche («M5S»). «C’è un uso non corretto - ha precisato Agosta - tutte quelle questioni le avevamo già affrontate in commissione, se vogliono fare vetrina, diciamo no. Abbiamo sempre garantito il numero legale, adesso diamo un segnale». Diranno che vi sottraete al dibattito. «No. Le delibere proposte verranno comunque in aula. Siamo contrari a fare spendere ai cittadini 5mila euro a seduta». «Il numero legale - ha aggiunto Galvani - impegna tutti, non solo la maggioranza. D’ora in poi conteremo le loro assenze»", CorriereRomagna (p.4).
"I commenti Moretti (Ncd): “tirati per la giacca dal sindaco hanno disertato un tema fondamentale”. Ancora per Ncd Giudici parla di “inaccettabile azione ritorsiva”, Marcello di “Rimini ultimo capoluogo di provincia d’Italia come numero di sedute di consiglio nel 2014”. Renzi (FdI): “il solito atteggiamento dilatorio aspettando che scoppi il bubbone, come è successo per Aeradria”, “la maggioranza è al capolinea dopo 60 anni di lottizzazioni, oggi con 85 milioni di debito, poi le perdite e le rate insolute siamo al redde rationem”. Camporesi (M5S) parla di “caduta del regno di Cagnoni, Gnassi deve chiedere le sue dimissioni, se dovesse passare la privatizzazione a beneficio di Fiera Bologna sarebbe una rapina in pieno giorno con premeditazione”. Non sono da meno gli altri due M5S, Franchini (“non sono entrati in aula perché non hanno soluzioni, siamo molto vicini al default, ma non vogliono mollare l’osso”) e Tamburini (“non sono più i padroni della città”). Casadei (ex Lega): “non volevano parlare nemmeno della sanità riminese, questa legislatura è ridicola, se non vogliono più garantire la maggioranza la gente lo deve sapere, vadano a casa e nuove elezioni, se no è golpe bianco”", LaVocediRomagna (p.11).

 
Aeroporto. "A complicare la vita allo scalo di Rimini ci si è messa anche la crisi del rublo. Complice anche la crisi in Crimea, la moneta russa è scesa a minimi storici: servono 50 rubli per arrivare a un euro. Il rublo debole sta facendo scendere in picchiata anche i voli dalla Russia del ‘Fellini’. Già a dicembre e a gennaio, nei primi due mesi dopo il fallimento, lo scalo di Miramare aveva perso qualcosa come il 30% di passeggeri rispetto a un anno fa. E’ vero che quelli invernali sono tradizionalmente mesi di bassa affluenza per l’aeroporto riminese, ma l’emorragia di passeggeri sta continuando, e anche nel mese di febbraio il calo di traffico è stato significativo. I passeggeri, il mese scorso, sono diminuiti del 10%. Tra arrivi e partenze, sono passati dal ‘Fellini’ poco più di 18mila passeggeri, contro i quasi 21mila di un anno fa", ilCarlino (p.10).
"Ciò che serve sono i soldi? Ebbene, l’idea è di fare un po’ gli americani, ovvero di organizzare un evento – una cena, una sorta di Gran galà - con la collaborazione appunto di tutte le associazioni, per raccogliere fondi da destinare al “Fellini”. Un modo per rendere partecipe l’intero territorio alla “colletta” per garantire l’operatività dell’aeroporto fino a oltre l’estate e così ottenere dal tribunale la proroga fino ad ottobre all’esercizio provvisorio. In realtà intorno al progetto – spinto soprattutto da Confcommercio – si registrano atteggiamenti diversi: ci sono i sostenitori, ma anche gli scettici. Si vedrà oggi dopo l’incontro cosa ne verrà fuori", NuovoQuotidiano (p.3).


Ponte di via Coletti, la demolizione è prevista per il 16 marzo. I residenti di Rivabella sono molto preoccupati e soprattutto sfiduciati: il nuovo ponte non sarà mai ricostruito in 4 mesi. "Cosa pensate di fare? «Tantissimi cittadini che hanno attività economiche mi contattano per chiedere cosa succede. Non sanno quanto magazzino fare per le attività, se lavoreranno o meno. Abbiamo contattato dei legali». A che scopo? «Valuteremo se sia possibile una Class Action, una richiesta collettiva di danni al Comune»", ilCarlino (p.2).


Scuola, i dati delle iscrizioni forniti dall'Ufficio scolastico provinciale. "Tornano a crescere i licei, bene anche per i tecnici e segno meno per i professionali. A una prima analisi dei dati delle iscrizioni alle scuole secondarie superiori, che si sono concluse il 28 febbraio, emerge che i licei totalizzano un aumento di 11 iscritti, i tecnici di 17 e i professionali scendono di 24 studenti. Ma vola la novità del liceo sportivo Serpieri di Viserba", Corriere (p.3).

 
Dilaga nelle strade di Rimini la prostituzione minorile. "«Non è facile trovarle perché le organizzazioni che controllano il giro della prostituzione le spostano con velocità dato che le minorenni si notano parecchio, danno nell’occhio — spiega Silvia Argenti dell’Unità di strada della Papa Giovanni che ogni settimana va ad incontrare le lucciole sulle strade — Qualche tempo fa c’era un gruppetto di giovanissime tra Miramare e Riccione. A noi dicono sempre di essere maggiorenni, ma in quel caso non era vero, si vedeva bene. Poi sono sparite, evidentemente sono state spostate velocemente in un’altra località»", ilCarlino (p.5).


Export. "Il ‘made in Rimini’ piace poco agli stranieri. Assieme a Reggio Emilia, infatti, la nostra provincia è la sola della regione dove il mercato dell’export è andato incontro a un crollo verticale. Lo rivela un report di Confartigianato sulle esportazioni realizzate dalle piccole medie imprese italiane nel corso del 2013. Per quanto riguarda le vendite all’estero, a Rimini si registra una diminuzione pari al 5,3%", ilCarlino (p.10).


Chiude la sezione della polizia postale. "I reati informatici continuano ad aumentare, nell’ordine del 20% all’anno. E se calano le truffe, perché gli “internauti” prestano più attenzione negli acquisti on-line, preoccupa l’incremento del cosiddetto cyber bullismo, ovvero insulti e offese tra adolescenti sui social network. Sono de- cine i casi di cui si è occupata, anche lo scorso anno, la sezione di polizia postale di Rimini. Che ora rischia di chiudere. La spending review è inflessibile e, nell’ottica di ottimizzare le risorse, tutte le sezioni di polizia postale in regione verranno accorpate al dipartimento di Bologna… La Postale è destinata a sparire definitivamente? «Non è detto - precisa il questore -. Innanzitutto il 10 marzo è il termine per presentare le osservazioni. Poi potrebbe passare anche un anno dal momento della chiusura definitiva. In ogni caso, le risorse non andrebbero sprecate. Faremo tesoro degli agenti (otto quelli in carico alla Postale riminese, ndr) che si sono formati proprio per contrastare quel genere di reati. E’ possibile che la polizia postale diventi una sezione in carico alla squadra mobile che si occupa in particolare dei reati informatici»", Corriere (p.6).


San Leo, ilCarlino intervista Antonio Paolucci. "SE FOSSE ancora ministro dei Beni culturali, non avrebbe dubbi. Si sarebbe fatto subito in quattro «per salvare San Leo, che resta a mio parere uno dei paesaggi più belli d’Italia». Da Roma Antonio Paolucci segue «con apprensione» la situazione del borgo, dopo le frane di una settimana fa. Ex ministro dei Beni culturali (tra il 1995 e il 1996, nel governo guidato da Lamberto Dini), dal 2007 direttore dei Musei Vaticani, Paolucci è da sempre un accanito sostenitore delle bellezze di San Leo e della Valmarecchia. «Per questo — continua — spero che il problema venga risolto al più presto e che San Leo ritrovi un po’ di serenità»", (p.4).