IL GIORNALAIO 05.04.2012

Martedì, 03 Aprile 2012

Rubriche

SPIAGGIA NERA, IL TRC SECONDO RICCIONE, ALBERGHI IN AFFITTO, CARO PARCHEGGI, LETTERINE A GNASSI


Spiaggia, stagione nera


“Crisi, spiaggia ‘smontata’ e scarichi a mare fanno sempre più paura. Ma noi avremo i chiringuiti: potremo almeno berci su”, è il commento di Stefano Muccioli in prima pagina su il Resto del Carlino il riferimento è al sì venuto ieri dopo l’incontro tra operatori e comune sulle iniziative per la spiaggia di notte: “SÌ ALLE SPIAGGE aperte alla sera, con la musica e gli spettacoli dal vivo, e ai chiringuiti per servire aperitivi e cocktail in riva al mare fino a tarda sera. Ma non oltre mezzanotte e senza il ballo. «Non vogliamo discoteche sulla sabbia», hanno ribadito ieri gli operatori nel faccia a faccia con il sindaco Gnassi e gli assessori Sadegholvaad e Biagini”, scrive poi il Carlino a pagina 7.


Alberghi in affitto


La Voce di Romagna a pagina 11 mette in luce il problema degli alberghi in affitto e delle condizioni impossibili che vengono imposte, situazioni in cui “per una struttura teoricamente classificata con tre stelle, dai 90 ai 100 mila euro di canone per stagione più le spese da sostenere per le manutenzioni non effettuate dai proprietari durante l’inverno. In genere circa il 40% del canone viene richiesto in nero, il restante 60% viene regolarizzato nel contratto. Se anche uno volesse accettare questa condizione di illegalità, si trova di fronte al problema di movimentare cifre tra i 25mila e i 40mila euro senza alcuna garanzia”.


Lettera critica Gnassi


Relegata a pagina 4 del Carlino la notizia di una lettera anonima di qualche consigliere comunale di maggioranza molto critica con il sindaco Gnassi. “Chiunque l’abbia scritta non è stato tenero con Gnassi”, “«Abbiamo tutti la percezione — scrive il ‘gruppo misto’ di consiglieri anti-Gnassi — che il suo comportamento sia atto a creare ad arte un personaggio pubblico volto alla carriera politica di alto bordo, con eventi e slogan sbandierati... Stiamo con i piedi per terra per favore»”, riporta il Carlino.


Parcheggi al mare più salati


Il comune dopo 15 anni ritorna a gestire direttamente i parcheggi e decide di cambiare le tariffe: “Quella minima sarà di 50 centesimi all’ora, quella massima di 1 euro e 50 appunto, stabilita per il lungomare e tutti i posti auto della zona più turistica, inclusi i viali delle Regine”, si legge sul Carlino a pagina 3.


La Voce a pagina 14 riporta che “l’amministrazione è al lavoro anche per trasformare alcuni parcheggi “a consumo”, ovvero di pagare quanto realmente c’è da pagare. Si partirà dall’area di piazzale Gramsci, ma ancora non è chiaro come si procederà”.


Abusi edilizi, immobili fantasmi


Ieri in Provincia bilancio sugli abusi edilizi: “Nel 2010 gli abusi edilizi accertati nei vari comuni erano 191. Nel 2011 si è arrivati a 249”, scrive il Carlino che affonda con un articolo sui tanti immobili fantasma della diocesi di Rimini: “Nella sola Rimini sono ben 433 i ‘fantasmi’. Molti meno a Riccione (47), tanti a Santarcangelo (oltre 200) e a Coriano (144). Ogni comune detiene il suo personale primato, ma guardando alle liste dell’Agenzia balzano agli occhi le tante parrocchie, chiese e istituti religiosi non dichiarati. Nella sola Rimini non risultano al Catasto situazioni relative agli immobili di cinque parrocchie. C’è anche il seminario vescovile nella lista pubblicata sull’albo pretorio”, scrive Andrea Oliva a pagina 2.


Trc, Riccione risponde a Rimini


“Il Trc è strategico, ma non possiamo permetterci spese fuori controllo, non siamo in grado di sostenere costi aggiuntivi. Per noi il livello sostenibile è 92 milioni». Ne mancano già 10. «Le risorse in più devono essere trovate in un’altra maniera, i Comuni non sono il pozzo di San Patrizio”, questo è il sunto del Pironi pensiero dal Corriere Romagna a pagina 10.


A Cristo Re rimosso il parroco


In prima pagina sul Corriere la decisione del vescovo Francesco Lambiasi di rimuovere dalla parrocchia di Cristo Re il parroco don Carlo Giustozzi. Sono i parrocchiani a riferire a pagina 3 che il vescovo ha loro “spiegato di avere consigliato a don Carlo di lasciare la parrocchia dopo alcuni mesi durante i quali il sacerdote aveva manifestato un disagio interiore che superava allontanandosi per qualche giorno dalla parrocchia per poi tornarci”.