GIORNALAIO 19.10.2013

Sabato, 19 Ottobre 2013

giornalaioAeradria, il Comune di Cattolica ritira le delibere sui pagamenti. Nuove tasse, Uil: 66 euro in più a famiglia. Tassa di soggiorno, Gnassi non si fida di Bray. Urbanistica, in consiglio a Rimini vince la 'minoranza' a colpi di maggioranza

 

Aeradria, il cda prepara la memoria difensiva per l'udienza del 24 ottobre in tribunale a Rimini. "Gli avvisi di garanzia a sindaco e presidente della Provincia hanno lasciato strascichi pesanti se è vero che cominciano i pentimenti ufficiali. Ieri, per esempio, il Comune di Cattolica ha annullato le delibere che approvavano il piano di sostegno alla società di gestione: soldi deliberati, mai mai versati pari ad oltre 110mila euro", LaVocediRomagna (p.1). "Motivazione: “ritenuto che le succitate delibere di Giunta comunale siano illegittime”, in violazione di una serie di leggi: la Legge sul procedimento amministrativo (la Bassanini del 1990, una specie di vigente “bibbia” dell’attività amministrativa), il Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, il divieto di aiuti di Stato previsto dall’ordinamento comunitario, infine lo stesso Regolamento attuativo della Bassanini deliberato dal consiglio comunale di Cattolica nel 1991", (p.13).

 
Turismo. ""Vedere moneta pagare cammello". La mette prima in battuta. Ma non per addolcire quello che ha da dire. Il sindaco Andrea Gnassi vuole vederci chiaro sulla trasformazione della tassa di soggiorno in tassa di scopo. Non perché sia contrario. Il giorno dopo l'annuncio da parte del ministro al Turismo Massimo Bray dell'intenzione del governo di rivederne la norma, ci sono però cose da chiarire. "Non vorremmo – spiega – che la tassa di scopo diventi un modo surrettizio per fare pagare ai riminesi qualcosa che poi va a finanziare enti statali, come l'Enit, o altri livelli istituzionali"", NuovoQuotidiano (p.3).


Tasse. "A PALAZZO Garampi, fatti i primi conti, l’avevano detto subito: con le nuove imposte su rifiuti e servizi si pagherà di più. Le stime elaborate ora dal centro studi della Uil lo confermano: è vero che non si continuerà a pagare l’Imu sulla prima casa, ma in compenso fra Tasi e Tari le famiglie riminesi rischiano (sulla prima casa) una stangata che potrebbe variare, in media, tra i 320 e i 455 euro. MOLTO dipenderà dal Comune di Rimini, che al momento di preparare il bilancio 2014 (sempre che nel frattempo non ci siano altre novità introdotte dal governo Letta), potrà decidere se azzerare la Tasi, la tassa sui servizi indivisibili che va a sostituire l’Imu sulla prima casa, o se invece applicarla. Nel secondo caso, l’aliquota non potrà superare il 2,5 per mille sulla prima casa, mentre per gli altri immobili (seconde case, etc..) Tasi e Imu insieme non dovranno andare oltre il 10,6 per mille. I calcoli su quanto si pagherà il prossimo anno quindi sono ancora tutti ipotetici, ma le prime stime fatte dalla Uil rendono piuttosto l’entità del nuovo salasso. Largo ai numeri allora. Quest’anno, osserva la Uil, una famiglia riminese di 4 persone in un appartamento di 100 metri quadrati, paga per la Tares 230 euro, a cui si sommano poi altri 24 euro per la quota destinata ai servizi. Nel 2014 invece pagherebbe sempre 230 euro per la Tari (la nuova tariffa rifiuti), ma ben 90 euro per la Tasi (la tassa sui servizi), se l’amministrazione comunale applicasse su quest’ultima l’aliquota base fissata dal governo all’1 per mille, per un totale di 320 euro. Rispetto al 2013 quindi una famiglia riminese media verserebbe 66 euro in più", ilRestodelCarlino (p.9).

 
Urbanistica, "maggioranza messa “sotto” dai Cinque Stelle e dall’opposizione giovedì sera in consiglio comunale, causa divisioni interne e defezioni varie. C’erano in ballo cinque delibere di argomento urbanistico, proposte dal capogruppo del M5S Luigi Camporesi. Tre sono state approvate (con 11 e 12 sì,maggioranza sconfitta con non più di 11 voti), una respinta (11 no, 10 sì, 2 astenuti) e la rimanente rinviata ad altra seduta per un pareggio al voto (11 a 11). Gli argomenti erano molto tecnici, ma in definitiva si trattava di atti di indirizzo da applicare al Prg vigente, dato che il Psc che lo dovrebbe sostituire è adottato ma non approvato, cioè è in fase di stallo. Frazionamento alloggi e ristrutturazioni centro storico, chiusura dei tetti piani con recupero volumi, chiusura del 20% della superficie dei terrazzi, costruzioni al centro del lotto, recupero dei sottotetti: in assenza del sindaco, l’assessore al ramo Biagini aveva dichiarato la sua contrarietà a tutte le cinque proposte per “elementi di inaccoglibilità” in base alle relazioni dei tecnici comunali", LaVoce (p.18).
"L’assessore Biagini, prima del voto, ha spiegato che quelle delibere erano inaccoglibili perché non possono esserci varianti fino a quando non sono stati recepiti definitivamente i nuovi strumenti urbanistici, Psc e Rue. Lo stesso ha ribadito il capogruppo Pd Agosta, «anche se siamo d’accordo sulle idee del Movimento 5 Stelle. Ma in questo momento sono inattuabili, per legge». IL COLPO di scena arriva al momento del voto. Il Pd, che conta due assenti (la Donati e Pironi hanno abbandonato l’aula per impegni già annunciati), si ritrova tutt’alto che compatto. Zerbini dichiara di essere «favorevole» anche se propone, perché ha fiutato l’aria, di portare la patata bollente in commissione. Si accoda anche Gallo", ilCarlino (p.7).


V peep, gli inquilini hanno passeggiato per protesta ieri, da via della Fiera fino a piazza Cavour. "la contestazione generale è sui conti: “Un ladrocinio. Sugli oneri di esproprio l’amministrazione ha applicato gli interessi rivalutati. Dopo 30 anni di mutuo adesso con 500 euro di pensione dove li andiamo a prendere questi soldi?”. Si tratta di somme che oscillano tra 2 e 9mila euro. Ma poi c’è anche il riscatto (facoltativo) dei diritti di proprietà (35-50mila euro), “cifre assurde”. “Siamo davvero contenti. Anche perché c’è chi si è unito a noi lungo il percorso, in bicicletta. Altri ci aspettavano in piazza”, commentano i promotori del Comitato al traguardo. In serata poi l’incontro con il capo di gabinetto Sergio Funelli. Il primo di una serie, a questo punto. Nel faccia faccia si è infatti deciso di costituire un tavolo per riuscire a trovare una soluzione che sia davvero condivisa, all’interno di un percorso legittimo. Di fronte al ricorso al Tar e alla manifestazione di ieri, il Comune ha quindi deciso di spalancare le porte alla mediazione", LaVoce (p.15).