GIORNALAIO 18.10.2013

Venerdì, 18 Ottobre 2013

giornalaioAeradria, intervista a Gentilini (ex dirigente Enac). Turismo, il ministro Bray a Rimini (capitale dell'ospitalità). Imu: esentate seconde case in comodato ai figli (7mila casi in città) 

 

Aeroporto, intervista a Giampiero Gentili ex dirigente nazionale Enac, LaVocediRomagna (p.11). "Fra i punti critici della gestione dell’aeroporto e dei conti di Aeradria ci sono i piani di promozione e marketing pluriennali, da diversi milioni di euro, varati dalle assemblee dei soci quindi voluti dai soci pubblici. Ma i contributi promessi più volte con varie lettere dagli amministratori locali non sono mai stati versati, contribuendo così a creare un effetto negativo a catena sui bilanci. Da esperto di organizzazione aeroportuale, ritiene che questi contributi siano imprescindibili? Oppure era meglio valutare i singoli casi (cioè le diverse compagnie aeree da supportare)? “E’ un discorso trito e ritrito. Molti degli aeroporti italiani non sono in grado di generare traffico, sia in incoming che in outgoing, sufficiente a ripianare le spese di gestione. Per avere voli, che possono produrre anche indotto locale, ed è il caso di Rimini, si è disposti a pagare le compagnie aeree, comprare i posti vuoti, offrire «royalties» sui posti venduti o scontare i servizi aeroportuali, coprire i costi di brochures o campagne pubblicitarie, ecc. E’ un sistema marcio che i singoli aeroporti non sono in grado di superare. E’ mio parere che Rimini abbia serie potenzialità, con San Marino o con un piano regionale o, meglio con un’alleanza strategica con altri 10-15 aeroporti italiani in «sofferenza» traffico”. La Regione Emilia-Romagna voleva un piano aeroportuale che non ha mai visto la luce, anche per le contrarietà espresse dai diversi sistemi locali (ad esempio Rimini). Lei pensa che sarebbe stato ragionevole da parte di Rimini adeguarsi al piano regionale? “Il piano regionale è, in genere, predisposto da politici e non da tecnici del settore, magari pagando società di marketing per consulenze dal valore molto limitato nel tempo. Nella nostra Regione, poi, è difficile mettere d’accordo aeroporti a capitale maggioritario privato o pubblico. Vero è che alla base di molti mali, se non tutti, ci sono i campanilismi e le «poltrone» che, in caso di un piano unico, verrebbero drasticamente ridotte”".
"Cerchiamo di comprendere su cosa si basa l’inchiesta condotta dal pm Gualdi, che parte con la richiesta di fallimento per Aeradria. Secondo il magistrato i vertici di Aeradria, con l’obiettivo di arrivare indebitamente al credito presso le banche (Carim in primis), presentarono una inesistente solidità finanziaria esponendo nei bilanci d’esercizio e nella documentazione contabile e sociale fatti materiali non rispondenti al vero, con una sottoesposizione delle reali perdite d’esercizio e delle sopravvalutazioni del patrimonio netto, provocando un danno ai creditori e agli stessi soci tra cui la Regione, la Provincia, il Comune di Rimini tramite la Rimini Holding spa, e i vari Comuni. Ma un passaggio dell’istanza di fallimento redatta dalla Gualdi è eloquente. Là dove il magistrato parla di importi inseriti in bilancio alla voce crediti verso altri, quali quote di contributi dovuti da Enti Soci per attività di promozione e marketing in realtà inesistenti. E qui vengono alla luce cifre precise: 1.825.320 euro nel bilancio di esercizio 2009; 2.545.320 euro nel bilancio 2010. Crediti appostati nei confronti dei soci, senza le necessarie approvazioni di spese idonee. Tutte circostanze che configurerebbero secondo la Procura il reato di falso in bilancio. Sul fronte invece del ricorso abusivo al credito, altra accusa mossa agli Enti soci, i fatti specifici riguardano le lettere di patronage inviate alle banche per convincerle a finanziare Aeradria (dissimulando, secondo la Procura, il reale dissesto della società). Una di queste riguarda il finanziamento ottenuto da Banca Carim per 1,2 mln di euro, proprio come anticipazioni su un project financing del dicembre 2011", NuovoQuotidiano (p.7).


Turismo, ieri in fiera il ministro Massimo Bray ha annunciato a breve il piano strategico e la trasformazione di tassa di soggiorno in imposta di scopo, LaVoce (p.13). "prima degli annunci, il ministro è stato preceduto dagli interventi, fra gli altri, del sindaco di Rimini e dell’assessore regionale al turismo Melucci che lo hanno sottoposto a una dura requisitoria. “La nostra comunità ha sempre fatto quasi tutto da sola, compresa la Fiera”, ha esordito Andrea Gnassi dicendo poi “il ministro deve preoccuparsi se in questa fiera aumentano gli espositori stranieri e diminuiscono quelli italiani”. Il sindaco ha citato il Country Brand Index che mette a confronto i “marchi” turistici di 118 paesi del mondo: “nella classifica generale l’Italia è solo al 15° posto”… Melucci ha dato a Bray il “benvenuto nel Distretto turistico di Romagna”, salvo poi ironizzare sulla burocrazia zero: “basterebbe burocrazia cinque… basti pensare che l’istituzione del Distretto è alla firma della presidenza del Consiglio da giugno, e basta solo una firma”".
"Anche per la presidente dell'Associazione albergatori di Rimini Patrizia Rinaldis il discorso del ministro ("persona preparata e di cultura") è stato "pieno di buone intenzioni, ora attendiamo i fatti". "Spero – ha aggiunto - che gli spunti offerti oggi dal sindaco Andrea Gnassi e dall'assessore regionale Maurizio Melucci si tramutino in atti concreti". Tra gli spunti, anzi gli allarmi, lanciati dall'assessore Melucci, quello che riguarda l'adeguamento degli hotel alle norme antincendio. Il rischio è che in primavera molte strutture non riescano ad aprire, ha sottolineato l'assessore regionale, chiedendo incentivi", NQ (p.3).
"«NON SO quanti alberghi stagionali apriranno nel 2014, perché non riescono a mettersi a norma con l’antincendio, e non possiamo continuare con le proroghe». Il grido d’allarme viene dall’assessore regionale al Turismo. Maurizio Melucci - di fronte alla platea del Ttg Incontri ma soprattutto del ministro Bray, si è riferito a numerosi alberghi a Rimini e provincia, così come sull’intera riviera emiliano romagnola, a rischio apertura per il mancato adeguamento delle norme antincendio. Di proroga in proroga il settore finora è riuscito ad ovviare alle nuove prescrizioni di legge ma molte strutture, soprattutto quelle in affitto, annaspano. Se il 50% dei 2.200 alberghi della provincia è alle prese coi lavori, tra questi diversi procedono a rilento. La conferma viene dalla presidente dell’Associazione albergatori di Rimini, Patrizia Rinaldis", ilRestodelCarlino (p.3).

 
Casa e legge di stabilità. "SE NELLA SECONDA CASA ci vivono i figli, addio Imu. E’ una novità, quella introdotta con un emendamento alla Camera alla legge di stabilità appena varata dal governo Letta, che farà felice parecchie famiglie riminesi. Attualmente l’aliquota per le seconde case, anche se abitate dai figli, è stata fissata da palazzo Garampi al 7 per mille. Con la modifica introdotta da Montecitorio, l’aliquota sulla seconda abitazione, se concessa in comodato d’uso a parenti in linea diretta, verrà equiparata a quella per la prima casa e pertanto (sempre che il governo non cambia ancora manovra) non andrà pagata. NON SONO pochi, a Rimini, quelle che si trovano in queste condizioni. «Abbiamo almeno 7mila alloggi dati in comodato d’uso gratuito — conferma l’assessore al Bilancio Gianluca Brasini — Di questi, una buona parte sono case e appartamenti concessi in comodato gratuito dai genitori ai figli»", ilCarlino (p.7).


Centro storico, da domani parte delle bancarelle del mercato settimanale saranno spostate a Santa Rita per permettere i lavori al teatro Galli. "“Per il centro storico stiamo lavorando concretamente, con piccoli e grandi interventi di riqualificazione che non vanno sottovalutati”. L’assessore alle attività economiche Jamil Sadegholvaad risponde alle critiche dell’associazione Rimini Commercio 2, osservando però come sia difficile dialogare con chi “non ha mai chiesto un confronto e di cui si viene a conoscere l’esistenza solo a mezzo stampa”. Nel merito della questione, l’assessore ricorda i progetti delle “nuove piazze”, quelli già avviati, come in piazza Ferrari, e quelli futuri, con gli interventi “su via Sigismondo, via Tempio Malatestiano, via Bertola, via Michele Rosa”. “L’obiettivo è far dialogare il centro con i suoi borghi, per questo siamo intervenuti ad esempio a Borgo Marina, la riasfaltatura di via XX Settembre e di recente a Borgo Sant’Andrea. Come richiesto a gran voce dai commercianti, abbiamo consentito l’apertura di un nuovo parcheggio nell’ex area Padane, garantendo oltre 200 posti auto a pochi passi dal centro, stanno per raddoppiare i parcheggi nell’area Metropark della stazione ed è imminente l’apertura del parcheggio Italo Flori”", NQ (p.4). E per farsi capire bene l'assessore cita anche il capodanno più lungo del mondo.


Prima del ricorso. "Parte questo pomeriggio alle ore 15, dalla Parrocchia la Riconciliazione fino a Palazzo Garampi, la “passeggiata del V Peep” per protestare contro gli ingiusti pagamenti richiesti dal Comune ai suoi residenti, ovvero le maggiorazioni degli oneri di esproprio (2-9 mila euro ad unità abitativa) e l’eventuale rimozione dei vincoli di proprietà (35- 50 mila euro ad unità, e oltre). Si tratterà di una manifestazione pacifica vivacemente applaudita da tutti coloro accorsi (ed erano tanti) all’ultima riunione dei residenti aderenti al ricorso (1.597). Questo fa pensare ad una significativa affluenza per oggi anche perché hanno tutto dimostrato fino ad ora un vivido spirito di unità e di adesione alla causa", LaVoce (p.17).

 
Mobilità, 400 milioni per la linea adriatica dalla legge di stabilità. L'assessore provinciale Vincenzo Mirra spiega che "Tra i sei miliardi di euro, previsti dal Governo nella legge di stabilità per far ripartire cantieri da troppo tempo in stasi, spiccano i 400 milioni di euro per la velocizzazione della tratta ferroviaria Bologna Lecce, propedeutica al potenziamento della linea in funzione del passaggio sia dell’alta velocità attraverso Frecciarossa di Trenitalia che Italo di NTV. E’ lampante come il potenziamento ferroviario della cosiddetta dorsale adriatica, obiettivo di questo finanziamento statale, faccia carne e sangue per il territorio riminese, che con il suo capoluogo è già stazione per il Freccia rossa e lo sarà a breve anche per Italo", LaVoce (p.18).