24_03_2012 | LA RISPOSTA DI AUSL A FEDERFARMA, TONINI: “ABBIAMO AGITO CONTRO GLI SPRECHI, ANDREMO AVANTI COSI’”

Sabato, 24 Marzo 2012

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LA RISPOSTA DI AUSL A FEDERFARMA, TONINI: “ABBIAMO AGITO CONTRO GLI SPRECHI, ANDREMO AVANTI COSI’”


La Ausl di Rimini replica a Federfarma dopo l’annuncio non appena dello sciopero 2 aprile (quando le farmacie abbasseranno le serrande), ma soprattutto della diffida inviata in sede civile da Federfarma in cui si rilevano circa 3milioni e 300mila euro di mancati ricavi da parte delle farmacie associate nel 2010 e nel 2011.
Secondo Federfarma la Ausl sarebbe colpevole di aver distribuito nel 2011 200mila pezzi in più del dovuto, stabilito dalla legge regionale, 754mila farmaci a fronte dei 558mila previsti dall’accordo, 25mila dei quali andrebbero sprecati.


“Fermo restando - spiega il direttore generale di Ausl, Marcello Tonini - che l’azienda USL di Rimini è certa di non aver agito mai in modo difforme dalle norme, quello che ci preme sottolineare è che tutto quanto è stato fatto, ha avuto la sua ragione d’essere solo per mantenere e migliorare i servizi complessivi resi alla sua popolazione di riferimento”.


Tonini parla anche di falsi miti. “In primis quella di Rimini non è l'Ausl che ha la spesa farmaceutica pro-capite più bassa della regione, come Federfarma millanta: vi sono due Aziende emiliane che hanno costi inferiori. Poi la presunta penalizzazione delle farmacie rurali: condividiamo la preoccupazione rispetto alle farmacie rurali, ma proprio per questo la distribuzione diretta per la zona dell'Alta Valmarecchia è stata da subito molto ridotta, solo pochissimi cittadini ne usufruiscono. Non si utilizzi quindi strumentalmente questo tema per coprire la vera questione: i soldi che le farmacie più ricche vedono un po’ ridursi”.


Tonini non accetta di farsi fare la morale da “chi, per chissà quale privilegio normativo, deve essere rimborsato dalle aziende sanitarie a trenta giorni, unico fornitore tra tutti quelli che invece attendono, di regola, purtroppo, alcuni mesi. Ci paiono incontentabili”.


Rispetto al merito della questione, “noi – dice Tonini - abbiamo cercato, e cerchiamo ancora, ogni strategia possibile per non sprecare le risorse economiche assegnateci dalla comunità per garantire un servizio universale e solidaristico: possiamo dimostrare di averlo fatto anche per un solo euro, e cercando di coinvolgere, in questo, tutti i soggetti di buona volontà, come si stanno dimostrando, tra gli altri, i medici di famiglia, o i cittadini che, pur non essendovi forzati, stanno aderendo all’iniziativa della distribuzione diretta con grande senso civico. Anzi, rilanciamo ulteriormente, se qualcuno pensa che ci siano reali sprechi ancora in atto, ce lo segnali liberamente e ci daremo da fare”.