GIORNALAIO 04.06.2013

Martedì, 04 Giugno 2013

giornalaioConfindustria, il giorno di Maggioli. Aeradria, la Procura sembra abbia presentato istanza di fallimento

 

Aeradria, ci sarebbe un’istanza di fallimento. “Colpo di scena nel già tormentatissimo dossier Aeradria: sulla società aeroportuale pende dai giorni scorsi un’istanza di fallimento, che sarebbe stata depositata presso il Tribunale chiamato a discuterne entro breve tempo, una quindicina di giorni, probabilmente il 20 giugno. Usiamo i verbi al condizionale, in quanto non abbiamo ricevuto una conferma ufficiale della notizia da noi appresa nella tarda serata di ieri, da una fonte che riteniamo affidabile nell’ambito del “Fellini”. Da Tribunale e Procura si osserva infatti il silenzio assoluto sulla vicenda. Da chi proviene l’istanza? Non da parte dei creditori…proverrebbe invece dalla Procura della Repubblica, che a sua volta sulla richiesta di concordato in continuità aveva dato parere negativo chiedendo il commissariamento di Aeradria e ponendo pesanti dubbi sui conti presentati ai giudici dalla società aeroportuale”, LaVocediRomagna (p.13).

 
Paolo Maggioli è il nuovo presidente di Confindustria, due pagine dedicate dal CorriereRomagna (3 e 5) all’assemblea di ieri con da un lato il presidente uscente Focchi a rivendicare il ruolo dell’industria sul turismo. “Rimini non è solo spiaggia e ombrelloni, ma soprattutto industria. Un concetto avvalorato dai numeri: «Fin dal censimento del 1951 gli addetti dell’industria erano superiori a quelli delle altre categorie compreso il turismo. I dati Inps del 2009 indicano in 35mila gli impiegati dell’industria contro 19mila, con 484 milioni di retribuzioni contro 180 milioni. In termini di Pil provinciale l’industria vale il 23% mentre il turismo si ferma al 12% ma c’è molto sommerso…Congiuntura economica. Significativo il calo degli iscritti in Confindustria: da 492 imprese del gennaio 2008 alle 436 del 2013: 56 in meno (quota superiore al 10% del totale). Meno vistoso il calo dei dipendenti scesi da 20.118 a 19.045 pari a 1.073 in meno (5,3%). Però ci sono 6mila richieste di cassa integrazione e nell’ultimo anno le ore di cigs sono quasi raddoppiate (da 3 a 6 milioni, tasso di disoccupazione al 9,8%). Insomma «la crisi è gravissima» sottolinea Focchi. Dall’ultimo semestre 2012 al primo del 2013 la produzione è calata del 7,1% e il fatturato totale dell’1,8%. A resistere «è l’estero cha ha mitigato il calo drastico interno superiore al 15%. L’inizio della ripresa prevista nel terzo trimestre 2013 slitta al 2014». Giù anche gli investimenti: 5,4% del fatturato (-10,3%). Pil e dintorni. Il Pil in Italia nel 2013 calerà dell’1,3%, -1,2% in provincia. Dal 2008 la flessione nazionale è stata del 7%, a Rimini del 6,8%. Però «il Pil provinciale del turismo è del 12%, quello dell’industria del 23%»”.
Dall’altro ci ha pensato l’esperto Abravanel a bacchettare albergatori e balneari. “«Il turismo a Rimini è rimasto ai tempi della paletta e del secchiello. Così passa Ryanair raccoglie i turisti e li porta tutti a Sharm El Sheik». «Il nostro turismo è una fonte straordinaria di ricchezza capace di generare almeno 1 o 2 punti in più di Pil, il problema è che è crollata la competitività». Quali sono i maggiori problemi? «Sono tre. I costi diventati troppo elevati, il livello dei servizi non adeguato perché oggi il turista chiede le massime garanzie, le infrastrutture e i trasporti che non sono all’altezza». Qualcos’altro? «Io sono da sempre un grande ammiratore delle piccole pensioni riminesi, ma oggi non sono più competitive. Qualche giorno fa ho acquistato un pernottamento in hotel a Londra, ho potuto scegliere fra cinque strutture e ho pagato la camera la metà del prezzo. Le piccole pensioni non sono in grado di creare un simile sistema per la vendita dei posti letto»”, ha spiegato Abramavel che ha invitato i figli degli albergatori ad andare a lavorare a Londra per studiare come si fa.
“Lo dice con tono garbato, senza l'intenzione di scatenare chissà quale polemica. Lo dice perché va detto. "Non mi pento di essermi candidato, ed ho ritenuto giusto fare la gara nonostante qualcuno, tra i 'vecchi saggi', avesse chiesto di trovare un accordo, per non spaccare l'associazione". Alessandro Pesaresi è stato lo sfidante di Paolo Maggioli nella corsa per la presidenza di Confindustria Rimini. Ieri mattina era nelle prime file all'assemblea che, alla presenza di Squinzi, ha "incoronato" il suo rivale. Lui non ha votato, "perché per l'azienda Pesaresi vota mio cugino Ulisse (presidente dell'Ance, ndr)". Ma non si è sottratto ad un commento sulla vicenda che lo ha visto protagonista di una sfida inedita nella storia dell'associazione degli industriali riminesi. Dalle sue parole si intuisce che aveva pensato di vincerla, questa sfida. "Sulla base del gradimento dei 'saggi' ero dato al 50%" dice. E poi? "Poi in effetti sono rimasto un po' meravigliato di come sia andato il voto in Giunta. Non mi aspettavo la differenza di voti che c'è stata"…"Chi ha scelto me lo ha fatto in maniera amichevole, sulla base della stima. Cosa diversa rispetto a chi ha fatto una scelta di sistema. Qui a Rimini c'è una classe potente, capace, che dimostra ad ogni elezione in città di essere capace di imporsi, sa come si muove il mondo. La mia candidatura era sostenuta da un gruppo di amici, da Linda Gemmani, da Andrea Aureli, da Bonfiglio Mariotti, c'era dietro una certa idea di Confindustria, non come gruppo di interesse che si sostiene"”, NuovoQuotidiano (p.5).
Aeradria è stato uno dei passaggi obbligati anche del discorso di Focchi. «Confindustria (che ha il 3% in Aeradria) ha investito oltre 800mila euro nel ‘Fellini’, soldi che ha dovuto girare a perdita con l’ultimo bilancio. Ci sono aziende che hanno fornito beni e servizi per somme ingenti e stanno attendendo ancora di esser pagate. Il coinvolgimento di soci privati e creditori interessati è la strada giusta». «Negli ultimi incontri con Carim — aggiunge Maggioli — si è arrivati molto vicini alla soluzione. Siamo fiduciosi»”, ilRestodelCarlino (p.4).


Ciclabile a lungomare. “«LE continue piogge stanno facendo slittare la fine lavori del lungomare. Quanto a mettere su un solo livello le due piste ciclabili... diventerebbe un’opera molto più costosa dell’attuale, che ha beneficiato di fondi regionali e in sostanza ha ‘rifunzionalizzato’ il lungomare, fresando e rifacendo l’asfalto, e spostando la sosta da mare a monte». Lo afferma l’assessore alla Mobilità, Jamil Sadegholvaad. Facciamo il possibile, dice in sostanza l’assessore. Che ricorda come per il lungomare ci siano project in corso, a partire da quello del Consorzio del Porto. Come dire, un intervento ‘importante’ oggi verrebbe cancellato domani”, ilCarlino (p.2). L’ex dirigente comunale ora in pensione Ivo Castellani spiega che “«Tenendo fermi gli attuali marciapiedi e la sede stradale, c’è la possibilità di fare una ciclabile in sede protetta a doppio senso. Ciò significa 2,50 metri di larghezza più i 50 centimetri di cordolo che dividono dalla carreggiata. Ma così facendo non vi sarebbe più la possibilità di parcheggiare a spina di pesce sull’altro lato della sede stradale. In altre parole verrebbero drasticamente ridotti o eliminati i parcheggi per le auto. Inoltre va tenuto in considerazione un altro aspetto. Ritengo che il Comune di Rimini, con il Masterplan, abbia in animo l’idea di far partire progetti importanti per riqualificare l’area del lungomare attraverso la collaborazione tra pubblico e privato. In quest’ottica diventerebbe difficilmente giustificabile spendere milioni di euro per riqualificare un’area che si vuole rifare completamente in un secondo momento»”, (p.3).

 
Sicurezza, i due parlamentari scrivono ad Alfano ma è già lite nel Pd. “Se il consigliere comunale di “Rimini per Rimini” Bertino Astolfi invita a fare pressing per ottenere rinforzi anche per le zone periferiche come Rimini sud altrimenti, dice, «servirà una mobilitazione » l’assessore comunale al Territorio Roberto Biagini attacca il presidente della Provincia Stefano Vitali. Biagini, del Pd come Vitali, nella precedente giunta (sindaco Alberto Ravaioli) aveva la delega alla Sicurezza e oggi lo ricorda a tutti: «Premetto che non è una polemica nei confronti di Stefano Vitali ma un intervento di chiarimento conseguente alle sue affermazioni. “Co - me amministratori abbiamo banalizzato il tema con la paura di alzare il velo perché Rimini vive di turismo...”: molto probabilmente si riferisce a se stesso in quanto io non mi ci ritrovo nelle sue parole»”, Corriere (p.10). Le categorie, da Confcommercio ad Aia sono preoccupate, NQ (p.3).


Scm, ieri incontro tra proprietà e sindacati. Trattativa in salita rispetto alla richiesta della proprietà di rimodulare il contratto nazionale. “L’abbiamo ribadito all’azienda anche oggi (ieri, ndr) – sottolinea Sandro Pasotti della Fim-Cisl nazionale – chiedendo di far retromarcia su questo punto. I costi si possono benissimo tagliare da altri parti e non costringendo i lavoratori a fare ulteriori sacrifici”. Meglio l'intesa sul contratto di solidarietà. “I sindacati – fa notare Pasotti – hanno ribadito la loro disponibilità accettando anche una durata annuale del nuovo contratto. Noi avremmo preferito 24 mesi ma abbiamo deciso su questo punto di andare incontro all’azienda. Quanto agli orari, ok a discuterne, ma sempre con un paletto ben preciso, che si rimanga entro i limiti previsti dal contratto nazionale”, NQ (p.9).