GIORNALAIO 25.05.2013

Sabato, 25 Maggio 2013

giornalaioAeradria, balneazione, lungomare. Alberghi, cori razzisti e case-famiglia. La fondazione Fellini è onlus

 

Aeradria. “Rischia di allargarsi a ben altri ambienti l’inchiesta della Procura sui conti di Aeradria dove risultano indagati per falso in bilancio e violazione della legge fallimentare il presidente Massimo Masini e l’intero Cda. Mentre si attendono nuovi interrogatori, probabilmente la prossima settimana sul fronte dei rapporti con banca Carim, si accendono i riflettori del pm Gemma Gualdi e del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza su Airport Infrastructure Rimini srl (Air), nata dieci anni fa e controllata al 51% da Aeradria, il cui presidente è Sandro Giorgetti, leader regionale della Federalberghi. La società Air, dopo una perdita di quasi 800mila euro nel consuntivo 2011, l’8 maggio scorso ha depositato in Tribunale la richiesta di concordato preventivo riservandosi di presentare una proposta di piano, mentre Aeradria con i suoi 47 milioni di debiti ha da poco ricevuto il no dai giudici civili al concordato in continuità. Oltre al 51% di Aeradria, nella compagine di Air figurano il Consorzio artigiano romagnolo (Car) legato alla Cna (20%), la coop degli albergatori Promozione Alberghiera (15%) e infine Confcooperative di Rimini (14%). Che ci sta a fare Air? Senza dipendenti e senza sue strutture, sarebbe stata creata per garantire ad Aeradria un veicolo societario tramite il quale acquistare biglietti dalle compagnie aeree low cost, come Wind Jet. E questo perché per statuto, secondo la legge sugli aeroporti, la stessa Aeradria non può comprarli direttamente. Un tentativo per aggirare le norme con una sorta di società filtro?”, LaVocediRomagna (p.18).

 
Balneazione, a Rimini da oggi una nuova ordinanza divieti. “BALNEAZIONE: le maxi-piogge restano un incubo per Rimini. Cambia l’ordinanza del Comune, su rilievi di Ausl e Arpa. In caso di sversamenti in mare si riducono da 24 a 18 le ore di bagni vietati. Ma aumentano ancora le dimensioni dei tratti di mare che saranno interdetti. Da 300 metri di due anni fa - 150 a nord, altrettanti a sud di ciascun sfioratore aperto in caso di maxi-piogge - ai 600 dell’estate scorsa, sino a misure che potranno arrivare ai 1.561 metri dell’Ausa, il tratto più grande e anche quello storicamente più vulnerabile e soggetto a chiusure. Andasse in tilt l’Ausa verrebbero chiusi in un colpo solo una cinquantina di stabilimenti balneari. Il più piccolo tratto di mare è di soli 437 metri (Pedrera Grande, perché diviso a metà con Igea Marina). La media dei tratti che potrebbero venire chiusi è all’incirca di un chilometro. Gli sfioratori sono 12, e nel caso di chiusura di tutti quanti in contemporanea sarebbero vietati 12 chilometri di mare ai bagni su 15 totali”, ilRestodelCarlino (p.5).


Oggi e domani triathol, lungomare a Rimini off limits. “«PER ANDARE al mare prendete la bicicletta, lo scooter, o andate a piedi, se potete...», è l’appello degli assessori Gianluca Brasini e Jamil Sadegholvaad ai riminesi. Perché oggi e domani il lungomare sarà off limits per il ‘Challenge Rimini’, unica tappa italiana del circuito mondiale del triathlon Challenge family. Una gara per veri ‘ironman’: 1,9 km a piedi, 90 in bici, 20 di corsa. I DISAGI per la gara sono iniziati da mercoledì, e si sono acuiti ieri, con la chiusura al traffico della rotonda di piazzale Fellini. Oggi la situazione sarà ancora più critica, perché il lungomare resterà chiuso fino a piazzale Gondar (compresa la pista ciclabile). Unica eccezione, fatta per andare incontro a bar, ristoranti e locali della zona, la riapertura al traffico tra le 20 e le 3 di stasera, in via Colombo e nel tratto da piazzale Kennedy e piazzale GondarRimini”, ilCarlino (p.9).


Turismo, “si chiama Made in Rimini holidays è la nuova rete d’impresa che comprende 116 alberghi di tre consorzi (45 dei Torre Pedrera hotels, 36 degli Alberghi tipici riminesi, 35 dei Piccoli alberghi di qualità). Si tratta della prima rete in Emilia Romagna, una delle prime in tutta Italia. Il protocollo è stato firmato nella mattinata di ieri nella sede della Camera di commercio. L’obiettivo è quello di unire le forze per abbattere i costi. In particolare per la formazione, la promocommercializzazione ma, soprattutto, nell’unire le strutture per gli acquisti. «Questo ci permette un risparmio notevole, nel settore dei generi alimentari, delle escursioni, degli arredi o, come sta accadendo proprio in questi giorni, per l’adeguamento degli hotel alle regole anti incendio» spiegano gli albergatori”, CorriereRomagna  (p.11).


Insulti razzisti dalla tribuna del Flaminio per Carlton Mayers giovedì sera, ilCarlino (p.3).


Una legge per le case-famiglia. “Associazione comunità Papa Giovanni XXIII chiederà una legge quadro per il riconoscimento a livello nazionale delle case famiglia come le aveva individuate don Oreste Benzi. Lo ha detto ieri Giovanni Paolo Ramonda, presidente dell’Associazione, venuto a Rimini per presentare il convegno che si terrà in fiera il 31 maggio in occasione dei 40 anni di “casa Betania” la prima casa famiglia, a Coriano. Oggi nel mondo ce ne sono 300, 251 in Italia, 37 nella sola provincia di Rimini…La Casa Famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII, tecnicamente, è un presidio socio assistenziale, che va sotto il nome completo di “Casa famiglia multiutenza complementare”: ‘famiglia’ perché si basa su una coppia di genitori, padre e madre, (o due figure che svolgono questo ruolo) che accolgono, oltre ai figli naturali, anche figli rigenerati nell’amore; ‘multiutenza’ perché accoglie persone con difficoltà diverse: ragazze madri, pazienti psichiatrici, disabili, anziani, ex prostitute; ‘complementare’ perché si fa posto al nuovo venuto solo se non si danneggia chi già c’è”, LaVoce (p.13).

 
“Ironia della sorte, una vittoria post mortem o quasi per la Associazione Fondazione Fellini di Rimini. La quinta sezione della Cassazione, presieduta da Biagio Virgilio, ha infatti stabilito lo scorso 20 febbraio (motivazioni depositate il 10 maggio) che l’As sociazione può correttamente fregiarsi della qualifica di onlus, e di conseguenza avere accesso alle agevolazioni fiscali che ne conseguono. Una lunga battaglia legale contro l’Agenzia delle entrate (ed Equitalia), che aveva ritenuto che all’Associazione mancassero i requisiti per l’iscrizione al registro delle associazioni non profit… Dunque l’Associazione Fondazione Fellini, ora in liquidazione, chiuderebbe con un bilancio in attivo. E dopo? L’assessore Massimo Pulini crede che occorra aspettare di avere una sede, il Fulgor, per dare vita a un nuovo centro studi dedicato al regista. Quale ne sarà la forma giuridica (Associazione, Fondazione...) è tutto da decidersi. Così come da definire sono i rapporti con la famiglia del regista, morto giusto 20 anni fa”, Corriere (p.8).