GIORNALAO 23.05.2013

Giovedì, 23 Maggio 2013

giornalaioAeradria, i cinesi comprano l’aeroporto di Rimini. Turismo, a giugno sarà crisi. Riqualificazione Murri, la proprietà vuole un centro commerciale. Scm, la lettera del gruppo ai dipendenti

 

Aeradria, “MANIFESTI e volantinaggio in giro per la città, per sostenere la causa dell’aeroporto. E l’appello alla Carim, affinché non chieda il fallimento di Aeradria e faccia di tutto per salvare lo scalo di Rimini. È l’iniziativa che nei prossimi giorni porterà avanti il Pd riminese”, ilRestodelCarlino (p.6).
“I tecnici di Aeradria Spa sono al lavoro per presentare al più presto una nuova domanda di ammissione al concordato in continuità… Allo stesso tempo si lavora per il concambio azionario richiesto dai creditori. Un incontro è in programma entro fine mese. Difficilmente però la Spa potrà concedere una “conversione” totale dei crediti in azioni dello scalo”, CorriereRomagna (p.3).
Dalla Cina con furore, decisi a comprare l’aeroporto Federico Fellini. La delegazione è arrivata a Rimini ieri, pronta, prontissima, decisa a rilevare lo scalo che porta il nome di Federico Fellini. Non si è trattato di una coincidenza, di un passaggio casuale, ma di una missione con un obiettivo chiaro. Il presidente di Aeradria Massimo Masini li ha incontrati ieri stesso, proprio all’interno dell’aeroporto. Ma non ha potuto far altro che prendere atto delle intenzioni, serissime si dice, riservandosi tutti gli opportuni approfondimenti, sia con i soci che con il consiglio di amministrazione. Il difficile è stato spiegare loro che l’aeroporto in realtà non è una proprietà privata, ma statale. E che quindi risponde ad un ministero, oltre che all’Enac. Che si trova su un terreno demaniale. Che di mezzo c’è una società di gestione. Tutta una serie di questioni amministrative e burocratiche (tralasciando le vicende giudiziarie in corso) poco affini alla mentalità orientale. Per rendere l’idea, quando è stato fatto presente che Aeradria causa investimenti si trovava a fare i conti con un debito di quasi cinquanta milioni di euro, il gruppo ha pensato bene di poter risolvere la questione tappando il buco e rilanciando con un’offerta aggiuntiva. Della serie, quanto costa? Bene, siamo pronti a comprare. Peccato che purtroppo non funzioni proprio così. Ma perché questo gruppo sarebbe così tanto interessato al nostro aeroporto? A fare la differenza sarebbero alcune caratteristiche tecniche dello scalo riminese, che per esempio vanta una delle piste più lunghe, la seconda per la precisione dopo quella di Malpensa”, LaVocediRomagna (p.11).


Turismo, si annuncia crisi per giugno. “QUEST’ANNO non c’entra il terremoto in Emilia, ma il mese di giugno si conferma un mezzo disastro per il turismo riminese. «Siamo quasi a zero fino al 15-20 giugno. Io — attacca il presidente regionale di Federalberghi, Sandro Giorgetti — oggi (ieri per chi legge, ndr) dopo che i telegiornali hanno parlato di fine settimana polare e giugno instabile, ho avuto cinque disdette in un colpo». Resiste chi ha versato la caparra. Ma negli alberghi con prezzi più bassi, dove ormai non te la chiedono neanche, fioriscono le disdette appena il meteo promette male. «Richieste altalenanti — conferma Patrizia Rinaldis, presidente dell’Aia di Rimini — molto condizionate dalle previsioni. I primi 15- 20 giorni di giugno battono la fiacca. E per questo dobbiamo lasciare in stand by molto personale anche storico. Va male, almeno per ora, anche il turismo sociale. Fermo pure il ponte del 2 giugno”, ilCarlino (p.7).


Urbanistica. “La "variantona" al Prg, adottata lo scorso 11 aprile dal consiglio comunale, arriva in pubblicazione e le "vittime" del taglio del mattone affilano i coltelli. E' stato pubblicato ieri all'albo pretorio del Comune di Rimini l'avviso del deposito alla Direzione Affari Generali degli atti relativi alla variante che nei mesi scorsi ha scatenato una vera e propria "guerra del mattone" tra amministrazione comunale e privati titolari dei piani particolareggiati che si sono visti ridimensionati gli indici edificatori. I documenti della maxi variante – che di fatto dimezza gli indici edificatori sul territorio comunale rispetto alle previsioni del Prg vigente, intervenendo su 111 schede per un taglio totale di circa 309mila metri quadri - saranno a disposizione del pubblico a partire da oggi e per 30 giorni consecutivi (quindi fino al 21 giugno 2013). Nei successivi trenta giorni (quindi fino al 22 luglio) "tutti i cittadini, Enti ed Associazioni che intendano farlo, potranno presentare osservazioni a norma di legge al provvedimento". Una notizia che non coglie impreparati i titolari dei vari piani ancora non attuati. A cominciare dai privati di Santa Giustina e delle Celle”, NuovoQuotidiano (p.3).


Lungomare e Marina centro. “Se la pista ciclabile sul lungomare (nel bene o nel male) si porta in dote la sua bella dose di polemiche, almeno questa estate nessuno dovrà ascoltare il lamento di chi non ha mai sopportato l’isola pedonale su viale Vespucci. Quell’oasi felice che nelle ore della sera bloccava le automobili all’altezza della fontana dei Quattro cavalli e le teneva ben lontane fino a piazzale Kennedy. Quest’anno cambia tutto… Viene eliminato il doppio senso di circolazione e quindi sul lungomare si viaggia da Riccione verso il Porto. Logica conseguenza: viale Vespucci e i viali delle Regine devono essere percorsi in direzione opposta. Ecco perché l’isola pedonale nel salotto buono di Marina centro quest’anno va in pensione…La speranza è che il possibile surplus di traffico non si traduca in un eccesso di inquinamento”, Corriere (p.9).


Murri, qualcosa si muove. “Recupero della colonia Murri, qualcosa si muove. La “Rimini & Rimini” ha presentato domanda per realizzare la parte commerciale. Il nuovo corso dell’incompiuta di Bellariva parte di fatto in febbraio, quando la società si presenta in Comune allo Sportello unico per le imprese. La sua richiesta è molto semplice: portare avanti quella parte di intervento sulla colonia che ha nel commerciale il baricentro. Ricordiamo che la Murri è un buco nero, la cui triste storia comincia nel 1991 per essere subito bloccata dalla Regione con il ritiro della concessione edilizia. Da quel giorno il rudere di Bellariva diventa il protagonista di uno sceneggiato senza fine. Fino alla giunta guidata da Alberto Ravaioli e all’ac co rd o di programma fra Comune, Regione e “Rimini & Rimini”. Il progetto è quello di trasformare la Murri in un moderno centro commerciale”, Corriere (p.10).


La guerra delle scuole. “La protesta delle scuole non si ferma: studenti, docenti e genitori sono pronti a scendere in piazza. Succederà domani mattina quando alle 9 il corteo dell'istituto tecnico Belluzzi partirà dall'arco d'Augusto per arrivare davanti alla sede della Provincia dopo aver fatto una sosta in Comune. Per questa sera, invece, è attesa una calda assemblea con i genitori cui è stato invitato il presidente della Provincia Stefano Vitali, l'assessore alla Scuola Meris Soldati e anche il dirigente dell'ufficio scolastico provinciale Agostina Melucci. E il caso approderà (nuovamente) sui banchi del consiglio provinciale: lunedì mattina, alle 15.30, si terrà un'audizione alla seconda commissione consiliare. La scuola non farà mancare anche in quel caso la sua pressione. E’ questa la strategia di “battaglia” che la scuola della Colonnella ha scelto di adottare, nonostante l’apertura del preside Alessandro Gaspari, per dimostrare la sua contrarietà al piano che ha in serbo la Provincia, cioè lo spostamento di 13 aule (10 classi più laboratori e un’aula per gli insegnanti) del liceo linguistico Valgimigli che, con 105 iscritti in più dello scorso anno, non può più essere ospitato nella sede di via del Pino”, Corriere (p.3).


Esuberi Scm. “«A valle dell’incontro di lunedì presso il Ministero dello Sviluppo Economico, la nostra azienda conferma l’impegno a non attivare iniziative unilaterali di ristrutturazione delle sue unità produttive e delle strutture indirette del gruppo fino alla chiusura del confronto previsto entro il prossimo 20 giugno». Inizia così la lettera che la direzione dell’Scm ha inviato in questi giorni ai dipendenti del gruppo per informarli della situazione difficile… «Costituisce un elemento pregiudiziale importante –si legge nella comunicazione - alle possibilità future di competitività in particolare dell’unità produttiva della Steelmec (lo stabilimento, di Villa Verucchio, in maggiore sofferenza con circa 100 dipendenti dichiarati in esubero, ndr)». Detto in altri termini, per l’azienda la revisione del contratto aziendale costituisce un passaggio fondamentale per garantire quella flessibilità e quel contenimento dei costi che sono oramai «necessità imprescindibili». «Per Scm infatti – spiega ancora il gruppo nella lettera - che vive la profonda crisi del settore delle macchine del legno in primis a livello italiano e dell’Europa continentale, flessibilità e contenimento dei costi sono elementi indispensabili per dare risposta all’altissima volatilità degli ordini (tra il 50% e il 100% di variazione da un mese all’altro), all’accorciamento del portafoglio (più che dimezzato dal 2009 ad oggi) e alle richieste dei clienti di riduzione dei tempi di evasione ordini, senza pregiudicare la permanenza degli attuali siti produttivi e delle linee di prodotto attualmente in essere»”, NQ (p.9).


Dai fascisti ai partigiani, vanno avanti le interviste del Carlino, oggi (p.4) a Daniele Susini presidente Anpi.

 
Amministrative, a Gemmano i candidati sindaci rinunciano tutti allo stipendio (mille euro al mese), ilCarlino in prima.