GIORNALAIO 21.05.2013

Martedì, 21 Maggio 2013

giornalaioAeradria, Camcom e Fiera pagano per una nuova istanza di concordato. Turismo vola con la Pasqua. Aia palas, consiglio rinnovato

 

“PER FORTUNA che i tour operator e le compagnie russe hanno firmato contratti (nero su bianco) per voli e pacchetti vacanza a Rimini, fino alla fine della stagione. Se così non fosse, per Aeradria il fallimento sarebbe già scritto. Dopo che il tribunale ha giudicato inammissibile la proposta di concordato presentata dalla società, gli enti soci hanno i giorni contati per salvare il ‘Fellini’. Serve subito una nuova proposta di concordato, e servono soprattutto denari freschi. E a mettere mano al portafoglio, a questo punto, sarà soprattutto Rimini Fiera, insieme alla Camera di commercio. Altre soluzioni non ce ne sono, per riuscire a trovare quel milione e 650mila euro che inizialmente doveva essere ‘coperto’ dai finanziamenti prededucibili di Comune e Provincia di Rimini, ma che il tribunale ha bocciato dichiarandoli illegittimi”, ilRestodelCarlino (p.3).
I privati ci sono. “ECCOLO, l’uomo che vuole fare le scarpe ad Aeradria... nel senso buono del termine. Gimmi Baldinini, l’imprenditore a capo del noto marchio di calzature, è uno dei più interessati a investire sull’aeroporto Fellini. Di più: Baldinini da tempo ha manifestato la volontà di acquisire la maggioranza delle azioni della società che gestisce lo scalo riminese. «Non mi interessa entrare con una piccola quota, aspiro a diventare uno dei soci di riferimento». Per l’imprenditore lo scalo di Miramare è diventato negli anni un’infrastruttura fondamentale per la sua attività. Le scarpe firmate Baldinini sono conosciutissime in Russia, dove la griffe vanta (non a caso) una sessantina di boutique monomarca”, ilCarlino (p.2).
Ma non sono stupidi. “Allo stesso tempo la società dei cieli punta ad aprire un tavolo con i creditori per cercare una soluzione in vista del nuovo concordato di Aeradria. Fra le ipotesi al vaglio anche la possibilità di arrivare a uno scambio di azioni, partendo dal presupposto che più forte è l’unità fra i creditori e maggiori sono le possibilità per portare in... aeroporto il salvataggio. La lista dei creditori ha in testa la Carim (esposta per circa 8 milioni di euro), ma ci sono anche la Pesaresi (quasi un milione e mezzo di euro), la Cbr e tante altre aziende. Il presidente della Cbr Giampiero Boschetti è molto realista: «Ormai abbiamo capito che il nostro credito è perso, anche se il concordato andasse in porto riceveremmo solo il 15% di quella cifra. Dunque qualsiasi opportunità per non perdere tale somma è interessante ». Ma Boschetti puntualizza che «noi non verseremo altri soldi e abbiamo già pagato caro il contributo alla comunità, pari a 700mila euro. Vale a dire un mese e mezzo di stipendi di tutti i nostri dipendenti. Adesso, di fronte a un piano industriale credibile, non ci tiriamo indietro, ma serve qualcuno che sia veramente esperto in aeroporti: noi siamo specializzati in strade»”, CorriereRomagna (p.6).

 
Vitali potrebbe essere presto richiamato in procura. “Da alcune settimane gli inquirenti hanno acceso i riflettori proprio sui rapporti tra Masini e Vitali, quest’ultimo in quanto rappresentante dell’ente di maggioranza relativa di Aeradria, controllata dalla Provincia al 36%. Un legame, il loro, approfondito anche in sede di interrogatorio dello stesso Masini. Vitali era già stato ascoltato dalla Procura alcuni mesi fa come persona informata sui fatti, e al momento non è possibile stabilire in quale veste potrebbe tornare davanti al magistrato, probabilmente solo la prossima settimana. Nei prossimi giorni invece gli inquirenti potrebbero sentire alcuni funzionari ed ex di banca Carim per fare luce sul credito da 9 milioni di euro concesso secondo l’accusa in assenza delle dovute garanzie, e questo all’interno anche dell’inchiesta sempre del pm Gualdi sull’istituto di credito locale. Infine, nel mirino della finanza ci sono i 6 milioni di euro iscritti a bilancio da Aeradria ma su cui vengono avanzati forti dubbi. Se una parte di questi, infatti, riguarda i crediti ritenuti esigibili (ma per la Procura non lo sarebbero), un’altra sono finanziamenti alla partecipata Air, poi svalutati completamente. Gli inquirenti vogliono capire quale fosse il reale ruolo svolto da questa società”, LaVocediRomagna (p.14).


Turismo. “Tre mesi non fanno testo, anche se i segnali turistici sono tutti positivi. Lo dicono i dati della Provincia: più 9,6 per cento gli arrivi e più 10,6 le presenze. C’è però un aspetto che dalla sede di Corso d’Augusto viene evidenziato con cura: i russi crescono negli arrivi del 29,5 per cento. Tutte persone che in genere arrivano in aereo, quindi le difficoltà dell’aeroporto rischiano di avere effetti pericolosi su alberghi e attività in genere”, Corriere (p.8).
“Particolarmente significativo l'aumento di turisti nel mese di marzo, che fa registrare un +11% di arrivi e addirittura un +19,4% di presenze totali. Ma bisogna considerare in primis che l'anno scorso i primi mesi dell'anno sono stati eccezionalmente rigidi dal punto di vista meteorologico, con la grande nevicata di febbraio che ha paralizzato il paese e la Romagna. Soprattutto, la variabile decisiva è rappresentata dalla Pasqua, con il suo afflusso di turisti dall'Italia e dal resto d'Europa; quest'anno è caduta a fine marzo, mentre l'anno scorso era arrivata l'8 aprile, quindi fuori dal computo. Il vero banco di prova sarà rappresentato dalle cifre del trimestre aprile-giugno, e chi in queste ultime settimane si è guardato attorno a Marina Centro sa già cosa aspettarsi”, NuovoQuotidiano (p.5).

 
Palas royalties. “La scorsa settimana, praticamente in coincidenza con il “cicchetto” inferto da Lorenzo Cagnoni agli albergatori sulle royalties del Palacongressi, la società Aia Palas ha cambiato i propri assetti interni. La presidente Alba Pellegrini, titolare del Luxor, si è presentata dimissionaria all’assemblea della società e così si è proceduto all’elezione dei nuovi membri del consiglio d’amministrazione. L’unico ad essere confermato, della squadra passata, è Gianluca Ermeti del “Villa Adriatica”, fratello di Maurizio che è stato presidente Aia ed ora è punto di riferimento del Forum del Piano strategico. Gli altri tre eletti sono Francesco Nicoletti (“De Londres”), Riccardo Nicolini (“Card), Valentina Berardi (“Cristallo”), rimane infine Patrizia Rinaldis in quanto presidente Aia, incaricata della parte più politica della conduzione dell’azienda”, LaVoce (p.17).


Ciclabile lungomare. “Il sindaco Andrea Gnassi difende la propria creatura, spiega che le regole ci sono e vanno rispettate, anticipa che gli incivili saranno puniti. Un primo assaggio si è avuto nella notte fra venerdì e sabato. Dall’una alle tre, la polizia municipale ha rimosso due automobili parcheggiate sulla pista ciclabile e sono stati elevati sette verbali per divieto di sosta”, Corriere (p.10).
“Benefici pochi, almeno sul breve termine. Danni tanti. Potremmo sintetizzare così il pensiero che gli operatori del commercio e del turismo hanno a proposito della nuova pista ciclabile sul lungomare. Ci va giù pesante in maniera particolare Giuliano Lanzetti, presidente di Fipe-Confcommercio, che rappresenta i pubblici esercizi, per il quale la pista rischia di essere un ulteriore problema in una stagione turistica ormai al via che si annuncia complicatissima. «Mi spiego: il problema non è la pista in sé, che anzi era una necessità per una città come Rimini – chiarisce – ma come è stata fatta, o meglio dove è stata fatta, con tutte le ripercussioni che questo ha avuto specie per quanto riguarda i parcheggi, drasticamente ridotti. Perché – mi chiedo - anziché la carreggiata non si è scelto di utilizzare una porzione del nostro bellissimo e amplissimo arenile? La pista poteva appunto essere realizzata benissimo lì. Si sarebbe probabilmente speso qualcosa in più, ma adesso non ci sarebbero tutti i problemi che ci sono»”, NQ (p.3).


Il Comune chiamato a scegliere tra due piscine. “Una piscina che chiude e altre due che (in teoria) potrebbero aprire: da 25 e 50 metri”, Corriere (p.10). Probabilmente sceglierà per quella da 25. “Il Garden progetta la realizzazione di una vasca olimpica, ma le banche chiedono la garanzia di non avere rivali. Risposta di Palazzo Garampi: non esiste, non facciamo alcuna concorrenza, la nostra piscina da 25 metri è un servizio pubblico e la inauguriamo dopo avere chiuso quella che già esiste. Il Garden può fare benissimo la sua”.

 
La guerra dei campi da calcio sta diventando proprio brutta. “La guerra dei campi da calcio ha vissuto un dramma domenica pomeriggio, con il campo rimasto chiuso per ore a San Vito, ma non è ancora conclusa. “Noi lì non ci andremo mai più di sicuro”, esclama Claudio Mazza, presidente del Sant’Ermete- Sanvitese, la squadra che è riuscita a farsi aprire l’impianto solo dopo un lungo tira e molla con i Delfini, società di gestione dello stadio. «Nel prossimo campionato - spiega Mazza - per diritto ci potremmo andare, facendone richiesta, ma non ci andremo nemmeno per sogno. Sia per un fatto economico, perché costa troppo, sia perché ormai il rapporto non si ricuce più, c’è un clima brutto, non è più sport”. Se domenica vincerà con margine il ritorno del playout, la formazione potrebbe salvarsi rimanendo a giocare il prossimo campionato in Promozione: “ma indipendentemente dalla categoria in cui giocheremo - dice il presidente - lì non ci andiamo più. Se fossimo in Promozione, potremmo andare a Gatteo da Nicolini, dove si spende meno e si hanno dei buoni servizi»… «Siamo venuti a conoscenza ieri (domenica, ndr) della situazione, intervenendo con la polizia municipale. Il regolamento comunale prevede che le società utilizzatrici debbano pagare le tariffe entro il 30 aprile, regolarizzando le eventuali pendenze. Quindi il gestore ha applicato il regolamento, visto che la società calcistica era inadempiente al pagamento»… «Noi non siamo inadempienti - dice al contrario Mazza - avevamo solo lasciato indietro una quota perché c’era fra noi e il gestore un contenzioso per danni»”, LaVoce (p.15).


Esuberi Scm. “Il Governo ha dato un mese di tempo a Scm e sindacati per trovare un accordo che eviti i 380 licenziamenti prospettati dall’azienda, un centinaio solo nello stabilimento Steelmec di Villa Verucchio. E’ questo l’esito più importante dell’incontro che si è svolto ieri a Roma… «Un mese quindi decisivo – sottolinea Alessandro Bianchi della Fiom-Cgil -. Tre in particolare gli incontri tra Scm e sindacati - si svolgeranno presso la sede della Confindustria di Rimini - stabiliti dal Ministero e durante i quali si cercherà appunto di arrivare a un’intesa: il 3, il 10 e il 18 giugno. Se l’esito sarà positivo saremo poi convocati a Roma il 20 giugno per ratificare l’accordo raggiunto». Un accordo che secondo i sindacati rimane in salita”, NQ (p.7).

 
“«RIMINI GOMORRA, le mani dei clan sulla Riviera’. E’ questo il titolo di un reportage andato in onda nei giorni scorsi su Rainews 24, con interviste ‘oscurate’ ad albergatori che preferiscono mantenere l’anonimato, allo stesso presidente degli albergatori e ad alcuni amministratori. I quali parlano di infiltrazioni di clan, riciclaggio di soldi, sporchi, acquisti sospetti. Niente di nuovo per la verità, la maggior parte delle dichiarazioni riguardano indagini di cui i giornali hanno già ampiamente parlato. Il ‘collage’ finale però è tutt’altro che edificante, al punto che la riviera riminese, viene paragonata alla Gomorra di Saviano. Una terra ormai colonizzata da mafia e camorra, dove nessuno parla e dove alberghi e attività economiche vengono vendute al miglior offerente, senza andare tanto per il sottile. E dove lo stesso Grand Hotel viene infilato nel ‘mirino’ della criminalità organizzata”, ilCarlino (p.9).