GIORNALAIO 23.04.2013

Martedì, 23 Aprile 2013

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Italia, Napolitano riparte dal Meeting. Aeradria, Vitali trova investitori. Pd, Imola non vuole stare nel partito di D’Alema. Morolli candidato alla segreteria comunale. Fondazione Carim, la faida continua


Vitali prepara il bando per la privatizzazione del Fellini. “Eurafrica deve presentare entro il 3 maggio una «ipotesi di sviluppo che individui vocazioni, prospettive, plus di uno scalo che vada oltre i 550mila passeggeri all’anno». Ora «siamo l’aeroporto di Mosca, ma non può essere il nostro futuro: servono privati per andare oltre il concordato in continuità. E’ necessario fare uscire l’aeroporto dalla palude riminese. Serve un virus positivo che venga da fuori a curare. E’ vero, sono stati fatti debiti, però è anche vero che senza aeroporto saremmo all’era mucillagini. Cerchiamo di capire se c’è una possibilità, per noi c’è: avevamo già trattato con tre privati pronti a entrare ». Con l’ingresso dei privati e le nuove risorse, sarà possibile «migliorare il concordato» e quindi aumentare la percentuale (soldi) destinata ai creditori. A proposito di management, Vitali ricorda che Masini and cda scadono in settembre. Però difende quei milioni di indotto (800): «Qualcuno li ha fatti, mica uno che passava dì lì per caso». Perché solo ora la gara per cercare i privati? «Prima servivano garanzie, una gara che va deserta è di per sé un giudizio negativo»”, CorriereRomagna (p.6).
“La società non sarà solo l’advisor per la ricerca di investitori privati per il ‘Fellini’. Dietro Eurafrica, come detto, c’è la Ambromobiliare, che «potrebbe essere — dice Vitali — uno dei nuovi soci di Aeradria». La manifestazione d’interesse c’è già stata, e si è parlato anche di cifre (che restano top secret)”, ilRestodelCarlino (p.3). Intanto chiude il volo per Roma.
“Il presidente non nasconde che "un intervento dall'esterno può fare solo bene all'infrastruttura locale". "Se c’è una cosa che la querelle dell’aeroporto insegna, è che per il suo bene e il suo futuro, essa vada spostata al di fuori della palude locale. E’ chiaro a tutti che il ‘Fellini’ è diventato terreno di scontro politico, di potere, professionale-, cosa peraltro non rara a Rimini. Tutto ciò lascia scorie nel processo, scorie che mettono a rischio il quadro generale di una struttura che non possiamo permetterci di perdere. Di qui la necessità di individuare un soggetto terzo, esterno a questa palude, che permetta di fissare ben bene la cornice"”, NuovoQuotidiano (p.5).


Segreterie Pd verso il congresso. “«CAMBIARE il Pd per cambiare l’Italia». E’ la sfida che lancia Matteo Renzi a livello nazionale ed i suoi sostenitori sono pronti a farlo a Rimini. Subito. Sono giornate di fuoco per Samuele Zerbini e Mattia Morolli, gli esponenti di punta del sindaco di Firenze. A viva voce chiedono un cambiamento a partire dalle segreterie. «Ad iniziare da quella comunale che non esiste. Facciamo un congresso subito — dichiara Zerbini — entro un mese. Ci sono tutte le condizioni». E per la poltrona di segretario cittadino c’è già il nome di Mattia Morolli, renziano della prima ora. Per quella provinciale, con la Petitti ancora in carica, Zerbini si dice «pronto a scendere in campo»”, ilCarlino (p.4).
E mentre Daniele Imola lascia il Pd perché si vergogna a stare nello stesso partito di D’Alema, anche Emma Petitti prende coraggio e invoca il congresso. “Non ha votato Marini e ha scritto sì per Prodi e Napolitano. Emma Petitti è deputato del Pd, però a differenza di Tiziano Arlotti è anche segretario provinciale dimissionario. Per la prima volta da quando è stata eletta indica i tempi e la strada della sua successione: si va a congresso entro l’estate (fra maggio e giugno)”, Corriere (p.8).


Nella guerra delle scuole entra anche il centro giovani. “IL CENTRO, inaugurato (era il 2006) da Andrea Muccioli, adesso si chiama ‘Open’. E vuol continuare a essere «aperto» ancora. Perché «nella nostra struttura, in questi anni, sono passati 700 ragazzi ‘difficili’ che qui hanno trovato sostegno e aiuto. Li abbiamo aiutati a fare i compiti, a integrarsi con i compagni, a non abbandonare la scuola, a uscire dalla droga — attacca Emiliana Baldessari, la responsabile del centro — insieme ai loro familiari. Sono state fatte oltre 300 attività e 9mila ore di sostegno, il centro giovani ‘Open’ è diventato il punto di riferimento per tante famiglie». MA LA STRUTTURA ora rischia di sparire, se la Provincia andrà avanti con il progetto di spostare alcune classi dell’Einaudi o altre scuole al Belluzzi. ‘Open’ (che fu finanziato inizialmente anche dalla comunità di San Patrignano, e riceve tuttora contributi del Comune e della Provincia) è infatti nelle aule interrate dell’istituto per geometri, uno delle scuole dove la Provincia voleva mettere una parte degli studenti dell’Einaudi, mentre altre classi andrebbero al Valturio. Ieri mattina decine di giovani che frequentano il centro hanno saltato la scuola per protestare, insieme a educatori e genitori, contro il rischio di una chiusura”, ilCarlino (p.9).
Intanto ieri sopralluogo della delegazione dell’Einaudi alle aule del Belluzzi. “I genitori degli alunni “bocciano” le aule del Belluzzi, nelle quali si è ipotizzato di trasferire i laboratori dell’Einaudi se dovesse concretizzarsi il trasloco dell’istituto da Viserba alla Colonnella. Il verdetto: «Le aule del seminterrato hanno una superficie insufficiente ad accogliere i laboratori multimediali, gli stessi locali sono inidonei ad accogliere le attività con i ragazzi diversamente abili, in quanto troppo isolate rispetto alle aule didattiche e ciò pregiudica la socializzazione e il progetto di inclusione»”, Corriere (p.11).


Infiltrazioni mafiose. “Rinforzi specializzati da Roma in relazione «alla tipicità delle infiltrazioni criminali nel territorio riminese». Ma anche un «gruppo di lavoro interforze» per effettuare indagini mirate nei settori maggiormente esposti alla criminalità organizzata. E l’individuazione di «alcuni magistrati della Procura ai quali potrà far riferimento il nucleo interforze per snellire le procedure delle misure di prevenzione». Una diga anti criminalit à. Rimini chiede a gran voce delle misure straordinarie per arginare le infiltrazioni legate alla camorra nel territorio. Lo ha fatto ieri mattina, al Comitato per la sicurezza che ha pochi precedenti: attorno al tavolo si sono seduti il prefetto Claudio Palomba, il presidente del Tribunale Rossella Talia, il Procuratore capo Paolo Giovagnoli, il presidente della provincia Stefano Vitali, il sindaco Andrea Gnassi e i vertici delle forze dell’ordine. Con loro, a raccogliere le istanze da portare direttamente a Roma, c’era il vice capo nazionale della polizia Francesco Cirillo”, scrive il Corriere (p.3) accanto all’intervista al prefetto Palomba.


Turismo, c’è qualche problemino per il ponte del 25 aprile. “CINQUECENTO alberghi aperti a Rimini, un migliaio nell’intera provincia. La Riviera, dopo il flop della Pasqua ‘caduta bassa’ e affondata ancor più giù dal ‘meteo terrorismo’, tenta di risorgere «col primo e forse ultimo vero ponte primaverile, quello dal 25 al 28 aprile», come osserva la presidente dell’Aia Patrizia Rinaldis. Quanto a richieste, l’Aia si trincera dietro a «un buon movimento». Va peggio se la domanda scivola sulle prenotazioni: «Per ora non tante, ci sono però gruppi organizzati e gite scolastiche da Italia, Slovenia e Croazia, convegni religiosi e vari sportivi. Per il resto dipenderà molto dal meteo». A ridaje. Ma stavolta le previsioni sono decisamente migliori. «A parte un tg nazionale — sibila Marina Lappi, presidente dei Promozione alberghiera — che non potendo ‘sparare’ sul meteo ieri alle 13 ha parlato di ‘paura a Rimini per il terremoto’. Roba da matti». La presidente di Pa è preoccupata: «Su questo ponte si contava molto, quello del 1° maggio è troppo diluito, cade mercoledì. Invece va molto piano. Ormai siamo a ridosso, difficile prevedere un boom delle ultime ore. Il timore è che questo trend anticipi quel che sarà l’estate: lacrime e sangue». «A tenere su la media — fa eco Sandro Giorgetti, presidente regionale Federalberghi — Rinnovamento nello Spirito e varie manifestazioni sportive»”, ilCarlino (p.10).


Fondazione Carim, continua la faida. “C'eravamo tanto... odiati. E ora ci odiamo ancora. Rispuntano fuori i coltelli in Fondazione Carim. Un film già visto, quello andato in scena ieri pomeriggio all'assemblea dei soci riuniti per approvare il bilancio consuntivo 2012 e per fare il punto sul lavoro della commissione di "saggi" indicati per selezionare i nominativi dei nuovi soci (la Fondazione è oggi "sotto" di 27 unità). Una squadra di sei persone costituita per tentare di costruire un percorso condiviso, di larghe intese, per superare le solite divisioni. Come non detto. Ieri del lavoro della commissione dei saggi non si è praticamente parlato. Si è invece votato il bilancio consuntivo: ed è finita con 21 voti a favore e 21 astensioni. Un'astensione in massa dei soci di area "aureliana" che si sarebbero ricompattati, in questi mesi, sotto l'ala di Mauro Ioli”, NQ (p.4).


Scm, “si è aperto ieri ufficialmente a Roma il tavolo di confronto, chiesto con forza nelle settimane scorse dai sindacati, tra governo, azienda e forze sociali sulla delicata situazione dell’Scm, il colosso del metalmeccanico gravemente colpito dalla crisi, che ha recentemente dichiarato in esubero 380 lavoratori”, NQ (p.4).


Brunori a lavoro per i comitati. “"Invitiamo la giunta a riconsiderare la delibera per il recupero dei maggiori oneri derivanti dagli espropri dei terreni del V Peep Ausa, i cosiddetti conguagli, poiché intende chiedere gli interessi a chi deciderà di pagare con un pagamento rateizzato". L'invito porta la firma del consigliere comunale dell'Idv, Stefano Brunori. "Tutta la manovra del recupero, anche per altri Peep, si è motivata con un parere di professionisti del 1996, che attestava allora l’indifferibilità e l’urgenza di provvedere al recupero di tali maggiori oneri attraverso i residenti, immediatamente. Ma oggi sono passati 15 anni e di riscossione immediata non crediamo si possa più parlare"”, NQ (p.7).


Il ricordo vivo del Meeting nel discorso di reinsediamento ai parlamentari sordi. “«Parlando a Rimini a una grande assemblea di giovani nell’agosto 2011 - ricorda Napolitano ai parlamentari - volli rendere esplicito il filo conduttore delle celebrazioni del 150º della nascita del nostro Stato unitario: l’impegno a trasmettere piena coscienza di quel che l’Italia e gli italiani hanno mostrato di essere in periodi cruciali del loro passato e delle grandi riserve di risorse umane e morali, d’intelligenza e di lavoro di cui disponiamo. E aggiunsi di avere voluto così suscitare orgoglio e fiducia perché le sfide e le prove che abbiamo davanti sono più che mai ardue, profonde e di esito incerto. Questo ci dice la crisi che stiamo attraversando»”, Corriere (p.9).