GIORNALAIO 13.04.2013

Sabato, 13 Aprile 2013

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Pd a Rimini, sempre più bersaniani pronti a salire sul carro di Renzi. Prg, la variante del cemento. Spiaggia, piano insabbiato. Trc, Pironi si spiega. Tassa di soggiorno a Riccione, vittime in maggioranza e giunta. Aeradria, la procura vuole capire meglio


“«CON la variante abbiamo segnato un punto di volta nella pianificazione territoriale». Il sindaco Andrea Gnassi gongola nella conferenza stampa del giorno dopo l’ok consiliare alla delibera anti-cemento, approvata giovedì dopo mezzanotte. E rivela: «Non sarei rimasto a ricoprire un ruolo a qualsiasi prezzo». Non fosse passata la variante - afferma a posteriori il sindaco - «non saremmo stati lì a pagare il prezzo dell’incoerenza». Insomma, si sarebbe dimesso”, ilRestodelCarlino (p.3). “«VARIANTE discriminatoria e solo d’immagine per il sindaco Gnassi, che colpisce solo alcuni, mentre ad altri aumenta le superfici edificabili; inoltre elimina opere pubbliche come la scuola di via Giuliani, i parcheggi di via Fantoni per Palas e tribunale, lo svincolo sulla Ss16 di via Coriano e Montescudo». Lo afferma Giuliana Moretti (Pdl). Che insiste: «parlano di 110 aree-schede bloccate, ma erano ferme da anni, tranne le 5-6 che hanno avuto nel mirino». Secondo la Moretti la riduzione reale di residenziale sarebbe di appena 12mila metri quadri (150 alloggi); e 13mila di commerciale e produttivo. Stesso disco da Gioenzo Renzi (Fdi): «Sarebbe stato meglio approvare i nuovi strumenti urbanistici, Psc, Rue e Poc, a due anni dall’adozione, per i quali invece serviranno ancora moltissimi mesi, senza contare probabili ricorsi legali per una variante monca e ingiusta»”.
“Non vogliono avere nulla a che fare con quella variante al Prg, utile solo all’immagine di Andrea Gnassi. «Quello che il sindaco ha portato in consiglio - recita il Movimento 5 Stelle - è solo un pretesto per pulire la sua tessera di iscritto al Pd. Lo dice il buonsenso: se la stessa frenesia di questi ultimi due consigli fosse stata applicata alle immediate urgenze, potremmo avere qualche dubbio, ma per la situazione debitoria e il gravissimo problema delle fogne sentiamo solo proclami mediatici. Quindi rivendichiamo la nostra estraneità a operazioni che, alla prova dei fatti, hanno poco a che fare con la lotta al consumo del territorio e non ci prestiamo a legittimare promesse elettorali mai mantenute dal sindaco»”, CorriereRomagna (p.3).
Di fronte alla coerenza del sindaco, l’Ance fa due più due. «Tra coloro che non festeggiano l'approvazione della variante ci sono sicuramente i costruttori. “Non possiamo che ribadire le nostre preoccupazioni. Tale variante, infatti, crea un ulteriore blocco al settore delle costruzioni già al collasso, con ripercussioni sulle imprese stesse, sulla filiera, sui lavoratori e sulle famiglie mettendo a rischio la tenuta sociale. La revisione retroattiva del Prg, che aggiunge un'ulteriore salvaguardia alle salvaguardie già esistenti, con la quale si abbatte in maniera drastica la capacità edificatoria, crea notevoli ulteriori difficoltà all'operatività delle imprese, vanifica il lavoro di anni spesso fatto di concerto con i tecnici dell'amministrazione e mette a rischio gli ingenti valori investiti sia direttamente sia grazie al credito ottenuto dalle banche»”, NuovoQuotidiano (p.3). Problemi nell’Idv, il consigliere Stefano Brunori non è allineato. “"Siamo rimasti esterrefatti dal comportamento di Brunori. Credevamo almeno si astenesse, non pensavamo che avrebbe di nuovo lasciato l'aula per non votare". A intervenire sono ancora i rappresentanti del partito dell'Italia dei Valori, la coordinatrice comunale Vittoria Vitale e l'assessore Irina Imola”.


In spiaggia arriva il sole di aprile, ma i bagnini continuano a smontare. “Ormai sembra chiaro a tutti che non ci sia via d’uscita rispetto all’applicazione del piano spiaggia. In Comune stanno arrivando i progetti per le autorizzazioni demaniali e paesaggistiche oltre che permessi per costruire e dichiarazioni di inizio attività; tutto deve essere in assoluta conformità con il piano dell’arenile. Ma fino a quel momento in spiaggia i giochi e i gazebo non ci possono essere. Mentre per tutto il resto, i bagnini avevano due possibilità. O sanare (e mantenere ciò che ci può stare) oppure smontare (opzione che ha scelto la maggior parte di loro). «Siamo preoccupati - dicono i bagnini - di solito dopo Pasqua facevamo partire la stagione»… A ritardare la loro comparsa in spiaggia saranno proprio giochi e gazebo. «Il problema - spiega Mauro Vanni, presidente della cooperativa bagnini Rimini sud - sarà su quelle perché se molte strutture o rimangono così come sono perché posate ante 1985 o perché sanate, quelle resteranno indietro». A“soffrire” saranno anche i giocatori di campi da bocce. Questi ultimi se non in regola andavano tolti e rimontati adeguandoli al piano. Ma i prezzi sono “proibitivi”. E sono in tanti quelli che hanno optato per rimuoverli. «Io per toglierlo ho speso 20mila euro e non lo rimonterò più. Di sicuro abbiamo passato una fase epocale e tolto strutture che erano lì da anni»”, Corriere (p.7). Ma il comune promette una maxi variante.


Tassa di soggiorno a Riccione. “Il voto ha fatto due “vittime” tra i socialisti e una tra i democratici. Stelio Bossoli (che gestisce un albergo) ha votato contro il bilancio fatto quadrare sull’introito dell’imposta di 2,7 milioni, e uscirà dalla maggioranza, mentre all’assessore sempre del Psi, Renato Meringolo, rinuncerà alle sue deleghe al Personale e Sanità. Dalla prossima seduta del consiglio comunale fissata per il 18 aprile Bossoli siederà nelle file della minoranza. Francesco Michelotti (Pd), di professione bagnino, assente alla seduta, dovrebbe invece presentare le proprie dimissioni, spinto a quanto pare da una parte del partito”, Corriere (p.12).


Trc. “Provincia e Comune di Rimini «vogliono l’opera ma senza creare le condizioni di sostenibilità economica - aggiunge il dirigente dello staff del sindaco, Christian Amatori -, tenendo conto che la somma a carico di Riccione, con l’accordo di programma sottoscritto il 15 luglio 2008, è per un importo di 6 milioni e 278 mila euro (di più creerebbe un dissesto finanziario dell’ente). Riccione non è però disponibile a sostenere altri costi aggiuntivi, come ribadito dal consiglio comunale con l’atto del 22 novembre 2011. Considerato che l’opera va avanti non vorremmo essere costretti a pagare alla fine». Ma se il metrò “deraglia”, che cosa succederà? «Il comitato dovrà decidere se proseguire alla luce della posizione riccionese (rivedendo le percentuali dell’accordo di programma), oppure no - conclude Amatori - calcolando l’indennizzo per l’impresa, che è di molto inferiore ai 51 milioni annunciati. Gli amministratori riccionesi non avranno alcuna responsabilità in quanto non si può proseguire rischiando di fare saltare i conti del Comune»”, Corriere (p.13).


Aeradria in procura. “L’INDAGINE aperta dalla Procura su Aeradria arriva in banca. In questi giorni i magistrati hanno acquisito alcuni importanti documenti dagli istituti di credito che hanno erogato gli ultimi finanziamenti alla società che gestisce l’aeroporto. I pm che hanno aperto il fascicolo su Aeradria vogliono andare in fondo sulle somme erogate dalle banche, locali e non, a titolo di anticipo per gli investimenti fatti in questi anni all’aeroporto. Si vuole insomma capire se Aeradria era legittimata a chiedere e ottenere quei finanziamenti, che andavano poi restituiti con le varie ricapitalizzazioni fatte nel corso degli anni dai soci. Al momento, per quanto è possibile apprendere, i magistrati non avrebbero ancora configurato ipotesi di reato. La richiesta della documentazione alle banche è mirata a verificare, da una parte i conti consegnati in tribunale dai tecnici incaricati da Aeradria di redigere il piano di concordato (lo strumento con cui la società cercherà di evitare il fallimento e chiudere i debiti con i creditori), dall’altra i vari passaggi e tutte le procedure messe in atto per ottenere i finanziamenti. Le banche che hanno erogato i finanziamenti sono tra i principali (se non i maggiori) creditori di Aeradria. Soltanto la Carim vanta crediti per 9 milioni di euro”, ilCarlino (p.3).


Pd, crescono i renziani. Samuele Zerbini e Mattia Morolli tirano su le reti. “TUTTI sulla... Barca di Matteo Renzi. Mentre il sindaco Andrea Gnassi strizza l’occhio al ministro Fabrizio Barca e al suo manifesto per il Pd, sono tanti i ‘bersaniani’ riminesi pronti a entrare nelle truppe di Matteo Renzi. Con nomi eccellenti. Roberto Biagini è uno di questi: l’assessore all’urbanistica è tra quelli pronti a fare il passo, così come i consiglieri comunali Vincenzo Gallo e Marco Agosta. Il capogruppo del partito ci sta riflettendo sopra da alcune settimane, Gallo invece è sempre più convinto di entrare nel gruppo dei ‘renziani’. Qualche abboccamento c’è stato anche con un altro consigliere, Simone Bertozzi, e siamo solo all’inizio. Di qui alle primarie per la scelta dei candidati sindaci Pd nei 21 comuni che andranno a votare nel 2014, secondo i ‘renziani’, se ne vedranno delle belle. Gli aficionado del sindaco di Firenze intanto hanno già messo le mani sul futuro candidato sindaco di San Giovanni Marignano: l’attuale vice Claudia Montanari. E hanno reclutato anche Geo Agostini, l’ex presidente dell’ordine dei medici. A Cattolica la sfida per le primarie della segreteria del Pd vede Alessandro Montanari, anche lui vicino ai ‘renziani’, contendere la poltrona a Maurizio Piva”, ilCarlino (p.11).


Asl romagnola unita da 1 gennaio prossimo, NQ (p.4).