GIORNALAIO 29.03.2013

Venerdì, 29 Marzo 2013

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Urbanistica: perché a Rimini si può dire no anche al residenziale pubblico, ma non al trc? Intanto, Gnassi va giù nelle classifiche dei sindaci più amati. Aeradria, concordato: per Carim rimborsi a non oltre il 15 per cento


Dal trc ai piani particolareggiati, e alle varianti più difficili per il sindaco da bocciare. “Il sindaco Andrea Gnassi e la sua maggioranza stanno ridimensionando in questi giorni varianti edilizie già approvate dal Comune perchè nel giro di pochi anni «il mondo è cambiato». Per quale motivo lo stesso ragionamento non deve valere anche per il metrò di costa? Tra l’altro in democrazia un’opera come questa, che impegna amministrazioni e generazioni future, andrebbe doverosamente sottoposta a un referendum dei cittadini”, si commenta su ilRestodelCarlino in prima.
“E’ ancora bufera dopo il voto che in consiglio comunale ha bloccato le varianti edilizie delle Celle e di Santa Giustina. Pazzaglia (Sel) chiede un atto di coraggio per la settimana prossima quando si interverrà sul Prg. Camporesi (M5S) attacca il sindaco a cui dà dell’ «incapace, inadatto e inadeguato». La Moretti (Pdl) va contro Agosta (Pd) e la sua scelta di tutelare «l’interesse pubblico»”, opponendo il concetto preferibile di 'bene pubblico', CorriereRomagna (p.7).
“Il dibattito politico sull'urbanistica continua tra applausi e critiche. Sulla bocciatura delle due varianti al Prg per i piani particolareggiati di Santa Giustina e Celle interviene anche la deputata riminese del Movimento cinque stelle, Giulia Sarti. "La situazione è chiara. Da una parte un sindaco indebolito dalle recenti politiche cerca di cambiare le carte in tavola rinnegando decenni della gestione del suo partito (e sua) bocciando varianti edilizie, ma solo quelle dei privati ovviamente. Dall'altra il Movimento cinque stelle che si rifiuta di essere il tramite di legittimazione di queste strategie da equilibrista ed esce dall'aula che li vuole complici o condannati. Purtroppo per la vecchia politica il M5s ha un'opzione in più: non partecipare alla farsa andata all'ultimo consiglio comunale"”, NuovoQuotidiano (p.3).


Di mezzo ci va anche la casa per i senzatetto. “TUTTO da rifare per la Papa Giovanni e curia riminese. Il progetto della nuova ‘Capanna di Betlemme’ (la struttura della comunità che si occupa dell’accoglienza dei senzatetto) viene bloccato sul nascere dal tribunale. Il Tar ha infatti accolto il ricorso che era stato presentato da un privato contro il permesso di costruire in deroga, che il Comune di Rimini aveva rilasciato all’Istituto per il sostentamento del clero per poter realizzare la nuova struttura della comunità fondata da don Oreste Benzi. In realtà il progetto si era arenato ben prima del pronunciamento dei giudici: la Capanna ha traslocato un paio di mesi fa spostandosi a Marina centro (in viale Dardanelli). Una soluzione non definitiva, ma che andrà avanti sicuramente per anni, dato che al momento di realizzare una struttura ex novo non se ne parla. Non ci sono i soldi sufficienti per finanziare l’intervento. In ogni caso l’Istituto per il sostentamento del clero, così come il Comune di Rimini, hanno deciso di opporsi alla sentenza pronunciata dal Tar”, ilCarlino (p.11).
“I mattoni della discordia. Il motivo del contendere è semplice ed è fatto di mattoni, come spesso accade di questi tempi: un fabbricato dall’Istituto diocesano per il sostentamento del Clero che sarebbe dovuto nascere grazie a una “variante” al Prg. Il permesso per costruire era stato votato in consiglio nel febbraio del 2011, quando negli ultimi mesi della scorsa amministrazione c’era stata un’infornata di piani edilizi. Nel caso specifico, l’amministrazione comunale aveva permesso la demolizione di un fabbricato rurale, sempre appartenente alla Diocesi, per poi permettere a quest’ultima di ricostruire da un’altra parte, appunto a Vergiano, con un aumento della capacità edificatoria di alcune centinaia di metri quadrati. Il tutto sulla base di una precisa legge regionale, la numero 31 del 2002, in base alla quale si poteva derogare al vecchio Prg per interventi di pubblico interesse. Privato contro: è un’area agricola. Contro quel permesso di costruire è però sceso in trincea un privato, Giacomo Roberto Ghiselli, titolare di un vivaio che confina con quel terreno dove sarebbe dovuto sorgere la nuova casa per senzatetto. L’aspetto contestato è stato uno: nel Piano regolatore quell’area era identificata come «zona agricola per la salvaguardia paesistica e ambientale». Una tesi confermata anche dal Tar”, Corriere (p.5).


E intanto il sindaco continua a perdere popolarità nel bacino degli elettori. “Ieri, invece, il primo cittadino di Rimini ha scoperto di essere rimasto fuori dalla classifica dei 50 sindaci più amati (tra quelli dei capoluoghi italiani) secondo l’annuale classifica di Datamonitor. Gnassi era rimasto escluso anche nel 2011, ma allora si era appena insediato. Stavolta invece l’indagine sul gradimento dei sindaci di Datamonitor (che fornisce la classifica solo dei primi 50) abbracciava un intero anno da sindaco, il 2012, per Gnassi. Il quale, però, non si scompone: «Non commento mai le classifiche, sia nel bene sia nel male. Preferisco invece guardare alla sostanza delle cose per la mia città. Sono sicuro che questo pagherà: più che alle graduatorie tengo a Rimini»”, ilCarlino (p.12).


Aeradria. “DA QUANTO è trapelato nelle ultime ore, si è deciso (dopo aver riguardato tutte le carte con i consulenti incaricati di seguire la ‘partita’ di Aeradria), di riclassificare la posizione di alcune imprese fornitrici dell’aeroporto. Considerando il loro ruolo di fornitori strategici del ‘Fellini’, i soci hanno deciso di inserirli tra i creditori privilegiati (insieme ai dipendenti e al Fisco) della società che gestisce l’aeroporto, e pertanto tra coloro che dovranno riavere il cento per cento dei soldi spettanti. Questo però ha naturalmente ristretto la ‘torta’ destinata a tutti gli altri creditori, a partire da Carim, il principale creditore di Aeradria, da cui deve avere sette milioni di euro. E’ stato deciso di abbassare la quota di rimborso al 15%, contro il 21% che era stato inizialmente fissato, e che sembrava l’ipotesi principale fino a pochi giorni fa. BOCCHE tutte cucite, naturalmente, tra i soci di Aeradria, che attendono ora il ‘verdetto’ del tribunale e dei creditori. Ieri, nell’assemblea Stefano Vitali, il presidente della Provincia (l’azionista di maggioranza relativa con il suo 38%), ha assicurato che da martedì le trattative per favorire l’ingresso di nuovi soci in Aeradria ripartiranno celermente, per cercare di arrivare alla svolta”, ilCarlino (p.12).


Asl unica, l’assessore rassicura Rimini. “«Il ruolo di ciascuna provincia e di ciascun territorio è assolutamente uguale all’interno di questo processo. Ciascuno porterà tutto il suo peso, nessuno verrà penalizzato». L’assicurazione viene dall’assessore regionale alla Sanità Carlo Lusenti che risponde così al dubbio espresso dal presidente della Provincia Vitali di subire il maggiore peso politico delle altre province romagnole nel percorso verso l’Ausl unica. L’assessore ne ha parlato a margine della conferenza territoriale cesenate, la prima conferenza che si tiene in questa ulteriore tappa con Lusenti, ma «stiamo calendarizzando gli incontri con le altre conferenze»”, Corriere (p.10).


A Viserba si ripuliscono le scogliere. “Lo stesso che tra il 2010 e il 2011 era stato oggetto di durissime critiche da parte di numerosi bagnini di Rimini nord, che all’epoca avevano additato sia Faina sia l’allora assessore all’Ambiente Andrea Zanzini come visionaria cui non credere. Una protesta che non si era fermata alle parole: alcuni titolari di stabilimenti avevano infatti “preso d’assalto” la piattaforma che si stava occupando della sistemazione delle barriere, a un centinaio di metri dalla riva, con tanto di arrembaggio su moscone. Ora, a distanza di tre anni, il Comune ha approvato «il completamento del secondo stralcio del progetto sperimentale di sistemazione delle scogliere antistanti la Fossa Sortie di Viserba»”, Corriere (p.11).


Pasqua in riviera, gli albergatori sperano nel last minute e incrociano le dita con lo sguardo rivolto al cielo. “«Tra prenotazioni e disdette non è semplice dare un numero di presenze. C’è chi non viene più per paura del maltempo. Non ci si aspettava una grande performance, ma qualcosa di più si. Speriamo nei last minute», ammette Bruno Bianchini, presidente dell’Associazione Albergatori. Poi la questione antincendio. «Oggi – considera Luca Cevoli, direttore di Aia – sono 132 su 400 gli alberghi regolari a Riccione sulla normativa, ma non significa che tutti apriranno. A lavorare sarà una quarantina di hotel. La verità è che stiamo passando uno dei momenti più bui della storia della riviera. Alla crisi economica e alla normativa antincendio si aggiunge per noi anche l’imposta di soggiorno. Ci sono gruppi di turisti che dovevano venire a maggio e giugno, ma hanno disdetto per via dell’imposta e andranno a Bellaria o Cattolica»”, NQ (p.5).


Asili, in 612 bimbi non troveranno posto nei comunali. “Sono 993 le domande di iscrizione alle scuole d’infanzia comunali pervenute quest’anno, a fronte di un totale di 381 posti disponibili, per l’anno scolastico 2013 - 2014. Quasi mille bambini alla ricerca di un posto all’asilo. La graduatoria iniziale è stata pubblicata ieri online, sulle pagine “scuola e servizio educativi” del sito www.comune.rimini.it”, NQ (p.7).


Impresa di successo, intervista a Guida Caselli di Unioncamere, Corriere (p.13).