GIORNALAIO 26.03.2013

Martedì, 26 Marzo 2013

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Maggioli lascia il timone della Camera di commercio e bacchetta Gnassi nella versione giustiziere del cemento. Tensione urbanistica oggi in consiglio. Aeradria, tra due giorni il piano industriale


“«AD APRILE inizieranno le consultazioni delle categorie per individuare il mio successore». Manlio Maggioli, presidente della Camera di Commercio di Rimini da 20 anni, annuncia l’avvicendamento alla platea riunita nell’aula magna dell’Università per assistere alla presentazione del ‘Rapporto sull’economia della provincia di Rimini’, elaborato dalla Camera di Commercio in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini. Un annuncio arrivato con anticipo visto che, formalmente, il mandato scade l’anno prossimo fatto non senza commozione, ma senza alcun ripensamento”, ilRestodelCarlino (p.2).
“Il presidente della Camera di Commercio ha voluto toccare due temi che riguardano il territorio: Aeradria e il rapporto tra enti locali e imprese. Su questo ultimo punto in particolare il messaggio era rivolto all'amministrazione comunale di Rimini e alle intricate vicende urbanistiche. "E' indispensabile che le parti si confrontino" ha detto Maggioli, e il riferimento era alle "contrapposizioni" che hanno anche portato qualche privato a rivolgersi alla magistratura. "Occorre buon senso e sedersi intorno a un tavolo" l'invito di Maggioli che sottolinea anche la "necessità di passare con decisione alla fase attuativa del Piano Strategico". Quanto ad Aeradria, alla vigilia del pronunciamento del Tribunale (dopodomani) sul Piano di concordato, "occorre che tutti, soci e operatori privati, facciano la loro parte, perché se salta l'aeroporto i danni ci saranno per tutti"”, NuovoQuotidiano(p.5).
Ben 835 milioni di euro di sofferenze bancarie: è il dato più eclatante che emerge dal 19º rapporto sull’economia presentato ieri nel l’aula magna dell’università, promosso dalla Camera di commercio e dalla fondazione Cassa di risparmio di Rimini in collaborazione con Unioncamere che aveva al centro il tema del mercato del lavoro. A giocare un ruolo di primo piano sono le sofferenze cioè i prestiti, la cui riscossione da parte della banca erogatrice risulta difficile e incerta. Dato che, se associato al calo del credito erogato alle famiglie e alle imprese, sfocia in una combinazione letale per l’economia riminese. Con le sofferenze bancarie in crescita annua del 24% e 732 milioni di euro in meno di crediti (mutui, prestiti, scoperti, anticipi) erogati nel 2012 rispetto al 2011 parlare di ripresa risulta difficile”, CorriereRomagna (p.6).


Banca Carim ritrova l’utile. “I CONTI, finalmente, tornano in casa Carim. Ma a un prezzo carissimo. Diminuisce la raccolta per la Cassa di risparmio, nei primi tre mesi senza più i commissari di Bankitalia a vigilare ogni attività, e diminuiscono gli impieghi. L’UNICO DATO positivo, nel periodo che va da ottobre a dicembre 2012, riguarda l’utile netto: per la Carim il primo periodo post-commissariamento si è chiuso con circa 600mila euro di avanzo, mentre il margine operativo lordo si è attestato intorno a 7 milioni di euro”, ilCarlino (p.2).


Tensione urbanistica. “«IO CI HO messo la faccia, sono andato con questa faccia tra i marugoni a chiedere i voti per Gnassi in campagna elettorale. Compio 70 anni il 2 agosto, sono segretario politico di un territorio rurale di 100 chilometri quadri! Il bamboccio non lo faccio per nessuno! Se non c’è la ‘campagnaccia’ il Pd non vince a Rimini. Io voterò tutte le delibere per i piani particolareggiati, e non voterò la variante per cambiare retroattivamente il Piano regolatore generale». E’ Giovanni (Zvan) Pironi show quello che va in scena in terza commissione Territorio. All’ordine del giorno il piano particolareggiato ‘Via Borghi‘ (Santa Giustina)… «In campagna elettorale sono andato a chiedere voti per il sindaco a Vergiano, Corpolò, Dogana, Santa Cristina, San Paolo, Montecieco, San Martino in Venti, San Lorenzo Monte e in un sacco di posti! Gnassi l’ho visto 15 minuti a Corpolò e 15 ai Padulli. E lui ha spiegato che giravamo pagina. Ma io sono andato a chiedere i voti, non a cercare di fregare la gente cambiando poi le carte in tavola. Io ho rispetto per l’assessore, il direttore di settore, i dirigenti. E’ possibile che noi della maggioranza trattiamo i nostri dirigenti a calci in faccia? Chiedo di rispettare i loro pareri»”, ilCarlino (p.4).
“Fumata nera per la variante Santa Giustina. Un piano residenziale che ha il merito di ricompattare il Pd nella lotta al cemento, dimostrare che dai 5 Stelle non arriverà alcun aiuto, mentre il Pdl dirà sempre e comunque sì ai piani particolareggiati. Questa sera si replica in consiglio… Chi dice “no”: Giorgetti Pd, Allegrini Pd, Bertozzi Pd, Fraternali P d, Mazzocchi P d, Mancini P d, Galvani F d s e Pazzaglia Sel. Chi dice “sì”: Astolfi lista civica, Cingolani Pdl, Moretti Pdl. Chi si astiene: Camporesi 5 Stelle… Luigi Camporesi (5 Stelle) ha motivato la difficile posizione tra il sì e il no. «Gnassi sta tentando una rivergination edilizia. Ci vuole usare. A me può stare bene fermare un quinto piano se tutti in zona si fermano a quattro. Ma se non è così si commette un abuso nei confronti dei cittadini che chiedono la variante»”. E il piano che fine fa? “Il segretario generale Laura Chiodarelli ha invece assicurato che un no alla variante è un no al piano attuativo”, Corriere (p.5). Così i privati, dopo aver assistito alla per ora solo prevista bocciatura di oggi in consiglio si muoveranno seguendo vie legali.
“"Stiamo parlando del nulla, queste persone hanno comunque il diritto di costruire non vedo quindi per quale motivo la maggioranza si sia impuntata in questo modo", ha sottolineato Giuliana Moretti. Gioenzo Renzi (Fratelli D'Italia) incolpa invece il sindaco Gnassi: "E' una sciocchezza pensare di cambiare adesso il Prg e tenere ancora bloccati Psc e Rue. Questa amministrazione va avanti senza strumenti urbanistici su cui basarsi". Il consigliere di Sel e Fare Comune Fabio Pazzaglia resta fermo sulle proprie posizioni: "No al cemento"”, NQ (p.3).


Aeroporti. “SARÀ già un ottimo risultato, se riuscirà a chiudere l’anno con almeno mezzo milione di passeggeri. I tagli drastici, necessari a ripianare la situazione finanziaria di Aeradria, hanno costretto il ‘Fellini’ a rivedere in modo consistente il numero dei voli programmati nel piano industriale che sarà presentato il 28 al tribunale di Rimini. I passeggeri, con i voli attualmente già confermati, non arrivano a 450mila, ma ci sono i margini per issarsi a quota 500mila. PER I CREDITORI, che saranno chiamati a esprimersi sulla proposta di concordato presentata da Aeradria, è prevista una restituzione dei crediti vantati nei confronti dell’aeroporto pari al 21%. Tolti i creditori privilegiati, quindi (come prevede la legge), per chi deve avere ancora soldi dall’aeroporto il rimborso non andrà oltre a un quinto dell’importo spettante. Resta in piedi, però, l’ipotesi di far diventare nuovi azionisti di Aeradria i maggiori creditori”, ilCarlino (p.7).
“Il bando di gara per la gestione totale dell’aeroporto “Ridolfi” è andato deserto. «Enac mi informa - dichiara Riccardo Roveroni, liquidatore di Seaf - che non è stata presentata, nel termine previsto, alcuna domanda di partecipazione al bando di gara per la concessione della gestione totale dell’aeroporto Ridolfi di Forlì». E aggiunge: «Si spegne un riflettore che, con tanti sforzi e con l’impegno di moltissime persone, che ringrazio, è stato tenuto puntato, per oltre sei mesi, sull’aeroporto, per attrarre alla struttura gestori aeroportuali, investitori e imprenditori, internazionali e nazionali»”, Corriere (p.8).


Alcune spese del comune di Rimini che è un po’ difficile comprendere. “Un affitto da 50mila euro all’anno che il Comune paga dal 2000. Un contratto coi frati cappuccini fino al 2044. Eppure quella struttura per anziani non apre. Il gioiello, attiguo al convento della Madonna delle Grazie, è costato 4 milioni. Ma resta bloccato da anni in balia di alcune “rifiniture” indispensabili, vedi collaudi, la cui data di realizzazione resta ignota”, Corriere (p.9).


Un nuovo primo giorno di scuola per Elisa Marchioni che torna alla vita normale, da parlamentare a Montecitorio a insegnate a Ospedaletto. Lo racconta su Facebook. “Poco prima delle diciannove Elisa Marchioni ha pubblicato un testo ad hoc. «Domani (oggi) è il mio nuovo primo giorno di scuola. Tornerò a scuola, a insegnare. Rientro così al lavoro precedente, al termine del periodo di servizio come parlamentare. Il bilancio del lavoro da deputato, quello ufficiale, del percorso istituzionale, degli atti presentati, delle cose fatte, è già stato presentato. Quello più personale, è in corso di elaborazione e richiede tempo»”, Corriere (p.11).