GIORNALAIO 08.03.2013

Venerdì, 08 Marzo 2013

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Biodigestore, Forestale raccoglie prime deposizioni. Il Comune studia di aprire case del vizio. Altavelocità, la Regione molla Rimini. Il fu Mazzini ha il conto a San Marino


Biodigestore. Ieri la forestale ha iniziato a raccogliere le deposizioni dei testimoni dell’incidente di lunedì. Anche Arpa si muove. “«Tempo qualche giorno e poi saremo in grado di fare chiarezza su ciò che è successo esattamente l’altra sera al biodigestore di Ca’ Baldacci». Così Mauro Stambazzi, direttore della sezione provinciale Arpa di Rimini interviene sulla vicenda del contestatissimo impianto di compostaggio dei rifiuti, ancor di più osteggiato dai residenti – da loro sono partiti anche degli esposti alla Procura - dopo l’inquietante episodio di lunedì sera, quando una nuvola di fumo acre, accompagnata dal suono insistente della sirena d’allarme, è fuoriuscita dalla struttura, creando fastidi e bruciore alle vie respiratorie. «Dobbiamo ancora acquisire tutte le informazioni necessarie»”, NuovoQuotidiano (p.3).


Altavelocità, la Regione molla Rimini. “NON SARÀ la Regione a imporre a Rfi, la società che gestisce la rete ferroviaria, di alzare di 30 centimetri i marciapiedi della stazione, una condizione necessaria affinché Italo si possa fermare a Rimini. Alfredo Peri, assessore ai Trasporti, fa capire che la Regione non metterà becco nonostante l’appello di Provincia e Comune di Rimini. E nonostante uno dei primi a gridare allo scandalo contro l’atteggiamento delle Ferrovie sia sta proprio Maurizio Melucci, l’assessore al Turismo. «La nostra unica competenza riguarda il programma delle tratte, gli orari insomma — spiega Peri — Dovremo definire, insieme a Trenitalia e Ntv, le tratte e gli orari di fermata di Frecciarossa e Italo, affinché siano compatibili con gli altri treni presenti sulla linea». Su tutto il resto, e quindi anche sul problema della stazione ferroviaria riminese, non adeguata al treno di Ntv, «non abbiamo alcuna competenza. E non ci infileremo”, ilRestodelCarlino (p.4).


Il Comune di Rimini studia di aprire case del vizio, e dove. “Non saranno quartieri a luci rosse, ma porzioni di città dove sarà possibile aprire nuove case da gioco e scommettere i propri soldi. Il Comune ha già dichiarato guerra all’abuso, promesso controlli ad hoc nei pubblici esercizi e anche ordinanze per disciplinare meglio il settore. A questo proposito si stanno definendo zone dove le case del vizio potranno essere aperte”, CorriereRomagna (p.4).


Onorevoli a 5Stelle. Giulia Sarti mercoledì sera a Rimini “è arrivata carica della "voglia di raccontare", ha confessato di essersi sentita, nei giorni scorsi a Roma, al summit con Grillo e Casaleggio, come se fosse "il primo giorno di scuola". Ha detto candidamente, davanti ai "suoi", "per noi è tutta una novità, un po' come è avvenuto quando ci siamo insediati nei comuni e nelle regioni, ci è voluto un po' di tempo. Alle Camere non ci siamo ancora andati, c'è tutto un mondo che dobbiamo ancora scoprire"”, NQ (p.7).


A Rimini tornerà il turno notturno della municipale, intanto gli agenti non possono guidare le auto di servizio, ilCarlino (p.2). “MANCA la patente di servizio: vigili in bus a inseguire pirati della strada, auto in fuga e scippatori. Polizia municipale appiedata dalla prefettura. «Solo un disguido burocratico, comunque questione di giorni, un paio di settimane al massimo, e tutto sarà sistemato», assicura il viceprefetto vicario Giuseppe Puzzo. Il fatto. La normativa nazionale impone da alcuni anni che per guidare i veicoli con targa speciale ‘polizia locale’, serva oltre alla patente civile un patentino speciale per ogni agente. «Li chiediamo alla prefettura dal 2006»”, spiegano dal sindacato dei vigili.


Edilizia. “E' la vera prova di tenuta del Pd in consiglio comunale. L'anima verde del sindaco Andrea Gnassi si scontra con lo spirito mattonaro di alcuni consiglieri. In mezzo ci sono cinquemila appartamenti e una cinquantina di piani particolareggiati ancora da approvare. Il primo cittadino in questo è sempre stato molto chiaro: "L'era del mattone è finita, si passa dalla quantità alla qualità. Lo sviluppo sfrenato degli anni passati ce lo dobbiamo lasciare alle spalle". Dalla sua parte ha un gruppo di consiglieri, in particolare i nuovi entrati, dal cuore più green. A guidarli c'è Massimo Allegrini. Ci mette però una clausola: "Purché non si vadano a ledere i diritti acquisiti con l'adozione del Psc"”, NQ (p.3).


A San Marino “conto sospetto da 2 milioni: nel mirino i politici”, Corriere (p.5). “Giuseppe Mazzini a San Marino non era il noto repubblicano e patriota italiano. No: per la Banca commerciale sammarinese commissariata da oltre un anno, era l’intestatario di un conto dai tanti cari “amici”. Tutti politici del Titano che in pochi mesi l’hanno svuotato di oltre due milioni, usandolo come un bancomat”.