GIORNALAIO 15.01.2013

Martedì, 15 Gennaio 2013

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Incarichi esterni illegittimi al Comune di Rimini. I negozi chiudono in centro, ma aprono a Dubai. Crisi e lavoro, 2012 anno nero con 9mln ore cassa integrazione


Cartellino giallo della Corte dei Conti all’indirizzo di palazzo Garampi: il regolamento comunale sugli incarichi esterni contiene alcuni punti «non conformi alla normativa», addirittura «misure illegittime»”, LaVocediRomagna (p.11). “Il regolamento (art. 42 comma 7) prevede: «per importi non superiori a 20.000 euro l’incarico può essere conferito all’esito di un’apposita indagine di mercato, espletata attraverso una lettera d’invito da inviare ad almeno tre soggetti. Per incarichi di importo non superiore a 5.000 euro la procedura comparativa può essere effettuata ricorrendo a gare informali attuate anche tramite posta elettronica». La Corte dei Conti afferma che «appare illegittima» questa previsione, perché anche nelle procedure semplificate l’ente locale «non può disattendere il principio di concorrenza (e quindi l’avviso pubblico) né può eliminare la fase della procedura comparativa». Il comma 8 («liste di esperti esterni alle quali attingere per incarichi di valore non superiore a 20.000 euro netti») secondo i giudici «si pone in contrasto con i principi di imparzialità e trasparenza»”.


Crisi lavoro. “«IL 2012 è stato l’anno record per le ore di cassa integrazione nella provincia di Rimini: sono state 9 milioni 186 mila contro i circa 7 milioni del 2011. Siamo nel momento peggiore della crisi, siamo nell’occhio del ciclone e se trasformiamo le ore di cassa integrazione in lavoratori è come se nel 2012 in 4.400 non avessero lavorato per niente». Esordisce con questo preoccupante dato Graziano Urbinati, segretario generale Cgil Rimini e facendo qualche conteggio si vede che la crisi del lavoro sta colpendo oltre seimila riminesi, più del 10 per cento della forza lavoro dipendente locale”, ilRestodelCarlino (p.2).
“Un altro dato in crescita negativa è quello dei fallimenti, 70 nel 2011, 90 nel corso dell’ultimo anno. Senza esclusione di colpi. Si va dal settore abbigliamento, come nel caso di Gir+A&F di Massimo e Alberta Ferretti, al settore alimentari, è il caso di Joss srl. E poi la metalmeccanica (La Semilavorati srl) ma anche il turismo (Conquista srl)”, LaVoce (p.13).
“Di fronte a uno scenario di questa gravità la Cgil lancia ad amministratori locali e candidati alle prossime elezioni politiche una serie di proposte per cercare di invertire la tendenza: «Prima di tutto – spiega Urbinati - bisogna fare investimenti, in primis per una riqualificazione in senso eco-compatibile della città. Chiediamo poi un allentamento del patto di stabilità, un rafforzamento della lotta all'evasione, un'estensione della tassa di soggiorno a tutti i comuni della costa e un potenziamento delle infrastrutture. Quanto al credito, che rimane uno dei problemi maggiori, valutiamo positivamente l’idea avanzata già da qualcuno di creare una banca regionale per le imprese. Alle aziende in crisi invece chiediamo di privilegiare i contratti di solidarietà o in alternativa una Cig non a 0 ore per qualcuno, ma trasversale per tutti i dipendenti»”, NuovoQuotidiano (p.7).
“«Il Masterplan può essere una opportunità, ma deve diventare operativo in tempi brevi, perché non c’è più tempo; credo che vadano individuati il reperimento delle risorse e anche i tempi di realizzazione. Questione aeroporto: un territorio come il nostro non si può permettere di non avere uno scalo; va salvaguardato in ogni modo, non solo per garantire l’occupazione, ma anche per tutelare il turismo»”, dice anche Urbinati, CorriereRomagna (p.3).


Negozi chiusi in centro storico. L’assessore all’urbanistica Roberto Biagini conferma «che il nuovo Psc, Piano strutturale comunale, e il Rue, Regolamento urbanistico edilizio, prevedono strumenti importanti per riqualificare e rilanciare il nostro centro storico, a partire dal frazionamento degli enormi e ormai fatiscenti appartamenti presenti. Ma finché gli Uffici comunali saranno impegnati con il Piano strategico e il Masterplan, poiché gli uomini sono quelli, non possono occuparsi di esaminare e smaltire le duemila osservazioni al Psc, che quindi deve attendere»”, ilCarlino (p.5).
“«E’ un comportamento criminale quello di chi affitta locali in centro a prezzi fuori da ogni grazia di Dio». Non sono parole di rabbia di un qualsiasi negoziante strozzato dal caroaffitti, ma quelle di Stefano Vitali, il presidente della Provincia di Rimini”, NQ (p.9).
Intanto, i commercianti riminesi che possono permetterselo vanno alla conquista di nuovi mercati. “Dopo aver aperto cinque negozi nel periodo natalizio (uno a Cipro, due in Russia - Mosca e Voronezh - e poi in Armenia e a Lugano), l’espansione della Baldinini non si arresta. L’azienda calzaturiera romagnola, che conta 150 punti vendita nel mondo e un fatturato di 108 milioni di euro, punta sugli Emirati Arabi. Oggi Gimmi Baldinini volerà a Dubai - dove ha già cinque negozi tra cui un’importante presenza al “The Dubai Mall” - per valutare una nuova apertura nel prestigioso “Mall of the Emirates”, un mega centro commerciale con tutti i marchi dell’alta moda mondiale. E poi nel mirino di Baldinini ci sono altre aperture in vista: Cannes, Montecarlo e Miami”, LaVoce (p.4).


Imu. “L’introito complessivo sfiora gli 80 milioni. Ma di questi, circa 25 vanno allo Stato. E nel 2013? Ancora non si sa (Berlusconi ha promesso di cancellarla, ad esempio). Probabile che ai comuni resti il gettito di prima e seconda casa. E quello degli altri immobili vada tutto allo Stato ad aliquota 0,76%. Attenzione: verrà lasciata la possibilità al Comune di aumentarla di 3 punti percentuali, sino all’ 1,06%. E il relativo gettito andrà al Comune stesso”, ilCarlino (p.6).
Cresce il rischio imu, inoltre, per le scuola paritarie, LaVoce (p.3).


Sicurezza, il dossier del prefetto. “Quei dati estivi del Sole 24 ore, che indicavano la città ai primi posti nazionali per crimini commessi, proprio non gli erano andati giù. «Rimini non è un far west», aveva spiegato lo scorso 28 agosto il prefetto Claudio Palomba, che aveva annunciato l’imminente redazione di un dossier in cui avrebbe chiarito la situazione riminese. Sono passati cinque mesi e il lavoro sembra essere in dirittura d’arrivo”, Corriere (p.9).


‘Imbeccate’. “FABRIZIO Miserocchi non ha dubbi. Nello scontro tra Ausl e farmacisti, il coordinatore provinciale del Pdl sta «con la corporazione dei piccoli farmacisti». Una posizione chiara espressa con un articolato comunicato stampa inviato a tutti i giornali locali. Nulla da eccepire, se non fosse che c’è sotto qualcosa. Letteralmente sotto la nota stampa infatti c’è una precedente comunicazione che Miserocchi si è dimenticato di cancellare”, ilCarlino (p.8).
Rispetto alla querelle tra Asl e farmacisti, Miserocchi spiega che “il prezzo di alcuni farmaci è stato ridotto ma è anche aumentato il giro economico tutto interno al servizio sanitario pubblico (soldi dello Stato, Regione, AUSL), della serie: gestiamo il più possibile con i nostri apparati pubblici (che rispondono alla politica) anziché dimagrire, aumentiamo il nostro peso e quindi la penetrazione nelle vite dei cittadini» dei piccoli farmacisti”, LaVoce (p.11).


Lefebvriani. “Sabato 19 gennaio nella sala comunale delle Celle, via XXIII Settembre 124, a Rimini con inizio alle 21, proiezione in prima visione in Italia del film-documentario «Monsignor Lefebvre - Un vescovo nella tempesta», regia di Jacques-Régis du Cray. Novanta minuti girati tra Africa, America ed Europa, con 32 testimonianze e documenti inediti, ricostruiscono la vita dell’arcivescovo francese (1905-1991) fondatore della Fraternità Sacerdotale San Pio X, il gruppo ultra-tradizionalista che non ha accettato la riforma liturgica postconciliare e contesta alcuni punti del Concilio Vaticano II, cui lo stesso Lefebvre partecipò”, LaVoce (p.12).


La Papa Giovanni tuona contro la sentenza della Cassazione che apre alle coppie gay sull’affidamento di minori: il «legislatore è andato oltre il caso specifico quando dice che è un pregiudizio ritenere sia dannoso per il bimbo vivere in una famiglia incentrata su una coppia omosessuale, dando una sottolineatura che nulla c’entra col caso», commenta il responsabile dell’associazione Giovanni Paolo Ramonda”, Corriere (p.6).