GIORNALAIO 16.10.2012

Martedì, 16 Ottobre 2012

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Il miracolo di San Gaudenzo: politici tutti d'accordo con il vescovo. Fusione Hera Acegas, la ‘vendetta’ di Tommasi: Non alzate la voce, non attacca. Provincia, Vitali: Smantellata la protezione civile


Fusione Hera Acegas


“Via libera alla fusione tra Hera e Acegas-Aps. L’assemblea straordinaria dei soci della multiservizi emiliano-romagnola ha approvato il progetto di aggregazione per incorporazione della società che fa capo ai comuni di Padova e Trieste e che controlla il 62,69% di Acegas-Aps. L’operazione è passata con il sì del 99,96% del capitale (862.445.638 azioni). Contrario lo 0,002% (25.000 azioni), mentre la quota degli astenuti ammonta allo 0,03% (pari a circa 282.000 azioni)”, LaVocediRomagna (p.3). “Il presidente di Hera, Tomaso Tommasi di Vignano avverte: «Se qualcuno pensa che, con la quota diminuita, deve alzare la voce perché chiede qualcosa in più per la gestione dei servizi, che non è fatta per la singola quota azionaria, è fatta per omogeneità sui territori, se si vuole forzare queste regole, è chiaro che il problema diventa non solo aziendale»”.


“«Guardate che questa fusione è in linea con il percorso che Hera ha iniziato dieci anni fa. È un’operazione intelligente, figlia della cultura e della capacità di crescere di questo territorio. L’elemento di novità è che per la prima volta avviene al di fuori dei confini regionali». Daniele Manca, ieri, era il sindaco più gettonato: presidente del patto di sindacato, il giorno del varo del nuovo soggetto Hera-Acegas”, intervista al sindaco di Imola Daniele Manca, presidente del Patto di sindacato, CorriereRomagna (p.9).


Lavori pubblici


Ottanta milioni di euro di investimenti pubblici in meno nel piano triennale. Con una riduzione di quasi 40 milioni tra il 2012 e il 2013, quando si è passati da 47 milioni (di cui 42 realizzati e avviati) ad appena 8,7. Sono i numeri da “lacrime e sangue” del programma triennale dei lavori pubblici della Provincia che passa dai 105,8 milioni di euro del 2012-14 ai 25,4 del 2013-15. I motivi di questa emorragia di soldi per opere pubbliche, soprattutto viabilità ed edilizia scolastica, secondo i vertici di corso d’Augusto sono tre: il riordino istituzionale in atto che cancella l’ente riminese, l’irrigidimento del Patto di stabilità”, LaVoce (p.13). Non ci sono i soldi per la strada di Gronda.


Incognite anche sul secondo stralcio della Valamerecchia, Nuovo Quotidiano (p.7).


Mentre quello da qui in avanti sarà “un anno in più di guado (di Asmara) o di percorsi in automobile fino a Morciano o Cattolica, perché i tempi per inaugurare il ponte sul Conca saranno lunghi rispetto al preventivato”, LaVoce (p.38).


“«Sperate che non nevichi». Il patto di stabilità, però, sarà rispettato «solo per evitare procedimenti penali e risarcim enti nei confronti degli amministratori - afferma il presidente Vitali - introdotti dall’ultimo decreto del governo». Ma, ammonisce, Vitali «il prossimo inverno sperate che non nevichi» perché i soldi non ci sono più e, soprattutto «è stata smantellata l’intera struttura della Protezione civile»”, Corriere (p.8).


Il discorso del vescovo


“«Sono d’accordissimo», «sottoscrivo pienamente». E ancora: «Da tempo diciamo le stesse cose». Il giorno dopo il roboante discorso alle autorità per San Gaudenzo del vescovo Francesco Lambiasi, un testo dall’impegnativo titolo ‘Prima che sia troppo tardi’, non si trova un esponente delle istituzioni, della politica e delle associazioni di categoria disposto ad avventurarsi in un benché minimo rilievo o critica al prelato. Eppure le bordate il vescovo non le ha affatto risparmiate”, nota LaVoce (p.14).


“Forte, apprezzabilissimo”, dice il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi. “Siamo di fronte a cambiamenti così forti che non è più possibile chiudersi nel proprio piccolo recinto, continuando a fare resistenza”, dice anche. “E' giusto che il vescovo richiami al mantenimento della qualità dei servizi. Non è una rivendicazione politica la sua, ma la consapevolezza che quello che stiamo attraversando non è un momento come gli altri”, è invece il commento del presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali, sul passaggio con a tema il riordino istituzionale, NQ (p.11).


“«Non siamo tutti evasori - annuncia il presidente dell’Aia Patrizia Rinaldis - ci siamo messi al lavoro con la Prefettura per individuare i buchi neri». I sindacati, invece, invocano un tavolo di lavoro coi sindaci e chiedono ai grandi imprenditori di «tornare a fare impresa: riduciamo le strutture alberghiere in affitto»”, Corriere (p.8). A modo suo entra anche la parlamentare del Pd Elisa Marchioni. «Il turismo è e resta una delle leve più forti per uscire dalla crisi. Ma come leva va azionata dal governo. Se non viene sostenuto, da potenziale traino alla crisi, potrebbe diventare uno dei punti dolenti».


Incarichi dubbi in Provincia


“Contengono zone grigie le carte della Provincia sull’affidamento all’esterno delle due certificazioni antincendio da 3.208,92 euro”, Paolo Facciotto su LaVoce (p.15).


A Cesena ci si interroga sul “cos’è che ci rende umani”, Corriere (p.24).