Sanatoria spiagge, Mauro Vanni: “Ma Rimini che tipo di turismo vuole fare?”

Martedì, 25 Settembre 2012

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Sanatoria spiagge, Mauro Vanni: “Ma Rimini che tipo di turismo vuole fare?”


Le polemiche servono solo a rendere più difficile il dialogo proprio ora che il rapporto con l’amministrazione è costruttivo e mira a trovare una soluzione concreta e condivisibile per la spiaggia di Rimini”. La pensa così Mauro Vanni, presidente della Cooperativa bagnini Rimini sud cercando di fare quanto gli è possibile affinché “tutti i problemi della categoria si affrontino esclusivamente nelle sedi istituzionali e non sui media”.


La storia è iniziata, infatti, ieri mattina sui giornali. Il suo collega di Oasi Giorgio Mussoni ha dichiarato di non voler smontare quanto previsto dal piano paesaggistico (da rimontare poi in primavera con i dovuti permessi), proponendo all’amministrazione, che da mesi studia la fattibilità riminese di una sanatoria, una soluzione stile Cesenatico dove la parte costruita della spiaggia è stata inserita tra le aree urbanizzate. “A Rimini non si può – chiarisce Vanni – ed è dunque del tutto inutile cercare soluzioni non praticabili. Noi vogliamo la soluzione idonea per Rimini. E’ questo che chiediamo all’amministrazione”. E qui Vanni chiama in causa l’assessore al demanio Roberto Biagini che oggi, sui giornali, in risposta a Mussoni, ha chiesto a tutti gli altri bagnini cosa ne pensassero.


“L’amministrazione è perfettamente al corrente della nostra posizione espressa in più occasioni – precisa Vanni - e collabora da tempo per una proficua sinergia nella ricerca di una soluzione fattiva e concreta in collaborazione con gli uffici competenti, soluzione che non può essere vanificata da singole posizioni personali”.


Cosa vogliono, in pratica, i bagnini di Rimini sud? “Allo stato attuale è indispensabile per Rimini capire che tipo di turismo vuole fare e dunque che servizi l’amministrazione vuole ci siano in spiaggia in moda da mantenere l’offerta. Ci auspichiamo che si concretizzi il lavoro fin qui svolto, confidando che l’amministrazione saprà velocemente trovare la soluzione agli annosi problemi della spiaggia”.


Voi intanto smonterete? “Non è una cosa da prendere alla leggera: sono 300 aziende che devono mettersi in moto. E poi a primavera bisogna rimontare, bisogna chiedere i permessi, ci sono dei tempi”.


Nel frattempo, lo stesso Mussoni abbassa un po’ i toni. “Avere opinioni (ipotesi Cesenatico) o fare delle proposte – spiega meglio rispetto a quanto fatto ieri – non vuole essere un atteggiamento polemico nei confronti dell’Amministrazione comunale, ma costituisce la volontà di collaborare per trovare una soluzione ad un problema che vede, da tanti mesi, la nostra categoria alle prese con una normativa demaniale, paesaggistica e urbanistica che, finalmente, renda possibile la sua applicazione al fine di regolarizzare le nostre attività. Confido pertanto nella volontà dell’amministrazione di trovare una soluzione condivisa, nell’interesse più generale della nostra stessa offerta turistica balneare”.

Filomena Armentano

Ultima modifica il Martedì, 25 Settembre 2012 17:02