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Innovazione negli Hotel, solo a 23 i contributi della Regione

Martedì, 10 Ottobre 2017

Dalla Regione oltre 10 milioni e mezzo di contributi a fondo perduto saranno elargiti nel biennio 2017-2018 per la ristrutturazione e l’innovazione delle strutture alberghiere. Nella provincia di Rimini partecipano alla spartizione della torta, su 59 ammesse, 23 imprese ricettive, così distribuite dal punto di vista territoriale: 6 Rimini, 8 Riccione, 3 Bellaria Igea Marina, 3 Cattolica, 2 Misano Adriatico, 1 San Clemente.

I fondi sono quelli del Por Fesr 2014-2020: all’inizio comprendevano complessivamente 15 milioni di euro, da destinare, oltre che alle strutture ricettive, anche agli esercizi commerciali e pubblici esercizi, nonché alle imprese culturali (cinema, teatri, spazi per la musica). Poi, con la finestra aperta a settembre, sono stati aggiunti altri 5 milioni e mezzo.

Per le strutture ricettive a luglio sono stati destinati 7 milioni e mezzo alle prime 42 in graduatoria; a fine settembre, poiché sono stati reperiti altri fondi (oltre 3 milioni), altre 18 imprese sono state ammesse a ricevere il contributo.

Il bando della Regione, finalizzato a sostenere turismo, commercio e cultura nella sfida con l’innovazione, ha avuto una risposta che evidenzia come non sia venuta meno la voglia di investire nel turismo. Per la misura A, riguardante le strutture ricettive, sono state presentate 199 domande di contributo, delle quali solo 174 sono state giudicate ammissibili. Dalla Riviera di Rimini sono partite 63 richieste di contributo, 9 delle quali non ammesse. A ricevere i contributi, come abbiamo visto, saranno alla fine dei conti 23 imprese. Guardando all’universo delle strutture alberghiere, sono poca cosa; rispetto all’inderogabile esigenza di innovazione che hanno la stragrande maggioranza degli hotel della Riviera, si tratta solo di un piccolo passo. Se si vuole guardare al fenomeno in positivo si può dire che quelle 63 richieste di contributo rappresentano comunque un segnale importante.

Per completare il quadro, va ricordato che il bando della Regione era molto selettivo, pretendeva ristrutturazione radicali (non semplici abbellimenti) e l’introduzione di servizi innovativi per la clientela. Si nota come Riccione abbia ottenuto maggiori contributi di Rimini, anche perché dalla Perla Verde erano stati presentati più progetti, sia intermini assoluti che in rapporto al complessivo numero delle imprese.

Il contributo che ogni impresa ricettiva riceverà è in prevalenza di circa 200 mila euro.

Nella misura B, quella per gli esercizi commerciali e i pubblici esercizi, su 60 imprese ammesse al contributo (anche in questo caso a settembre c’è stato un scorrimento della graduatoria che ha recuperato progetti inizialmente scartati, raggiungendo così la somma di 6 milioni e mezzo) si contano sulle dita delle mani quelle della provincia di Rimini: la boutique Gaudenzi di Riccione, la pizzeria La Grotta di Pietracuta, il ristorante Nud e Crud a Rimini, il bagno di Giorgio Mussoni a Viserbella, le Fonti San Francesco di Verucchio per la realizzazione di un parco acquatico, il ristorante Sirena di Riccione e il Basilico di Rimini.

Il territorio della provincia di Rimini è invece rimasto a bocca asciutta nella misura C, quella che prevedeva contributi per i contenitori culturali. L’unico progetto ammesso risulta quello della società Gotha srl relativo all’Altromondo.


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