Dal lockdown una sfida al punto debole delle imprese turistiche della Riviera

Giovedì, 13 Maggio 2021

È un progetto pilota nato nelle settimane del primo lockdown. Nel marzo del 2020 all’interno del Piano Strategico si è costituita una task force del turismo a cui hanno partecipato tutte le rappresentanze economiche della filiera turistica e degli enti pubblici, Università, Comune, Visit Rimini, Visit Romagna e Uni.Rimini. Lo scopo era reagire alla crisi e cominciare a pensare al futuro, introducendo i cambiamenti necessari. Ne è venuto fuori un piano che ha l’ambizione di contribuire a rinnovare l’imprenditoria turistica di Rimini. Imprenditoria sempre lodata e valorizzata ma che ha il suo punto debole nelle micro dimensioni delle aziende, nella mancanza di organizzazione e strutturazione, nella mentalità individualista degli operatori. È un limite che va superato, e l’idea è quella di formare gli operatori perché si abituino a collaborare in modo strutturato non solo all’interno dello stesso settore (albergatori con albergatori, ristoratori con ristoratori, ecc.) ma in modo trasversale, con un criterio di prossimità, partendo ciò da chi è vicino.

I Borghi del Parco del Mare – questo il nome del progetto – rappresentano, dunque, una tra le principali azioni del piano, che in questa prima fase coinvolge circa una settantina di imprenditori tra albergatori, ristoratori, commercianti, artigiani, operatori della spiaggia e dell’intrattenimento al centro di un percorso formativo e di affiancamento imprenditoriale.

La sperimentazione formativa in questa prima fase, interessa gli operatori di San Giuliano Mare (già partita), Viserba e Viserbella (dopo l’estate), aree scelte in quanto già al centro di percorsi partecipativi per il progetto del Parco del Mare Nord.

In questi giorni si sta completando il primo corso di formazione Ecipar che ha visto coinvolti dieci operatori di San Giuliano Mare (cinque alberghi, due bar, due ristoranti e un’agenzia viaggi): attività storiche o recenti, alcune rilevate in piena pandemia, condotte da imprenditori pronti a scommettere su Rimini e sul futuro. L’obiettivo del corso, progettato anche in collaborazione con Confcooperative Romagna e Legacoop Romagna, è quello di supportare la crescita imprenditoriale e la collaborazione tra questi operatori, attivando un processo cooperativo in grado di generare imprese turistiche più strutturate, preparate e solide per resistere alla competizione globale.

“Nei corsi – ha spiegato il presidente del Piano Strategico Maurizio Ermeti – abbia parlato di organizzazione, di strategia di gruppo, di come creare nuovi prodotti turistici, come fare il marketing, come sviluppare gli investimenti, come rapportarsi in modo fruttuoso con il sistema finanziario e bancario”.

“I Borghi del Parco del Mare – è stato spiegato nella conferenza stampa di presentazione – vogliono rappresentare un modello innovativo di cooperazione tra operatori turistici di prossimità, come un vero e proprio “coro di imprese” in cui albergatori, ristoratori, bagnini, artigiani, commercianti e mondo dell’intrattenimento uniscono le forze per realizzare insieme una strategia comune per rafforzare il modello turistico riminese con una pratica virtuosa che mira a fare scuola, in linea con la tradizione di laboratorio di innovazione turistica che Rimini vanta da sempre”.