Eventi e sicurezza, il comune studia un protocollo per i comitati turistici
(Rimini) Eventi e sicurezza. Dopo il caso delle iniziative natalizie al borgo San Giuliano, relegate lo scorso anno nel chiostro dela parrocchia, e dopo l’annullamento del carnevale in piazza a Viserba, a causa della troppa burocrazia prevista dalle nuove norme in fatto di sicurezza e antiterrorismo, l’amministrazione riminese si muove perché ciò non accada alle altre grandi e piccole iniziative promosse da associazioni e comitato turistici locali. Si partirà dalla mappatura dei luoghi, fino ad arrivare a stabilire regole chiare per tutti.
“A questo scopo - spiega il sindaco Gnassi - dall’inizio dell’anno abbiamo istituito una commissione di servizi permanente, un tavolo tecnico, che vede riuniti tutti i settori dell’Amministrazione in qualche modo interessati – turismo, attività economiche, lavori pubblici, polizia municipale, Anthea – chiamati ad elaborare una strategia d’azione precisa per far sì che tutte le iniziative organizzate in città da gennaio a dicembre possano svolgersi nel pieno della sicurezza, seguendo in maniera rigorosa le indicazioni e le prescrizioni che arrivano da Prefettura, Questura e forze dell’ordine, ma respingendo quella logica della paura, del coprifuoco e della militarizzazione della città contraria allo spirito e alla vocazione identitaria della nostra terra e promuovendo invece la valorizzazione degli spazi urbani”.
Si tratterebbe, per il sindaco, di “un lavoro utile per l’organizzazione dei tanti grandi appuntamenti che Rimini ospita durante l’estate, ma soprattutto indispensabile per supportare e agevolare la molteplicità di iniziative organizzate dalle piccole associazioni e dai comitati d’area, per i quali anche le iniziative più ‘piccole’ sono fondamentali sul piano economico e di promozione. Abbiamo quindi avviato una mappatura dei luoghi che abitualmente ospitano piccoli e grandi eventi, individuando le sedi più o meno adatte e adattando ad ogni luogo, piazza, strada una tipologia di intervento per garantire la sicurezza senza rinunciare alla bellezza. Dalle fioriere alle barriere con i colori della città al posto di blocchi grigi di cemento e di muri di protezione, vogliamo definire per primi in Italia non solo un insieme di regole da seguire, ma una vera cornice organizzativa sinergica tra pubblico e privato che garantisca la riuscita degli appuntamenti di maggior richiamo, ma allo stesso tempo non penalizzi di una virgola gli eventi di intrattenimento o più circoscritti in ogni parte del territorio comunale”.
La mappatura dei luoghi degli eventi “sarà al centro di un protocollo d’intesa a cui stiamo lavorando, che intendiamo proporre al Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza e di cui chiederemo l’adesione da parte di tutte le associazioni, pro loco e comitati d’area, in cui si definiscano in maniera puntuale competenze e azioni in capo ai vari soggetti coinvolti per adempiere alle obbligatorie ‘regole d’ingaggio’ e definendo già gli interventi operativi da mettere in campo”.
Comet, approvato ampliamento su SS16
(Rimini) Con 19 voti favorevoli e 12 astensioni Il Consiglio comunale ha approvato nella seduta di ieri sera il permesso di costruire convenzionato presentato dalla società Comet spa. Oltre allo schema di convenzione con l'atto approvato il Consiglio ha disposto la revoca di due piani particolareggiati presentati dalla stessa Comet precedentemente approvati su parte delle aree interessate dall'intervento. Si tratta di un piano di ampliamento della società e che prevede la realizzazione di un fabbricato dedicato alla vendita, su un terreno che si affaccia sulla Statale 16. L'intervento rientra tra le possibilità offerte dal "Pacchetto Impresa" e consente al privato di realizzare un nuovo fabbricato funzionale alle attuali necessità dell'azienda, garantendo nel contempo all'Amministrazione gli standard già previsti dai precedenti piani. L'intervento, che interessa una superficie utile di circa 6mila metri quadrati in tutto, prevede un decremento della capacità edificatoria sia rispetto ai precedenti piani sia rispetto alle previsioni di RUE (rispetto al quale ha un abbattimento complessivo del 40%) costituendo contemporaneamente un'operazione di sviluppo per una realtà aziendale storica da tempo attiva in città.
Respinte invece le due mozioni poste nei successivi punti all'ordine del giorno, quella presentata dal consigliere Gioenzo Renzi su "Progetto Tiberio" e quella presentata dal consigliere Carlo Rufo Spina su "Tutela del parcheggio".
9 febbraio
Condannati tutti gli stupratori di Miramare | Carim, azioni a 0,19 | Boom al Valgimigli
Stupri Miramare, la lettera dei polacchi: paura senza fine
(Rimini) Una paura senza fine. E' questo il senso di una lettera che i due polacchi, vittime degli stupratori di Rimini, hanno inviato al tribunale dei minori. "Mi capita di avere incubi notturni e attacchi di panico. Non so se passerà mai la paura e il senso di vergogna che mi accompagnano", dice la ragazza. "Ho paura del buio, della spiaggia, del mare, della gente che parla una lingua straniera", scrive il fidanzato. Lo riferisce l'avvocato Maurizio Ghinelli, che li assiste e ha depositato i testi.
I due ricostruiscono i danni fisici e psichici subiti dalle violenze. "Ho problemi di concentrazione, insonnia e difficoltà nello studio", spiega la ragazza, che per le lesioni subite rischia il distacco di una retina e ha altri disagi molto seri. "Gli eventi mi tornano in mente quotidianamente", prosegue lui. "Prima dell'accaduto mi ritenevo una persona tollerante, ora sono diffidente e timoroso. Ho perso l'autostima e mi capitano pensieri con intenzione suicida", ha aggiunto (Ansa).
Belmonte, l’ammiraglio che ispirò la Rimini balneare. Pubblicata la monografia
(Rimini) Probabilmente non tutti i riminesi sanno, o comunque non molti riminesi sanno, che se Rimini è la capitale della vacanze balneari di italiani e stranieri lo deve a una figura ben precisa, quella di Alessandro Belmonte, l’ufficiale di Marina che fu determinante sui nipoti Alessandro e Ruggero Baldini quando con Claudio Tintori fondarono l'Industria dei Bagni di Mare nel 1843, cinque anni dopo la sua scomparsa.
Alla figura di Belmonte è dedicata l’ultima fatica letteraria di Rosita Copioli e Alberto Silvestro, ‘Alessandro Belmonte (1757-1838). Ufficiale di Marina dall'Armada Real ai porti dell’Adriatico’ edita da Digitalprint 2018 proprio in queste ore. Il libro verrà presentato domani alle 17,30 al museo Tonini dagli autori e dall’editore, Quinto Protti, nell’ambito della rassegna Frontespizio. Presenterà la pubblicazione l’assessore alle arti del Comune di Rimini, Massimo Pulini. Interverranno anche Valeria Cicala, Istituto Regionale Beni Culturali, il Capo del Compartimento Marittimo di Rimini, Capitano di Fregata Fabio Di Cecco, il Delegato Regionale Marinai d'Italia Ammiraglio Angelo Mainardi, il discendente diretto di Alessandro Belmonte, Luigi Lega Baldini.
Cartografo, esploratore scientifico nelle maggiori spedizioni della Marina spagnola, patriota, Belmonte “si occupa dell'industria di mare nel senso più ampio, per il ‘bene della cosa’, del Governo e della società”, spiegano gli autori. “Questa monografia di Alessandro Belmonte esce nella collana di studi intitolata ad Adolphe Noël des Vergers, perché alla famiglia Belmonte appartenne l'attuale Villa des Vergers, acquistata dallo studioso francese nel 1843”.
Belmonte, riminese, figlio cadetto di una importante famiglia - proseguono gli autori - dedicherà “tutta la sua vita al mare, attraverso le forme più diverse di militanza marinara, adeguando la propria passione alle opportunità che i tempi velocissimi gli presentano negli anni traumatici che cambiano il corso del mondo moderno”.
Come scrive Alberto Silvestro, “si preoccupa di tutto quanto concerne quella che egli definisce industria di mare, termine con il quale intende ogni attività che si svolga sul mare e che possa produrre reddito o eliminare sprechi di denaro: pesca, costruzioni navali, porti, uffici marittimi, ecc. Si preoccupa anche del futuro riservato ai vecchi marinai inabili al lavoro e bisognosi d’assistenza”.
Criminalità e immigrazione, Franchini: La ricetta dei 5Stelle
(Rimini) Criminalità, “inquietanti” per Carla Franchini, candidata al Senata dal Movimento 5Stelle i datiforniti dal dipartimento per la Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno (quelli pubblicati in ottobre dal Sole 24 ore). “Rimini seconda in Italia per crimini commessi (la prima è Milano): 7203 reati annui qui da noi contro i 7375 di Milano (la media nazionale è di 4105). Il dato è riferito all'incidenza ogni 100mila abitanti (il dato complessivo per Rimini, infatti, è di 24.261 delitti)”. Dati, bisogna ricordare, non calcolati in riferimento all’aumento della popolazione riminese Dati, comunque, “in calo rispetto all'anno precedente”, precisa la stessa Franchini. “Ma questo non lascia comunque tranquillo il cittadino. Anzi lo preoccupa sempre più visto che le politiche del Pd, e le tante promesse fatte dai politici riminesi del Pd, non sono riuscite in tutti questi anni ad arginare questo enorme flusso delinquenziale”. Rimini d'estate raggiunge livelli di presenze turistiche da trasformarla quasi come una città metropolitana, “ma proprio per questo le politiche sulla sicurezza dovrebbero essere più incisive ed efficaci. E non deboli e, quasi, accondiscendenti nei confronti di chi delinque: un fatto inequivocabile è la poca certezza della pena con ladri, rapinatori, borseggiatori che, una volta arrestati, tornano regolarmente in libertà, pronti a commettere nuovi reati dopo appena qualche settimana, al massimo mese”. A pesare è “anche l'arrivo di migliaia e migliaia di stranieri, molti dei quali giunti qui come clandestini, preoccupa e non poco il cittadino. Il dato ufficiale al 2016 racconta di 8493 arrivi stranieri nell'ultimo quinquennio: e si è passati dai 1658 immigrati del 2012 ai 2093 del solo anno 2016. Ma stiamo parlando di immigrati regolari. Quanti sono, invece, quelli clandestini, privi, quindi, di regolare permesso di soggiorno, che per campare devono delinquere?”.
Per Franchini, “nessuno dei Governi di centrosinistra succedutisi in questi ultimi cinque anni sono andati in Europa a ad alzare la voce e chiedere la modifica del Regolamento di Dublino, sottoscritto nel 2003 dal Governo di centrodestra guidato da Silvio Berlusconi (con dentro Forza Italia, Alleanza nazionale, l'allora partito della Meloni, e Lega, il partito di Salvini) vera e propria architrave di queste scellerate politiche sull'immigrazione poiché, impedendo la redistribuzione in tutta Europa degli immigrati, obbliga l'Italia a gestire internamente i migranti sbarcati sul proprio territorio (solo a fine 2017 il Parlamento europeo ha iniziato a muoversi verso una modifica del Regolamento)”. Per Franchini, “noi del M5S abbiamo una precisa proposta politica. Con noi al Governo ci saranno 10mila nuove assunzioni nelle forze dell'ordine (e saranno destinate con dei parametri precisi e agganciati al livello di criminalità sul territorio ed alla popolazione residente o al flusso turistico) e due nuove carceri per dare ai cittadini più sicurezza e legalità. Bloccheremo il business dell'immigrazione grazie alla cooperazione internazionale finalizzata anche alla stipula di trattati per i rimpatri ed a 10.000 nuove assunzioni nelle commissioni territoriali per valutare, entro un mese, così come avviene negli altri Paesi europei, se un migrante ha diritto a stare in Italia oppure no. E su questo adegueremo la giustizia per renderla più rapida, equa ed efficiente; quindi riduzione della durata dei processi e certezza del processo e della pena. Non solo nostro compito sarà anche quello di tutelare, come non è stato fatto fino ad oggi, i risparmi dei cittadini introducendo i risarcimenti ai risparmiatori truffati e creando la Procura nazionale; per i reati bancari faremo la riforma bancaria Glass Steagall act contro le speculazioni”.
Fatti Macerata, Sanpa: Più rigore e leggi chiare per salvare i giovani
(Rimini) Antonio Tinelli, presidente della comunità San Patrignano, interviene sui fatti di Macerata, ovvero la morte di Pamela Mastropietro e i successivi episodi di violenza. “I fatti di cronaca di questi giorni ci spingono a fare una riflessione profonda sulla vicenda di Pamela Mastropietro, una ragazza fragile come tante, con un bagaglio pesante di dipendenza e di disperazione. Se la sua morte poteva essere evitata è una domanda che non possiamo evitare di farci di fronte alla tragedia che si è consumata”, sottolinea Tinelli.
“Quella di Pamela è la storia di una generazione di ragazze interrotte nella spensieratezza della loro adolescenza vuoi per problemi di natura diversa che non hanno trovato risposte o semplicemente ascolto. Ragazze che nel bisogno di colmare un vuoto, hanno scoperto la droga e molto spesso ne hanno subito la violenza, il buio di quartieri e compagnie malfamate, perdendo il rispetto per se stesse, per il proprio corpo”.
La tragedia “è stata subito trasformata nell’ennesimo pretesto per fare campagna elettorale, perdendo per l’ennesima volta l’occasione per fare luce sul dramma della tossicodipendenza, un problema quanto mai attuale. Se sempre più giovani come dicono i numeri, si avvicinano alle sostanze, significa che la normalizzazione del consumo di droga ha preso il sopravvento vincendo resistenze sempre più vacillanti”.
L’essere “rigorosi” nell’occuparsi di un disagio “è un prerequisito che deve fondare la propria solidità su un sistema di leggi chiare e su istituzioni che nella progettualità sociale devono tenere conto dei bisogni dei giovani. Invece ancora oggi ci troviamo a fronteggiare l’emergenza droga attraverso una normativa di circa 30 anni fa, che non fa i conti con il presente, di come il fenomeno sia cambiato negli anni e mancante di pene chiare e specifiche rispetto allo spaccio”.
E’ “indispensabile” rafforzare la lotta alla tossicodipendenza, “favorendo l’orientamento al recupero, in modo da riportare quanti più ragazzi alla vita, introducendo strumenti di verifica rispetto ai risultati dell’impegno delle comunità e abbandonando quell’idea ormai obsoleta di riduzione del danno che spesso si trasforma in eterne terapie di mantenimento. Una lotta alla tossicodipendenza che deve passare per forza per un importante impegno delle istituzioni nella prevenzione, in campagne a sostegno dei giovani e dei corretti stili di vita”.
A San Patrignano “crediamo fermamente che la strada per aiutare questi ragazzi ci sia e lo diciamo forti di un’esperienza di 40 anni in cui siamo riusciti ad accogliere in maniera completamente gratuita oltre 26mila giovani. Un impegno quanto mai attuale che negli anni, oltre al recupero, ha visto crescere sempre più un’importante attività di prevenzione con oltre 50mila studenti raggiunti ogni anno in tutta Italia con il nostro progetto WeFree Ragazzi che spesso cercano solo qualcuno che abbia voglia di ascoltarli e che chiedono solo un modo per amare la vita in tutta la sua pienezza”.
Stupri Miramare, Morrone con l’“amaro in bocca”: abolire rito abbreviato per violenze e omicidi
(Rimini) “Una sentenza che lascia l’amaro in bocca”, così commenta il candidato romagnolo della Lega Jacopo Morrone, alla notizia dei nove anni e otto mesi di carcere stabiliti dal tribunale dei minori dell'Emilia-Romagna ha condannato per i due fratelli marocchini di 15 e 17 anni e il 16enne nigeriano accusati di violenza sessuale per gli episodi avvenuti lo scorso agosto a Rimini. Un tribunalche per il leghista è stato “troppo indulgente rispetto alla gravità dei reati commessi”. I minorenni protagonisti dello stupro di una turista polacca nel capoluogo riminese, hanno potuto usufruire dello sconto di pena dettato dalla formula del rito abbreviato, “una possibilità che per determinati reati, come lo stupro e l’omicidio, dovrebbe essere abolita e che la Lega ha tradotto in proposta di legge”. Il testo, promosso dal leghista Nicola Molteni e approvato lo scorso novembre alla Camera dei Deputati “riforma il giudizio abbreviato, eliminando la possibilità di accedere a sconti di pena per gli autori di alcuni reati gravi, come lo stupro e l’omicidio – attacca Morrone – e sarebbe questo il caso perché 9 anni sono sempre troppo pochi per queste ‘bestie’. Il disegno di legge della Lega mira a ridare dignità alle vittime di reati efferati come lo stupro e che hanno subito l’immenso dolore di un crimine violento. Un progetto che riprenderemo in mano per tradurlo in norma esecutiva una volta al Governo – conclude il candidato romagnolo del Carroccio - perché deve essere chiaro che non possono esserci sconti e scorciatoie per assassini e stupratori”.
Stupri Miramare, Lisi: Condanne chiudono pagina dolorosa
(Rimini) “Con la sentenza di condanna a 9 anni e 8 mesi da parte del Tribunale dei minori di Bologna la Giustizia mette la parola fine, mi auguro definitiva, su una delle pagine più dolorose della storia recente di Rimini”. Così il vicesindaco di Rimini, Gloria Lisi, sull’esito del processo ai tre ragazzi minorenni che con Guerlin Butungo hanno partecipato alle aggressioni e al duplice stupro di Miramare, la notte del 26 agosto scorso. “Si mette un punto comunque non aggirabile, dopo nemmeno sei mesi, da quella terribile notte di violenza di fine agosto che vide carnefici protagonisti un gruppo di giovanissimi e un maggiorenne, sconvolgendo brutalmente la vita dei ragazzi polacchi e della peruviana aggrediti. Un fatto drammatico che turbò profondamente anche la comunità riminese. Dopo la condanna a sedici anni dell’unico maggiorenne del ‘branco’, emessa già a novembre, oggi è arrivata la pronuncia nei confronti dei tre minorenni, sulla quale non è mio compito né è mia intenzione entrare nel merito. A nome dell’amministrazione però voglio ancora una volta ribadire la soddisfazione nel sapere che la giustizia ha fatto il suo corso in tempi rapidi, chiudendo così una vicenda che ha visto tutte le componenti della comunità e delle istituzioni stringersi, collaborare, consentendo di rispondere efficacemente alla richiesta di giustizia delle vittime prima e della città poi. E non mi stancherò mai di ringraziare chi, a vario titolo e con il proprio impegno e lavoro, ha consentito di arrivare a chiudere questo capitolo. Scelgo oggi, come immagine simbolica di questi mesi, la determinazione delle due agenti della Polizia di Stato in servizio durante l’arresto dei colpevoli”.
Fiera delle armi, il Comune: Risposte insoddisfacenti da Ieg
(Rimini) Nelle scorse settimane, a seguito dell’interpellanza presentata in consiglio comunale da Kristian Gianfreda, l’amministrazione comunale di Rimini ha interpellato il management Ieg per chiedere informazioni circa le modalità di accesso dei minori di anni 14 alla manifestazione fieristica ‘The Hit Show’, che si tiene a Vicenza nel mese di febbraio.
“Ieg ha risposto - spiegano dal Comune - con una comunicazione tecnica molto dettagliata, in cui si sottolinea comunque il divieto, inserito nel regolamento della manifestazione, al libero accesso agli under 14 se non accompagnati da adulti, così come al maneggiare qualsiasi tipo di arma sportiva. Risposta corretta ma che, ad avviso di questa amministrazione, non esaurisce del tutto le questioni poste dal consigliere Gianfreda, così come da numerose associazioni di volontariato italiane. Sul tema delle armi, e di una cultura della cosiddetta ‘autodifesa’ che con troppa leggerezza è entrata nel dibattito politico e elettorale, occorre fare molta, accurata attenzione. Anche alcuni tremendi fatti accaduti in questi giorni dimostrano come l’accessibilità facilitata, e non ‘ostacolata’ anche culturalmente, a strumenti atti ad offendere rischi di alimentare un pericoloso circuito la cui deriva finale è la violenza vera, concreta, non simbolica. Su questo argomento dunque occorre esercitare grande sensibilità e responsabilità, consci dei messaggi che si inviano con atti, parole e iniziative soprattutto alle giovani generazioni. L’amministrazione comunale di Rimini, riprendendo il senso e lo spirito propositivo del dibattito consiliare, chiede per oggi e per il futuro che IEG valuti accuratamente ogni questione legata a Hit Show Vicenza e a manifestazioni analoghe, soprattutto inerenti l’impatto e il messaggio rivolto in particolar modo ai minorenni. Siamo certi che ciò avverrà, vista la sensibilità di IEG sempre dimostrata sul versante dell’impegno sociale”.