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Commercio ancora in crisi, saldo negativo tra aperture e chiusure nel 2024
Anche nel 2024 il saldo tra nuove aperture e chiusure di attività commerciali nel riminese è in negativo.
Il settore Commercio in provincia di Rimini
In provincia di Rimini, al 31 dicembre 2024, operano 8.277 imprese attive del settore "Commercio" che rappresentano il 23,9% del totale (20,9% in regione e 24,7% in Italia). La numerosità, rispetto al 2023, risulta in diminuzione (‑1,1%) in maniera meno accentuata della variazione rilevata a livello regionale (‑2,2%) e nazionale (‑2,7%).
Nel corso del 2024 in provincia sono state registrate 363 iscrizioni a fronte di 545 cessazioni (non d'ufficio), per un saldo negativo di 182 unità. Rispetto al 2023, le iscrizioni sono aumentate del 9,7% mentre le cessazioni sono diminuite dell'1,3%.
Per ciò che riguarda la natura giuridica, il 63,4% sono imprese individuali, il 19,8% società di capitale e il 16,4% società di persone; rispetto al 2023 si rileva un incremento delle società di capitale (+2,9%) mentre risultano in flessione sia le imprese individuali (‑1,3%) sia le società di persone (‑4,6%). Il commercio al dettaglio in particolare è caratterizzato da una prevalenza di imprese individuali (68,6%) e da un'incidenza del 13,1% di società di capitale, il commercio all'ingrosso invece è costituito al 60,6% da imprese individuali e dal 27,9% da società di capitale (alle quali corrisponde ben il 72,7% degli addetti di tale settore).
Le imprese operanti nel commercio al dettaglio rappresentano la maggioranza del settore (55,0%) e rispetto all'anno precedente sono diminuite dell'1,8% (‑2,6% in regione e ‑3,5% in Italia). In particolare, con riferimento alle principali tipologie di negozi specializzati (incidenza del 62,9% sul commercio al dettaglio e variazione del ‑2,2%), rispetto al 2023 si assiste, in ordine di importanza, ad una diminuzione della maggior parte di queste: ‑5,5% i negozi di abbigliamento, ‑1,6% le tabaccherie, ‑0,6% le ferramenta, ‑3,4% i negozi di calzature, ‑3,9% le edicole, ‑6,8% i negozi di mobili, ‑2,0% le profumerie ed erboristerie, ‑5,6% i fiorai/negozi per animali, ‑2,7% le macellerie, ‑2,5% le librerie, ‑14,6% i negozi di prodotti per la telefonia e ‑9,1% le sanitarie. Aumentano, invece, le farmacie (+0,8%), i negozi di frutta e verdura (+1,0%), quelli di articoli sportivi (+1,2%), le pescherie (+1,5%) e i negozi di bevande (+4,8%) mentre risultano stabili i distributori. Tra i negozi non specializzati, risultano in calo dell'1,8% quelli che commercializzano in prevalenza prodotti alimentari (supermercati), rappresentano il 7,1% del commercio al dettaglio, mentre sono in aumento (+1,5%) quelli non alimentari (grandi magazzini ed empori), che però hanno un'incidenza minore (2,9%). Le imprese attive del commercio al dettaglio ambulante (incidenza del 18,0% sul commercio al dettaglio) sono diminuite del 3,9% (‑4,9% a livello regionale e ‑6,1% in Italia). Infine, in provincia aumentano del 4,9% (in regione del +3,9% e in Italia del +6,1%) le imprese che svolgono e-commerce (sono l'8,0% del commercio al dettaglio).
Le imprese attive nel commercio all'ingrosso (34,5% del totale Commercio) registrano una diminuzione dello 0,7%, decisamente migliore delle variazioni negative registrate in Emilia-Romagna (‑2,5%) e in Italia (‑2,4%).
Infine, le imprese del commercio e riparazione di veicoli, che costituiscono il 10,5% del totale del settore in provincia, rilevano un aumento (+1,8%) in controtendenza con l'andamento negativo nazionale (‑0,3%) e la quasi stabilità regionale (+0,2%).
Il settore del Commercio nel suo complesso impiega il 17,5% del totale degli addetti, e le imprese attive della provincia assorbono il 9,5% degli addetti regionali del settore. Nel commercio al dettaglio provinciale si colloca il 47,2% degli addetti totali del Commercio, il commercio all'ingrosso ne occupa il 42,3% e le imprese attive del commercio e riparazione di veicoli ne occupano il 10,5%.
L'analisi congiunturale, elaborata da Unioncamere Emilia-Romagna, premesso uno scenario strutturalmente difficile e molto complesso che purtroppo prosegue da anni, rileva nel 2024 una certa stabilità delle vendite del commercio al dettaglio (‑0,2% la variazione media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti). L'andamento trimestrale ha mostrato una notevole variabilità, con un forte calo nel secondo trimestre (‑1,0%) che ha influenzato negativamente la performance annuale, ma il trend positivo del quarto trimestre (+0,3%) potrebbe indicare una stabilizzazione.
In termini di variazione media annua 2024, si riscontra una variazione del ‑0,2% per le vendite del commercio al dettaglio di prodotti alimentari, sostanzialmente stabili, e una lievissima diminuzione per il non alimentare (‑0,3%); si rileva, invece, un leggero aumento (+0,8%) per le vendite negli iper, supermercati e grandi magazzini.
Secondo la dimensione delle imprese, le vendite della piccola distribuzione (da 1 a 5 addetti) hanno registrato una leggerissima diminuzione media annua dello 0,3%, quelle della media distribuzione (da 6 a 19 addetti) e quelle della grande distribuzione (imprese con almeno 20 addetti) sono risultate stabili (rispettivamente, +0,1% e ‑0,1%).
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Aeroporti: nel 2026, Routes Europe a Rimini
Oltre mille delegati e i rappresentanti di 100 tra i principali vettori aerei, aeroporti ed enti turistici da tutto al mondo a Rimini, in occasione della 19^edizione di Routes Europe, il principale appuntamento internazionale legato al settore del volo aereo, che dal 18 al 20 maggio 2026 si svolgerà per la prima volta in Emilia-Romagna.
Oggi a Siviglia, ove è in corso l'edizione 2025 della manifestazione, il passaggio di consegne con la Regione Emilia-Romagna, che insieme al Comune di Rimini e all'Aeroporto di Rimini e San Marino "Federico Fellini", promuove l'edizione del prossimo anno.
A ricevere il testimone l'assessora regionale al Turismo, commercio e sport Roberta Frisoni, accompagnata da Leonardo Corbucci, amministratore delegato dell'Aeroporto di Rimini.
Alla presenza di Stephen Small, direttore generale degli eventi Routes di Aviation Week Network, società del gruppo Informa Markets. E da parte spagnola: Antonio Castaño, direttore generale del Comune di Siviglia, Philipp Heuri, responsabile dell'Ufficio turistico dell'Andalusia e Antonio Martín-Machuca, responsabile dell'Ufficio della Cooperazione dell'Andalusia.
"Ospitare Routes Europe rappresenta una grande opportunità per Rimini e l'Emilia-Romagna. Si tratta di un evento di caratura mondiale che rafforzerà il posizionamento della nostra regione sui mercati internazionali e favorirà investimenti e logiche di rete in stretta sinergia con il mercato aviation - ha sottolineato Frisoni -. Un' importante occasione per far vivere agli operatori del trasporto aereo l'autenticità e la straordinaria offerta turistica della nostra regione che in pochi chilometri spazia dai motori all'arte e alla cultura, dal turismo balneare alla vacanza attiva e al turismo slow, il tutto accompagnato da una offerta enogastronomica unica al mondo. Già oggi il livello di internazionalizzazione del nostro movimento turistico ha superato ampiamente i valori pre-Covid, raggiungendo il 28,2% delle presenze e il 29,3% degli arrivi".
"Ma ci sono le condizioni per crescere ancora e diventare una destinazione turistica sempre più accessibile e attrattiva – ha concluso Frisoni-. Una partita in cui infrastrutture e collegamenti aerei, ferroviari e portuali, hanno un ruolo fondamentale e vanno perciò migliorati e rafforzati".
"Negli ultimi mesi abbiamo annunciato che British Airways, EasyJet e Vueling inizieranno a volare su Rimini da Londra Heathrow, Londra Gatwick, Basilea e Barcellona - sottolinea Leonardo Corbucci-. La stessa Ryanar ha annunciato un incremento del +20% per il 2025. Ciò che ci rende più orgogliosi è essere riusciti a trasferire il nostro ambizioso progetto di sviluppo a queste importanti compagnie aeree, convincendole a investire su Rimini. Ci aspettiamo una crescita molto forte nei prossimi anni, già nel 2025 sarà del +40%. La strategia per il 2026, oltre a sviluppare il traffico in Europa con l'apertura di collegamenti diretti in particolare con la Germania, che rappresenta il principale mercato turistico della regione, vuole aprirsi anche alla Turchia, oggi il principale hub per collegare l'Europa con il Medio Oriente e l'Estremo Oriente. Una strategia che prevede un aumento dei collegamenti nazionali, con l'obiettivo primario del volo diretto su Roma nei prossimi anni. Nel 2027 si concluderà la prima fase del Master Plan con un piano di investimenti di circa 25 milioni di euro sulla pista e l'ammodernamento del Terminal. Nel successivo quadriennio 2028-2031 sono previsti investimenti per oltre 70 milioni di euro."
Routes Europe
Tre giorni di incontri, presentazioni, dibattiti, tavole rotonde ed eventi con i principali stakeholder di compagnie aeree, aeroporti e destinazioni. Routes Europe rientra nel Piano regionale di sviluppo della rete aeroportuale integrata dell'Emilia-Romagna.
Gli eventi Routes sono forum annuali unici nel loro genere dedicati allo sviluppo di nuovi servizi aerei e sono parte di Aviation Week Network, il più grande fornitore di informazioni e servizi multimediali per le industrie globali dell'aviazione, dell'aerospazio e della difesa, al servizio di 1,7 milioni di professionisti in tutto il mondo. Suoi clienti sono i principali produttori e fornitori aerospaziali, le compagnie aeree, gli aeroporti, gli operatori dell'aviazione d'affari, le forze armate, i governi e altre organizzazioni che servono questo mercato mondiale.
Nuovo piano della protezione civile in commissione
Le mappe degli scenari di rischio, le aree di attesa, assistenza e ammassamento, l’organizzazione del servizio di monitoraggio dei punti critici, le procedure operative sia in fase di allerta che di gestione dell'emergenza, i nuovi strumenti di informazione per raggiungere in tempo reale la popolazione. Sono alcuni dei temi principali che compongono il nuovo piano comunale di Protezione Civile che è stato oggetto di un aggiornamento complessivo, così come previsto peraltro dalle nuove disposizioni normative, e che è stato al centro della III commissione permanente che si è riunita questa mattina, dando parere favorevole al documento (con 21 voti favorevoli e 7 astenuti).
Un piano nuovo, dinamico, che si adegua a una città che cambia e si sviluppa nel tempo, insieme ai suoi rischi. Un piano smart, facilmente consultabile sia dai gestori sia dagli utenti, con mappe interattive e dotato di cartografia di supporto al piano elaborata con sistema web gis, utile al sistema gerarchico di protezione civile ai vari livelli (provinciale, regionale, statale). Il nuovo piano di protezione civile comunale, strutturato secondo l’impostazione prevista dalle linee guida regionali, presenta due caratteristiche distintive: da una parte l'operatività e il tempismo delle azioni in emergenza, definendo in modo puntuale le procedure operative sia in fase di allerta che di gestione dell'evento. Il piano prevede la costituzione del centro operativo comunale (COC) composto da 11 funzioni operative che si attivano e gestiscono le emergenze durante le fasi di allerta sotto il coordinamento del dirigente alla Protezione civile. Dall’altra l’informazione puntuale alla popolazione grazie agli strumenti messi a disposizione dei cittadini. Il Comune di Rimini ha potenziato e ampliato negli ultimi mesi un servizio gratuito ad hoc di informazione denominato “Alert System” progettato per inviare avvisi tramite sms, notifiche, messaggi vocali o telefonate in caso di situazioni critiche, come l’innalzamento del livello dei fiumi e altri rischi legati al territorio. L’obiettivo è garantire una comunicazione tempestiva ed efficace, affinché la popolazione possa essere prontamente informata di eventuali emergenze, riducendo i rischi legati a fenomeni idrogeologici e tutelando la sicurezza delle persone. Il servizio consente sia di lanciare preallarmi che di inviare indicazioni in caso di emergenze già avviate. E’ possibile conoscere le allerte che riguardano il Comune di Rimini, consultare i bollettini regionali e i consigli utili sulle norme di comportamento da seguire per le varie tipologie di rischio, le informazioni utili ai fini della prevenzione, le chiusure delle scuole. Per essere raggiunti dai messaggi o dalle notifiche della App sul cellulare o sui numeri di rete fissa occorre iscriversi gratuitamente sul sito web, selezionando il comune di Rimini e compilando l'apposito modulo di registrazione. Il sistema di allarme è inoltre in grado di selezionare il gruppo di una determinata area della città a cui inviare messaggi mirati a seconda dell’emergenza in atto: dalla singola via, all’isolato al quartiere. Per la geolocalizzazione dei numeri degli utenti occorre iscriversi attraverso la piattaforma web (https://registrazione.alertsystem.it/rimini), l’unica dove è necessario indicare la via di residenza o domicilio al fine di ricevere comunicazioni mirate in base all’area di residenza. “Alert System va ad aggiungersi ai vari canali di informazione già utilizzati dall’amministrazione comunale come il sito istituzionale, le pagine social ufficiali del Comune di Rimini, Telegram e WhatsUrp, tutti strumenti che insieme garantiscono un’informazione puntuale e capillare.
All’aggiornamento del piano hanno concorso tutte le aree/settori dell'amministrazione, sotto il coordinamento dell’Ufficio comunale di Protezione Civile.
Il nuovo piano, che ora sarà oggetto di approvazione da parte del consiglio comunale, costituisce un’occasione importate per diffondere e aumentare la coscienza di protezione civile, fornire ai cittadini informazioni sugli scenari di rischio e sui comportamenti da seguire in caso di allerta e sull’organizzazione dei servizi di protezione civile del territorio.
Con l’obiettivo di far conoscere il nuovo piano, le zone di rischio presenti sul territorio e le opportunità messe a disposizione per essere costantemente aggiornati sulle allerte, l’ufficio di Protezione civile organizzerà nei prossimi mesi incontri specifici aperti alla cittadinanza, così come fatto nel mese di dicembre.
Dazi Usa, Camera di commercio: valutare nuovi mercati
Nel 2024, nell'area Romagna - Forlì-Cesena e Rimini, le esportazioni totali ammontano a 7.379,4 milioni di euro, di cui verso gli Stati Uniti d'America (USA) 669,1 milioni di euro. In Italia l'export verso gli USA è di 64.759,4 milioni di euro, mentre in Emilia-Romagna è di 10.481,7 milioni di euro.
Le importazioni totali sono pari a 3.849,0 milioni di euro, mentre quelle dagli USA si attestano a 64,6 milioni di euro.
Per quanto riguarda l'import-export generale il saldo commerciale (differenza tra esportazioni e importazioni) risulta dunque positivo per 3.500,4 milioni di euro.
Anche l'import-export con gli USA, registra un saldo positivo di 604,5 milioni di euro e, rispetto al 2023, si rileva una flessione del 21,2% delle esportazioni e un incremento del 7,1% delle importazioni.
"In un contesto globale in continua evoluzione e con una guerra commerciale in corso, la Camera di commercio della Romagna è consapevole dell'importanza di diversificare i mercati di sbocco per le nostre imprese. Pur mantenendo le relazioni con partner tradizionali come gli Stati Uniti, è cruciale esplorare nuove opportunità in aree geografiche in crescita. I dati del nostro report indicano, ad esempio, una dinamicità interessante nei rapporti commerciali con alcuni paesi europei e anche extra-europei o altri continenti, come l'Oceania che ha incrementato la richiesta di esportazioni italiane, ma verso cui, attualmente, esportiamo per soli 88,1 milioni di euro. Questi mercati, insieme ad altri che mostrano segnali di crescita, possono rappresentare valide alternative e complementi al mercato statunitense, riducendo la dipendenza da un singolo partner commerciale e aumentando la resilienza del nostro sistema economico – commenta Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna –. La Camera di Commercio della Romagna continuerà a monitorare attentamente l'evoluzione di questi dati, mettendo a disposizione delle imprese strumenti e servizi per affrontare le sfide del mercato globale, cogliere le opportunità offerte dal rapporto con gli Stati Uniti e, al contempo, supportare la diversificazione verso nuovi mercati di sbocco, per garantire una crescita sostenibile e duratura del nostro territorio".
In provincia di Forlì-Cesena, nel 2024, il totale delle esportazioni è di 4.459,3 milioni di euro, mentre quelle verso gli Stati Uniti d'America (USA) ammontano a 294,2 milioni di euro (pari al 6,6% del totale export provinciale).
Le importazioni totali sono di 2.236,1 milioni di euro e quelle dagli USA raggiungono quota 32,0 milioni di euro (l'1,4% del totale).
Il saldo commerciale con gli USA (differenza tra esportazioni e importazioni) risulta, pertanto, positivo: +262,2 milioni di euro. L'interscambio commerciale (somma tra importazioni ed esportazioni) è pari a 326,2 milioni di euro (pari al 4,9% dell'interscambio totale provinciale).
Rispetto al 2023, le esportazioni verso gli USA registrano una flessione del 12,2% delle esportazioni verso gli USA e un incremento del 10,6% delle relative importazioni.
I principali prodotti esportati verso gli Stati Uniti d'America (USA), nel 2024, sono stati: Altre macchine per impieghi speciali (macchine specifiche di utilizzo nei vari comparti manifatturieri) (11,4% l'incidenza), Calzature (10,7%), Navi e imbarcazioni (10,1%), Articoli sportivi (9,6%), Macchine per la formatura dei metalli e altre macchine utensili (7,1%), Mobili (6,1%), Macchine per l'agricoltura e la silvicoltura (4,9%), Prodotti in legno, sughero, paglia e materiali da intreccio (4,1%), Oli e grassi vegetali e animali (3,2%) e Autoveicoli (3,2%).
Le principali importazioni dagli USA, invece, hanno riguardato, nell'ordine: Prodotti di colture permanenti (19,3% l'incidenza), Macchine di impiego generale (forni, caldaie, condizionatori, distributori automatici, ecc.) (9,2%), Prodotti di colture agricole non permanenti (8,9%), Pasta-carta, carta e cartone (6,6%), Strumenti e apparecchi di misurazione, prova e navigazione; orologi (6,3%), Altre macchine per impieghi speciali (5,6%), Macchine per l'agricoltura e la silvicoltura (5,0%), Strumenti e forniture mediche e dentistiche (3,7%), Calzature (3,3%) e Altri prodotti in metallo (contenitori, imballaggi, infissi, porte) (3,2%).
Negli ultimi 10 anni l'incidenza dell'export verso gli USA è passata dal 6,4% del 2014 al 6,6% del 2024, con un valore più alto toccato nel 2022 (8,3% del totale); l'incidenza delle importazioni, invece, è rimasto invariata (1,4% sia nel 2014 sia nel 2024), con un peso maggiore nel 2016 (2,0% del totale).
In provincia di Rimini, il totale delle esportazioni è di 2.920,1 milioni di euro, mentre quelle verso gli Stati Uniti d'America (USA) ammontano a 374,9 milioni di euro (pari al 12,8% del totale export provinciale).
Le importazioni totali sono di 1.613,0 milioni di euro e quelle dagli USA raggiungono quota 32,6 milioni di euro (il 2,0% del totale).
Il saldo commerciale con gli USA (differenza tra esportazioni e importazioni) risulta, pertanto, positivo: +342,3 milioni di euro. L'interscambio commerciale (somma tra importazioni ed esportazioni) è pari a 407,5 milioni di euro (pari al 9,0% dell'interscambio totale provinciale).
Rispetto al 2023 si registra una flessione del 27,1% delle esportazioni verso gli USA e un incremento del 3,9% delle relative importazioni.
I principali prodotti esportati verso gli Stati Uniti d'America (USA), nel 2024, sono stati i seguenti: Navi e imbarcazioni (24,0% l'incidenza), Bevande (23,5%), Macchine per la formatura dei metalli e altre macchine utensili (14,4%), Apparecchi per uso domestico (7,2%), Articoli di coltelleria, utensili e oggetti di ferramenta (6,2%), Articoli di abbigliamento, escluso l'abbigliamento in pelliccia (4,3%), Altre macchine di impiego generale (forni, caldaie, condizionatori, distributori automatici, ecc.) (3,9%), Materiali da costruzione in terracotta (3,5%), Articoli sportivi (2,3%) e Cuoio conciato e lavorato; articoli da viaggio, borse, pelletteria e selleria; pellicce preparate e tinte (1,1%).
Le principali importazioni dagli USA, invece, hanno riguardato, nell'ordine: Altre macchine per impieghi speciali (macchine specifiche di utilizzo nei vari comparti manifatturieri) (53,7% l'incidenza), Prodotti di colture permanenti (11,9%), Pesci e altri prodotti della pesca; prodotti dell'acquacoltura (10,9%), Altre macchine di impiego generale (6,1%), Macchine per la formatura dei metalli e altre macchine utensili (3,3%), Motori, generatori e trasformatori elettrici; apparecchiature per la distribuzione e il controllo dell'elettricità (3,0%), Articoli di abbigliamento, escluso l'abbigliamento in pelliccia (2,5%), Pesce, crostacei e molluschi lavorati e conservati (1,9%), Articoli in materie plastiche (0,7%) e Macchine di impiego generale (0,7%).
Negli ultimi 10 anni l'incidenza dell'export verso gli USA è cresciuta, passando dall'8,5% del 2014 al 12,8% del 2024, con un valore più alto toccato nel 2022 (17,2% del totale); stessa dinamica per l'incidenza delle importazioni (da 1,2% del 2014 a 2,0% del 2024), con un peso maggiore nel 2019 (2,5% del totale).
Homeschooling in crescita
Dazi Usa, Confindustria: "Impatto importante"
“I dazi annunciati dal presidente degli Stati Uniti avranno un innegabile impatto sulle tante industrie esportatrici della Romagna, cercheremo di quantificarlo nei prossimi mesi con il nostro Centro Studi perché vogliamo parlare con i numeri alla mano, ma ci attendiamo ripercussioni imponenti”. Lo afferma il presidente dell’associazione, Roberto Bozzi.
“Sul fronte dell’export dobbiamo la ripresa post pandemia in gran parte all’aumento della quota proprio negli Usa. I settori più esposti sono quelli che hanno esportato di più: il farmaceutico, l’alimentare e quello delle macchine per la produzione.
Rilancio dunque con forza le parole del Presidente Orsini, l’Europa ha due imperativi: dialogare con tutti, a cominciare dalla nuova amministrazione americana, ed evitare reazioni di pancia che sono controproducenti. Alzando i toni dello scontro con gli Usa, ne beneficerà solo la Cina: bisogna accelerare il taglio dei tassi da parte della Bce perché deprezzerebbe l’euro attutendo l’effetto dei dazi americani. Poi occorre definire nuovi accordi commerciali come scudo alla guerra delle tariffe. L’Europa deve rimanere unita e chiunque abbia buoni rapporti con l’amministrazione americana deve attivarli per il bene comune.
Contemporaneamente, occorre un cambio epocale nel pensiero europeo per facilitare e accrescere gli scambi intra-Ue: bisognerebbe chiedere all'Europa di consumare di più, alzare gli stipendi ed essere meno competitivi al suo interno. La visione dell'Europa oggi è una visione piccola, perché guarda al miglioramento del proprio stato e non pensa al miglioramento della sua situazione globale.
Italia e Germania sono i Paesi più esposti nei confronti degli Usa e anche per questo a livello nazionale si sta lavorando con il presidente della Confindustria tedesca per rilanciare fattivamente le politiche industriali europee. Le istituzioni a qualunque livello – locale, nazionale ed europeo – uniscano le forze per proteggere l’economia locale e nazionale”.
Spiaggia, cercasi gestore dello stabilimento inclusivo
Rendere la spiaggia di Piazzale Boscovich un luogo accessibile e inclusivo per tutti, garantendo non solo l'accesso fisico alla spiaggia e al mare, ma anche un'esperienza balneare completa, soddisfacente e autonoma. E’ stato approvato in giunta l’avviso pubblico di co-progettazione che coinvolge i soggetti del terzo settore per la gestione della spiaggia inclusiva e senza barriere dello spazio di arenile libero che sta prendendo forma davanti a piazzale Boscovich. Parallelamente all’avanzamento dei lavori che rientrano nel più ampio progetto ‘SpiaggiaLiberaTutti’ del Comune di Rimini con l’obiettivo di promuovere il turismo accessibile, l’amministrazione comunale ha dato il via libera alla scheda di progettazione che indica le linee guida per la realizzazione e la gestione de servizi finalizzati ad agevolare la presenza degli utenti con disabilità a partire dall’estate 2025.
Obiettivi di base della gestione dei servizi sono: offrire servizi di assistenza qualificata da parte di personale adeguatamente formato per supportare le persone con disabilità durante la permanenza in spiaggia, promuovere attività ricreative e sportive inclusive che possano essere praticate congiuntamente da persone con e senza disabilità, creare un ambiente accogliente e sensibile alle esigenze delle persone con disabilità e delle loro famiglie, sensibilizzare sul tema dell'inclusione e dell'accessibilità, monitorare e valutare l'efficacia del progetto al fine di apportare continui miglioramenti.
Fra le attività da realizzare sono previste la manutenzione delle varie attrezzature per l’accessibilità, delle aree e dei percorsi, della segnaletica specifica e degli ausili; l’assistenza e l’accoglienza dedicata, l’assistenza alla balneazione e l’attività di accompagnamento; le attività ricreative, sportive e sociali inclusive; il monitoraggio dei dati e la rilevazione della soddisfazione degli utenti. E’ inoltre richiesto di attivare tavoli di confronto periodici con associazioni di persone con disabilità per raccogliere feedback e suggerimenti. Fra i servizi da svolgere anche la realizzazione di un sistema di prenotazione (anche mediante App), la promozione e formazione dei volontari, l’animazione sulla spiaggia.
La spesa complessiva per la gestione della spiaggia per la durata di circa 84 giorni, a partire dalla data di avvio del progetto, ammonta a 90mila euro, e la gestione è eventualmente prorogabile per un analogo periodo nell’estate 2026.
Nel frattempo, dopo una breve sospensione dei lavori in attesa dello spianamento delle dune che possa consentire il completamento delle opere strutturali, saranno terminati entro il mese di maggio i lavori di realizzazione degli spazi dislocati in modo sequenziale e facilmente individuabili e segnalabili, tutti su pedana. Su pedana sorgeranno i nuovi gazebo/ombrelloni, mentre gli ombrelloni degli utenti della spiaggia libera troveranno collocazione ovunque intorno ai gazebo, in un insieme totalmente inclusivo. La realizzazione del progetto è suddivisa in due lotti: si sono già conclusi a dicembre i lavori del primo stralcio finanziati per 150 mila euro attraverso il contributo della Regione nell’ambito del programma istituzionale 'In Emilia-Romagna c'è una vacanza per me', mentre verranno completati entro maggio gli interventi del secondo stralcio per 430mila euro a carico del Comune di Rimini, per un investimento complessivo di 580mila euro.
Nello specifico i lavori già terminati hanno visto la realizzazione dei tre blocchi bagno/spogliatoio donne, bagno/spogliatoio uomini e deposito, la pavimentazione esterna, quattro gazebo suite relax e attività, 7 dei 16 gazebo per ombreggio. I lavori proseguiranno con il prolungamento delle passerelle verso il mare, il posizionamento dei vari gazebo, degli arredi e degli ausili per persone con disabilità e sedie mare, il way finding studiato per orientare in modo intuitivo verso il giusto percorso, il posizionamento di un secondo percorso su pedana con altri gazebo/ombrelloni, uno spazio per relax e attività ludiche e ampliando l’accesso alla spiaggia, il completamento dell’impianto elettrico, le finiture interne ed esterne con la posa dei rivestimenti esterni in legno verniciati, la sistemazione della sabbia e la posa della pavimentazione esterna in pietra e posa dei gazebo.