GIORNALAIO 04.03.2014

Martedì, 04 Marzo 2014

giornalaioOscar, con Sorrentino Rimini ci aveva visto lungo (ma adesso il Comune ha sbagliato il bando per trovare l'esperto di Fellini). La crisi delle vongole incatena i pescatori. Via Tonale presto sbucherà sulla statale

 

Oscar, a Rimini il talento di Paolo Sorrentino è stato già riconosciuto nel 2010 con l'attribuzione del premio Fellini. Legata a Rimini è anche una delle figure significative del cast, Serena Grandi. "«HO PIANTO come una bambina, faticando ad addormentarmi. Non ho ancora capito se sto sognando o sono sveglia». Invece è tutto vero: Paolo Sorrentino che alza la statuetta sul palco del Dolby Theatre, ringraziando Federico Fellini, Martin Scorsese e Diego Maradona. Scorrono le immagini de La grande bellezza nei tg, e Serena Grandi, dopo aver passato la notte in bianco a seguire la cerimonia degli Oscar nel suo locale al borgo San Giuliano, torna in lacrime quando si rivede nel film. L’aveva detto sabato: mi sento già un pezzetto di Oscar in tasca. Nessuna sorpresa per la vittoria di Sorrentino? «Me l’aspettavo. Ma l’emozione che mi ha procurato questa lunga notte incollata alla televisione per seguire la cerimonia è stata incredibile. A Paolo ho mandato un sms, di cui non posso svelare il contenuto. L’ho ringraziato, e non solo. Per me far parte di questo meraviglioso film significa iniziare una seconda vita artistica. Anzi, facciamo pure la terza o la quarta vita»", ilRestodelCarlino (p.5).

 
A proposito di Fellini. "RICORDATE il concorso del Comune di Rimini, quello per assumere un funzionario che fosse «un esperto della vita e delle opere di Fellini»? Tra i requisiti necessari per partecipare al bando, i candidati dovevano anche essere «autori o curatori di una monografia a stampa o almeno un articolo pubblicato su una rivista scientifica, attinenti alla vita o alle opere di Fellini». Una condizione talmente specifica da far pensare (insieme a un altro paio messe nel bando) che solo gli ex dipendenti della Fondazione Fellini e pochi altri avessero le carte in regola per potersi presentare al bando. MA ECCO che, dieci giorni dopo, palazzo Garampi corre ai ripari e cambia il concorso prima di incappare nel rischio di contenziosi. Sì perché le pubblicazioni fatte su Fellini, considerate inizialmente come «necessarie», ora d’improvviso necessarie non lo sono più. Questo perché «quel requisito — scrive il dirigente al Personale, Alessandro Bellini, nella delibera comparsa ieri — potrebbe determinare concreti problemi applicativi, suscettibili di causare la possibile illegittimità dei provvedimenti di esclusione e ammissione dei candidati al concorso»", ilCarlino (p.6).


Il pasticcere albanese confessa l'omicidio della ex e viene arrestato. "«SONO ANDATO su per ammazzarla sapendo che mi sarei rovinato la vita e che non avrei più rivisto i miei figli. Però dovevo farlo. L’ho sempre amata e l’amerò sempre». Dritan Demiraj è crollato l’altra sera, dopo un paio d’ore che si trovava nella caserma dei carabinieri. E da quel momento è stato un fiume in piena. Ha raccontato la sua storia con Lidia Nusdorfi, del tradimento di lei con suo cugino, dell’abbandono e, infine, della decisione di ucciderla. Sembrava non vedere l’ora di confessare. Un minuto prima negava", ilCarlino (p.2).


La crisi dei vongolari. "Protesta a oltranza dei vongolari riminesi. Dopo la mobilitazione avviata alcune settimane fa, ieri mattina il presidente della Cooperativa lavoratori del mare, Giancarlo Cevoli, si è incatenato davanti agli uffici della Capitaneria del porto. Per parlare con Cevoli sono intervenuti anche il questore Alfonso Terribile e il vice questore vicario Antonio Lauriola. Insieme, in tarda mattinata si sono spostati in prefettura. «Il prefetto - racconta Cevoli - ci ha confermato che tra una settimana, al massimo tra una decina di giorni, convocherà una conferenza dei servizi per affrontare la questione. Alcuni di noi in un anno hanno lavorato quattro mesi. La gente è disperata. Le barche sono di proprietà e non ci possono imporre il divieto di lavorare. Chi vuole limitare le uscite in mare dice che la merce è poca e troppo piccola. Ma sono io come imprenditore che devo poter decidere cosa fare, non me lo possono imporre. Se si continuerà su questa strada i vongolari spariranno da Rimini»", CorriereRomagna (p.6).


Via Tonale. "Avanti tutta con lo sfondamento di via Tonale. Il progetto ha ricevuto ieri il via libera dalla commissione consigliare (8 i voti a favore, due gli astenuti) e ora approderà in consiglio comunale che dovrà esprimersi in quanto l’intervento richiede una variante al piano regolatore vigente. Si tratta di un’opera a lungo attesa e nelle intenzioni dell’Amministrazione comunale propedeutica alla chiusura del ponte di Tiberio. E’ infatti a tutt’oggi l’unico intervento previsto dalla giunta Gnassi in vista della pedonalizzazione. Come ha spiegato ieri l’assessore ai lavori pubblici Roberto Biagini, non sono allo stato attuale all’ordine del giorno altri interventi, come la realizzazione di un quarto ponte (attraversando il Marecchia all’altezza dell’Ina Casa)", NuovoQuotidiano (p.7).


A San Leo la vita continua dopo il crollo della rupe. "LA CAMPANELLA ora suona, per loro, tra dipinti e mobili antichi. I quarantuno bambini delle scuole di San Leo, tra elementari e scuola dell’infanzia, da ieri si sono trasferiti infatti con sedie, banchi, lavagne e maestre, negli spazi di palazzo Mediceo in piazza. Il loro edificio è stato evacuato come tutti gli altri alloggi a ridosso dello strapiombo della rupe. «Siamo ospiti di un grande museo _ dicono le insegnanti ai piccoli _ e queste aule sono molto più belle delle nostre. Siamo qui perché giù vicino alla nostra scuola i mezzi devono lavorare e saremmo d’intralcio. Ma non c’è alcun pericolo per la nostra scuola. State tranquilli». Gli alunni, in silenzio, ascoltano il sindaco Mauro Guerra che è andato a trovarli sempre ieri mattina", ilCarlino (p.4).


Le scuole del riminese in generale. "La scorsa settimana, in un’aula del liceo artistico Serpieri (laboratorio di scultura) si è staccata una pesante finestra e solo per un caso nessuno si è fatto male. Il preside ha sottolineato che i problemi ci sono, tanto è vero che la Provincia è stata più volte sollecitata a intervenire. Giusto ieri mattina l’assessore alla pubblica istruzione Meris Soldati (Pd) ha disposto un controllo a tappeto delle finestre, una per una. Sia chiaro, però, si tratta di una misura preventiva e precauzionale. «La scuola non ha problemi ed è perfettamente agibile. Le finestre, lo sappiamo, sono un po’ complicate, pesanti, i cardini sottoposti a pressioni importanti»… La vicenda diventa l’occasione (casuale) per una riflessione sulla pratica del massimo ribasso, quando in ballo c’è un lavoro pubblico da eseguire. Per il Serpieri, ai tempi - ricorda l’assessore - venne applicato il 36 per cento». Recentemente, però, all’interno della Conferenza dei sindaci, alla presenza del Prefetto, è stato firmato un accordo, finalizzato a contrastare la criminalità e favorire il rispetto della regole sul lavoro, per mettere al bando la politica del massimo ribasso", Corriere (p.9).


Banche strozzine. "Usura bancaria, ovvero a quei casi in cui gli istituti di credito chiedono ai loro clienti, privati e imprese, indebite somme a titolo di interessi anatocistici, commissioni di massimo scoperto, spese istruttorie e altre voci di costi che non sono in realtà dovute. Pretese, che possono anche sfociare anche in comportamenti penalmente rilevanti, riscontrabili ad esempio nei contratti di conto corrente affidati, sui quali il cliente ha attivato una linea di credito, fido o anticipo fatture, o nei contratti di mutuo. “Negli scorsi mesi – spiega l'avvocato Bruno Barbieri, vicepresidente nazionale del Codacons - solo qui nel riminese sono state alcune centinaia i cittadini che si sono rivolti a noi temendo di essere incappati in questa condotta illegittima da parte delle banche. Un timore spesso fondato, dato che dopo la perizia, gratuita, effettuata, il 70%- 80% delle volte è stata effettivamente riscontrata usura", NQ (p.5).


Dasi anticipa a grandi linee il tema del Pio Manzu 2014. “Ho chiesto – prosegue Dasi – ai miei più stretti collaboratori di dare una mano al Centro per essere ancora più vicino alle esigenze reali delle persone. Ne è nato un gruppo di lavoro che sta progettando le Giornate 2014 il cui perno sarà l’incontro fra alcuni giovani cervelli italiani e non solo con i protagonisti delle scelte politiche, economiche, culturali e tecniche dei nostri tempi”, LaVocediRomagna (p.17).