NORME ANTINCENDIO, PIZZOLANTE INVIA DOSSIER AIA A MINISTRO GNUDI: “DARE AGLI ALBERGATORI SEI MESI PER METTERSI IN REGOLA”

Martedì, 20 Marzo 2012

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NORME ANTINCENDIO, PIZZOLANTE INVIA DOSSIER AIA A MINISTRO GNUDI: “DARE AGLI ALBERGATORI SEI MESI PER METTERSI IN REGOLA”


“Una norma pro-recessione in uno dei pochi settori che possono favorire la crescita”, il parlamentare Pdl Sergio Pizzolante entra nel merito della proroga per gli alberghi sull'antincendio (a fine 2013) bocciando il decreto a firma del ministro Annamaria Cancellieri che modifica i requisiti, un decreto che “ha dell’incredibile”. Solo il 30 per cento circa degli alberghi riminesi sembrerebbe a norma, mentre il 50 per cento potrebbe essere costretto a ridurre l’offerta al di sotto dei 50 posti letto per un danno economico e d’immagine, lamentano le categorie, non quantificabile.


“Da una parte – commenta Pizzolante - si concede una proroga al 2013 (quindi si riconosce che la normativa e gli adempimenti sono appena accettabili per le grandi strutture ed eccessivamente gravosi per le piccole), dall’altra per poter accedere alla proroga si chiede all’albergatore di ampliare (e di molto) i requisiti minimi entro 60 giorni”.


Il pericolo, visti i tempi e vista l’entità delle modifiche strutturali richieste agli alberghi, è che molte realtà siano costrette a chiudere i battenti. I tecnici degli alberghi avranno 30 giorni di tempo per le verifiche di parte (impossibile espletarle in così poco tempo) e i tecnici dei Vigili del Fuoco avranno, successivamente, 60 giorni per decidere la riduzione di posti letto o, addirittura, la chiusura dell’attività, che visto il tempismo del decreto potrebbe cadere nei mesi tra giugno e luglio con i clienti in albergo.


Pizzolante ha dunque inviato, venerdì scorso, la nota del presidente degli albergatori, Patrizia Rinaldis, al Ministro del Turismo, dottor Piero Gnudi, che sta esaminando il dossier.
Penso che sia ragionevole dare agli operatori 6 mesi di tempo per l’acquisizione dei nuovi requisiti minimi e accedere così all’ultima proroga. In questo modo si salverebbe la stagione estiva, che è uno dei motori italiani per la tenuta del Pil, senza alterazioni sostanziali del processo che prevede la messa in regola delle strutture entro il 2013”.