GIORNALAIO 18.06.2013

Martedì, 18 Giugno 2013

giornalaioRimini insicura. Bilanci sconcertati

 

Sicurezza, “boom di reati nel riminese e secondo posto in Italia per incidenza ogni 100mila abitanti, con un inquietante bilancio che ha raggiunto la vetta di 24.541 per numero assoluto. Tradotto: oltre 67 al giorno tra scippi, rapine, furti, truffe e omicidi. Rapine e scippi da top ten. Ritmi devastanti capaci di segnare un aumento del 6,45 per cento rispetto ai dati, non certo confortanti, dell’anno precedente”, CorriereRomagna (p.3).
Pirati della strada, reati e pene , LaVocediRomagna intervista il criminologo Augusto Balloni (p.9).


Bilanci, “«GNASSI si è distratto, forse era troppo impegnato sulla pista ciclabile. Così, per la seconda volta, il bilancio del Comune di Rimini viene fatto senza coinvolgere i sindacati». Cgil, Cisl e Uil stavolta ce l’hanno soprattutto con palazzo Garampi, colpevole di non essere intervenuta coi sufficienti provvedimenti a sostegno delle fasce più deboli, e di aver escluso i sindacati da ogni discussione sul bilancio. L’amministrazione ha in programma altri incontri con i sindacati, prima di portare il bilancio 2013 al voto. «Ma ormai le linee sono state decise, non ci sono più i margini d’intervento», protestano i sindacati”, ilRestodelCarlino (p.6). “Sindacati poi, nonostante le pressioni sugli assessori Brasini e Lisi, ancora non hanno avuto risposte sul milione e mezzo di tagli al sociale e sulle risorse investite dal Comune nel settore. «Almeno si spenda per il welfare una parte dei soldi destinati a quegli investimenti che saranno poi finanziati con l’introito della tassa di soggiorno». Ma la trattativa sul bilancio non è venuta a mancare solo con il Comune di Rimini: «Anche Bellaria, Coriano, Misano sono degli esempi di mancato confronto». Insomma, i sindacati non ci stanno a restar tagliati fuori, specialmente quando di parla di bilanci comunali”.
“Nel mirino è finito «l’Imu allo 0,5 per cento sulla prima casa, un punto in più rispetto a quasi tutti gli altri Comuni, che a Rimini chiediamo venga tagliato ». Sempre legato all’Imposta municipale unica e alla sua riduzione è il capitolo «case in comodato, su cui il Comune ha tenuto alte le aliquote». E ancora: «l’esenzione Irpef per chi ha redditi sotto i 15mila euro è sbagliata: in quella fascia si annidano tante categorie che evadono il fisco”, Corriere (p.5).
“‘I modelli nord europei che tanto ci piacciono, a partire da quello tedesco, dovrebbero essere d’esempio, anche per quanto riguarda i rapporti tra le parti sociali, non solo per il design o l’urbanistica…’. Facendo il punto sul confronto - più o meno in corso - con le amministrazioni comunali, in vista dell’approvazione dei bilanci di previsione 2013 Graziano Urbinati (Cgil) non risparmia la stoccata con chiaro riferimento a Friburgo. Ad oggi gli unici bilanci ‘approvati’ dalle organizzazioni sindacali sono quelli di Riccione e Santarcangelo (‘e vada come vada - chiosa in proposito Urbinati, riferendosi alla complicata situazione del Comune clementino - chiederemo che venga rispettato’). Dialogo c’è stato anche con Cattolica, che però ha deciso di ritoccare sia l’addizionale Irpef che l’Imu sulle prime case. E con Rimini? Il confronto è aperto, ‘valuteremo se di qui all’approvazione in consiglio comunale - il 27 giugno - ci saranno i margini per chiudere’”, LaVoce (p.14).


“Il rischio evasione c’è, e non soltanto sulle abitazioni, ma anche sugli immobili commerciali e artigianali. Come ha denunciato la Cna di Rimini nei giorni scorsi, «moltissime imprese non hanno proprio i soldi per pagare l’acconto Imu». I conti si faranno presto. Alla fine del mese si saprà quanto i riminesi hanno versato di Imu. «Sicuramente l’anno scorso c’è stato più fermento, abbiamo avuto anche maggiori richieste di informazioni e un maggior lavoro da sbrigare — premette il direttore nazionale e riminese del Caf dell’Acli, Paolo Conti — Stavolta poi l’aver congelato l’aliquota sulla prima casa ha notevolmente ristretto il numero dei contribuenti. Nei nostri uffici della provincia quest’anno abbiamo assistito ‘solo’ 11mila riminesi, contro i 27mila dell’anno scorso». Un calo netto: saranno i primi rendiconti sull’Imu a dire se la flessione dipenda solo dalla sospensione del pagamento della prima casa, o se invece sia anche il frutto dell’evasione dell’imposta. Il Comune di Rimini conta di incassare dall’Imu oltre 54 milioni di euro, di cui 13 milioni dalla prima casa. Sempre che l’aliquota non venga soppressa”, ilCarlino (p.6).
“Buone notizie dalla legge, appena approvata in Parlamento, di conversione del decreto sblocca-debiti della pubblica amministrazione, per le finanze del Comune di Rimini. Nell’ultimo passaggio in Senato infatti il provvedimento ha imbarcato anche alcuni correttivi alla distribuzione dei tagli previsti dal decreto sulla spending review del Governo Monti. A beneficiarne tra gli altri Comuni anche Rimini, per il quale ‘il taglio –spiega l’assessore al Bilancio Brasini - è così passato dai 4,4 milioni di euro inizialmente previsti a 4,2 milioni, con una riduzione del 4,4%’”, NuovoQuotidiano (p.5).


Pastorale. “La coperta è corta e la rivoluzione che sta investendo la Diocesi non è per niente semplice. Ecco perché è lo stesso vescovo a “benedirla” e a lanciare un appello di «collaborazione tra sacerdoti della stessa zona pastorale, per aiutarsi reciprocamente nella vita spirituale, in modo che ognuno possa dare il meglio di sé e le comunità non ne ricevano un impoverimento, ma nuovo slancio di vita cristiana e di impegno missionario». Parole di incoraggiamento che arrivano vista «la condizione di diminuzione dei sacerdoti », come spiega lo stesso monsignor Lambiasi”, Corriere (p.10).


“LA STORICA chiesa di San Nicolò sempre più ‘ostaggio’ delle prostitute. Come la mettiamo don Dino? «La mettiamo male, cosa vuole che le dica, sono io il primo ad essere scandalizzato», risponde il parroco Dino Paesani, ‘reggitore’ anche di altre parrocchie del centro storico. Come già si è rilevato, le prostitute si stanno sempre più avvicinando spudoratamente al centro”, ilCarlino intervista don Dino Paesani (p.4).


Sequestri. “«Confido che le autorità competenti risolvano il momento di stallo in cui si trova la mia azienda, in modo da poter tornare anche a pagare gli stipendi dei circa 100 dipendenti ». E’ ciò che sostiene Mario Formica, titolare della Alfad, indagato dalla procura di Rimini per evasione fiscale”, Corriere (p.8).