GIORNALAIO 14.06.2013

Venerdì, 14 Giugno 2013

giornalaioFogne Rimini: 36 mln da Roma? Imprese, pressione fiscale al 77%. Ciclabile, i numeri sugli incidenti a lungomare. Sono troppe le spiagge ancora prive di autorizzazioni paesaggistiche. Scm scrive agli operai. Premier Letta a Meeting

 

Fogne, forse arriveranno un po’ di soldi da Roma. “Arrivano buone notizie da Roma: Rimini potrebbe ‘intercettare’ 36 milioni di euro di fondi europei, da destinare interamente al piano di salvaguardia della balneazione. Soldi che permettono a palazzo Garampi di poter avviare lavori per riuscire a chiudere, in tempi ragionevoli, non solo 8 ma tutti gli 11 sfioratori a mare. La notizia è emersa nell’ultimo incontro tenutosi al ministero dell’Ambiente, al quale hanno partecipato i tecnici di Hera e del Comune”, ilRestodelCarlino (p.3). “Ne ha bisogno palazzo Garampi, di risorse extra, visto che il piano fogne attuale non è coperto che per la metà. Il piano prevede investimenti per 137 milioni di euro, di cui quasi 50 già appaltati per l’intervento avviato a San Giuliano (Rimini isola), il raddoppio del depuratore di Santa Giustina (alerei 26 milioni) e la nuova condotta di Rimini nord (17 milioni). Da qui al 2015 il Comune di Rimini ha previsto di investire 15 milioni di euro, 5 all’anno, finanziandoli con la tassa di soggiorno. Più in difficoltà Hera, che dovrebbe contribuire con altre risorse proprie”. E l’assessore all’ambiente del Comune Sara Visintin ha assicurato a Miramare che “Di sicuro c’è che i prossimi interventi, dopo aver appaltato i lavori a San Giuliano (Rimini Isola), quelli per il depuratore di Santa Giustina e per la condotta di Rimini nord, «ci concentreremo sulla zona sud. Andremo a progettare e finanziare presto la condotta Rimini sud (il collettore per le acque reflue, che toglierà dagli scarichi a mare una quantità ingente di reflui) e poi l’intervento sullo sfioratore Colonnella 2»”.
“I nuovi cartelli di divieto di balneazione stanno attirando la curiosità di tanti. La novità sotto gli occhi di tutti da qualche settimana è infatti la “veste grafica” scelta per ricordare ai bagnanti che quando le fogne versano in mare non bisogna buttarsi in acqua. Se da un lato, una delle due plance è destinata a ricordare di non fare il bagno, dall'altra si mostrano le bellezze di Rimini. I particolari dei fondali del mare di Rimini, le cui foto sono state affisse nei 155 cartelli disseminati lungo la costa da Miramare a Torre Pedrera”, CorriereRomagna (p.7).


Ciclabile. LaVocediRomagna (p.13) pubblica le variazioni dei dati sulla pericolosità del lungomare riminese nel corso degli anni. “Queste le sequenze annuali per il lungomare Di Vittorio fra il 2005 e il 2010 compresi: incidenti 21, 18, 18, 15, 14, 9; feriti 19, 14, 16, 14, 17, 5; morti zero. Per il lungomare Murri: incidenti 23, 13, 6, 17, 17, 10; feriti 25, 7, 4, 17, 12, 8; morti zero. Per il lungomare Tintori: 14, 11, 7, 4, 12, 8; feriti 13, 8, 12, 5, 10, 8; morti zero. In cifre assolute la tendenza, come vediamo, è in diminuzione. Indici di lesività: lungomare Di Vittorio 889 feriti ogni 1.000 incidenti nel 2007, 556 nel 2010; lungomare Murri 667 nel 2007, 800 nel 2010; lungomare Tintori 1714 nel 2007 (il dato più alto quell’anno, fra le strade con un minimo di 4 incidenti), 1000 nel 2010 (cioè un ferito in media ogni incidente). Indici di mortalità: zero in tutti e tre i casi, fra gli anni 2001-2010…E’ possibile effettuare un confronto fra due quinquenni, 2001/2005 e 2006/2010: nel lungomare Di Vittorio gli incidenti sono passati da 95 a 74, i feriti da 98 a 66; lungomare Murri, incidenti passati da 98 a 63, feriti da 91 a 48; lungomare Tintori, incidenti da 78 a 42, feriti da 60 a 43. Solo in questa ultima strada si registra dunque nel passaggio all’ultimo quinquennio un lieve aumento della lesività media, che passa da meno di uno a circa un ferito ogni incidente…Negli archivi di cronaca abbiamo trovato due tragici episodi. Il 9 settembre 2009 un furgone in uscita dal parcheggio a spina di pesce sul lungomare Tintori si scontrò con un trenino turistico: un 88enne della provincia di Pisa ebbe il braccio schiacciato e dopo 20 giorni purtroppo morì in ospedale a Pontedera. Sul lungomare Murri il 30 maggio 2012 un pick up, uscito dal parcheggio e mentre manovrava in inversione, non riuscì ad evitare l’impatto con uno scooter guidato da un 17enne, Amos Zaghini, che stava andando a scuola all’alberghiero”.


Pressione fiscale. “L’ACCONTO IRPEF di luglio? Non lo pagherà un’azienda su dieci. Per non parlare dell’Imu: molte imprese riminesi non avranno i soldi nemmeno per l’acconto, che scade il 17 giugno. Alla vigilia del pagamento della prima rata Imu, una delle tasse più indigeste alle aziende, perfino il Comune di Rimini teme un alto tasso di evasione tra le attività, complice la crisi. I segnali ci sono tutti, come conferma il direttore della Cna di Rimini Salvatore Bugli: «Tra le 3mila imprese che si rivolgono a noi per la contabilità e gli altri servizi, l’aria è pesantissima. Moltissimi imprenditori ci hanno già ‘avvisato’ che non potranno in alcun modo pagare l’Imu, perché non hanno più liquidità». MA L’IMU è solo la punta di un iceberg”, ilCarlino (p.4).
“Fabrizio Moretti, presidente Cna Rimini, non ha dubbi: «Alla fine il conto lo paghiamo sempre noi: sopravvivere sta diventando impossibile». Già perché proprio secondo i dati di Cna il capoluogo di provincia con la pressione fiscale complessiva più alta di Italia risulta essere Bologna con il 77,23 per cento a fronte di una media nazionale del 69,48 per cento. «Non abbiamo ancora i dati ultimi di Rimini, li stiamo attendendo - spiega Moretti - ma abbiamo la certezza che la nostra situazione non si discosta di tanto dal bolognese: abbiamo un livello di pressione fiscale devastante ». Anche perché per pagare tutto e andare in pari serve lavorare 282 giorni all’anno, contro una media nel resto di Italia di 254”, Corriere (p.3).


Demanio. “Rivedere i criteri di calcolo delle concessioni demaniali sulle pertinenze per superare i contenziosi e consentire alle imprese di recuperare le somme versate in eccesso. E’ la richiesta avanzata dal deputato PD riminese Emma Petitti, membro della Commissione turismo e attività produttive, che ha partecipato ieri all’incontro fra il viceministro dell’Economia e finanze Stefano Fassina e i rappresentanti delle categorie economiche sulla questione della rideterminazione dei canoni demaniali”, LaVoce (p.13).
I proverbiali tempi lunghi della burocrazia italiana non hanno infatti ancora consentito a tutti i bagnini di entrare in possesso dei necessari permessi e quindi di rimontare, così come previsto dal piano spiaggia del Comune, i giochi per bambini, i campi da beach tennis e beach volley e i gazebo. In Comune hanno infatti segnalato ad alcuni di loro irregolarità o comunque carenze nelle pratiche consegnate agli uffici per poter appunto ottenere le autorizzazioni. I problemi riguarderebbero in particolare la planimetria dello stabilimento oppure le fotografie a corredo della documentazione: «Insomma – tuona Giorgio Mussoni presidente di Oasi Confartigianato, una delle maggiori cooperative di bagnini presente a Rimini – siamo alla follia. Prima ci fanno aspettare mesi e mesi prima di poter rimontare le strutture e ridare finalmente alla nostra spiaggia il volto che si merita. Poi quando il traguardo sembra vicino scappano fuori con altre richieste (in alcuni casi si tratta di una semplice altalena) che non faranno altro che aumentare ancora di più i tempi quando, lo ricordo, la stagione è già bella che cominciata»”, NuovoQuotidiano (p.5).


Aeradria. “Gioenzo Renzi (FdI) interrogando ieri sera in consiglio comunale sull’affaire Aeradria è tornato a sollecitare l’amministrazione ad accertare eventuali azioni di responsabilità nei confronti di un consiglio di amministrazione che «costa 160mila euro all’anno» e che si fonda su «nove nomine consociative», «è un dovere del Comune». Renzi mettendo in fila gli ultimi eventi, dalla procedura di concordato (il nuovo termine al tribunale verrà chiesto il 20 giugno, il giorno dell’udienza sull’istanza di fallimento di Aeradria avanzata dalla Procura) all’imminente aumento di capitale (che si sobbarcherà la Fiera), ma anche l’assemblea dei soci che non ha ancora accolto le dimissioni offerte dal presidente Massimo Masini, insieme a «i ripetuti aumenti di capitale pubblici nonostante i rilievi dei revisori», e alle «ricadute non chiare sui bilanci di Comune e Provincia», chiede anche di fare chiarezza sulle intenzioni dell’amministrazione. Ma l’assessore Gianluca Brasini si è limitato a sottolineare: «C’è la volontà chiara dei soggetti pubblici di diminuire la propria presenza a favore dell’ingresso di un vero partner industriale, competente nel settore»”, LaVoce (p.5).


Scm scrive agli operai. “«La crisi del nostro settore di sbocco è fortissima, peggiore di quanto qualunque operatore qualificato avesse previsto», si legge nella missiva firmata dalla direzione in cui si dà conto della relazione Acimall (associazione di categoria) che in questo prima trimestre 2013 registra una riduzione delle aziende associate del 20% e del personale di quasi il 30%. «I nostri maggiori concorrenti dichiarano una contrazione degli ordini nel 2013 tra il 5 e l’8%, contrariamente Scm sta registrando alcuni, seppur leggeri, miglioramenti. E’ evidente che senza la forte riduzione di costi del piano industriale le già pesanti perdite cumulate in questo periodo di congiuntura negativa avrebbero compromesso in modo irreversibile la sopravvivenza del nostro Gruppo. Tale piano ha comportato peraltro fortissimi investimenti in prodotti, processi, progetti e risorse qualificate per competere nel mutato contesto competitivo»”, LaVoce (p.18).


‘Nuovi’ partiti. “Nasce Sinistra d’Alternativa, il movimento che si candida a diventare «il quarto polo principale nello scenario politico». E tra i primi temi da affrontare ci sarà l’emergenza abitativa: «Nel solo centro storico si stimano oltre 1.200 appartamenti sfitti: siamo pronti a presidi e occupazioni per dare un segnale forte». E il mirino viene puntato anche sulla Scm, su cui spiegano: «La dirigenza deve essere cambiata. Le dirette concorrenti presentano bilanci decisamente migliori». Il movimento è stato presentato ufficialmente ieri: in sala commissioni del Comune c’erano il portavoce Cristian Tamagnini, il consigliere di Fds Savio Galvani, l’ex coordinatore comunale di Sel e Eugenio Pari. Obiettivo: «Fare confluire al suo interno le forze di sinistra»”, Corriere (p.3).


SARÀ il premier Enrico Letta ad inaugurare la 34esima edizione del Meeting di Rimini, che si svolgerà dal 18 al 24 agosto, ed avrà come titolo ‘Emergenza Uomo’”, ilCarlino (p.1).