GIORNALAIO 01.06.2012

Sabato, 01 Giugno 2013

giornalaioLarghe intese per Aeradria, Pizzolante: Carim pensi a fare il suo mestiere. Confindustria, Mariotti va via: No a Maggioli. Partiti, è tempo di spending review 

 

Aeradria, ieri incontro bipartisan con parlamentari e consiglieri regionali di Pd e Pdl. Il sostegno di Sergio Pizzolante. “«Sull’aeroporto sono stati fatti tanti errori. Le colpe dei soci di Aeradria sono note: hanno sostenuto una gestione del ‘Fellini’ che si è rivelata non all’altezza, hanno atteso per anni invano il piano regionale degli aeroporti senza accelerare sulla privatizzazione». AL TEMPO STESSO, continua Pizzolante, «la Carim non può però dare lezioni di buona gestione dopo il commissariamento subito e le ingenti perdite (189 milioni, ndr). In più vorrei ricordare che il compito della Cassa di Risparmio è quello di prestare risorse a famiglie e imprese, cosa che sta facendo male tra l’altro in questo periodo, e non certo gestire l’aeroporto». Per questo motivo, ribadisce Pizzolante, «la guerra tra poteri ormai deboli non serve alla città. Gli enti soci hanno le loro colpe e responsabilità, la Carim, che ha le sue ragioni da difendere vantando 9 milioni di crediti verso Aeradria, non può però permettersi di essere arrogante». Da qui l’impegno, preso ieri dai parlamentari insieme agli enti soci, di costruire in questi giorni un percorso che porti al salvataggio di Aeradria”, ilRestodelCarlino (p.4).

 
Confindustria, lunedì l’assemblea con Squinzi che eleggerà Paolo Maggioli a succedere a Focchi. “«Lascio Confindustria Rimini: la nomina di Paolo Maggioli significa continuare con un sistema che ha retto Rimini per troppi anni e che oggi non tiene più. Un sistema in cui troppo spesso interessi di parte sono venuti prima di quelli generali, in cui su un tema come l'evasione fiscale si sono dette cose e dati esempi non certo edificanti. Nell'indicazione del nuovo presidente serviva un segnale di discontinuità che è venuto a mancare». Bonfiglio Mariotti lancia lui il sasso. Mandando un segnale molto forte ed inequivocabile: «Vado via da Confindustria Rimini (dove ha ricoperto per due mandati il ruolo di membro nel direttivo, ma non esce dal sistema nazionale dove è a capo di Assosoftware, associazione nazionale delle aziende informatiche aderenti all'associazione, ndr) e ritiro anche l'adesione di Italstudio Spa, il gruppo informatico di cui sono presidente (oltre 160 dipendenti, ndr)»”, NuovoQuotidiano (p.3).

 
Il Pd alle prese con crisi dà il via alla sua spending review, ilCarlino (p.5). “Il Pd nazionale si prepara a ricorerre alla cassa integrazione per 180 dipendenti a causa dell’azzeramento del finanziamento pubblico ai partiti. Ma anche dalle parti di via Beltramelli, dove quei soldi non sarebbero comunque arrivati, si cominciano a fare i conti con il prossimo bilancio. Che si annuncia all’insegna del ‘lacrime e sangue’. Mai come quest’anno le casse del Pd riminese appaiono svuotate. E la ricetta non può che essere quella dei tagli. Su tutte le voci dei costi, compresa dunque quella relativa alle spese per il personale. «Non faremo ricorso alla cassa integrazione — premette il tesoriere del Pd, Renzo Casadei — ma la riduzione della spesa dovrà interessare tutti i settori, quindi anche i dipendenti». Che nella federazione riminese sono 6: due a tempo pieno e quattro part-time. POCA ROBA rispetto agli oltre 50 dipendenti su cui poteva contare il Pci riminese a metà degli anni ‘80”.
“Il responsabile organizzativo, Alberto Pietrelli, ha un vantaggio: il partito non ha dipendenti e quindi nessuno sta passando brutti momenti. «L’attività si regge grazie al lavoro dei volontari». Meglio così, allora. «Non proprio. E’ stato deciso di chiudere le sede provinciali, nel senso che localmente dovremo provvedere con l’autofinanziamento. La sede riminese in via Bonsi ha costi molto alti, quasi 40mila euro all’anno. E’ chiaro che non ce la possiamo più permettere e ne dovremo trovare una più economica. Bisogna vedere quali saranno le prossime decisioni, fra giugno e luglio. Ad esempio quante risorse saranno destinate localmente. Noi ogni anno per il tesseramento inviamo a Roma circa 50mila euro, se ci lasciassero gestire il tesseramento qua a Rimini, saremmo a posto. Certo una sede provinciale più economica la dovremo trovare ugualmente »”, CorriereRomagna (p.9).


Asili, via alla petizione contro il sistema integrato. “«Il privato non lo vogliamo. Farà aumentare a dismisura le rette scolastiche e ci toglierà queste bravissime insegnanti che ogni giorno si occupano con amore e dedizione dei nostri figli».I genitori dei 60 bimbi dell’asilo Cerchio Magico di Rimini non ci stanno alla prossima privatizzazione della scuola, che riguarderà dal prossimo anno scolastico anche un altro nido questa volta viserbese, il Bruco Verde (la gestione è stata fino ad ora nelle mani della Asp Valloni) e aderiscono così con «entusiasmo e convinzione» alla raccolta firme promossa dai consiglieri comunali Brunori, Idv, Galvani, FdS e Pazzaglia, Sel-Fare Comune.Obiettivo dell’iniziativa appunto convincere il Comune a fare retromarcia e più in generale cambiare politica sugli asili nido: «Il sistema educativo integrato pubblico-privato promosso dalla giunta Gnassi – si legge nel testo della petizione - funziona se va ad incrementare l'offerta complessiva per rispondere alla domanda reale di posti nido e non se viene utilizzato per effettuare un travaso dei nidi comunali dalla gestione pubblica a quella privata. Per questo motivo chiediamo al signor sindaco di investire le risorse necessarie per la gestione diretta di tutti gli asili di proprietà del Comune»”, NQ (p.7).


“NOTTE DI TERRORE a Riccione, dove un magrebino armato di un coltellaccio da cucina ha rapinato cinque persone in un’ora, ferendo una giovane donna che aveva tentato di salvare la sua borsa. Le vittime lo descrivono come un giovane ‘fuori di testa’, forse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Quel che è certo è che ha seminato la paura al punto che i carabinieri hanno chiesto ad alcuni hotel della zona di bloccare le porte automatiche”, ilCarlino (p.3).


Il convegno sulla casa-famiglia. “«DON ORESTE Benzi era un matto, un bambino, un profeta, un mistico, un santo. Ha saputo dare ai poveri una comunità, dove le case famiglia sono diventate la parte più preziosa». Viene ricordato così don Benzi, da Pino Pasolini, tra i primi arrivati nella grande famiglia spirituale della Comunità Papa Giovanni. Migliaia di persone, provenienti da tutta Italia, ieri hanno festeggiato alla Fiera i quarant’anni dalla nascita della prima casa famiglia di Coriano”, ilCarlino (p.8).


“«Chiediamo a gran voce - ha detto Ramonda - il riconoscimento delle case famiglia con una legge ordinaria dello Stato: i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo accolto decine di migliaia di bambini con gravi handicap, adolescenti a rischio devianza, persone con malattie mentali, giovani tossicodipendenti, donne e uomini che uscivano dal carcere o che vivevano in strada »… Ramonda ha infine precisato che chi viene accolto in una casa famiglia costa meno rispetto ad altre strutture, ad esempio ospedaliere: 50 euro al giorno contro 300. Quindi un «accolto su due sta in casa famiglia gratuitamente ». Logica conseguenza. «Chiediamo senso di giustizia, lo Stato riconosca il diritto di mantenimento a tutti, lo Stato è debitore di 11 milioni nei confronti degli accolti»”, Corriere (p.9).

 
Infiltrazioni mafiose. “Qualcosa che non andava in quelle duecento variazioni societarie negli alberghi registrate nell’ultimo anno e su cui aveva avanzato forti dubbi la Prefettura, effettivamente c’era. Nell’aprile 2012 la gestione di un hotel di Miramare era finita ad una donna, coadiuvata a gestire la struttura dal compagno. Ed è proprio su Luigi Lamberti, 60enne originario di Pagani in provincia di Salerno e già noto alle forze dell’ordine ma domiciliato a Rimini, che si sono concentrate le indagini coordinate dalla Procura di Salerno e condotte dai carabinieri del capoluogo campano. Sarebbe infatti lui, secondo gli inquirenti, il principale collaboratore di Aniello Basile, il 44enne vicino al clan Cava di Quindici, in provincia di Avellino, e ritenuto alla guida della banda sgominata dall’operazione ribattezzata Annibale”, LaVocediRomagna (p.17).


Ieri a Rimini il poeta Alessandro Fo, in occasione della festa delle scuole Karis, LaVoce (p.6).