GIORNALAIO 03.05.2013

Venerdì, 03 Maggio 2013

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Aeradria, conflitto d’interesse per la società che dovrà cercare per la provincia soci privati

 
Aeradria, oggi Eurafrica merchant dovrà consegnare alla provincia di Rimini una proposta per il piano industriale che accrescerà le potenzialità del concordato (il numero dei passeggeri). Intanto i numeri dal Fellini non sono incoraggianti. “A marzo i passeggeri sono stati appena 33mila, il 37% in meno rispetto all’anno scorso, di questi solo 1.700 sono italiani. Per questi ultimi il crollo è stato verticale: -90%, mentre il numero dei passeggeri internazionali (grazie ai russi) soffre meno, con un calo pari all’11,8%. Da gennaio a marzo, dal ‘Fellini’ sono passati 82mila passeggeri (-37% rispetto al 2012), di cui 75mila stranieri. Senza i russi, il ‘Fellini’ avrebbe già chiuso i battenti”, ilRestodelCarlino (p. 11). Sergio Pizzolante allora torna in carica e cerca una mediazione che incoraggi i creditori ad accettare i termini del concordato, chiede cioè che siano pagati. “«Se Aeradria fallisce, Rimini rischia di perdere tutti i contratti con i russi, che in questo momento tengono a galla non solo l’aeroporto ma anche una buona parte dell’economia e del turismo della Riviera». L’onorevole del Pdl per questo chiede alla Provincia (azionista di maggioranza con il 38%) e agli altri enti pubblici di «azzerare completamente le proposte fatte a creditori e fornitori, e cercare un nuovo accordo che salvi Aeradria e tuteli di più i creditori dell’aeroporto»”.
E intanto sorgono nuovi dubbi sull’operazione per la privatizzazione messa in piedi dal presidente della provincia Stefano Vitali. “Non si può fare”, dice l’ex parlamentare. Creerebbe un enorme conflitto di interessi. «La Provincia avrebbe affidato il ruolo di advisor per la privatizzazione del Fellini ad una società ‘controllata’ dal principale concorrente all’asta di privatizzazione. Lo stesso advisor sarebbe il soggetto incaricato di predisporre il piano industriale di rilancio dell’aeroporto posto a base dei contenuti economici del bando e dei criteri di aggiudicazione. Ammesso che così stiano le cose (ma nessuno dalla Provincia di Rimini si è peritato di smentire) occorre semplicemente dire che così non si può fare».


Abusivismo commerciale. Il Comune propone mercatini etnici per risolvere il problema ma le categorie (Fiva e Anva) bocciano il piano. “Entrambe le associazioni ricordano che "esperienze del genere sono già state tentate in passato, ma non hanno prodotto alcun risultato apprezzabile". In accordo con le associazioni del commercio ambulante, tra la fine degli anni Novanta e l'inizio del Duemila, fu messa a disposizione, in estate, l'area mercatale di Miramare: "All'inizio parteciparono parecchi – ricorda Angelini - poi un po' alla volta non venne più quasi nessuno. E si era trattato di una iniziativa che avevamo sostenuto anche noi, e a costi notevoli". Ma la questione è anche di principio: "Abbiamo a che fare con soggetti illegali – sottolinea Giorgetti - l'integrazione deve passare attraverso le regole, non improvvisamente attraverso scorciatoie". Il timore è che si generino "tensioni sociali. Gli ambulanti regolari - continua il presidente Anva - già vivono oggi mille difficoltà e in più pagano le tasse, il suolo pubblico. Improvvisamente ritrovarsi con zone appetibili assegnate a chi operava nell'illegalità... Poi non si parli di 'etnico' perché di etnico certi mercatini hanno poco o niente"”, NuovoQuotidiano (p.5).


Turismo, che paura i parchi in Italia. Sui quotidiani oggi le reazioni alla campagna pubblicitaria promossa dalla Svezia contro Italia, Spagna e Grecia, dove una bimba piange perché non vuole andare in vacanza sul Mediterraneo.
“«SIAMO INTERVENUTI GIA’ ieri mattina, per via diplomatica , per il ritiro di questa pubblicità». Il direttore generale dell’Enit, Andrea Babbi, si è subito mosso per difendere non solo Rimini, ma tutta l’Italia turistica dalla campagna pubblicitaria denigratoria messa in atto dal parco di Liseberg. «Abbiamo parlato anche con Creta e Maiorca, le altre due destinazioni colpite e abbiamo anche contattato l’European Travel Commission. Adesso attendiamo le risposte. Sicuramente non ci lasciamo impressionare da simili trovate pubblicitarie», dichiara Babbi”, ilCarlino (p.3).


Intanto, “arriva Rimini wellness e gli hotel fanno il pieno. Da giovedì 9 a domenica 12 scatta l’appuntamento con l’ottava edizione della fiera del benessere che porterà in Riviera migliaia di persona. E, in controtendenza rispetto alle nuove frontiere del turismo, le prenotazioni sono scattate da tempo. «Le richieste sono tantissime - spiega il presidente dell’Associazione albergatori di Rimini Patrizia Rinaldis - e non limitate solo al capoluogo. Avremo due o tre giorni di pieno»”, CorriereRomagna (p.6).


La pista ciclabile protagonista di un video virale, in negativo. E’ Hitler a dimostrare l’insensatezza dell’opera, non separata adeguatamente dalla corsia per gli autoveicoli, realizzata senza trovare una soluzione per i posti auto che sono venuti a mancare. Il sindaco corre ai ripari: tutta colpa del demanio. “SUBITO il lungomare ai riminesi, o sarà la guerra... Andrea Gnassi torna in missione a Roma oggi, per strappare il sì definitivo (e nero su bianco) dell’Agenzia del Demanio, che si è impegnata a cedere a titolo gratuito il lungomare. «Abbiamo avuto una promessa di impegno dall’Agenzia, se non otterremo le risposte che aspettiamo questa volta andiamo davvero per via legali», annuncia Gnassi”, ilCarlino (p.2).


Asl unica romagnola, ieri il presidente Vitali e i sindaci della Provincia hanno incontrato l’assessore regionale per la sanità. “Gli amministratori riminesi sono d’accordo sia sugli obiettivi dell’Azienda unica, sia sui tempi. In diversi sono però intervenuti per sottolineare come l’operazione abbia una debolezza di fondo: due Ausl come Forlì e Cesena, al di sotto dei 180mila utenti, con i conti (diciamo così) da tenere sotto controllo. Ecco, siccome Rimini evidenzia la bontà dei propri bilanci, rivendica con forza la qualità dei servizi: guai a peggiorare. Quindi? Si chiede la supervisione di un arbitro imparziale, nella figura della Regione. E le garanzie vengono chieste preventivamente. Vitali ha infine suggerito che l’Ausl unica possa contare su una maggioranza solida e non variabile. Vuol dire che se si dice ok, poi deve essere ok, non sono ammessi i ripensamenti già visti ad esempio sul trasporto pubblico o le ben note prese di posizione campanilistiche su fiere, congressi e aeroporti”, Corriere (p.8).


Auguri di buon compleanno al NuovoQuotidiano che oggi soffia su una torta con due candeline.