GIORNALAIO 09.04.2013

Martedì, 09 Aprile 2013

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Urbanistica, il taglio al prg giovedì in consiglio. Pagamenti pa, il governo ne sblocca un po’ anche per Rimini. Fellini, saldo passeggeri in rosso. Trc, Riccione (quindi) scende. Scm, per ora niente proteste, o quasi


Urbanistica, la variante al prg del sindaco in consiglio giovedì. “In sostanza la cura dimagrante di Gnassi, rispetto alla capacità edificatoria di 5.400 alloggi del piano regolatore, ridotti a 5.000 (nell’arco di 15 ani) dal Psc adottato due anni fa insieme con il Rue, taglierebbe ulteriori 1.200 - 1.800 appartamenti. Va detto che i tecnici comunali ricordano che tra loro molte schede urbanistiche non sono confrontabili, e su alcune il carico urbanistico potrebbe addirittura aumentare. Nonostante i dubbi della minoranza, il dirigente Fabbri ha confermato che i piani convenzionati non cambieranno, se già firmati. Si tratta di Portofino, elettrodotto e pochi altri”, ilRestodelCarlino (p.9).
“"Credo che il sindaco Andrea Gnassi abbia fatto bene a prevedere la variante al Prg: il suo è una atto di chiarezza". Così il direttore di Cna e vice presidente della Camera di Commercio, Salvatore Bugli, ieri mattina a margine della presentazione dell'edizione 2013 del Premio Art'Arte. "Però attenti a non creare un conflitto con i privati" ha continuato"”, NuovoQuotidiano (p.5).


Pagamenti della pa, il governo vara il decreto legge. “MA QUANTI, di quei 40 miliardi finalmente sbloccati dal governo, finiranno a Rimini? Difficile dirlo, ma sicuramente quei soldi potrebbero rivelarsi una bella boccata d’ossigeno per le aziende, anche se non bastano. I numeri parlano da soli. La Provincia potrebbe avere dal decreto (secondo una prima stima) all’incirca 2 milioni di euro, ma ha tuttora debiti verso le aziende fornitrici di beni e servizi per 3 milioni. Altri due milioni di euro, dall’inizio dell’anno a oggi, sono già stati versati dall’ente alle imprese per andare incontro alle difficoltà degli operatori. «Al momento — spiega da corso d’Augusto — non è chiaro se quei 2 milioni (sulla carta), che arriveranno da Roma si aggiungono ai 2 che abbiamo stanziato da inizio anno, o se invece sono la ‘ratifica’ del denaro già versato». Per quanto invece riguarda il Comune di Rimini, «grazie a una buona gestione della liquidità — spiega l’assessore al Bilancio Gianluca Brasini — abbiamo già pagato 3,2 milioni di euro di quei 4,5 milioni esigibili dalle imprese al 31 dicembre. Ci resta da versare 1 milione e 300 mila euro».  L’AUSL di Rimini (come le altre aziende sanitarie dell’Emilia Romagna) è l’ente pubblico più esposto con i fornitori. L’azienda sanitaria riminese deve circa 62 milioni di euro”, ilCarlino (p.3).


Fellini, in attesa di sapere cosa si deciderà in tribunale, arrivano cattive notizie dalla pista. “NEMMENO i voli dalla Russia salvano il disastroso inizio dell’anno del ‘Fellini’. Per l’aeroporto di Rimini il 2013 si è chiuso, nei primi due mesi, con una perdita secca di 30mila passeggeri rispetto al 2012. L’anno scorso, nei mesi di gennaio e febbraio, dal ‘Fellini’ infatti transitarono 77.100 passeggeri. Quest’anno, nei primi due mesi, l’aeroporto di Rimini si è dovuto accontentare di appena 48.688 passeggeri, di cui 44.322 sui voli internazionali (-11,2%) e appena 3.773 sui voli nazionali (-85,7%). Non avere più i voli settimanali per la Sicilia (con WindJet) ha significato una perdita non da poco. L’unica voce in positivo, per il ‘Fellini’, è il trasporto merci: tra gennaio e febbraio sono partite da Miramare 160 tonnellate - quasi tutte destinate alla Russia - con un aumento del 187,5% rispetto allo scorso anno. Una magra consolazione, perché con questi numeri quello riminese si attesta come uno tra i cinque peggiori aeroporti in Italia per riduzione (in percentuale) di passeggeri”, ilCarlino (p.8).


Trc. Riccione ‘toglie il disturbo’. “Una delibera di giunta per scendere dal Trc. E’ ciò su cui si sta lavorando negli uffici del Comune: un passaggio ritenuto fondamentale per avviare senza troppi incidenti di percorso una direzione di marcia da alcuni desiderata da tempo, dato il clima non troppo favorevole che da un anno e mezzo a questa parte si respira quando si nomina il metrò di costa. Fermarlo ora costerebbe 51 milioni. Una presa d’atto da parte della giunta non dovrebbe tardare molto ad arrivare, non appena finito il trambusto dell’approvazione del bilancio. In quella delibera, il Comune non farà altro che avvalersi del parere legale chiesto all’avvocato romano Gianfranco Passalacqua, specializzato in diritto amministrativo, che ha fornito un parere di natura esclusivamente legale sulla possibilità o meno per il Comune di Riccione di uscire dall’accordo di programma. Parere che (finora visionato direttamente solo dal sindaco, dall’assessore al bilancio e da altri dirigenti comunali), come emerso anche nei giorni scorsi, ha sancito questa possibilità”, CorriereRomagna (p.11).


Nelle mani di Equitalia. “TASSE, multe e contributi non versati alla previdenza, ai comuni e alla provincia. C’è un po’ di tutto nei quasi 40 milioni di euro recuperati da Equitalia nel 2011. La componente più alta di questa cifra è quella che riguarda il recupero dei mancati versamenti all’erario: ben 20,42 milioni di euro riscossi a cittadini e imprese. Seguono poi i mancati versamenti Inps, che ammontano a 12,85 milioni di euro. Per l’Inail Equitalia ha recuperato 360mila euro. Per gli enti statali sono stati recuperati 1,8 milioni e sono infine 4,31 i milioni riscossi coattamente per gli enti non statali, ovvero la tassazione non versata a comuni e alla Provincia”, ilCarlino (p.4).


Esuberi Scm. “Al di là delle valutazioni dell’azienda “per nulla convincenti”, ciò che fa imbestialire i lavoratori sono prima di tutto gli ennesimi, e pesantissimi, sacrifici chiesti loro, che non riguarderebbero peraltro solo i dipendenti licenziati (i primi licenziamenti potrebbero già scattare dopo il 6 settembre, giorno in cui scade il contratto di solidarietà applicato dal settembre scorso a tutti i 1.400 lavoratori del gruppo) ma anche coloro che rimarrebbero. L’azienda infatti chiede anche di aumentare la flessibilità del lavoro e di rinunciare al contratto aziendale, “che è quel valore aggiunto – spiega ancora il sindacalista - che consente di avere qualche euro in più in tasca. Una cosa inaccettabile, tanto più dopo che era stato promesso che non si sarebbero richiesti altri sacrifici al termine del piano. La nostra speranza è che a questo punto ci possa essere ovviamente un ripensamento da parte del gruppo. Anche per questo i lavoratori di Rimini hanno deciso per il momento di non metteranno in atto alcuna iniziativa di protesta, riservandosi naturalmente di agire in maniera differente nel caso in cui l’azienda perseveri invece nel suo proposito”. A protestare invece con tutta probabilità saranno questa mattina al temine dell’assemblea i lavoratori della Steelmec”, NQ (p.4).


A Riccione manifestazione di piazza per gli albergatori contro la tassa di soggiorno, ilCarlino (p.5).