Dati Istat, turismo in ripresa

Martedì, 09 Maggio 2023

A riprova della sempre più vivace attrattività di Rimini, i dati statistici provvisori appena pubblicati dalla Regione Emilia Romagna e riferiti ad arrivi e presenze turistiche nei primi tre mesi dell’anno che mettono in luce la progressiva ripresa del turismo in questo avvio di 2023 che va di pari passo con la riduzione della forbice rispetto all’andamento pre-pandemia. Da gennaio a marzo 2023 Rimini registra un +69% di arrivi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e un +34,6% di pernottamenti. In buona sostanza, rispetto al primo trimestre 2022, Rimini guadagna 124.946 pernottamenti; sul 2021 290.460 .

 Primo trimestre

2023 

2022 

2021 

2020 

2019 

2018 

2017 

2016 

arrivi 

182.118 

108.071 

36.051 

127.279 

200.969 

185.317 

164.512 

167.439 

pernottamenti 

486.092 

361.146 

195.632 

412.418 

536.599 

499.750 

441.762 

445.868 

                 

Interessante la fotografia del mese di marzo 2023, quello dei tre caratterizzato dai numeri più consistenti, che vede sul fronte degli arrivi Rimini con un + 35,3% su 2022 e addirittura un + 1,3% rispetto all’anno pre Covid 2019, variazione percentuale che si riduce leggermente se si guardano le presenze con un +13,6% rispetto al 2022 e un -1,8% rispetto al 2019.

“La ripresa del turismo è iniziata – commenta il Sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad -e i primi tre mesi del 2023 lo confermano. In attesa dei prossimi banchi di prova più consistenti, a partire dai dati di aprile con il primo bilancio sulla Pasqua e sui primi ponti primaverili, i dati provvisori dell’Istat appena pubblicati confermano un ottimo inizio d’anno trainato dagli eventi e dal calendario fieristico-congressuale e dal grande interesse verso l’offerta culturale cittadina. E tutto questo nonostante la pressoché totale scomparsa del mercato russo che ha pesato principalmente sul territorio di Rimini. Il fatto che gli ingressi legati alle gite scolastiche abbiano superato i livelli del 2019 segna una ripartenza straordinaria per un segmento fondamentale che è mancato per almeno un triennio. Se nel 2020 e nel 2021 abbiamo retto grazie agli italiani che hanno continuato a restare nel Paese per le vacanze, riscoprendone le bellezze e scegliendo località sicure, ora, che si è potuto dichiarare finalmente cessata l’emergenza pandemica, possiamo anche dire che chi viaggia premia sempre più quelle mete che hanno saputo riqualificarsi e interpretare le nuove esigenze dei viaggiatori. Naturalmente occorrerà attendere un quadro allargato e più ampio, ma i primi dati a disposizione mettono in evidenza segnali importanti che convergono verso il progressivo recupero dell’orizzonte pre pandemico.”