GIORNALAIO 28.02.2013

Giovedì, 28 Febbraio 2013

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A Riccione Pd azzerato. Aeradria, trattative con i libici. I riminesi nell’ultimo giorno di papa Benedetto


Tsunami a 5Stelle, ilRestodelCarlino passa in rassegna i sindaci da rinnovare il prossimo anno. Solo quello di Bellaria, per ora, non rischia di essere spodestato da un grillino, (p.2), né da uno dei suoi. Intanto il Pd crolla in pezzi, a Riccione di dimette in blocco il direttivo e a Rimini in tanti vogliono la testa di Emma Petitti e dell’ormai ritenuto falso rottamatore Federico Berlini, (p.3). “RACCONTANO di Emma Petitti addirittura in lacrime. Ha pianto il segretario uscente del Pd, dopo tutti gli attacchi subiti nelle ultime 48 ore da uomini del partito e simpatizzanti. «Cosa avremmo dovuto fare?», si è sfogata la Petitti con i suoi. La gioia per l’elezione alla Camera è già passata. Nel partito è iniziata la resa dei conti, ed Emma non sarà l’unica vittima. Sul banco degli imputati c’è anche il giovane segretario comunale Pd di Rimini, Federico Berlini. Si è presentato come il ‘rottamatore’ riminese (ma di renziana memoria), in realtà non ha rottamato nessuno se non il partito, sfilacciato e diviso come mai era accaduto prima”. 

A Riccione “la decisione è stata presa nel corso della riunione urgente convocata martedì sera, alla luce del risultato delle politiche: in provincia i grillini sono diventati il primo partito con il maggior numero di voti alla Camera, “conquistando” 14 Comuni su 27 (in Valconca la bandiera a 5 Stelle è stata innalzata in 9 municipi su 10). Tra i Comuni in cui il Pd ha perso più voti c’è Riccione. E’ stato Fabio Galli, assessore in Provincia e possibile successore di Emma Petitti, segretaria provinciale neo eletta alla Camera, a dire che nel partito vanno cambiate diverse cose per contribuire al rinnovamento”, CorriereRomagna (p.3). Intanto Elisa Marchioni torna a insegnare, Corriere (p.5).
Secondo LaVoce ci sono due sinistre l’una contro l’altra, “come in Angola quando si combattevano comunisti filosovietici e comunisti filo-cinesi, in regione due forze si contendono il potere”, (p.3). Malumore in giro per i circoli e sul fronte Biagini. “«Non parlo come consigliere comunale ma semplicemente come iscritto al Partito democratico da 45 anni». Lui è Bertino Astolfi, consigliere di Rimini per Rimini. «Non solo i renziani lo avevano detto ma lo avevo previsto e detto anche io in tempi non sospetti» attacca. Cosa? La batosta elettorale. «Dove sono oggi gli strateghi che tirano le file del Pd? Sono tutti al loro posto. Questo è assurdo. Quando protestavo sul metodo e sul modo, ovvero su come venivano distribuiti gli incarichi, i soliti ‘strateghi del partito’ osteggiavano e criticavano duramente il rinnovamento». Il riferimento va anche alle polemiche sollevate dopo le primarie. «Fra poco più di un anno ci saranno le elezioni in 21 su 27 Comuni della provincia, presumo già chi saranno i candidati sindaci e chi andrà in provincia, in regione e penso anche a Roma la prossima volta». Astolfi conclude sperando che «i vertici del partito e i suoi strateghi vengano azzerati e che finalmente si ascolti la gente comune, la base, gli iscritti»”, (p.14). Ma i grillini chi li ha votati? “Trovi l’insospettabile bagnino, l’albergatore che te lo confida salvo poi chiederti di non scriverlo, l’immobiliarista trasformato in attivista. E soprattutto gli aderenti ai vari comitati cittadini che in massa hanno messo la croce su quel simbolo del Movimento. Eccola qua una parte di quei 25.308 voti raccolti dai grillini nel solo Comune di Rimini, dove con il 29,51% hanno mancato il sorpasso sul Pd per soli 700 voti”,  (p.15).


Aeradria. “IL ‘FELLINI’ fa gola anche ai libici. Ci sarebbe anche un importante fondo di investimenti della Libia tra le società interessate ad acquisire quote di Aeradria, la società di gestione dell’aeroporto riminese. In realtà le voci sui possibili nuovi azionisti del ‘Fellini’ si stanno moltiplicando negli ultimi giorni, proprio mentre gli enti soci di Aeradria stanno tentando di salvare l’aeroporto dal fallimento. STEFANO Vitali per ora non si sbottona. Il presidente della Provincia (principale azionista di Aeradria con il 38%) ribadisce che le trattative per vendere una consistente quota di azioni dell’aeroporto sono ben avviate. Un’operazione che potrebbe portare, nel giro di poco tempo (entro l’anno) alla privatizzazione del ‘Fellini’, se andasse in porto. Tra gli interessati all’aeroporto di Rimini c’è stato anche il fondo F2i, amministrato dal manager Vito Gamberale e specializzato in investimenti su infrastrutture. F2i, che è da poco diventato l’azionista di maggioranza dell’aeroporto di Torino, ha anche incontrato Vitali nei mesi scorsi. «Ma Gamberale sta trattando ben altri aeroporti e non il nostro: la do come notizia ufficiale», dichiara ufficialmente Vitali. IN REALTÀ, se dovesse fallire l’assalto di F2i all’aeroporto di Bologna, Gamberale è pronto a fare ‘rotta’ su Rimini, e Vitali conosce bene le sue intenzioni”, ilCarlino (p.8).
“«Non abbiamo trattative aperte per privatizzare, anche perché non sarebbe neppure possibile. Ma per la cessione di quote (49 per cento al massimo)»”, Vitali al Corriere (p.8).
In campo ci sono anche altre trattative, su un altro livello però. Due in particolare. Più legate ai grandi gruppi d’investimento interessati a Bologna. Tra cui l’argentino di origini armene Eduardo Eurnekian, che già controlla il 49% dello scalo di Trapani e sta cercando di rilevare il 40% del Sanzio di Ancona. Eurnekian ha messo sul piatto anche un’offerta per entrare nel Marconi di Bologna. Mettiamola così. Se la parte privata decidesse di trattare potrebbe entrare in gioco anche lo scalo di Rimini. Attenzioni di un certo rilievo dall’est Europa invece non sono pervenute, fatta eccezione per un intermediario italiano che si era fatto avanti senza troppa convinzione a nome di un gruppo russo. Niente che potesse essere preso davvero sul serio”, LaVoce (p.17).


Carim abbandona il servizio di tesoreria del sindacato dei bancari, Corriere (p.10).


Per salutare papa Benedetto. “DUOMO gremito ieri sera per la messa voluta dal vescovo Francesco Lambiasi per salutare papa Benedetto XVI. Oltre mille fedeli hanno partecipato alla funzione celebrata da Lambiasi insieme a 30 sacerdoti della Diocesi, ai diaconi e a tanti religiosi…don Roberto Battaglia ha guidato a Roma molti dei suoi parrocchiani di Montescudo: «Noi eravamo in piazza San Pietro fin dalle 5 di mattina. Nell’incontro col Papa ha dominato la certezza,la certezza di quest’uomo così pieno di Cristo da trascinare tutti. Il Papa non è solo. Questo lo abbiamo sentito tutti noi. Ci ha trascinato nell’esperienza potentissima della presenza di Cristo»”, ilCarlino (p.8).