GIORNALAIO 15.02.2013

Venerdì, 15 Febbraio 2013

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Fogne di Rimini, s’indaga sulle responsabilità amministrative. Trc invasivo. Aeradria il giorno dopo, le reazioni di Vitali, Gnassi & co. Asili: crisi in giunta?


Fogne: l’inchiesta assume un’altra piega. La Procura ha individuato un consulente a cui affidare il compito di controllare la documentazione amministrativa esistente sul sistema fognario riminese. Si tratta di Daniele Senzani, professore associato di Istituzioni di Diritto Pubblico nell’Università di Bologna, esperto in tematiche relative al governo del territorio e strumenti di finanziamenti degli interventi di interesse pubblico. Il docente è esperto di giustizia amministrativa, di appalti pubblici, forniture e servizi. L’interesse della magistratura, finora rivolta soltanto agli aspetti tecnici relativi al sistema fognario e alla scarsa tenuta degli impianti di fronte ad un semplice evento piovoso, con conseguente sversamento a mare dei reflui non trattati, si sposta ora negli uffici di Comune, Provincia e altri organismi coinvolti nella gestione nel corso degli anni per verificare se vi sono state negligenze o altri aspetti volutamente ignorati”, LaVocediRomagna (p.13).
Hera aveva specificato al Corriere che nel 2012 sono stati eseguiti complessivamente oltre 6.240 controlli, di cui solo 6 sono risultati (anche di poco) superiori ai limiti: una percentuale minima. Inoltre, l’impennata di sforamenti nel 2012 sarebbe dovuta all’introduzione di un nuovo limite nell’azoto ancor più restrittivo. Questo ha comportato nuovi lavori di adeguamento degli impianti, alcuni dei quali già garantiscono il pieno rispetto dei nuovi limiti imposti, altri lo garantiranno non appena i lavori di adeguamento saranno completati. Il problema però resta l’escherichia coli. E per gli investigatori è il caso di vederci chiaro”, CorriereRomagna (p.5).


Trc invasivo. “Il trasporto rapido costiero si sta facendo largo tra le case, travolgendo gli affetti delle famiglie che ancora le abitano. Pur essendo già espropriate. I residenti in via Serra, a Bellariva, sapevano che prima o poi questo giorno sarebbe arrivato. Ma almeno si aspettavano un preavviso, di quelli che ci si trova nella cassetta delle lettere anche quando ti sospendono l’acqua per un’ora. Agenzia Mobilità in effetti non ha recapitato alcun avviso agli interessati, preferendo inviare in missione direttamente gli operai per quella che, spiega, al momento non è che una ricognizione. «Ci siamo trovati in casa gli operai con il martello pneumatico in mano, pronti a dare inizio agli interventi di demolizione. Senza alcun preavviso, nessuno sapeva niente. E non mi vengano a dire — contesta Cristina Fabbri — che vale la lettera di esproprio del 2007. Nella nostra palazzina tra l’altro eravamo tutti fuori, chi al lavoro, a scuola»”, LaVoce (p.14).
E’ andata un po’ meglio in via Lagomaggio. “RUSPE e martelli pneumatici: i lavori del Trc ‘sbarcano’ a Lagomaggio. E i residenti insorgono. «Ci siamo trovati ruspe, martelli pneumatici e operai sotto casa», tuonano Walter Moretti, anima del Comitato ‘Rimini città viva’, Maria Pia Fabbri, Giovanna Fin, Silvia Fabbri e un folto gruppo di residenti di via Serra, dove martedì mattina è sbarcata la task force di Italiana Costruzioni. «Ci hanno invitato, cortesemente ma fermamente, a rimuovere tutte le nostre cose in una fascia di circa quattro metri dalla staccionata ferroviaria, dicendoci che nei prossimi giorni verrà abbattuto tutto quanto». Nell’area di esproprio (circa un migliaio tra Rimini e Riccione per 9.768 metri di percorso, 3.976 dei quali a doppia corsia; oltre 100 milioni di investimento) c’è di tutto: orti, giardini, persino case che saranno abbattute”, ilRestodelCarlino (p.3).


Quanti casini per una riunione sugli asili. “Fabio Pazzaglia colpisce ancora. Il consigliere di Sel-Fc, libero battitore e fustigatore da sinistra di Pd e alleati, dopo aver scatenato un putiferio su Riminiterme alzando il coperchio di una pentola che bolliva tra condannati e indagati, adesso torna alla carica sui servizi educativi e l’esternalizzazione al privato sociale decisa dal Comune, rischiando di fare saltare un assessore comunale. Lei è Irina Imola, esponente di giunta in quota Idv … «Bulletti (vicepresidente Provincia e responsabile locale Idv, ndr) a me ha sconsigliato di venire ad una settimana dal voto. Tanto più che almeno per ora, cioè fino al voto, non potrei di certo prendere posizioni contro Lisi»”, avrebbe scritto la Imola a Pazzaglia in risposta al suo invito, parole che il consigliere ha reso pubbliche scatenando un putiferio”, LaVoce (p.14).
“La Imola conferma di aver rinunciato all’invito, ma attacca il suo consigliere. «Le scelte di Brunori non si addicono a un consigliere di maggioranza e mettono in difficoltà il proprio assessore di riferimento. È una situazione assurda e dopo il voto prenderò provvedimenti. Dimettermi? Io non sono attaccata alla poltrona, se questa situazione proseguisse non escludo passi indietro come assessore»”, ilCarlino (p.9).


Aeroporto. “A rischio il ‘Fellini’ c’è già: il piano industriale prevede voli che nel 2013, non permetteranno di andare oltre i 600mila passeggeri. E anche tirando fuori 10 o 13 milioni di euro (7 dalla ricapitalizzazione, gli altri 3 o 6 dal prestito), non sarà facile placare i creditori, che riceveranno, se va bene, il 21% dei crediti vantati nei confronti di Aeradria. Non solo: anche con 13 milioni di euro al ‘Fellini’ mancherebbe la benzina, ovvero i soldi, per investire sui voli e difendersi dalla concorrenza di Bologna e Ancona, che hanno già chiuso (o stanno per farlo) importanti accordi per scippare a Rimini alcuni voli dalla Russia”, ilCarlino (p.11).
“Il presidente della Provincia tuttavia apre a una delle soluzioni avanzate: «Alcune proposte fatte in queste ore in merito al possibile coinvolgimento di creditori nella compagine societaria di Aeradria credo vadano in una direzione propositiva», spiega. Per il resto, «non mi pare né logico né particolarmente sensato alimentare in una fase delicata una polemica sulla sorte dell’aeroporto Fellini che ha indubbi retroscena elettorali»”, NuovoQuotidiano (p.7).
“Lombardi è consigliere regionale Pdl e candidato nella lista del Mir. Condivide la linea del Pdl, ma aggiunge una responsabilità a carico degli amministratori pubblici, colpevoli di avere appesantito la gestione Aeradria con investimenti straordinari. «Non mi limiterei a chiedere il cambio del management di Aeradria, ma chiederei con forza il cambio degli amministratori di Comune e Provincia»”, Corriere (p.8). “Ma le critiche alla gestione di Aeradria arrivano anche da sinistra. Rivoluzione Civile chiede infatti «stop ad ulteriori finanziamenti alle due aziende prima che vi sia massima chiarezza sui conti e soprattutto sugli assetti futuri dei loro vertici», riferendosi sia a Itinera che ad Aeradria, società «fortemente costose e indebitate»”, LaVoce (p.16).


Elezioni. Intervista a Silvio Berlusconi del Corriere (p.3). “«La riviera romagnola è una priorità nazionale e se il centro destra vincerà le elezioni si impegna a difendere in Europa le specificità della “capitale delle vacanze”». Lo promette l’ex premier Silvio Berlusconi in una intervista al CorriereRomagna. Ma non solo: taglio all’Iva turistica e tassa di soggiorno usata per finanziare interventi turistici»”.
Il vip della campagna di ieri a Rimini è stato Angelino Alfano del Pdl. “Turismo, voto utile, meno spesa pubblica. Alfano scandisce la sua ricetta, chiudendo ieri sera a Rimini il tour elettorale in Emilia-Romagna. «Bisogna innanzitutto intervenire sull’Iva e sul sistema di promozione turistica» esordisce. Quindi strizza l’occhio agli albergatori, «abbiamo candidato al Senato il leader Bernabò Bocca (presidente Federalberghi, ndr) per dare un segnale forte». Dopodiché la mano tesa, con tanto di gaffe, ai balneari: «Faremo un concreto appello per fare sì che possano avere ancora di più dopo la proroga al 2045» dice riferendosi alla proroga delle concessioni di spiaggia, che però il Parlamento ha votato solo fino al 2020. «E’ stato un risultato ottenuto grazie all’impegno dei nostri parlamentari». La tassa di soggiorno fa capire di non volerla nemmeno sentir nominare, e quando gli viene ricordato che a Rimini un assessore ha proposto l’Imu su ombrelloni e cabine risponde così: «Ma di che partito è? Del Pd? Allora abbiamo già risposto. Le tasse sono una loro fissazione»”, LaVoce (p.17).
L’ULTIMA CARTA, il candidato, se la gioca con l’elettorato moderato. Da Giannino a Monti, gli avversari per le urne stanno diventando scomodi e rischiano di portare via voti pesanti, «ma l’elettorato sappia che l’unica fiches che ha da giocarsi per vincere siamo noi. Né Monti, né Giannino»”, ilCarlino (p.11).


Imu, “LA CENERENTOLA è Maiolo. Il piccolo borgo della Valmarecchia con l’Imu ha incassato, tra le prime case (7.988 euro di introito) e gli altri immobili (115.900), poco più di 120mila euro. Gli abitanti di Maiolo sono quelli che hanno pagato di meno nella provincia di Rimini: 62 euro e 90 centesimi su ogni prima casa. I più tartassati sono stati invece i cittadini di Bellaria, che hanno sborsato 350 euro su ogni prima casa, per un totale di 2.302.067 euro”, ilCarlino (p.7).


Opere pubbliche, guerra tra opposizioni. “«Non finanziato». E' la formula più ricorrente nell'elenco annuale dei lavori pubblici per il 2012, approvato dalla giunta Gnassi. Tanti piani ma poche risorse stanziate per aprire i cantieri. Risultato: buona parte dei progetti resta sulla carta, almeno per quest'anno. L'opposizione insorge: «E' il fallimento di questa amministrazione in merito alle opere pubbliche», sentenzia il capogruppo del Pdl, Alessandro Ravaglioli. Il tema sarà affrontato nel dettaglio questa mattina in seconda commissione, convocata dalla presidente Carla Franchini del Movimento cinque stelle proprio per fare luce sui costi di progettazione e le opere rimaste incompiute di Palazzo Garampi. E' già scontro anche all'interno della minoranza. I consiglieri del Movimento riprendono infatti i colleghi del Pdl: «In questo momento, dietro le continue pressioni dei consiglieri del Movimento cinque stelle, si stanno aprendo partite che per anni sono rimaste sepolte nella burocratica insipienza di una governance a metà fra l'incompetenza interessata e l'incompetenza pura. Questo ha provocato anche un improvviso risveglio della dormiente opposizione»”, NQ (p.8).