GIORNALAIO 01.02.2013

Venerdì, 01 Febbraio 2013

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Tasse, credito e scarso fatturato: a Rimini alberghi in svendita e svalutati. Fogne: quanto costeranno ai cittadini? Riminesi ancora arrabbiati: il biodigestore ha rotto un filo della trama. Pd, il sindaco Gnassi all’assemblea nazionale del turismo


Tasse che crescono e fatturati che si assottigliano, gli alberghi a Rimini sono in vendita, a partire dall’Ambasciatori. Con un valore sul mercato che si è abbassato in alcuni casi anche del 30 per cento, ilRestodelCarlino (pp.2-3). “Giacomo Lovece, 56 anni, gestore da quattro di un albergo a Torre Pedrera, racconta così la sua storia: «Io apro la struttura ad aprile per i ponti che, in realtà, ci danno ben poco da vivere. La stagione si è ridotta essenzialmente da metà giugno a metà settembre e le entrate sono quelle che sono. Lo scorso anno Hera mi aveva mandato la richiesta di pagamento per la Tia, ossia la Tariffa di igiene ambientale, un importo di oltre 3400 euro per il periodo di 218 giorni dall’8 settembre 2011 al 10 aprile 2012. Proprio quando l’hotel è chiuso. Mi ero confrontato con un amico avvocato e avevo immediatamente scritto raccomandate al sindaco e alla stessa Hera dicendo che non avrei pagato e chiedendo chiarimenti. L’altro giorno mi è arrivata dalla Corit la richiesta di pagamento degli arretrati con tanto di sovrattassa. Una cifra che supera i 4mila euro. Mi sono recato agli sportelli Hera per fare presente il mio caso e mi è stato spiegato che la tassa sull’immondizia è annuale. Anzi, mi hanno preannunciato che la prossima bolletta sarà ancora più pesante»”.
“A lanciare l’allarme, ancora una volta, sono Patrizia Rinaldis, presidente dell’Associazione albergatori e Maurizio Deluigi, presidente di Turisminsieme e vice presidente Aia per la zona sud. Racconta Deluigi, proprietario tra l’altro di un hotel a Bellariva, di un ostello a Marebello: «Molti di noi stanno cercando di avere soldi dagli istituti di credito per riqualificare i nostri hotel o per adeguarci alle normative anti incendio. Da quando parte la pratica in banca fino a quando si ottiene una risposta, passano anche tre mesi e molto spesso la risposta è negativa. Non importa che capitale immobiliare uno abbia, puoi avere anche un hotel da due, tre o cinque milioni di euro, ma per avere un finanziamento da 100-200mila euro a volte non basta»”.


Fogne. I costi dello sdoppiamento per le tasche dei privati. “Hera ha consegnato al Comune un primo elenco di circa 300 utenti (295 per l’esattezza), in parte irregolari, tra Torre Pedrera e San Vito. Il grosso sono stati individuati nella zona di Rivabella, dalla quale partirà l’atteso sdoppiamento. Hera ha formulato anche una proposta economica che la società di gestione indica come ‘a prezzo di costo’. Ovvero 500 euro per l’allacciamento, in caso il privato in questione abbia un giardino o spazi esterni nei quali ‘disperdere’ tranquillamente le acque bianche. Se invece questi spazi mancano o non sono utilizzabili (ad esempio un condominio) sarà necessario realizzare maggiori lavori interni. E il costo indicato da Hera, in questo caso, raddoppia: sale intorno ai 1.000 euro”, ilCarlino (p.4).


Il biodigestore. «Non siamo stati coinvolti: una riunione come questa doveva essere fatta prima dell’accensione del biodigestore, non dopo. Si è rotto il rapporto di fiducia nei confronti della pubblica amministrazione. Pensare che siamo anche dalla vostra parte», CorriereRomagna (p.5), è in sintesi il pensiero dei cittadini residenti attorno all’impianto di Ca’Baldacci alla riunione organizzata dalla maggioranza, con l’assessore Sarah Visintin, Marco Agosta e i tecnici di Arpa e Comune.


Burocrazia. “Gira che ti rigira per una semplice comunicazione di servizio ci si può ritrovare a perdere più di quattro ore di tempo. Per la precisione 4 ore e 12 minuti in fila all’ex Saub di via Circonvallazione Occidentale, come successo un paio di mattine fa a Mario Di Spirito. «Avevo ricevuto una lettera dall’Ausl in cui mi veniva chiesto di correggere la mia fascia di reddito, in quanto da verifiche con l’agenzia delle entrate il mio reddito risulta di poco superiore a quanto dichiarato. Motivo per cui dovevo affrettarmi a pagare la differenza sul ticket di tutti i medicinali acquistati nel corso del 2011 e 2012, 37 euro in totale, più le spese di spedizione della lettera. In più, ovviamente, avrei dovuto rifare la dichiarazione di sostituzione della fascia esenzione ticket. Lì per lì ho pensato poco male. Non mi capita spesso di andare alla Saub. Ma una volta lì mi sono trovato circa 150 persone in attesa, chi per prenotazioni, chi per altri motivi»”, LaVocediRomagna (p.15).


Rinnovo delle concessioni demaniali. Ieri il sindaco di Rimini all’assemblea nazionale Pd sul turismo: «Noi vogliamo presentarci all’asta europea, se ci sarà parlando in dialetto. Il nostro obiettivo è quello di tutelare gli imprenditori e portare le imprese a essere in condizione di vincere qualsiasi gara», Corriere (p.8).
Soddisfazione da parte del Sindacato italiano balneari Confcommercio (Sib) sulle posizioni espresse ieri da Armando Cirillo e Stefano Fassina, in occasione della conferenza nazionale sul turismo del Pd, «che riportano al centro del sistema turistico nazionale la specificità e la forte connotazione italiana del comparto balneare, un ruolo importante esercitato da oltre 30.000 imprese alle quali bisogna dare certezze e prospettive future» dice il presidente del Sib Riccardo Borgo”, LaVoce (p.4).


Tassa di soggiorno a Riccione. “Duro faccia a faccia ieri tra l’amministrazione e i vertici dell’Associazione albergatori (Aia). Il sindaco Massimo Pironi ha mantenuto la rotta verso l’introduzione della tassa di soggiorno anticipando però uno sconto di un punto dell’Imu sulle strutture ricettive. «Abbiamo stimato che l’imposta per il 2013 possa ammontare a 2 milioni e 300mila euro», Corriere (p.11). «E’ stato un duello impari, non abbiamo ancora visto i conti - dice Luca Cevoli, direttore dell’Aia - contestiamo la modalità: se ci sono problemi di bilancio prima di tutto occorre agire sul controllo dei costi; un padre di famiglia prima venderebbe oro e gioielli, oppure se non ci sono soldi, la sera non porta la famiglia al ristorante. L’amministrazione invece mantiene un patrimonio in disuso e, anziché contenere i costi, introduce la tassa di soggiorno, argomentando motivazioni bassissime. Un sindaco che si mette contro 400 albergatori è un vero kamikaze»”.


Elezioni. “Paganesimo animalista: con questo duro giudizio Marco Ferrini, direttore della Fondazione Giovanni Paolo II per il Magistero Sociale della Chiesa, affonda la candidatura di Michela Brambilla come capolista del Pdl alla Camera. “Questa volta, alla Camera, non voterò per il partito che ho sostenuto fin dal suo nascere e invito a fare altrettanto”, dice Ferrini in una nota in cui spiega l’“aspetto decisivo” della sua presa di distanza: “la virata verso il paganesimo animalista di quello che sembra voler diventare il partito-fattoria, ne fa qualcosa di distante dalla dottrina sociale cattolica. E le priorità che la Chiesa indica agli elettori cattolici sono chiare: «La ricerca del bene comune, rettamente inteso, la difesa della famiglia fondata sul matrimonio e aperta alla vita, la promozione e la tutela della inalienabile dignità della persona umana»”, LaVoce (p.13). E Ferrini riferendosi alla Brambilla parla anche di “clamorosa debacle alla guida del Ministero del turismo” elencando le promesse mancate. Accanto, una brevissima sintesi dell’intervento di Bernard Scholz, presidente della Compagnia delle opere mercoledì scorso a Rimini.


Accesso al credito, il NuovoQuotidiano (p.7) intervista il presidente della provincia Stefano Vitali, che parla di metodo “criminale” da parte di alcune banche, e il presidente di Confindustria Maurizio Focchi che si appella al prefetto.


Sicurezza urbana, le categorie hanno disertato la commissione comunale, LaVoce (p.14).


Cantieri. “La brutta notizia: la riqualificazione dell’Astoria slitta a data da destinarsi. Quella buona: ospiterà spettacoli nell’ambito delle ricorrenze felliniane… L’assessore alla cultura Massimo Pulini in questi giorni ha dovuto fare i conti con i limiti del Patto di stabilità e il rigore della Spending review. «Siamo sottoposti a limiti. Il progetto subisce uno slittamento, non è certo cancellato. Il piano di fattibilità va avanti, ma l’investimento è importante (180mila euro e pi) e per ora il Patto di stabilità non ci consente di procedere». Tempi? Non si sa”, Corriere (p.10).


Nomine. “UN RIMINESE ai vertici della Confcooperative. È Massimo Coccia, eletto nuovo presidente dell’associazione in Emilia Romagna. COCCIA prende così il timone di una realtà che vanta in regione ben 1.790 imprese con più di 280.000 soci e quasi 71.000 addetti, sviluppando complessivamente un fatturato di oltre 12.500 milioni di euro (senza contare la raccolta delle banche di credito Cooperativo)”, ilCarlino (p.12).