GIORNALAIO 28.01.2013

Lunedì, 28 Gennaio 2013

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Tsunami fogne, Gnassi: a Rimini non c’è il mare giallo. I teleriscaldati si preparano a difendere la loro privacy


Il giorno dopo lo tsunami Grillo, l’amministrazione comunale cerca di reagire. “Le parole di Grillo potrebbero rappresentare un colpo mortale al turismo riminese. Il sindaco Gnassi stronca l’intervento del leader del Movimento 5 Stelle di sabato in piazza Cavour che ha definito quello riminese «un mare giallo» a causa degli scarichi fognari: «Chi dice falsità e denuncia un problema senza avanzare uno straccio di proposta, vuole solo lucrare su Rimini per strappare qualche voto». «Rimini non è Taranto. Rimini non ha “il mare giallo con i batteri”»”, CorriereRomagna (p.7). “In contemporanea arriva una nota anti-Grillo di Emma Petitti”, LaVocediRomagna (P.8).
“Il leader del Movimento Cinque Stelle non le aveva mandate a dire: «Le fogne sono il primo problema di Rimini, un’emergenza da risolvere. Possibile che ogni volta che piove il mare diventi giallo e cinquanta persone si ricoverino in pronto soccorso? Eravate la capitale del turismo, ora non lo siete più. La città ha bisogno di essere riqualificata e riconvertita. Il Trc non serve. Cosa vene fate di un trenino per Riccione? Vi serve forse per vedere i liquami in mare?»”, ilRestodelCarlino (p.4).
“Sul comizio di Grillo interviene anche Sergio Pizzolante, candidato alla Camera per il Pdl. "Sul problema fogne Grillo mi dà ragione, per Rimini e la Romagna è la priorità delle priorità. C'e' una differenza, io ho proposto una soluzione, Grillo no. Ma meglio Grillo di Gnassi, per il quale dopo gli scarichi in mare in 24 ore le acque tornano balneabili”, NuovoQuotidiano (p.7).


I teleriscaldati fanno sul serio. “Un consiglio tematico sul teleriscaldamento: è l’appello pubblico del comitato cittadino ai consiglieri Stefano Murano Brunori, Gianluca Tamburini, Gennaro Mauro, Carla Franchini, Gienzo Renzi, Luigi Camporesi, che riceve subito la risposta dell’Idv Brunori che si impegna «a passare da ogni singolo consigliere di maggioranza e minoranza per chiedere la sua firma e riunire entro marzo il consiglio a tema». E, a proposito di firme, il comitato ricorda degli oltre 300 documenti presentati, in fotocopia, a sostegno delle firme raccolte dal comitato, «consegnati dal nostro legale durante il tavolo tecnico del 17 gennaio scorso nelle mani dei rappresentati comunali dove c’è stato assicurato che sarebbe stato prodotto al più presto un documento in cui si assumeva la responsabilità della custodia dei documenti, ma ad oggi questo documento non esiste». Per questo il comitato, che sottolinea «l’intransigenza dimostrata nei nostri confronti (la fotocopia firmata non si era mai sentita)» chiede la restituzione immediata delle copie dei documenti annunciando, in caso contrario « una denuncia per indebita appropriazione e violazione della privacy»”, Corriere (p.7).


Le royalties del palas. “«E' vero dire che le entrate di royalty sono state meno di quelle previste dal business plan ma la principale ragione di questo scostamento dipende per la stragrande maggioranza dal fatto che la crisi economica in corso non ha consentito di avere congressi con pernottamenti alberghieri nel numero previsto», Patrizia Rinaldis, presidente dell'Aia, spiega così la mancanza di gettito denunciata venerdì scorso dal presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni”, NQ (p.5).