Pizzolante, Stakanov azzurro, vuole tornare a Roma. Gnassi perde consenso tra i suoi elettori. Il Meeting dai giudici smonta le accuse
Il Pdl riminese rivuole Sergio Pizzolante a Roma. Lui fa il resoconto del lavoro dei cinque anni a Montecitorio. “SERGIO Pizzolante snocciola 18 buoni motivi per tornare in Parlamento. Non uno di meno - di questi tempi è bene non sfidare la sorte - semmai qualcuno di più: tipo «meglio uno come me che quegli sprovveduti del Pd». L’onorevole del Pdl non lo dice, ma probabilmente lo pensa. Il confronto con la collega Elisa Marchioni l’ha vinto a mani basse. Qualcuno dei suoi lo dice pure, ma lui rifiuta elegantemente l’assist: «E’ molto più comodo fare il parlamentare di maggioranza che di opposizione». Galanterie. Chissà se ne godrà anche la Petitti”, ilRestodelCarlino (p.4).
“«Un parlamentare locale che lavorasse così, non c’era più dai tempi di Sanese», lo ha inquadrato Fabrizio Miserocchi, coordinatore provinciale del Pdl: «ha lavorato bene e confidiamo che sia candidato in una posizione di lista buona per essere eletto». Posizione che, per essere sicura, dovrebbe essere fra i primi cinque nella lista della circoscrizione regionale, ma fino a quando non sarà nero su bianco, tra il 20 e 21 gennaio, resta un auspicio”, LaVocediRomagna (p.16).
Tra i punti salienti del programma: “Turismo. «Abbiamo prorogato fino al 2020 le concessioni demaniali, salvando trentamila imprese. Abbiamo ottenuto per diversi anni le proroghe antincendio. Abbiamo ripristinato e finanziato i buoni vacanza. Ho contribuito a schierare il governo a favore dell'attività fieristica e dell'apertura del Palacongressi bloccato da iniziative politiche e giudiziarie». Province. «Abbiamo fatto in modo che non fosse abolita solo la Provincia di Rimini. Quella legge non è mai piaciuta, più che abolire le Province vanno abolite le Regioni e dovranno diminuire i Comuni». San Marino. «Abbiamo fatto il novanta per cento del lavoro, il restante dieci sarà completato a breve. L'obiettivo è togliere San Marino dalla black list. Sarà una grande occasione di sviluppo per tutti». Pizzolante ricorda anche gli agguati fatti in Transatlantico al ministro Tremonti. Nell'elenco anche il lavoro a chiamata o apprendistato, le nuove norme per locali notturni e vendita alcolici, la franchigia per i lavoratori frontalieri, i rinforzi estivi, la riforma del mercato del lavoro, le crisi aziendali, le piccole opere e la cooperazione internazionale”, NuovoQuotidiano (p.9).
“Dopo la lunga carrellata, c’è anche il tempo per un pensiero a Marco Lombardi, consigliere regionale, fondatore nel 1994 di Forza Italia che ha fatto la scelta di Gianpiero Samorì: capolista al Senato. Di altri “azzurri” Pizzolante ha deciso di non parlare, anche perché chi «sta in altre liste non è un altro azzurro ». Senza mai citarlo, anche Miserocchi ha dedicato un pensiero a Lombardi. «Il Pdl è un grande partito, non condivido chi se ne è andato con motivazioni deboli, ci spiace per questi amici, ma nessun dramma, il Pdl va avanti»”, scrive il CorriereRomagna (p.8) che intanto tiene sott’occhio anche il gruppo dei centristi. “«La salita in politica del professor Mario Monti non è un fatto che può lasciare indifferenti». E’ il giudizio di un gruppo di persone che ha firmato un documento politico dal titolo eloquente: «Verso il centro popolare». Le firme: Primo Fonti, Alessandro Francioni, Attilio Gardini, Luca Gasparini, Tarcisio Giorgi, Mauro Ioli, Leo Mengozzi, Luca Morolli, Roberto Santucci, Anita Tognacci, Guglielmo Vannoni, Pier Paolo Vittori”.
Scaramucce nel Pd. “Mai criticare il partito: così era in Unione Sovietica, così succedeva nel Pci e così ha da succedere anche nel Pd nel 2013. Alberto ‘Bertino’ Astolfi, consigliere comunale già Ds e Ulivo, oggi della lista civica Rimini per Rimini, ha osato criticare l’andamento delle ‘parlamentarie’ del Pd, nelle quali Roberto Biagini, suo genero, è stato impallinato, ed ora i ‘civici’ scaricano Astolfi”, LaVoce (p.16).
Gnassi cade di 15 posizioni nella classifica dei sindaci del Sole24Ore perdendo 2,5 punti percentuali di consenso rispetto al giorno della sua elezione. “Questi sondaggi non sono oro colato.Ma la tendenza è chiara e per Gnassi sarebbe un grave errore non ascoltare i tanti campanelli d’allarme che suonano persino nella sua giunta” , in prima ilCarlino (che a p.3 pubblica l’opinione di Lia Celi, Ulisse Pesaresi di Ance, Piero Meldini, Salvatore Bugli di Cna e Maurizio Focchi di Confindustria).
“Periodicamente il “Sole 24 Ore” misura il grado di popolarità degli amministratori: governance poll. In pratica si chiede (fra il 15 settembre e il 15 dicembre) a un campione di persone (2mila in regione e 800 nel comune capoluogo) se domani voterebbe ancora per quel governatore o quel sindaco”, Corriere (p.8).
Crisi edilizia: ci pensano i pensionanti che vogliono diventare albergatori. “«MOLTI ci hanno detto: ma voi siete matti? Forse hanno ragione loro: siamo matti, incoscienti, ma siamo anche ottimisti. Il turismo si risolleverà prima o poi: vogliamo farci trovare pronti per quel momento». Con un hotel completamente realizzato ex novo, sulle ceneri di due piccole pensioncine che ormai a Rimini rischiavano di andare fuori mercato. E’ una scommessa bella e buona, quella fatta da Paolo Giuliano e Maria Luisa Giampaoli, una vita da albergatori, che hanno deciso di demolire il loro hotel Mignon e la pensione Pick Nick (acquistata da altri albergatori), per costruire un nuovo hotel a 4 stelle a Marina centro. Non sono gli unici a Rimini”, ilCarlino (p.8).
Rifiuti. Il problema per le tasche dei cittadini non è solo la nuova tares. “La gara per la gestione del servizio rifiuti è ad un punto morto e non si vede quando e come possa essere attivata. Non è una faccenda di poco conto, perché riguarda la movimentazione di decine di milioni di euro, che ogni anno passano dalle tasche dei cittadini alle casse del gestore monopolista”, LaVoce (p.11).
Sicurezza della balneazione: diminuiscono i punti di campionamento lungo la costa di Rimini. “Sono aree omogenee da un «punto di vita delle fonti di pressione» e delle «caratteristiche idrografiche». Le novità sono due. Le acque diminuiscono di numero, passando da 47 a 37 (lungo la costa del Comune di Rimini da 26 a 16). Ogni acqua possiede un relativo punto di campionamento, ove durante la stagione balneare l’Arpa effettuerà i prelievi nelle date indicate dalla Regione e preventivamente comunicate all’Unione Europea”, Corriere (p.10).
Le primarie della cultura. “Primarie è diventata una parola di successo, come i-Pad o ‘rottamazione’. Il concetto è stato sviluppato dal Fai, Fondo Ambiente Italiano, che vara, da ieri fino al 28 gennaio, “Le Primarie della Cultura”. Partiamo dal manifesto ‘elettorale’: si sfidano Giotto, rappresentante dell’arte pittorica, Leonardo da Vinci (del genio artistico), Dante Alighieri (la letteratura), Giuseppe Verdi (la musica) e Federico Fellini per il cinema”, LaVoce (p.31).
Meeting, parlano gli indagati. “Ieri davanti ai giudici riminesi le difese hanno prodotto una serie di documenti per confutare le prove raccolte dalla guardia di finanza sulle quali si basano le accuse. Per quanto riguarda la contestazione di avere acquistato spazi pubblicitari da una società controllata dalla Compagnia delle Opere, fatturati il doppio della tariffa massima prevista dal listino normalmente praticato, le difese hanno dimostrato che su 24 pagine acquistate al prezzo di 5mila euro (con uno sconto dell’11 per cento circa rispetto agli altri clienti) solo la metà sono state utilizzate dal Meeting per la pubblicità diretta mentre le altre sono state cedute a sponsor delle manifestazioni 2009 e 2010. Quindi non ci sarebbe stata alcuna sovrafatturazione, sostengono le difese, che hanno anche prodotto i contratti pubblicitari”, Corriere (p.5).
“Più complessa la seconda accusa, quella di aver utilizzato la Evidentia srl - controllata dalla Fondazione e addetta alla raccolta pubblicitaria - per scaricare gli eventuali guadagni di troppo sempre per far risultare i conti in rosso. «Abbiamo fatto chiarezza sul primo punto, contiamo di farlo anche su questo» spiega l’avvocato De Sio informando come all’udienza di ieri sia stata chiesta la riduzione del sequestro (la decisione è attesa per oggi). La Fondazione lasciava come provvigione a Evidentia il 15% degli introiti pubblicitari fino a 5 milioni di euro, salvo poi modificare la percentuale (di solito aumentarla) quando si superava la soglia. «Innanzitutto - commenta Brancaleoni - mi pare strano che si orchestri un sistema così arzigogolato per poche centinaia di migliaia di euro quando il Meeting ha un bilancio di oltre 8 milioni». Detto ciò, «Evidentia è nata nel 2009 mentre il Meeting ottiene contributi pubblici da 30 anni. Non sono a fondo perduto, ma finalizzati all’apertura di stand, all’organizzazione di eventi. Sono soldi per coprire dei costi»”, LaVoce (p.14).
VistaRed e Ztl. Multe per 4 milioni nel casse del Comune per il 2012, Corriere (p.5).
Le festività ortodosse, LaVoce (p.12).