GIORNALAIO 09.01.2013

Mercoledì, 09 Gennaio 2013

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Lombardi senza tetto per la campagna elettorale. Meeting, riesame conferma sequestro di soli 310mila euro. Spiagge, mosconai alla riscossa sui canoni bassi per i chioschi. Pm10, i grillini chiedono la testa della Visentin


Verso le elezioni. Lombardi fuorisede. “FORSE non saranno arrivati proprio al cambio di serratura, ma di fatto la storica sede del Pdl in via Bonsi - pieno centro storico - è interdetta a Marco Lombardi, che del partito di Silvio Berlusconi, fin dai tempi di Forza Italia, è stato l’anima a Rimini. Di fatto, sbattuto fuori dalla centrale operativa berlusconiana. Come l’ha presa questa ‘cacciata dal tempio’, Lombardi? «Cosa devo dire?». Le hanno precluso l’utilizzo della sede? «Non posso utilizzare la storica sede Pdl di via Bonsi per la campagna elettorale che mi vede schierato nella lista Samorì»”, ilRestodelCarlino (p.7).
Intanto, c’è chi fa i conti. Per andare in Senato a Lombardi servirebbe il 3 per cento. “Nel 2008 la Lega Nord conquistò due senatori in regione con 187mila voti, a Samorì e Lombardi, secondo alcuni calcoli, ne occorrerebbero circa 80mila. L’Emilia Romagna elegge 22 senatori, data la storica prevalenza del centrosinistra le restanti forze si devono accontentare di 8-9 poltrone. Il M5S potrebbe facilmente conquistarne due, idem il centro montiano-casiniano- finiano, ciò che rimane al centrodestra sono pochi seggi per molti partiti”, LaVocediRomagna (p.14).


Nel Pd. “Un altro riminese, o per essere precisi corianese, nella pattuglia dei futuri parlamentari in quota Pd. E' Ernesto Preziosi, direttore delle pubbliche relazioni dell'Istituto Toniolo, ente fondatore della Cattolica di Milano, nome di spicco dell’ambiente del cattolicesimo democratico, uscito ieri dal cappello del segretario Pier Luigi Bersani a margine della attesissima riunione del direttivo nazionale che doveva "battezzare" definitivamente le candidature del Pd per Camera e Senato”, NuovoQuotidiano (p.11). Zavoli correrà in Campania.
«Non do giudizi su una loro scelta, che è politica. Confermo la stima personale per questi compagni di viaggio che dalla fondazione del Pd ad oggi hanno contribuito con lealtà, portando una loro specifica visione sia quando hanno condiviso le scelte del Pd, sia quando hanno manifestato opinioni diverse o divergenti. Auguro loro buon lavoro per questa nuova esperienza», dice Emma Petitti dei nuovi montiani riminesi Ioli e Tognacci, CorriereRomagna (p.8).


Meeting. “IL TRIBUNALE del Riesame di Rimini respinge la richiesta di dissequestro del conto corrente, presentata dai difensori dei tre indagati nell’inchiesta sulla Fondazione Meeting. Resteranno dunque ‘sigillati’ i 310mila euro versati dagli indagati e dall’Ente. Cifra che, secondo gli inquirenti, corrisponde ai contributi che la Fondazione avrebbe indebitamente percepito da Regione Emilia Romagna, Agenzia Marketing turistico della riviera di Rimini (ente della Provincia), Camera di Commercio e ministero dei Beni Culturali”, ilCarlino (p.4).
“«Manifestiamo soddisfazione - commenta il Meeting -riguardo a questa decisione, vista la sproporzione che avevamo già rilevato rispetto al primo sequestro. E’ iniziato un percorso verso la chiarezza di questa vicenda, durante il quale auspichiamo che possa risultare che la Fondazione ha agito nella massima trasparenza, mentre ribadiamo di aver operato con la massima correttezza»”, LaVoce (p.13).
“Il tribunale non ha accolto gli argomenti a difesa ma non ha ancora motivato il rigetto, per cui i difensori (avvocati Roberto e Cesare Brancaleoni, Sergio De Sio e Armando D’Apote) attendono di conoscerlo per poi valutare un eventuale ricorso in Cassazione. La procura si appresta a chiudere l’indagine, non prima di avere verificato alcuni documenti prodotti davanti al tribunale del Riesame dalla difesa con i quali si confutano gli addebiti di avere fatturato spazi pubblicitari, su pubblicazioni gestite da una società controllata dalla Compagnia delle Opere, al doppio della tariffa massima prevista dal listino”, Corriere (p.9).


Spiagge, mosconai alla riscossa. “«Vedo che un chiosco bar ristorante versa in media al Demanio annualmente una cifra compresa tra i 350 e i 500 euro». Pochini in effetti, anche se sembrano destinati a decuplicarsi, almeno a sentire l’amministrazione comunale. «Io mi limito ad osservare che noi mosconai paghiamo più di parecchi di loro». Quanto di più? «Non tanto, magari 450-600 euro, ma non è questo il punto». Qual è il punto? «Il punto è che la nostra redditività è, come dire, leggermente diversa»”, ilCarlino (p.3). Intanto, la Bolkestein blocca le vendite degli stabilimenti.


Balneazione. “La riduzione — annunciata ufficialmente ieri dalla Provincia — del numero dei punti di prelevamento delle acque nel Comune di Rimini, da 26 a 16 — ha una conseguenza che potrebbe essere pesantissima. Si allargano le zone di competenze delle varie acque: 900 metri di mare ciascuna, in media. La novità — da ufficializzare ma confermata, a richiesta, dall’assessore provinciale all’Ambiente Stefania Sabba — è che i nuovi divieti saranno molto più estesi rispetto al passato. Due anni erano 150 metri a nord e a sud di ciascuno sfioratore, con 48 ore di divieto. Nell’estate 2012 zone più lunghe, 300 metri a nord e 300 metri a sud, ma 24 ore di divieto. La prossima estate il divieto dovrà coprire tutta l’acqua di competenza di ciascuno sfioratore, appunto i 900 metri lineari in media”, ilCarlino (p.3).


Tassa di soggiorno. “Dalla tassa di soggiorno dovrebbero arrivare più di 700mila euro. Sono previsioni fatte dall'Associazione degli albergatori sulla base delle prime dichiarazioni degli operatori. Una somma, non di poco conto, ottenuta nei primi tre mesi dall'entrata in vigore dell'imposta sulle presenze, avvenuta il primo ottobre scorso. Il versamento dai conti degli alberghi a quello del Comune avverrà il 16 gennaio”, NQ (p.7).

L’imposta è in arrivo anche a Riccione, il Carlino (p.11). “I conti non tornano e rispunta la tassa di soggiorno. Al momento in maggioranza e nei corridoi del municipio ne parlano sottotraccia, ma il percorso appare definito. Come non è più un mistero che nei prossimi giorni cominceranno gli incontri tra amministrazione e categorie economiche per capire come far tornare i conti dell’amministrazione nel 2013 visto che i trasferimenti dallo stato diminuiranno”.


Rifiuti. “Quale sarà l’aumento del costo, nel passaggio dalla Tia (o Tarsu) alla Tares? “Un aumento secco del 20%, per le aziende del 30%”. Sono previsioni realistiche? “Si tratta di una previsione, ma vicina alla realtà””, domanda LaVoce (p.15) a Enzo Romeo Camanzi di Adoc.

Trc. Pizzolante non dice il vero secondo l’associazione Rimini città unita. “Il riferimento è innanzitutto all’onorevole del Pdl Pizzolante, che proprio lunedì ha presentato una “memoria politica” sulle cose fatte durante la legislatura. “Diamo atto – scrive il comitato in una nota - che tale attività è stata certamente nel complesso positiva. In merito al Trc confermiamo che Pizzolante ha più volte rammentato come per una norma del 2009 i finanziamenti previsti per specifiche opere pubbliche in Legge Obiettivo possono essere riconvertiti su altre opere attinenti lo stesso scopo. Lo stesso però non ha convocato a Roma un tavolo di confronto fra il governo (di cui Pizzolante era deputato) e gli altri enti locali, nel tentativo appunto di percorrere fattivamente questa strada”, NQ (p.11).


Polveri sottili. “Una rapida navigazione sul sito dell’Arpa documenta come i primi giorni dell’anno siano partiti in salita: le polveri sottili sono fra noi. Ben al di sopra del limite di guardia. Vediamo un paio di dati. Primo gennaio: centralina di via Flaminia 86 di Pm 10 (il limite è 50), 65 al parco Marecchia. Due gennaio: 67 e 66. Fino a lunedì: 64 e 50. Riassumendo: in sette giorni la centralina di via Flamina ha sforato sei volte, quella del parco Marecchia “solo” tre”, Corriere (p.8).
“Questi amministratori si sono dimostrati incapaci di proteggere la salute dei propri cittadini e devono dimettersi immediatamente”, LaVoce (p.17).


Eticredito, via libera alla fusione in Carim, NQ (p.7). “Le garanzie chieste dai soci sono state concesse, nonostante la riluttanza iniziale del presidente di Carim Sido Bonfatti che vedeva nelle richieste avanzate una mancanza di fiducia. Via libera dunque alla costituzione di un Comitato etico consultivo (composto da cinque persone scelte tra i soci fondatori) previsto dallo Statuto. Valore dell'operazione 14 milioni di euro che Carim verserà ai soci sotto forma di azioni della Banca”.