Chi lascia Pd e Pdl per Monti e il Ppe. In spiaggia i bagnini replicano alla pubblicazione dei canoni. Meeting dissequestrato
Politica, da Pd e Pdl verso Monti. “PRONTI a ‘tradire’ i loro partiti d’appartenenza, per seguire l’avventura del professore. Mentre Gigi Bonadonna e altri montiani riminesi continuano a ragionare con l’Udc e con Fli sugli uomini da schierare in campo, l’adesione al progetto politico di Monti trova sostenitori convinti in alcuni esponenti del Pd e del Pdl. Mauro Ioli (ex presidente di Convention bureau, ex segretario della Margherita, uno che nel Pd ancora sa muovere le pedine), l’ex assessore di Santarcangelo (eletta con il Pd) Anita Tognacci e l’attuale consigliere comunale Pdl di Bellaria, Primo Fonti sono infatti tra i firmatari dell’appello «verso il centro popolare» riminese che si riconosce nel movimento di Monti”, ilRestodelCarlino (p.9).
“Con Ioli c’è anche il docente universitario Attilio Gardini (ora nel Cda di Banca Carim), quindi Primo Fonti, Alessandro Francioni, Luca Gasparini, Tarcisio Giorgim Leo Mengozzi, Luca Morolli, Roberto Santucci, Anita Tognacci, Guglielmo Vannoni e Pier Paolo Vittori”, LaVocediRomagna (p.14).
La lista del Pd. Capolista al Senato Josefa Idem. “Si passa poi alla Camera, dove nei primi 17 posti - coloro che quindi si sono assicurati la partenza per Roma - troviamo tutti i democratici romagnoli, che hanno raccolto il numero più alto di preferenze alle primarie del 30 dicembre, in lista per un seggio in Parlamento. Capolista alla Camera Dario Franceschini, vice- segretario nazionale del partito, candidato capolista alla Camera nella circoscrizione Toscana. E proprio al 17esimo posto troviamo il segretario provinciale di Ravenna, Alberto Pagani - alle primarie aveva guadagnato 8.739 preferenze. Sopra di lui all’appello del partito rispondono: il vicepresidente del ConAmi (Pd di Imola) Daniele Montroni (3.910 voti), il giovane segretario dell’Unione comunale di Cesena Enzo Lattuca (4mila voti), il segretario forlivese Marco Di Maio (3.932 voti), chiude la lista il segretario provinciale di Rimini Emma Petitti (3.450 voti). Questi i romagnoli già in partenza per Roma”, LaVoce (p.3).
La replica ad Astolfi. “Abramo Fraternali è consigliere comunale del Pd e presidente di Circolo. Prende carta e penna per ricordare a Bertino il valore delle primarie: partecipazione e democrazia. Il pericolo ora è dividersi. «Recuperare lo spirito di unità delle primarie in primis, per ora non abbiamo vinto nulla, la competizione importante è quella della fine di febbraio e dobbiamo essere capaci di mettere da parte soprattutto le rivendicazioni personali ancorché comprensibili. Per questo posso comprendere, ma non condividere molte delle affermazioni fatte da Astolfi. Qui a Rimini abbiamo fatto primarie vere come in molte parti del resto d’Italia, tutti sono stati candidati nel rispetto delle regole»”, CorriereRomagna (p.8).
Spiagge, i balneari non gradiscono la pubblicazione dei canoni. “E’ il presidente Mauro Vanni a prendere proprio la sua spiaggia (che è medio-grande) quale esempio, e ne indica il dettaglio dei costi. Eccoli. Si parte dalle «spese primarie». Ovvero canone demaniale annuo: 11.200 euro. Quota regionale: 400 euro. Poi le cosiddette «spese secondarie». Vanni indica il costo del salvataggio (un obbligo previsto dalla concessione): 12.000 euro. «Questo è un costo puro per un servizio di interesse pubblico — sottolinea Vanni — posto al servizio dell’intera collettività, ivi comprese le altre attività commerciali presenti sulla spiaggia che da questo costo sono esenti»”, ilCarlino (p.4).
Dice Giorgio Mussoni che “«quando si parla di canoni bisogna calcolare anche gli oneri obbligatori legati alla concessione, come ad esempio la pulizia della battigia e il servizio di salvamento, una spesa che fa aumentare il costo complessivo. Io solo di salvataggio pago 15mila euro all’anno». Secondo Mussoni, «sommando tutte queste voci un bagno al mare paga il nudo terreno molto più che in piazza di Spagna a Roma o in viale Ceccarini a Riccione»”, LaVoce (p.11).
I campi sportivi. “L'assessore spiega: «Un campo da beach tennis, o da basket come in questo caso, senza autorizzazione paesaggistica comporta un illecito penale e per eliminare le conseguenze degli illeciti penali commessi ogni operatore ha due possibilità: o smonta per mettersi in regola con la richiesta d’autorizzazione paesaggistica, o, come prevede il Codice Urbani, sana con una sanzione. Un percorso oneroso ma chiaro che consentirà a tutti gli operatori di spiaggia che lo vogliano di mettersi in regola con la legge»”, NuovoQuotidiano (p.9).
Indagine Meeting, il dissequestro. “Dissequestrati i beni personali e l’immobile della Fondazione Meeting, bloccati dalla procura di Rimini a garanzia di una presunta truffa ad enti pubblici per 310mila euro. Una decisione presa dopo che la stessa somma è stata depositata in un libretto deposito (intestato a tutti e quattro i soggetti indagati) a garanzia dell’ipotetico maltolto nel caso venisse accertata la responsabilità degli indagati”, Corriere (p.6).
“Nonostante queste mediazioni, però, i tre indagati, hanno deciso ugualmente di rivolgersi al tribunale del Riesame, nel tentativo di vedere annullata l’ordinanza in cui si ipotizza l’illecito consumato ai danni della collettività. I tre, rappresentati dagli avvocati Cesare Brancaleoni che difende Massimo Conti il rappresentante legale della Fondazione e il direttore amministrativo Roberto Gambuti, da Sergio De Sio che assisterà la Fondazione come persona giuridica e Armando D’Apote in rappresentanza del direttore generale Sandro Ricci, compariranno lunedì davanti ai giudici”, LaVoce (p.17).
Una nuova piazza per il mercato. “I BUS hanno già fatto le valigie. I mezzi delle Fer, le Ferrovie Emilia Romagna, sono già stati trasferiti praticamente tutti dalla storica sede di piazzale Clementini a quella di Start Romagna, in via Carlo Alberto Dalla Chiesa. Ma ora, che fare di quell’area, grande più di un campo da calcio, e a due passi due dal centro storico? A palazzo Garampi non hanno dubbi: potrebbe diventare un parcheggio strategico per la città, e soprattutto potrebbe diventare la sede del mercato ambulante, o quanto meno di una parte importante di esso”, ilCarlino (p.7).
Asl, i medici contro la direzione. “Clima a dir poco infuocato nell’Ausl di Rimini e questa volta sono i medici, attraverso l’Anaao-Assomed, uno dei loro sindacati maggiormente rappresentativo, a denunciare una situazione «che si sta progressivamente deterioramento a fronte di impegni lavorativi sempre più gravosi», come afferma il segretario aziendale Anaao-Assomed, Cristina Trojani. Tra le questioni principali la mancanza dei riposi settimanali che spingono i medici, soprattutto di alcuni reparti, a effettuare molte ore di straordinario — dalle 80 medie annue del 2007 alle 120 del 2009-2010-2011 (equivalgono più o meno a un mese di lavoro) — o a non usufruire di riposi per due settimane consecutive che, anche se questo è il limite contenuto nel contratto di categoria”, ilCarlino (p.3).
Turismo. “Siamo alle solite. Cambiano i ministri, cambiano i governi, ma il turismo resta sempre l’ultima ruota del carro: il “Calimero” delle priorità. E’ noto. Però fra un paio di mesi si vota, il premier Monti va di suo e dalla capitale delle vacanze non arrivano grandi complimenti. Tutt’altro. Comune e Provincia bocciano Piero Gnudi, il cui dicastero si è distinto per «afonia di contenuti»”, Corriere (p.3).
Crisi della moda e non solo. “Il Tribunale di Rimini ha decretato lunedì il fallimento della Gir+A&F, l’azienda di moda di San Giovanni in Marignano (proprietà al 60% degli stilisti francesi Marithé e Francois Girbaud e al 40% di Alberta e Massimo Ferretti), oberata dei debiti e che già da maggio aveva cessato di fatto ogni attività, lasciando a casa 150 dipendenti. Si tratta del 93esimo fallimento che coinvolge un’azienda della provincia nel 2012, un altro anno nero dunque sotto questo punto di vista, peggiore anche dei già drammatici 2010 e 2011, quando le attività fallite erano state rispettivamente 61 e 73”, NQ (p.7).
San Patrignano, la replica della Moratti. “Da Milano i membri della Fondazione San Patrignano Onlus replicano senza mezzi termini alle accuse lanciate da Andrea Muccioli, legate alla sua uscita dalla comunità di recupero. «Siamo profondamente indignati e offesi dalle ingiurie e falsità lanciate da Andrea Muccioli su Facebook», dicono. Poi ringraziano complimentandosi con tutti i membri della comunità di San Patrignano, «per gli ottimi risultati raggiunti nel 2012, sia in campo sociale che in campo economico»”, Corriere (p.13).