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Affari e pallone. Trattative per la Rimini Calcio

Sabato, 08 Dicembre 2012

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Affari e pallone. Trattative per la Rimini Calcio


Sono giorni caldi per il pallone biancorosso: da alcune settimane è in piedi una trattativa per cedere la Rimini Calcio. Dopo i ripetuti appelli del presidente Biagio Amati alle forze economiche della città per sostenere il calcio, la svolta per la maglia a scacchi potrebbe arrivare da poco lontano. Il gruppo interessato è infatti emiliano romagnolo e sembra sia guidato da Alfredo Cazzola già presidente del Bologna e della Virtus pallacanestro. I protagonisti cercano di dribblare il taccuino, di saltare la domanda, di smentire anche, ma cominciano ad arrivare le prime ammissioni e s’incrociano le conferme sulla trattativa. Qualche settimana fa i primi contatti, poi si sono messi al lavoro avvocati e commercialisti con il compito di visionare i bilanci, di prendere informazioni sulla struttura biancorossa e gettare le basi per il possibile passaggio di quote. Smentite si diceva, mentre gli uomini del gruppo interessato sondavano in Lega le modalità burocratiche per il passaggio di proprietà e gli incontri tra le parti proseguivano. L'altro ieri c’è stato un nuovo contatto con l’esame di tutta la documentazione biancorossa da parte dei professionisti che rappresentano le due parti: la giornata è stata valutata in modo positivo e durante la serata trapelava una cerca soddisfazione per questa prima fase della trattativa. Il pallone avrebbe il compito di fare da traino ad affari immobiliari e finanziari del gruppo guidato da Alfredo Cazzola, interessato ad aprire in riviera una serie di market per un investimento iniziale di dieci milioni di euro. Da parte di una banca locale sembra ci sia già l’assenso a un’operazione che ha contorni ancora tutti da definire, anche se comincia ad affiorare qualche ipotesi. L’affare potrebbe, infatti, riguardare una multinazionale che avrebbe intenzione di posizionarsi sul territorio riducendo per strategia di mercato le dimensioni dei propri punti vendita. Market inseriti nel contesto cittadino quindi e non più grandi ipermercati, questo sembra essere il progetto che il gruppo emiliano romagnolo avrebbe il compito di avviare per poi cederlo a un prezzo evidentemente già concordato alla multinazionale. La Rimini calcio è una società giovane (nata dopo la liquidazione della FC Rimini Calcio guidata per sedici anni dalla Cocif) con debiti contenuti e spese di gestione ridotte se paragonate all’importanza della piazza, non costa quindi quasi nulla e può dare molto come ritorno d’immagine. Il pallone a Rimini ha fame di soldi e di nuove storie perché con i nostri imprenditori anche la quarta serie è un lusso che la città non può permettersi. Ben vengano quindi (se si tratta di gente seria) investitori da fuori anche se il business principale è Rimini e non il calcio.
Francesco Pancari

Ultima modifica il Sabato, 08 Dicembre 2012 11:50

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