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Capodanno: perché non insieme Rimini e Riccione?

Giovedì, 15 Novembre 2012

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Capodanno: perché non insieme Rimini e Riccione?


Il Capodanno scatena la fantasia degli assessori, gli appetiti degli operatori turistici e la grande fiera delle opinioni. Ogni anno sui giornali si ripete lo stesso format, compreso l’impegno, per l’anno successivo, di chiudere presto il programma per avviare una grande campagna promozionale. E invece ogni anno tutto si decide all’ultimo minuto.
Il capodanno televisivo a Rimini ha retto fino a quando in giunta c’era Maurizio Melucci abilissimo nel battere cassa da chiunque avesse anche un solo centesimo da immolare alla causa. Era comunque un giochetto che costava almeno  ottocentomila euro, forse con annessi e connessi si rasentava il milione. Insostenibile in tempi di rigore e sobrietà: non è solo problema delle casse pubbliche sempre più vuote, anche quelle private non se la passano al meglio.


Ma se anche fossimo ancora ai tempi della spesa facile, resterebbero validi alcuni interrogativi che non sono ancora stati sciolti (almeno in pubblico) in modo attendibile e verificato. Per far arrivare gente in Riviera l’ultimo dell’anno servono le telecamere o serve un bel nome di richiamo capace di riscaldare la piazza? I turisti d’inverno vengono a Rimini o a Riccione per poter fare “ciao mamma!” alla tv o perché c’è in programma uno spettacolo live che vale la pena? Presi dall’orgasmo del capodanno in TV, non ci si è mai interrogati seriamente su cosa muova questi turisti in sciarpa e cappotto. È più facile che sia il nome di un artista piuttosto che la presenza della Rai o di Sky, l’offerta complessiva del territorio piuttosto che la faccia di Carlo Conti. Poi si potrebbe discutere a lungo del ritorno di immagine e della capacità di promozione dell’evento televisivo del 31 dicembre, se i telespettatori che quella sera stanno a guardare il capodanno in TV sono proprio il target che la Riviera deve inseguire: anziani, famiglie con bimbi piccoli, persone poco abbienti che non escono per feste e cenoni. Forse davanti alla Tv si ritrova un target che è già ben conquistato dalla Riviera. Ma anche in questo caso un’analisi seria non la si è mai tirata fuori.


Quest’anno si ripete la commedia degli equivoci che va in onda da anni: cosa trama Rimini, cosa organizza Riccione, quanto costa, gli operatori non contribuiscono… Qui ci vorrebbe il guizzo intelligente che ebbero a suo tempo i sindaci di Rimini e di Riccione, Giuseppe Chicchi e Massimo Masini, che chiusero un’ormai insopportabile querelle sul capodanno organizzandone uno insieme, nella zona del Marano, con la partecipazione di Max Pezzali. Ci pensino il sindaco Pironi e il direttore artistico Gnassi: unendo le forze, forse si può puntare davvero su una grande attrazione e si può dare una botta ai campanilismi sempre risorgenti. Magari ci scappa anche una telecamera. Tutti al Capodanno 2013 della Riviera di Rimini. In zona Marano. Forza, qualcuno alzi il telfono!

Ultima modifica il Giovedì, 15 Novembre 2012 16:26

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