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Questura, Morrone: abbiamo risolto il problema, Gnassi ideologico

Venerdì, 04 Gennaio 2019

(Rimini) “Molti esponenti Pd, come il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, sono dotati di una memoria a ritmi alterni”. Lo sostiene il sottosegretario alla giustizia Jacopo Morrone (Lega), protagonista nei giorni scorsi di un nuovo accordo sul trasloco della questura di Rimini, superando l’opzione via Bassi e puntando tutto sull’ex centro per l’impiego di piazzale Bornaccini. “Nel ripercorrere storie amministrative, come nella querelle della sede della locale Questura, si dimenticano di narrarne dei pezzi, quelli più scomodi alla loro parte politica. Si tratta, infatti, di una storia infinita e poco edificante su cui certamente ci sono una miriade di responsabilità e di cui potremo discutere a lungo, ma che deve trovare immediatamente una soluzione. E quando dico immediatamente non lo faccio a cuor leggero. La dislocazione attuale in cinque sedi diverse e non adeguate non può continuare, soprattutto non può aspettare i tempi purtroppo lunghi e non ancora quantificabili per un eventuale costosissimo recupero della struttura fatiscente di via Ugo Bassi. Molto strumentalmente sembra che il sindaco di Rimini come, per altro, i quesiti a me rivolti di un organo di informazione, vogliano addossare all’attuale Governo e in particolare alla mia persona responsabilità che sono da attribuire, al contrario, a una lunga teoria di esponenti di governi di un’era politica ormai tramontata da tempo e di giunte comunali riminesi, da sempre nelle mani degli epigoni del Pci. Sono già stati citati da altri, in questi giorni, e molto opportunamente, gli errori compiuti dalla Giunta Chicchi negli anni Novanta e l’incredibile superficialità con cui è stata trattata questa partita. Ma da allora a oggi che ha fatto di concreto il Comune di Rimini? Lasci perdere, il sindaco Gnassi, le polemiche che si ritorcerebbero come un boomerang su di lui e cerchi di collaborare con chi sta cercando di trovare una via d’uscita alle esigenze urgenti della Questura. C’è la necessità improcrastinabile di reperire una sede provvisoria che risponda a requisiti di sicurezza, l’abbiamo trovata, con fatica, in locali ubicati in piazzale Bornaccini che potranno essere utilizzati fin dal prossimo febbraio. Questa è, piaccia o non piaccia a Gnassi e al suo entourage, l’unica soluzione praticabile fin da subito. Amministrare e governare significa anche agire con pragmatismo e realismo, soprattutto ascoltando le esigenze del territorio senza il paraocchi ideologico. Qualità del tutto assenti nel sindaco Gnassi”.


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