Scrivi qui la tua mail
e premi Invio per ricevere gratuitamente ogni mattina la nostra rassegna stampa

Bellaria, 5Stelle critici su dati turismo

Venerdì, 22 Dicembre 2017

(Rimini) “Non si possono dare dati a spot sul turismo, nostra prima, ma ricordiamo non unica economia del territorio”, così il gruppo dei 5Stelle a Bellaria Igea Marina. “Dare dati ‘a cavolo’, è controproducente (oltre che pessima e conclamata) abitudine della politica non solo locale. La necessità di esibire grandi e rassicuranti risultati, non solo porta ad una visione alterata della realtà, ma per conseguenza crea un danno, in quanto non si intraprendono le giuste soluzioni, venendo meno anche a investimenti e migliorie sia sul piano territoriale che in termini di servi ed accoglienza, ci riferiamo ovviamente a quel più 20% di tedeschi che avremmo avuto quest'anno grazie al progetto destinazione Romagna, e a quel treno che avrebbe dovuto arricchirci di turisti da parte del nord Europa”.
Nella speranza “che siano scritti da qualche parte, e non come i dati dichiarati in un’occasione precedente, quando interrogati sull'origine di questi, hanno risposto di averli ricevuti a voce e di non sapere chi li avesse prodotti, né su quali campioni di territorio, e manco erano sicuri di ricordarseli bene, ma tanté. Portiamo invece l'analisi di chi lavora in regione, e si occupa appunto di seguire l'aspetto turistico marittimo: "le presenze, in toto, effettivamente sono aumentate e parlando con gli operatori del settore, si è effettivamente visto anche qualche tedesco in più, frutto non solo del treno rimini-monaco, ma anche della campagna pubblicitaria fatta in Germania. In Riviera però abbiamo un problema relativo alla redditività dei turisti”.

Le presenze “aumentano, ma molto spesso gli stranieri, soprattutto russi e orientali, usano le nostre strutture alberghiere come punto di appoggio per poi spostarsi a visitare Venezia, Milano, Roma, ecc… Naturalmente spendendo là il budeget che invece potrebbero spendere, almeno in parte, da noi se avessimo avuto delle politiche turistiche adeguate”.
Attualmente “abbiamo gli albergatori che si lamentano del degrado del lungomare, ma svendono camere e servizi, accentuando anche le infiltrazioni malavitose che sguazzano nel riciclare denaro in attività del genere. La bassa spesa pro-capite dei turisti è un dato comune a tutta Italia, dato negativo che si rivela molto accentuato da noi, facilitato anche da una miopia imprenditoriale oltre che politica”.
Presenze “non vuol dire profitto, i prezzi, che se ne dica sono all'osso, camere a 30/35 euro su booking in altissima stagione, personale sottopagato con contratti farlocchi da 6 ore e 40 invece delle 10 o 12 ore reali svolte, strutture non competitive, non basta dare una mano di fresco alla facciata. Venti per cento in più, a sentirlo così il dato sembra importante, ma il 20 di quanto? Detto così, potrebbero essere 2 persone come 2 mila, e quanto indotto hanno portato, e distribuito su quante attività? Senza considerare che il dato è regionale, non locale, quanto di questo 20% si è fermato nel nostro comune? Quanto abbiamo speso in questo progetto? E dall'investimento fatto, quanto realmente e ricaduto nelle tasche dei nostri cittadini?, quanto nel nostro gettito iva?”.


Le vostre foto

Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

#bgRimini

Le nostre città con gli occhi di chi le vive. Voi scattate e taggate, noi pubblichiamo. Tutto alla maniera di Instagram