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Profughi nei Civivo, Cgil: Troppa confusione tra lavoro e volontariato

Giovedì, 27 Luglio 2017

(Rimini) Il Comune di Rimini parla di “accoglienza virtuosa”, ma per la Cgil il nuovo progetto che prevere l’inserimento dei profughi nei Civivo per attività di pubblica utilità. “In realtà, oltre a non risolvere i problemi di accoglienza e di integrazione, si lascia sostanzialmente inalterata la situazione e, in più, si continua a confondere lavoro e attività volontaria. Il lavoro, infatti, è tale in presenza di un lavoratore che compie la prestazione lavorativa e di un datore di lavoro che è obbligato a retribuirlo; mentre il volontariato è lo svolgimento di un'attività fatta in modo gratuito e volontario, o l'uno o l’altro”, sostiene Claudia Cicchetti della Cgil.

Insomma, se “in questo modo, pare di capire, il Comune è convinto di fornire una risposta a chi guarda con disapprovazione i giovani profughi che trascorrono il loro tempo inattivi”, questo in realtà per il sindacato non accadrà. “Non è tutto così semplice e risolvibile” e anzi “i richiedenti asilo rischiano di infoltire le fila dei soggetti deboli a rischio di sfruttamento, tema su cui sarebbe necessaria una particolare attenzione da parte di tutte le istituzioni”.


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