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Teatro Galli, un tetto dopo 72 anni

Mercoledì, 20 Luglio 2016

(Rimini) E’ stato necessario l'utilizzo di una gru con una portata massima di 500 tonnellate e sbraccio di 56 metri per posizionare questa mattina le due travi reticolari di copertura sulla sommità del teatro Amintore Galli.
Le operazioni di posizionamento delle travi sono iniziate verso le ore 9 per concludersi senza problemi dopo circa un'ora e mezzo. Dapprima tra i due nuclei scala in adiacenza alla struttura del Foyer, la gru ha così posizionato la prima struttura reticolare da 25 tonnellate di formata da due travi reticolari di altezza 3,25 metri accoppiate ad una distanza di circa 2,50 metri. La seconda struttura di peso inferiore (15 tonnellate) avente lunghezza di metri 15 è stata successivamente posizionata tra i due nuclei scala che definiscono il boccascena. Alla struttura di larghezza pari a 5.00 metri, verrà agganciato nella parte inferiore l'arco scenico, mentre l'interno sarà praticabile e destinato a locale tecnico di servizio.


"E' fortissima la simbologia di questa fase del cantiere – hanno commentato il sindaco di Rimini Andrea Gnassi e l'assessore ai Lavori pubblici Jamil Sadegholvaad accompagnando questa mattina la stampa in una visita al cantiere – e così come una bomba 72 anni fa squarciò prima il tetto del teatro, oggi ricuciamo quello strappo cominciando a lavorare appunto sulla copertura”.
Un ulteriore “passo avanti in un progetto simbolo dell'intera città per la conclusione del quale stiamo tiriamo come ossessi per arrivare entro l'anno prossimo a restituire il proprio teatro ai riminesi. Così come stiamo tirando come matti perché il Fulgor sia inaugurato il 21 gennaio del 2017, giorno del compleanno di Fellini”.


Sul teatro, piace sottolineare al sindaco “un aspetto spesso dimenticato: questa è una fabbrica di cultura interamente pagata dai cittadini riminesi. Credo che in Italia non vi sia esempio di teatro interamente realizzato con soldi pubblici, ma a Rimini avviene anche questo. E questo se da una parte è un'anomalia tutta da studiare, dall'altro possiamo considerarla un vanto”.
I lavori di ricostruzione filologica del teatro Amintore Galli riguardano 3 corpi di fabbrica distinti con caratteristiche e modalità di interventi diversificati: Foyer, Sala e palcoscenico.


Le bombe hanno risparmiato il solo Foyer che nel corso degli anni è stato restaurato ed è giunto fino ad oggi. I lavori di restauro ed adeguamento normativo si sono svolti tra ottobre 2010 e marzo 2015 mediante due appalti: lavori di restauro, consolidamento ed adeguamento normativo del foyer, importo 3.362.463 euro, ultimazione 18 dicembre 2013; lavori di completamento dell'ala foyer nell'ambito della ricostruzione del teatro di Rimini ‘Amintore Galli’, importo 1.187.840 euro, ultimazione 28 marzo 2015.


L'intervento di ricostruzione filologica della Sala e del Palco risulta molto più complesso sia per lo stato di conservazione del bene sia per il contesto archeologico in cui si va ad operare e le elevate prestazioni che si devono raggiungere nel rispetto di tutte le normative vigenti (sismica, sicurezza, antincendio, acustica ).
Trattandosi di un'opera complessa e specialistica, i lavori di ricostruzione del Teatro Galli sono stati articolati in 4 appalti: 1° intervento di natura archeologica e propedeutico (500.000 euro); 2° intervento di carattere generale costruttivo della struttura e delle opere (circa 15.000.000 di euro); 3° intervento relativo alla fornitura e posa in opera di apparati decorativi ed arredi (spesa prevista 2.150.725 euro); 4° intervento relativo alle opere della meccanica di scena (spesa prevista circa 2.000.000).


Nella zona della Torre Scenica, dove è prevista la realizzazione di due piani interrati per ospitare le dotazioni impiantistiche ed i camerini, è terminata l'attività di scavo archeologico estensivo dalla quale è emersa una stratigrafia molto complessa ed importante i cui reperti sono stati schedati e catalogati sotto l'alta sorveglianza della Soprintendenza archeologia di Bologna.
E' in corso di progettazione congiunta con le soprintendenze competenti l'area museale al di sotto della platea nei cui locali adiacenti via Poletti sarà allestita l'esposizione dei reperti rinvenuti nell'area del teatro, debitamente selezionati a cura della Soprintendenza archeologia.


Entro il mese di agosto termineranno le lavorazioni inerenti la platea di fondazione e successivamente saranno realizzate le strutture in elevazione fino alla quota di piazza Malatesta.
In autunno, terminato il solaio alla quota di piazza Malatesta, si provvederà a riposizionare nell'originale sedime le murature polettiane che erano state traslate e provvisoriamente posizionate sui diaframmi per consentire le attività di scavo in sicurezza.
Ad oggi, l'appaltatore degli apparati decorativi ed arredi sta predisponendo le proprie campionature mentre l'appaltatore della meccanica di scena ha iniziato la produzione in officina dei meccanismi che dovranno essere installati nel teatro.


Nella foto di gruppo finale, oltre al Sindaco di Rimini Andrea Gnassi e all'assessore ai Lavori pubblici Jamil Sadegholvaad, i componenti dell'Unità progetti speciali del Comune di Rimini che sta seguendo passo a passo i lavori (Ing. Massimo Totti, Responsabile unico del procedimento; Arch. Carmine Cefalo, direttore lavori generale; arch. Laura Berardi, direttore operativo opere storico-architettoniche), e il Geom. Arnaldo Tamburini Project manager CMB.


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Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

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