Zona bianca: ecco cosa cambia da lunedì per Rimini
(Rimini) Da lunedì l'Emilia-Romagna sarà zona bianca. Rimangono inalterati gli obblighi di base, come l'utilizzo di mascherina, la sanificazione delle mani, il distanziamento. Tra le novità più importanti, invece, ci sono la cessazione del coprifuoco e l'apertura per tutti i negozi.
Ristoranti. Il consumo ai tavoli negli spazi al chiuso è consentito per le attività dei servizi di ristorazione per un massimo di sei persone per tavolo. Anche non conviventi tra loro. Riguardo ai tavoli all'aperto non c'è una regola esplicita all'interno dell'ordinanza. Non ci sono comunque limiti massimi al numero di persone che si possono sedere insieme a casa di amici e parenti.
E' consentito andare a far visita a parenti o amici, restando all'interno della stessa zona, senza limiti di orario o nel numero di persone che si spostano. Non ci sono quindi limiti ai ritrovi di persone all'interno delle abitazioni. Se però dalla zona bianca si valicano i confini e ci si sposta in una regione o in un comune giallo, allora valgono le regole del luogo di destinazione.
Coprifuoco addio. Non ci sono più restrizioni orarie: gli spostamenti sono consentiti a qualsiasi ora del giorno e della notte senza bisogno di autocertificazioni per giustificarli.
Negozi, ricevimenti e piscine. Con l'entrata in zona bianca possono ripartire tutte le attività e gli esercizi commerciali ancora chiusi: ricevimenti per matrimoni, unioni civili, battesimi, cresime e tutte le altre cerimonie civili o religiose (ma con il "green pass"); piscine al coperto; parchi divertimento, acquatici e tematici; sale giochi e sale scommesse, convegni e congressi, eventi sportivi nei palazzetti al chiuso (con un massimo di 500 spettatori e impianti riempiti per un quarto della loro capienza).
Vaccinazioni anticovid: in ER open day confermati solo con Pfizer e Moderna
(Rimini) In Emilia-Romagna gli Open Day già programmati, con tanto di prenotazione on line vengono confermati, perché il principio guida deve essere quello di non mandare indietro nessuno e soprattutto di velocizzare la vaccinazione che nei giorni scorsi ha visto una notevole accelerazione, ma per prudenza con l’esclusivo utilizzo di dosi Pfizer e Moderna. La decisione della Regione - comunicata già ieri dalla direzione generale dell'assessorato alle Politiche per la salute a tutte le Aziende sanitarie e ospedaliere del territorio - è stata assunta in via prudenziale, in attesa delle nuove indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico, che si chiede siano chiare e definitive, sull’impiego dei vaccini a vettore virale - quindi AstraZeneca e Johnson & Johnson - per i cittadini di età inferiore ai 60 anni.
AstraZeneca e Johnson & Johnson continueranno pertanto ad essere impiegati dalle Aziende sanitarie, dai medici di medicina generale e prossimamente anche dai farmacisti esclusivamente per individuare e immunizzare quell’esigua parte di popolazione over 60 che, per varie ragioni, non si è ancora vaccinata pur potendolo fare. La Regione chiede alle Autorità competenti un immediato, chiaro e definitivo pronunciamento sulle seconde dosi di AstraZeneca per chi ha già ricevuto la prima, a prescindere dall’età.
“In attesa delle nuove indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- abbiamo deciso di muoverci seguendo la linea della massima prudenza, senza tuttavia rallentare il ritmo della campagna vaccinale in corso. Confermiamo dunque solo gli Open day già organizzati per i quali abbiamo già le prenotazioni perché il principio che vogliamo seguire è innanzitutto quello di non mandare indietro nessuno e inoltre rappresentano un’opportunità per velocizzare la vaccinazione in corso. Li svolgeremo con la somministrazione esclusiva di dosi Pfizer e Moderna. Fino ad ora, peraltro- aggiunge Donini- nei nostri Open day sono stati utilizzati prevalentemente vaccini J&J, approvati da Aifa per gli over 18 anche se preferibilmente indicati per le persone con più di 60 anni. Se ora si cambia decisione da parte delle Autorità competenti ci adegueremo come sempre, sperando che si dica una parola definitiva. Quindi- chiude Donini- mentre procediamo a pieno ritmo con la vaccinazione di tutta la popolazione che si sta prenotando in questi giorni per fasce d’età, confermiamo solo gli appuntamenti già calendarizzati per intercettare quante più persone possibili. E, come sempre abbiamo fatto, andremo avanti nel più rigoroso rispetto delle indicazioni nazionali”
11 giugno
Zona bianca | Estate calda | Gasparri incontra Paesani
Comitato sicurezza in prefettura: a tema rinforzi, A14, movida
(Rimini) Presieduto dal prefetto, si è riunito stamane il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, esteso – per il primo punto all’ordine del giorno – anche alla partecipazione di rappresentanti della Società Autostrade e dell’Anas.
Casello autostradale “Rimini Sud”. Su richiesta dell’Amministrazione Comunale del capoluogo, il Prefetto ha invitato a fare il punto della situazione relativamente ai disagi che si sono verificati nell’area geografica limitrofa al casello autostradale di “Rimini Sud”.
Il rappresentante della società concessionaria, ha comunicato che l’esecuzione dei lavori si è resa indifferibile ed urgente in seguito ad un sopralluogo ispettivo effettuato nel maggio scorso e che la chiusura del cantiere è prevista tra il 20 e il 22 p.v.
Azioni congiunte di Polizia Stradale e Municipale, che renderanno più fluida la viabilità in alcuni snodi nevralgici, dovrebbero scongiurare per i prossimi giorni e fino alla chiusura del cantiere, l’insorgere di criticità.
Rinforzi estivi. Con una nota inoltrata al competente Dipartimento della Pubblica Sicurezza fin dallo scorso aprile, il Prefetto ha dettagliatamente corrisposto in ordine alle peculiarità della provincia di Rimini in relazione alla massiccia presenza di turisti in estate, alla riapertura dell’attività dell’Aeroporto Internazionale “F. Fellini” di Rimini-San Marino e alla consistente programmazione di eventi di richiamo su tutto il territorio.
Il Ministero dell’Interno nell’accogliere le motivazioni descrittive delle specificità, ha annunciato che la provincia di Rimini risulterà essere destinataria di un consistente rafforzamento numerico a partire dalla metà del mese prossimo e fino agli inizi di settembre.
Saranno perciò oltre 200 (duecento) – tra Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza – le unità che integreranno temporaneamente l’organico delle Forze dell’Ordine di questa provincia, alle quali si aggiungeranno anche altre 6 unità della Polizia Ferroviaria.
Sempre a partire dal mese di luglio, grazie al progetto “Alto impatto” promosso dal Questore di Rimini, saranno aperti i Posti estivi della Polizia di Stato nei Comuni di Riccione e di Bellaria-Igea Marina.
Movida.L’attribuzione dei cd. rinforzi estivi consentirà, naturalmente, una maggiore consistenza quantitativa del dispiegamento di uomini, ma in attesa dell’annunciato incremento, la fase di graduale “allentamento” delle misure anti-covid ha già comportato un ulteriore innalzamento del livello di attenzione da parte delle Forze dell’Ordine che agiranno sia sul fronte della prevenzione generale che su quello dell’ordine pubblico.
In particolare, verranno privilegiate le aree esposte al rischio di sovraffollamento, in quanto interessate da più intensi flussi di mobilità o dalla presenza di locali o esercizi aperti al pubblico, nonché le fasce orarie della c.d. “movida” e le giornate festive e prefestive.
Dal giovedì e fino alla domenica sera, con il pieno coinvolgimento della Polizia Locale nell’attuazione dei dispositivi di controllo, soprattutto negli scenari urbani ove è ancor più incisivo tale impiego, già a partire da questo fine settimana verranno ulteriormente intensificati i servizi mirati e il monitoraggio di comportamenti difformi dal quadro regolatorio.
Permane, comunque, la preoccupazione per le dinamiche di cui si rendono protagonisti giovani e giovanissimi, con particolare riguardo a questi ultimi per i quali viene richiesta un’azione d’intervento delicata e prudente.
I sindacati contro Maggioli: "sottoscriva contratto aziendale"
(Rimini) "Siamo nel 2021 e ad oggi" con il gruppo Maggioli "non è mai stato possibile sottoscrivere un contratto aziendale malgrado le reiterate richieste affinché si aprisse un vero tavolo di confronto". lo denunciano i sindacati SLC - CGIL Sindacato Lavoratori Comunicazione, FISTel - CISL Federazione Informazione Spettacolo e Telecomunicazioni. UILCOM - UIL Unione Italiana Lavoratori della Comunicazione.
"In effetti due incontri ci sono stati. Nel primo abbiamo esposto le nostre argomentazioni finalizzate alla costruzione di relazioni sindacali non episodiche e alla definizione di punti qualificanti per il primo contratto aziendale del Gruppo. Nel secondo abbiamo registrato il no generale della Maggioli a qualsiasi ragionamento di contrattazione aziendale", ribadiscono i sindacati. "Non riteniamo questo esito, di cui i lavoratori sono stati immediatamente informati, motivo per abbandonare la nostra attività rivendicativa che rimane incentrata principalmente su: risorse ed elementi innovativi che, a partire dal Governo, vengono messi a disposizione delle aziende; l’utilizzo del lavoro agile; il fondo nuove competenze; il contratto ad espansione; l’erogazione di premi collettivi legati al buon andamento dell’azienda; l’organizzazione del lavoro, anche alla luce degli effetti ancora molto incerti della pandemia".
"In totale coerenza con l’espressione più retriva di Confindustria, quella per intenderci convinta che non sia il lavoro a fare l’impresa, l’unica disponibilità che la Maggioli dà al sindacato è quella di firmare la cassa integrazione. Come al solito sì alla condivisione delle perdite quando c’è la crisi, no a qualsiasi riconoscimento quando acquisizioni e fatturati crescono. Paolo Maggioli, presidente di Confindustria Romagna, perpetua una gestione obsoleta, di stampo padronale, che in una fase come questa, dove l’innovazione tecnologica non può rimanere soltanto argomento di webinar, richiede invece un cambio di passo a tutti, anche alle imprese del territorio riminese", concludono i sindacati.
Aggiornamento coronavirus: 10 positivi, 24 guariti, nessun decesso
(Rimini) Sono 10 i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini. Si tratta di 5 pazienti di sesso maschile e 5 paziente di sesso femminile; 4 asintomatici e 6 sintomatici. E nel dettaglio: 6 per sintomi; 3 per contact tracing, la maggior parte familiari e già in isolamento al momento della diagnosi; 1 test per categoria. Si possono stimare in circa 24 le guarigioni. Oggi non sono stati comunicati decessi. Dall’inizio dell’epidemia in Emilia-Romagna si sono registrati 385.321 casi di positività, 145 in più rispetto a ieri, su un totale di 19.497 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 0,7%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che si estende anche agli under40. In Emilia-Romagna, infatti, sono aperte da oggi le prenotazioni per i 35-39enni (quindi i nati dal 1982 al 1986), dopo l’avvio, lunedì 7, di quelle per i ragazzi tra i 12 e i 19 anni. Si procederà poi, in maniera scaglionata, in ordine anagrafico: domani 11 giugno toccherà ai 30-34enni, e a seguire con finestre distanziate di due o tre giorni le altre fasce di età. Ovviamente la possibilità di prenotarsi resterà sempre aperta a partire dalla data di sblocco delle finestre, per consentire a tutti coloro che lo vorranno di ricevere il vaccino. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 3.034.967 dosi; sul totale, 1.086.549 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 51 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 65 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 81 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 35,5 anni. Sui 51 asintomatici, 31 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 7 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 2 con gli screening sierologici, 1 tramite i test pre-ricovero. Per 10 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna e Parma entrambe con 26 nuovi casi, seguite da Cesena (18) e Modena (16); poi Reggio Emilia e Ravenna (entrambe con 13 casi), Piacenza (11), Rimini (10) e Forlì (9). Quindi il Circondario Imolese (2)e infine Ferrara (1). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 9.538 tamponi molecolari, per un totale di 4.854.249. A questi si aggiungono anche 9.959 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.244 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 362.876. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 9.220 (-1.103 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 8.822 (-1.072), il 95,7% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 4 nuovi decessi: 2 in provincia di Bologna (due donne di 64 e 69 anni), 1 in provincia di Modena (una donna di 78 anni) e 1 a Cesena (una donna di 68). In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 13.225.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 63 (-6 rispetto a ieri), 335 quelli negli altri reparti Covid (-25). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 5 a Parma (-1), 6 a Reggio Emilia (-1), 13 a Modena (-1), 26 a Bologna (-1), 1 a Imola (-1), 2 a Ferrara (invariato), 1 a Ravenna (invariato), nessuno a Forlì (come ieri), 1 a Cesena (invariato) e 5 a Rimini (-1).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 23.587 a Piacenza (+11 rispetto a ieri, di cui 1 sintomatici), 28.311 a Parma (+26, di cui 6 sintomatici), 46.831 a Reggio Emilia (+13, di cui 10 sintomatici), 65.507 a Modena (+16, di cui 12 sintomatici), 82.165 a Bologna (+26, di cui 22 sintomatici), 12.610 casi a Imola (+2, di cui 2 sintomatici), 23.126 a Ferrara (+1, di cui 1 sintomatici), 30.427 a Ravenna (+13, di cui 11sintomatici), 17.022 a Forlì (+9, di cui 8 sintomatici), 19.554 a Cesena (+18, di cui 15 sintomatici) e 36.181 a Rimini (+10, di cui 6 sintomatici).
Santarcangelo: è morto don Ceccarini
(Rimini) È morto, all'età di 83 anni, don Pietro Ceccarini, per una vita cappellano all'ospedale di Santarcangelo.Don Pietro era stato colpito in precedenza dal Covid. Le sue condizioni di salute si sono aggravate dopo un recente ricovero. Da qualche anno era ospite della casa del Clero di Rimini.
Nato a Rimini il 27 aprile 1938, don Pietro era stato ordinato sacerdote dal Vescovo Emilio Biancheri il 29 giugno 1963, giorno del suo onomastico, in cui si festeggiano i Santi Pietro e Paolo.Dopo un periodo da cappellano a San Giovanni in Marignano e a Cattolica, don Pietro ha servito per tanti anni la comunità di Santarcangelo (dagli inizi degli anni Settanta fino al 2018), presso la parrocchia della Collegiata – insieme a don Sergio Matteini – e in particolare al nosocomio clementino. In corsia era sempre disponibile con tutti e per ogni esigenza, e anche per questo era benvoluto da tutti: ammalati, parenti e cittadini. Ha servito con passione il parrocchiale "Gruppo di Servizio", che si interessava più da vicino di ragazzi con handicap e disabilità, anche durante i campeggi estivi. Era stato insegnante di religione all'istituto di ragioneria di Santarcangelo.
"Don Pietro, che versava in gravi condizioni già da qualche tempo, è salito al Padre", – ha detto il Vicario generale della Diocesi di Rimini, don Maurizio Fabbri. " Si tratta di una perdita dolorosa per i suoi cari, per il nostro presbiterio, comeper la comunità di Santarcangelo che aveva servito per decenni. Affidiamo la vita di don Pietro alla misericordia del Padre e all'intercessione di tutti i Santi". Venerdì 11 giugno, alle 20,30, è in programma, presso la Collegiata di Santarcangelo, una veglia di preghiera. Il funerale di don Pietro è previsto sabato 12 giugno, alle ore 10, sempre in Collegiata.
Lavoro: 14mila assunzioni tra giugno e agosto
(Rimini) Le assunzioni previste nelle province di Forlì-Cesena e Rimini sono 24.000 per il periodo giugno-agosto 2021 secondo Excelsior Informa, il Bollettino mensile con orizzonte trimestrale sui fabbisogni occupazionali delle imprese industriali e dei servizi.Su base nazionale, gli ingressi previsti nel solo mese di giugno sono 560.000, di cui il 9,2% (51.400) in Emilia-Romagna. Il 25,5% del dato regionale, pari a n. 13.110 ingressi previsti, attengono all'area di competenza della Camera di commercio della Romagna, il 6,4% di incidenza in più del mese trascorso, fortemente in linea con l'avanzare della stagione balneare e le riaperture, dopo le restrizioni per contrastare la diffusione del Covid-19..
I risultati dell'indagine per la provincia di Rimini. L'indagine rileva 14.000 entrate previste nel trimestre giugno-agosto 2021, mentre per il solo mese di giugno sono 8.350. Di queste, il 93% riguarda lavoratori dipendenti (tempo determinato, indeterminato, apprendisti, altri alle dipendenze) e il restante 7% lavoratori con contratti di lavoro diversi (collaboratori, in somministrazione, altri non alle dipendenze).
Il maggior numero di entrate previste nel mese di giugno 2021 si registra nei settori: servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici (pari a .3390 nel mese di giugno, triple rispetto al mese precedente e 5.010 nel trimestre in corso), seguito dai servizi alle persone (1.660 ingressi anche in questo caso tripli rispetto al periodo precedente e 2.660), dal commercio (1.180 –più che doppi- e 2.030), dai servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone (900 –quasi triplicati- e 1.510) e dalle costruzioni (300 e 490).
Le previsioni di assunzioni per i giovani con meno di 30 anni riguardano il 30% dei casi, più 8% rispetto al mese scorso; solo il 5% delle entrate previste è destinato a personale laureato, in calo di 3 punti rispetto al periodo precedente. Ancora l'8% delle assunzioni programmate riguarda dirigenti, specialisti e tecnici (lontani dalla quota nazionale del 17%).
Le imprese che prevedono difficoltà a trovare i profili desiderati sono in calo, comunque ancora numerose, il 18%.
"Danni irreversibili al lungomare nord", Ravaglioli chiede discontinuità nel post Gnassi
(Rimini) "I lavori eseguiti sul lungomare di Rimini nord hanno provocato danni irreversibili per il Comune di Rimini". Lo sostiene il legista riminese Alessandro Ravaglioli in merito al Parco del mare." Lavori sbagliati sotto il profilo edile con materiali inadatti ma soprattutto senza una regia urbanistica ed un piano della mobilità e dei parcheggi a monte. Un fiume di soldi davvero buttati alle ortiche, con un progetto da rifare completamente per il quale ci vorranno non meno di 5 anni anche solo per realizzare eventuali parcheggi scambiatori a monte della ferrovia".
Ravaglioli si riferisce "in particolare, alle frazioni di Viserbella e Torre Pedrera dove il Piano strutturale comunale zonizza tutta l’area a monte della ferrovia quale “Territorio rurale ad alta vocazione produttiva agricola” e quindi per concretizzare un’eventuale piano della sosta (ad oggi neppure abbozzato!) occorrerebbe addirittura una variante al Psccon un tempistica di realizzazione stimabile in non meno di due anni. Nella frazione di Viserba e Rivabella invece si sarebbe potuto agire sin da subito (anche se con scarso margine di manovra) con una modifica al solo Regolamento urbanistico ed edilizio, ma nulla è stato fatto".
Ravaglioli ipotizza anche une "tempistica più ottimistica per l’esecuzione dei parcheggi": un anno per la redazione del Piano della mobilità e della sosta, "che ad oggi non c’è"; due anni per la variante urbanistica a mezzo di accordo programma (ex art.59-60 della LR 24/2017) con tanto di procedura semplificata con progetto di opera pubblica (ex art 53 della LR 24/2017); un anno per i reperimenti finanziamenti pubblici più sottoscrizione accordi pubblici-privati; un anno per i bandi di gara e lavori.
"Quando lasciai il Consiglio Comunale nel 2016 si parlava proprio dell’esigenza di questa variante come supporto essenziale per lo sviluppo del progetto del Parco del Mare, ma poi tutto fu lasciato cadere nel vuoto", ricorda Ravaglioli. "Sembra non esservi alcuna volontà politica se non quella di dare seguito ad una posizione ideologica sulla mobilità che vorrebbe essere innovativa ed ecologica ma nella sostanza ci riporta al medioevo".
A livello "teorico" si sarebbe "anche potuta ipotizzare una parte di città a Rimini nord del tipo Zermat, dove vai in vacanza lasciando l’auto ad una stazione treni con mega parcheggio scambiatore e poi con navette elettriche i turisti vengono portati agli hotels per una vacanza senza auto, ma tutto questo avrebbe dovuto essere pianificato e realizzato prima dei lavori sul lungomare con un efficiente sistema a monte. Invece la città si trova in una situazione drammatica dove si pensa di far fronte a questo problema utilizzando in maniera disarticolata e schizofrenica qualche parcheggio a caso (fiera, scuole, ecc.)", spiega Ravaglioli, che conclude: "Sinceramente non capisco se trattasi di incapacità amministrativa e buona fede o viceversa di un deliberato progetto di abbattimento dell’industria turistica della città. E’ chiaro che davanti ad errori i questa gravità serve una discontinuità totale dalla giunta Gnassi".
Turismo, VisitRimini: buone prospettive per la stagione
(Rimini)All’indomani del via libera definitivo del Parlamento europeo al certificato digitale covid dell'Unione europea, che sarà adottato a partire dal primo di luglio, si aprono nuove prospettive concrete per il turismo riminese, che già dalle prime luci della stagione, registra l’interesse della clientela straniera. "Per il mese di giugno, gli alberghi stanno registrando una vivacità decisamente superiore al 2020, sia nella quantità di richieste, sia nelle prenotazioni. Se lo scorso anno di questi tempi gli alberghi erano ancora chiusi, quest’anno i turisti, anche quelli stranieri, soprattutto Tedeschi e Svizzeri, hanno già approfittato del ponte dell’Ascensione per godersi il mare Adriatico. Dato particolarmente significativo nel descrivere una situazione in netto miglioramento, anche se ancora i numeri del 2019 sono lontani", spiegano da VisitRimini.
La stagione però, "entrerà nel vivo a partire dal weekend del 19 giugno", stando alle prenotazioni già acquisite, ancora una volta con ampio anticipo sull’anno scorso. "Per quanto riguarda i mesi di luglio e agosto, il trend è ancor più interessante: accanto alle richieste e alle prenotazioni degli Italiani e ai già citati tedeschi e svizzeri, si sono fatti avanti francesi, Inglesi, austriaci e polacchi, che confermano l’interesse chiedendo preventivi o prenotando dai portali internazionali, sapendo che le politiche di cancellazione applicate dai nostri operatori sono anche quest’anno molto favorevoli per incentivare le vacanze".
Insomma, "alla sicurezza del green pass europeo, Rimini risponde rilanciando la nuova stagione balneare anche grazie ad un cartellone di eventi di qualità, alle numerose esperienze disponibili sul territorio, alla promozione estera coordinata, a partire da Apt fino a VisitRimini. Una citazione a parte va ai collegamenti aerei dei nostri tre aeroporti regionali, che hanno ripristinato i voli da tutta Europa, est incluso, senza dimenticare l'intramontabile treno Monaco-Rimini".