Lavoro: 14mila assunzioni tra giugno e agosto

Giovedì, 10 Giugno 2021

(Rimini) Le assunzioni previste nelle province di Forlì-Cesena e Rimini sono 24.000 per il periodo giugno-agosto 2021 secondo Excelsior Informa, il Bollettino mensile con orizzonte trimestrale sui fabbisogni occupazionali delle imprese industriali e dei servizi.Su base nazionale, gli ingressi previsti nel solo mese di giugno sono 560.000, di cui il 9,2% (51.400) in Emilia-Romagna. Il 25,5% del dato regionale, pari a n. 13.110 ingressi previsti, attengono all'area di competenza della Camera di commercio della Romagna, il 6,4% di incidenza in più del mese trascorso, fortemente in linea con l'avanzare della stagione balneare e le riaperture, dopo le restrizioni per contrastare la diffusione del Covid-19..

I risultati dell'indagine per la provincia di Rimini. L'indagine rileva 14.000 entrate previste nel trimestre giugno-agosto 2021, mentre per il solo mese di giugno sono 8.350. Di queste, il 93% riguarda lavoratori dipendenti (tempo determinato, indeterminato, apprendisti, altri alle dipendenze) e il restante 7% lavoratori con contratti di lavoro diversi (collaboratori, in somministrazione, altri non alle dipendenze).

Il maggior numero di entrate previste nel mese di giugno 2021 si registra nei settori: servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici (pari a .3390 nel mese di giugno, triple rispetto al mese precedente e 5.010 nel trimestre in corso), seguito dai servizi alle persone (1.660 ingressi anche in questo caso tripli rispetto al periodo precedente e 2.660), dal commercio (1.180 –più che doppi- e 2.030), dai servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone (900 –quasi triplicati- e 1.510) e dalle costruzioni (300 e 490).

Le previsioni di assunzioni per i giovani con meno di 30 anni riguardano il 30% dei casi, più 8% rispetto al mese scorso; solo il 5% delle entrate previste è destinato a personale laureato, in calo di 3 punti rispetto al periodo precedente. Ancora l'8% delle assunzioni programmate riguarda dirigenti, specialisti e tecnici (lontani dalla quota nazionale del 17%).

Le imprese che prevedono difficoltà a trovare i profili desiderati sono in calo, comunque ancora numerose, il 18%.