Dazi Usa, Camera di commercio: valutare nuovi mercati
Nel 2024, nell'area Romagna - Forlì-Cesena e Rimini, le esportazioni totali ammontano a 7.379,4 milioni di euro, di cui verso gli Stati Uniti d'America (USA) 669,1 milioni di euro. In Italia l'export verso gli USA è di 64.759,4 milioni di euro, mentre in Emilia-Romagna è di 10.481,7 milioni di euro.
Le importazioni totali sono pari a 3.849,0 milioni di euro, mentre quelle dagli USA si attestano a 64,6 milioni di euro.
Per quanto riguarda l'import-export generale il saldo commerciale (differenza tra esportazioni e importazioni) risulta dunque positivo per 3.500,4 milioni di euro.
Anche l'import-export con gli USA, registra un saldo positivo di 604,5 milioni di euro e, rispetto al 2023, si rileva una flessione del 21,2% delle esportazioni e un incremento del 7,1% delle importazioni.
"In un contesto globale in continua evoluzione e con una guerra commerciale in corso, la Camera di commercio della Romagna è consapevole dell'importanza di diversificare i mercati di sbocco per le nostre imprese. Pur mantenendo le relazioni con partner tradizionali come gli Stati Uniti, è cruciale esplorare nuove opportunità in aree geografiche in crescita. I dati del nostro report indicano, ad esempio, una dinamicità interessante nei rapporti commerciali con alcuni paesi europei e anche extra-europei o altri continenti, come l'Oceania che ha incrementato la richiesta di esportazioni italiane, ma verso cui, attualmente, esportiamo per soli 88,1 milioni di euro. Questi mercati, insieme ad altri che mostrano segnali di crescita, possono rappresentare valide alternative e complementi al mercato statunitense, riducendo la dipendenza da un singolo partner commerciale e aumentando la resilienza del nostro sistema economico – commenta Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna –. La Camera di Commercio della Romagna continuerà a monitorare attentamente l'evoluzione di questi dati, mettendo a disposizione delle imprese strumenti e servizi per affrontare le sfide del mercato globale, cogliere le opportunità offerte dal rapporto con gli Stati Uniti e, al contempo, supportare la diversificazione verso nuovi mercati di sbocco, per garantire una crescita sostenibile e duratura del nostro territorio".
In provincia di Forlì-Cesena, nel 2024, il totale delle esportazioni è di 4.459,3 milioni di euro, mentre quelle verso gli Stati Uniti d'America (USA) ammontano a 294,2 milioni di euro (pari al 6,6% del totale export provinciale).
Le importazioni totali sono di 2.236,1 milioni di euro e quelle dagli USA raggiungono quota 32,0 milioni di euro (l'1,4% del totale).
Il saldo commerciale con gli USA (differenza tra esportazioni e importazioni) risulta, pertanto, positivo: +262,2 milioni di euro. L'interscambio commerciale (somma tra importazioni ed esportazioni) è pari a 326,2 milioni di euro (pari al 4,9% dell'interscambio totale provinciale).
Rispetto al 2023, le esportazioni verso gli USA registrano una flessione del 12,2% delle esportazioni verso gli USA e un incremento del 10,6% delle relative importazioni.
I principali prodotti esportati verso gli Stati Uniti d'America (USA), nel 2024, sono stati: Altre macchine per impieghi speciali (macchine specifiche di utilizzo nei vari comparti manifatturieri) (11,4% l'incidenza), Calzature (10,7%), Navi e imbarcazioni (10,1%), Articoli sportivi (9,6%), Macchine per la formatura dei metalli e altre macchine utensili (7,1%), Mobili (6,1%), Macchine per l'agricoltura e la silvicoltura (4,9%), Prodotti in legno, sughero, paglia e materiali da intreccio (4,1%), Oli e grassi vegetali e animali (3,2%) e Autoveicoli (3,2%).
Le principali importazioni dagli USA, invece, hanno riguardato, nell'ordine: Prodotti di colture permanenti (19,3% l'incidenza), Macchine di impiego generale (forni, caldaie, condizionatori, distributori automatici, ecc.) (9,2%), Prodotti di colture agricole non permanenti (8,9%), Pasta-carta, carta e cartone (6,6%), Strumenti e apparecchi di misurazione, prova e navigazione; orologi (6,3%), Altre macchine per impieghi speciali (5,6%), Macchine per l'agricoltura e la silvicoltura (5,0%), Strumenti e forniture mediche e dentistiche (3,7%), Calzature (3,3%) e Altri prodotti in metallo (contenitori, imballaggi, infissi, porte) (3,2%).
Negli ultimi 10 anni l'incidenza dell'export verso gli USA è passata dal 6,4% del 2014 al 6,6% del 2024, con un valore più alto toccato nel 2022 (8,3% del totale); l'incidenza delle importazioni, invece, è rimasto invariata (1,4% sia nel 2014 sia nel 2024), con un peso maggiore nel 2016 (2,0% del totale).
In provincia di Rimini, il totale delle esportazioni è di 2.920,1 milioni di euro, mentre quelle verso gli Stati Uniti d'America (USA) ammontano a 374,9 milioni di euro (pari al 12,8% del totale export provinciale).
Le importazioni totali sono di 1.613,0 milioni di euro e quelle dagli USA raggiungono quota 32,6 milioni di euro (il 2,0% del totale).
Il saldo commerciale con gli USA (differenza tra esportazioni e importazioni) risulta, pertanto, positivo: +342,3 milioni di euro. L'interscambio commerciale (somma tra importazioni ed esportazioni) è pari a 407,5 milioni di euro (pari al 9,0% dell'interscambio totale provinciale).
Rispetto al 2023 si registra una flessione del 27,1% delle esportazioni verso gli USA e un incremento del 3,9% delle relative importazioni.
I principali prodotti esportati verso gli Stati Uniti d'America (USA), nel 2024, sono stati i seguenti: Navi e imbarcazioni (24,0% l'incidenza), Bevande (23,5%), Macchine per la formatura dei metalli e altre macchine utensili (14,4%), Apparecchi per uso domestico (7,2%), Articoli di coltelleria, utensili e oggetti di ferramenta (6,2%), Articoli di abbigliamento, escluso l'abbigliamento in pelliccia (4,3%), Altre macchine di impiego generale (forni, caldaie, condizionatori, distributori automatici, ecc.) (3,9%), Materiali da costruzione in terracotta (3,5%), Articoli sportivi (2,3%) e Cuoio conciato e lavorato; articoli da viaggio, borse, pelletteria e selleria; pellicce preparate e tinte (1,1%).
Le principali importazioni dagli USA, invece, hanno riguardato, nell'ordine: Altre macchine per impieghi speciali (macchine specifiche di utilizzo nei vari comparti manifatturieri) (53,7% l'incidenza), Prodotti di colture permanenti (11,9%), Pesci e altri prodotti della pesca; prodotti dell'acquacoltura (10,9%), Altre macchine di impiego generale (6,1%), Macchine per la formatura dei metalli e altre macchine utensili (3,3%), Motori, generatori e trasformatori elettrici; apparecchiature per la distribuzione e il controllo dell'elettricità (3,0%), Articoli di abbigliamento, escluso l'abbigliamento in pelliccia (2,5%), Pesce, crostacei e molluschi lavorati e conservati (1,9%), Articoli in materie plastiche (0,7%) e Macchine di impiego generale (0,7%).
Negli ultimi 10 anni l'incidenza dell'export verso gli USA è cresciuta, passando dall'8,5% del 2014 al 12,8% del 2024, con un valore più alto toccato nel 2022 (17,2% del totale); stessa dinamica per l'incidenza delle importazioni (da 1,2% del 2014 a 2,0% del 2024), con un peso maggiore nel 2019 (2,5% del totale).
Homeschooling in crescita
Dazi Usa, Confindustria: "Impatto importante"
“I dazi annunciati dal presidente degli Stati Uniti avranno un innegabile impatto sulle tante industrie esportatrici della Romagna, cercheremo di quantificarlo nei prossimi mesi con il nostro Centro Studi perché vogliamo parlare con i numeri alla mano, ma ci attendiamo ripercussioni imponenti”. Lo afferma il presidente dell’associazione, Roberto Bozzi.
“Sul fronte dell’export dobbiamo la ripresa post pandemia in gran parte all’aumento della quota proprio negli Usa. I settori più esposti sono quelli che hanno esportato di più: il farmaceutico, l’alimentare e quello delle macchine per la produzione.
Rilancio dunque con forza le parole del Presidente Orsini, l’Europa ha due imperativi: dialogare con tutti, a cominciare dalla nuova amministrazione americana, ed evitare reazioni di pancia che sono controproducenti. Alzando i toni dello scontro con gli Usa, ne beneficerà solo la Cina: bisogna accelerare il taglio dei tassi da parte della Bce perché deprezzerebbe l’euro attutendo l’effetto dei dazi americani. Poi occorre definire nuovi accordi commerciali come scudo alla guerra delle tariffe. L’Europa deve rimanere unita e chiunque abbia buoni rapporti con l’amministrazione americana deve attivarli per il bene comune.
Contemporaneamente, occorre un cambio epocale nel pensiero europeo per facilitare e accrescere gli scambi intra-Ue: bisognerebbe chiedere all'Europa di consumare di più, alzare gli stipendi ed essere meno competitivi al suo interno. La visione dell'Europa oggi è una visione piccola, perché guarda al miglioramento del proprio stato e non pensa al miglioramento della sua situazione globale.
Italia e Germania sono i Paesi più esposti nei confronti degli Usa e anche per questo a livello nazionale si sta lavorando con il presidente della Confindustria tedesca per rilanciare fattivamente le politiche industriali europee. Le istituzioni a qualunque livello – locale, nazionale ed europeo – uniscano le forze per proteggere l’economia locale e nazionale”.
Spiaggia, cercasi gestore dello stabilimento inclusivo
Rendere la spiaggia di Piazzale Boscovich un luogo accessibile e inclusivo per tutti, garantendo non solo l'accesso fisico alla spiaggia e al mare, ma anche un'esperienza balneare completa, soddisfacente e autonoma. E’ stato approvato in giunta l’avviso pubblico di co-progettazione che coinvolge i soggetti del terzo settore per la gestione della spiaggia inclusiva e senza barriere dello spazio di arenile libero che sta prendendo forma davanti a piazzale Boscovich. Parallelamente all’avanzamento dei lavori che rientrano nel più ampio progetto ‘SpiaggiaLiberaTutti’ del Comune di Rimini con l’obiettivo di promuovere il turismo accessibile, l’amministrazione comunale ha dato il via libera alla scheda di progettazione che indica le linee guida per la realizzazione e la gestione de servizi finalizzati ad agevolare la presenza degli utenti con disabilità a partire dall’estate 2025.
Obiettivi di base della gestione dei servizi sono: offrire servizi di assistenza qualificata da parte di personale adeguatamente formato per supportare le persone con disabilità durante la permanenza in spiaggia, promuovere attività ricreative e sportive inclusive che possano essere praticate congiuntamente da persone con e senza disabilità, creare un ambiente accogliente e sensibile alle esigenze delle persone con disabilità e delle loro famiglie, sensibilizzare sul tema dell'inclusione e dell'accessibilità, monitorare e valutare l'efficacia del progetto al fine di apportare continui miglioramenti.
Fra le attività da realizzare sono previste la manutenzione delle varie attrezzature per l’accessibilità, delle aree e dei percorsi, della segnaletica specifica e degli ausili; l’assistenza e l’accoglienza dedicata, l’assistenza alla balneazione e l’attività di accompagnamento; le attività ricreative, sportive e sociali inclusive; il monitoraggio dei dati e la rilevazione della soddisfazione degli utenti. E’ inoltre richiesto di attivare tavoli di confronto periodici con associazioni di persone con disabilità per raccogliere feedback e suggerimenti. Fra i servizi da svolgere anche la realizzazione di un sistema di prenotazione (anche mediante App), la promozione e formazione dei volontari, l’animazione sulla spiaggia.
La spesa complessiva per la gestione della spiaggia per la durata di circa 84 giorni, a partire dalla data di avvio del progetto, ammonta a 90mila euro, e la gestione è eventualmente prorogabile per un analogo periodo nell’estate 2026.
Nel frattempo, dopo una breve sospensione dei lavori in attesa dello spianamento delle dune che possa consentire il completamento delle opere strutturali, saranno terminati entro il mese di maggio i lavori di realizzazione degli spazi dislocati in modo sequenziale e facilmente individuabili e segnalabili, tutti su pedana. Su pedana sorgeranno i nuovi gazebo/ombrelloni, mentre gli ombrelloni degli utenti della spiaggia libera troveranno collocazione ovunque intorno ai gazebo, in un insieme totalmente inclusivo. La realizzazione del progetto è suddivisa in due lotti: si sono già conclusi a dicembre i lavori del primo stralcio finanziati per 150 mila euro attraverso il contributo della Regione nell’ambito del programma istituzionale 'In Emilia-Romagna c'è una vacanza per me', mentre verranno completati entro maggio gli interventi del secondo stralcio per 430mila euro a carico del Comune di Rimini, per un investimento complessivo di 580mila euro.
Nello specifico i lavori già terminati hanno visto la realizzazione dei tre blocchi bagno/spogliatoio donne, bagno/spogliatoio uomini e deposito, la pavimentazione esterna, quattro gazebo suite relax e attività, 7 dei 16 gazebo per ombreggio. I lavori proseguiranno con il prolungamento delle passerelle verso il mare, il posizionamento dei vari gazebo, degli arredi e degli ausili per persone con disabilità e sedie mare, il way finding studiato per orientare in modo intuitivo verso il giusto percorso, il posizionamento di un secondo percorso su pedana con altri gazebo/ombrelloni, uno spazio per relax e attività ludiche e ampliando l’accesso alla spiaggia, il completamento dell’impianto elettrico, le finiture interne ed esterne con la posa dei rivestimenti esterni in legno verniciati, la sistemazione della sabbia e la posa della pavimentazione esterna in pietra e posa dei gazebo.
Balneari, ancora niente decreti attuativi
Intervista a Cristian Manoni: "Cdo è un’amicizia operativa. Con Knower vogliamo creare valore per tutti"
Cristian Manoni, neo presidente della Compagnia delle Opere di Rimini, ci racconta la sua esperienza personale, l’evoluzione di Cdo e il nuovo progetto Knower, nato per valorizzare le eccellenze imprenditoriali del territorio.
Manoni, partiamo dal principio. Come nasce la Compagnia delle Opere?
"La Cdo nasce nel 1986 da un’intuizione molto concreta. Un sacerdote di Milano (don Luigi Giussani, ndr), parlando con alcuni imprenditori a lui vicini, li ha incalzati su un tema fondamentale: aiutarsi nel lavoro. In particolare, c’era un’azienda siciliana che produceva un vino eccezionale, ma non riusciva a venderlo. Questo sacerdote disse chiaramente: 'Se non ci aiutiamo tra noi, i nostri discorsi restano vuoti'. Da lì è nata l’idea di una compagnia che mettesse al centro la collaborazione tra imprenditori, professionisti e lavoratori.
La Compagnia delle Opere è quindi, prima di tutto, un’amicizia operativa: persone che si uniscono per affrontare insieme le sfide del lavoro, perché da soli è molto più difficile. Oggi continuiamo a portare avanti questo spirito attraverso esperienze concrete e momenti di condivisione tra aziende e professionisti."
E il suo percorso personale? Come è arrivato a diventare presidente di Cdo Rimini?
"La mia esperienza con Cdo nasce come lavoratore, poi come imprenditore. Ho iniziato nel 2003 a costruire la mia azienda e ho scoperto in Cdo un elemento chiave: il senso del lavoro. In quegli anni si raccontava spesso la storia di un viandante che, nel Medioevo, incontrava alcuni uomini intenti a spaccare pietre. Alla domanda su cosa stessero facendo, i primi rispondevano: 'Sto rompendo delle pietre'. L’ultimo, invece, diceva: 'Sto costruendo una cattedrale'.
Questa immagine mi ha segnato profondamente. Ho capito che il lavoro ha valore solo se ha un senso e se questo senso è condiviso. È quello che ho cercato di realizzare nella mia azienda, che oggi conta 45 persone. Tutte le decisioni le prendiamo insieme, perché crediamo in una cultura aziendale basata sulla relazione e sulla partecipazione. E questo è proprio il dna di Cdo.
Oggi, essere alla guida di un’associazione che mi ha dato tanto è per me un onore. È un modo per restituire ciò che ho ricevuto, mettendo tempo ed energie al servizio di questa realtà."
Oggi si parla molto di “purpose”, il senso del lavoro. Come affronta Cdo questo tema?
"Negli ultimi anni il tema dello scopo nel lavoro è diventato centrale, e non solo nelle imprese. Dopo il Covid, molte persone si sentono smarrite: non è più un problema di trovare lavoro, ma di trovare un senso nel lavoro. Ci sono professionisti, anche con ruoli importanti, che lasciano il proprio posto senza un’alternativa chiara, perché non si riconoscono più nel loro ambiente.
I dati parlano chiaro: tra il 2003 e il 2024, i casi di problemi psicologici legati al lavoro sono aumentati in modo significativo, con un incremento del 18%. È un segnale che non possiamo ignorare.
Per questo, in Cdo abbiamo sviluppato il Manifesto del Buon Lavoro, un documento che propone una riflessione seria sulla situazione attuale e offre spunti concreti per costruire ambienti di lavoro più sani e motivanti. Stiamo coinvolgendo imprenditori, professionisti, sanitari e anche il mondo ecclesiale, perché la Dottrina Sociale della Chiesa ha molto da dire su questi temi. Il Vescovo (Nicolò Anselmi vescovo di Rimini,ndr) stesso partecipa a un dialogo aperto su lavoro e abitazione, due temi chiave per il futuro delle nostre comunità."
Veniamo ora al nuovo progetto Knower. Di cosa si tratta?
"L’idea di base è questa: ci sono aziende nel nostro territorio che hanno fatto percorsi straordinari, spesso poco conosciuti. Noi vogliamo scoprire queste esperienze, studiarle e renderle patrimonio comune.
Il nome Knower richiama proprio il desiderio di conoscenza. Partiamo dai “giganti”, da chi ha innovato e ottenuto risultati importanti, per trarne modelli applicabili anche alle piccole imprese e ai professionisti. L’obiettivo è creare valore diffuso, affinché il tessuto imprenditoriale riminese cresca nel suo insieme.
Il progetto si basa su un metodo preciso: non ci limitiamo a raccontare storie di successo, ma cerchiamo di astrarre principi e regole che possano essere utilizzati da tutti. Che tu sia un grande imprenditore o un giovane professionista agli inizi, vogliamo offrirti strumenti concreti per crescere.
Il nostro territorio ha un grande potenziale. Knower vuole valorizzarlo, facendo emergere esperienze di qualità e trasformandole in occasioni di crescita per tutti."
In conclusione, qual è il messaggio che vorrebbe lasciare agli imprenditori e ai professionisti che vi seguono?
"Il lavoro non è solo fatica o guadagno: è costruzione, senso, relazione. In Cdo crediamo che nessuno debba affrontare le sfide da solo. Il nostro compito è creare legami di valore e aiutare le persone a trovare un significato in ciò che fanno.
Con Knower vogliamo portare avanti questa missione, facendo emergere il meglio del nostro territorio e mettendolo a disposizione di tutti. Perché il successo di un’azienda, di un professionista o di un lavoratore non è mai un fatto individuale: è sempre il risultato di una rete di relazioni di qualità."
‘Knower, imprese che diffondono cultura’ è il nuovo format di academy itinerante nelle aziende, organizzato dalla Compagnia delle Opere di Rimini e da Bologna Business School, grazie alla collaborazione fattiva della docente di management Paola Giuri. Apre le porte al pubblico di alcune delle eccellenze imprenditoriali romagnole. Si parte il 2 aprile con la visita in Scm Group spa; a seguire, in Teddy spa in maggio e a La Romana dal 1947 srl nel mese di giugno.
Per ogni appuntamento è prevista una visita aziendale, seguita da un dialogo tra un manager dell’impresa ospitante e un Associate Dean di Bologna Business School, punto di riferimento per la formazione manageriale in Italia. "Si tratta di un’occasione unica per scoprire l'esperienza, le innovazioni e le sfide affrontate da alcune delle realtà più dinamiche del territorio romagnolo", sottolineano gli organizzatori.
Filomena Armentano
Ieg approva il bilancio 2024: 40,7 milioni di utile
Il consiglio di amministrazione di Italian exhibition group, gestore della Fiera di Rimini, ha approvato bilancio civilistico e bilancio consolidato al 31 dicembre 2024. Ne risulta la società fieristica italiana più profittevole del 2024 con 40,7 milioni di utile ante imposte (+97,8%). In forte crescita anche il fatturato: 250 milioni di euro (+ 37,6 milioni sul 2023). Deliberata dal consiglio di amministrazione la distribuzione di dividendi ai soci per 6,2 milioni di euro: si tratta di 2 milioni in più di quanto previsto dal piano industriale.
“La solidità del nostro modello di business è confermata dai risultati eccezionali del 2024 nel quale siamo stati anche in grado di crescere organicamente soprattutto sui prodotti fieristici core del nostro portafoglio, come KEY, Vicenzaoro, Sigep, RiminiWellness, Ecomondo e TTG. Il piano di investimenti a supporto della crescita prevista nel Piano Strategico 2023-2028 sta proseguendo nel rispetto delle scadenze prefissate sul quartiere fieristico di Vicenza. Nel frattempo, ad ottobre è stata completata l’installazione di due padiglioni temporanei che arricchiranno il quartiere fieristico di Rimini fino alla prossima, ulteriore espansione”, commenta l’amministratore delegato del Gruppo Corrado Arturo Peraboni (nella foto).
Nel 2024 sono stati effettuati investimenti per 34,1 milioni di euro e sono state acquisite, sviluppate o realizzate ex novo, tra Rimini, Vicenza e resto del mondo 10 nuove manifestazioni (come ad esempio Venditalia sul quartiere fieristico riminese, Vicenza Classic Car su quello vicentino, Riyadh Muscle Show negli Emirati Arabi). Il 15% del fatturato di IEG è prodotto sui mercati internazionali. Oggi il CDA ha nominato per cooptazione, Meris Montemaggi quale nuovo membro del consiglio d’amministrazione.