7bCagnoni per noblesse nasconde, Gnassi per farsi bello spiffera

 

Eravamo ancora a chiederci quale fosse la soluzione misteriosa e miracolosa che il presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni, avesse in mente per risolvere i problemi dell’indebitamento per il Palacongressi ed evitare così la privatizzazione, vista come una sorta di svendita di fine stagione. Eravamo ancora ad interrogarci, ed ecco che il sindaco Andrea Gnassi, di ritorno dalla via Emilia dopo aver reso visita al collega di Bologna, distribuisce urbi et orbi la sua razione quotidiana di dichiarazioni. E cosa dice? Dice che la Regione deve scucire qualche decina di milioni per ricapitalizzare le fiere di Bologna e di Rimini. Urca! Altrimenti? Altrimenti, dice il sindaco, dovremo per forza trovare questo benedetto partner privato. Gnassi ovviamente non dice che questa del denaro fresco proveniente dalla Regione sia la soluzione misteriosa ventilata e non rivelata da Cagnoni. Ma la sua dichiarazione pare proprio una “voce dal sen fuggita” con l’intento di farla fuggire. Il sindaco, che in precedenti uscite sulla Fiera ha usato i tradizionali argomenti di Cagnoni, è stato l’unico finora a mettere sul piatto della bilancia questo tema della ricapitalizzazione. Gli altri si sono sempre limitati a parlare di “alleanze” con Bologna. Cagnoni nella conferenza stampa di mercoledì scorso, en passant, ha voluto sottolineare che non è vero che tutti i soci pubblici sono per la privatizzazione. La Regione non si è mai espressa in tal senso.
Insomma, molti indizi suggeriscono che fra Cagnoni e Gnassi si ragioni in questo modo. Se così fosse, sul tappeto restano tante domande. Questa ricapitalizzazione della quota regionale sarebbe un modo per rendere più solidi i conti e quindi vendere meglio ad un partner privato o, come lasciano intendere le dichiarazioni di Gnassi, è invece un’alternativa alla privatizzazione che Cagnoni non vuole?  Chi può oggi rispondere a questa richiesta di ricapitalizzazione? Non certo la giunta regionale attuale. Bisognerà quindi aspettare che ci siano le elezioni e ci sia un presidente con pieni poteri  e che questo presidente sia d’accordo a scucire qualche decina di milioni. Mettiamo pure che lui personalmente sia disposto a tanta generosità, ma sono in linea con  tale scelta le compatibilità di bilancio, il quadro finanziario e quello politico? Siamo certi che questi sono i tempi in cui la Regione, che dovrebbe fare leggi e regolamenti, debba trasformarsi in imprenditore?  Ancora più radicalmente: che vantaggi può trarre Rimini da questa alleanza con Bologna, visto che la Fiera del capoluogo non ha debiti ma ha evidenti problemi di gestione?
La voce fuggita dal sen di Gnassi lascia aperte tutte queste domande. Un dubbio invece lo toglie definitivamente: la delibera approvata dalla Provincia e che presto arriverà anche in consiglio comunale è solo una formalità per ottenere tempo dalle banche. Ad una vera e seria privatizzazione nessuno ci pensa.

 

 
Lunedì, 21 Luglio 2014 12:51

penguin cafe a verucchio

Al Verucchio Music Festival di Ludovico Einaudi domani è atteso Penguin Cafe, alle 21,30 nel sagrato della Chiesa collegiata. Il gruppo guidato da Arthur Jeffes prosegue, investigando su nuove aree musicali, il percorso aperto dal padre Simon con l’esperienza della Penguin Cafe Orchestra. E' attualmente in tour con i materiali del nuovo disco The Red Book, oltre ai brani dell’acclamato esordio A matter of life

Lunedì, 21 Luglio 2014 11:17

giornalaio, 21 luglio 2014

giornalaioSpiaggia sotto scorta. L'agenzia non paga, i turisti restano fuori. Dimezzati, quasi, gli arrivi dall'Europa occidentale

 

Volantinaggio contro gli abusivi. Se il Comune non ce la può fare, i residenti esasperati si devono muovere. La settimana scorsa l'assessore Sadegholvaad ha annunciato di non poter più procedere all'istallazione promessa dei pannelli con le segnalazioni sulle sanzioni da 200 euro per i clienti del commercio abusivo, che invade e colonizza da qualche anno le spiagge riminesi nel periodo giusto. Costano troppo, aveva detto l'assessore. Questa mattina la risposta dell'associazione Miramare da amare: il comitato ha fatto stampare 60mila volantini e i volontari li distribuiranno in spiaggia. (ilCarlino).
La legge non ammette ignoranza. "La legge non ammette ignoranza e i volantini serviranno per sensibilizzare la gente. Abbiamo già parlato con il Comune e abbiamo chiesto di cominciare ad applicare le sanzioni. Avvertire prima i turisti servirà a evitare che alla prima multa scoppi la bagarre come qualche anno fa", ha detto dice Mirco Muratori, presidente dell’associazione (ilCarlino).
Un'arma funziona. Sembra che il pattugliamento costante della battigia da parte di capitaneria e municipale stia tenendo lontani gli abusivi. Sabato mattina per tre ore la spiaggia tra il 100 e il 140 occupata da una ventina di divise è rimasta libera. Ma il commercio si è semplicemente spostato più a sud (Corriere).


Se l'agenzia non paga, l'hotel serra le porte. E' successo a una comitiva di 50 anziani di arrivare a Bellariva (Rimini) dopo ore di viaggio in pullman da Roma e di trovarsi di fronte l'albergatore di traverso: non potete entrare, gli ha detto, l'agenzia non ha pagato (ilCarlino).
I nonni non se ne sono andati via con la coda tra le gambe, anzi, hanno protestato tanto da richiamare l'attenzione dei carabinieri che alla fine hanno aiutato le parti a trovare un accordo: l'agenzia, di Cattolica, pagherà portando l'assegno direttamente in caserma a Miramare (ilCarlino).
Problemi di contratto. Non devono mai rimetterci i turisti, commenta Patrizia Rinaldis, presidente di Aia. Ma, bacchetta, gli albergatori non sono tutelati nei contratti con i tour operator: necessario rivedere il contratto nazionale (ilCarlino).


Buio pesto a lungomare. Ambientazione da horror per la capitale del turismo sull'adriatico. I lampioni del lungomare di Marebello sono fulminati e i turisti passeggiano a tentoni e, dicono, hanno anche un po' paura (ilCarlino).


Il Corriere torna sulla questione della Novarese. La scorsa settimana il Comune ha rivelato (dopo mesi di studi specialistici che avrebbero già accertato l'inadempienza di Coopsette) di aver messo la cosa in mano agli avvocati per verificare l'eventuale risarcimento. Ovviamente Coopsette ha risposto che si difenderà in tribunale rigettando le accuse.
Lo stop al polo benessere era venuto fuori già nel 2013 in seconda commissione, e adesso il presidente Carla Franchini punta il dito contro il Comune perché avrebbe perso tempo nel mettere mano alla situazione. Nessuna perdita di tempo, si difendono da palazzo Garampi, solo un lavoro di studio accurato e il massimo riserbo dal momento che tra le azioni legali ipotizzate c'era anche quella, poi scelta, di ricorrere all'arbitrato (Corriere).


Flussi turistici, LaVoce analizza il periodo che va dal 1987 e il 2003. Per scoprire che i turisti dall'Europa occidentale sono calati del 43 per cento. Si sono presi in esame gli arrivi nelle strutture ricettive e allo scalo di Miramare da tredici Paesi dell’Europa Occidentale (Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Svezia, Svizzera). "Nel corso del periodo sopra richiamato si è registrata una perdita del 43% su scala provinciale (da 619.760 a 356.325) e dell’84% in aeroporto (da 143.812 a 23.326). Le flessioni più significative si sono verificate dalle aree della Gran Bretagna/Irlanda (-74%); Germania (- 48%); Paesi Scandinavi (-58%). L’unica nazione con segno positivo è rimasta la Svizzera con un modesto aumento del 7%".

Sabato, 19 Luglio 2014 11:12

giornalaio, 19 luglio 2014

giornalaioAcquarena, tre offerte per i terreni della Fiera. Aeradria, una cordata non sarebbe affidabile. Novarese, Comune e Coopsette ai ferri corti

 

Acquarena, tre offerte sul tavolo di Cagnoni. Chiuso ieri a mezzogiorno il bando per la vendita dei terreni della fiera vecchia. Interessate Conad e Coop e un terzo soggetto misterioso (ilCarlino).
Rewind. L’area da cedere è di 24.480 metri quadri totali, 14mila dei quali di superficie utile: fino a un massimo 5.000 metri quadri di commerciale, 8.500 metri quadri di residenziale, 2.500 di direzionale, la piscina da 25 metri a 10 corsie con centro acquatico multifunzioni (ilCarlino).
Soldi. Il costo previsto per la realizzazione del complesso è di 5milioni in parte a carico del comune, un milione a carico della fiera e 800mila euro di oneri di urbanizzazione. La fiera conta di incassare 14milioni dalla vendita dei terreni (ilCarlino).


Aeroporto, la gara perde una gamba. Solo tre delle quattro offerte arrivate a Enac sarebbero valide. Sembra, infatti, che una delle cordate in gara potrebbe essere presto esclusa. "Ci sono garanzie non firmate e altre cose che non tornano" (ilCarlino).
Ricapitolando: i pretendenti alla gestione del Fellini sono lo statunitense Robert Halcombe, il colosso russo Novaport, il Consorzio per lo sviluppo dell’aeroporto, formato da ABN a&b network e Air Riminum 2014 cordata che ha al suo interno una vecchia conoscenza: la Ambromobiliare (ilCarlino).
I tempi. Dopo ieri per l'apertura delle buste, la commissione si riunirà nuovamente il 28 luglio. Da Roma assicurano tempi rapidi, per evitare che l'aeroporto possa chiudere prima per mancanza di risorse. Qualche giorno fa il curatore fallimentare di Aeradria Renato Santini aveva infatti ipotizzato di dover chiudere i battenti un mese prima rispetto all'esercizio provvisorio, ovvero a fine settembre piuttosto che a fine ottobre, e aveva lamentato il fatto che a Miramare ancora non si sono viste, se non per la metà, le sponsorizzazioni promesse dal mondo dell'indotto (ilCarlino).


Polo benessere. Comune e Coopsette ai ferri corti. I lavori alla Colonia novarese sono bloccati, da tempo. Il Comune ha annunciato ieri di voler ricorrere all'arbitrato per verificare eventuali danni in capo alla società appaltatrice e chiedere i danni (Corriere).
Ci vediamo in tribunale è stata la risposta di Fabrizio Davoli, presidente di Coopsette, assicurando che "non mancherà di spendersi per vedere riconosciuta la correttezza del proprio operato e per ottenere ristoro degli ingentissimi danni economici che il Comune sta arrecando a Coopsette e RiminiTerme" (Corriere). Aggiunge anche Davoli: "I numeri sono in crescita, i risultati ottenuti e le concrete ricadute sul territorio ne costituiscono la migliore riprova".
L'accordo: "prevede il recupero della colonia (con tanto di hotel di lusso) e la realizzazione di un centro congressi da 5mila metri quadrati. Termine da rispettare: 31 dicembre 2012". In occasione di una commissione nel 2013 l’assessore ai lavori pubblici Roberto Biagini rese pubblico un parere legale: "Coopsette non ha rispettato i termini della convenzione. Davoli negò ogni colpa" (Corriere).
Gli investimenti. "Finora abbiamo investito qualcosa come 9 milioni, in sei anni la quota di mercato è stata raddoppiata, arrivando a ospitare 22mila clienti per un totale di 400mila prenotazioni" (Corriere).


Cesi, stop a tutte le attività. La decisione del liquidatore Antonio Gaiani non esclude quindi il cantiere del teatro Galli a Rimini, ma le sole situazioni di emergenza. "Giovedì, riferisce il commissario, è stata inviata la convocazione dell’incontro per l’esame congiunto della richiesta del ricorso alla cassa integrazione speciale per tutti gli attuali 403 dipendenti: l’appuntamento è per il 23 luglio al ministero" (LaVoce).


Ambiente, il grattacielo inquina troppo. Lo ha detto l'assessore Visintin nel corso dell'approvazione del Piano d'azione per l'energia sostenibile. Novantanove metri e 27 piani serviti da un vecchia centrale a gasolio. "Riqualificare il grattacielo è una priorità: si tratta del luogo più insalubre del territorio per le emissioni di anidride carbonica, con i suoi quasi 200 appartamenti, un vero e proprio quartiere in verticale" (ilCarlino).


Delfinario, sorvegliato speciale. Dopo il rilascio della licenza e la riapertura, il delfinario di Rimini continua ad essere tenuto sott'occhio dagli uomini della forestale che nei giorni scorsi hanno ispezionato in borghese e senza mandato l'impianto, senza comunque trovare ostacoli da parte della gestione, e hanno sorvolato la vasca in elicottero per scattare delle foto spaventando, sembra, le otarie (LaVoce).


Consiglio comunale esagitato. Continua a far discutere la riduzione degli interventi da 5 a 3 minuti. Giovedì scorso si è però arrivati a rischiare la rissa tra l'ex leghista Marco Casadei e Bertino Astolfi, tenuti separati da Gioenzo Renzi e dagli agenti della municipale (ilCarlino). Sembra che la discussione sul regolamento a un certo punto sia scaduta in offese personali e a qualcuno, ha dichiarato, gli si "è chiusa la vena".

neroLettera aperta del presidente della Confcommercio Gianni Indino ai commercianti di Riccione: Abbiate fiducia

 

Cari Associati, cari commercianti,
le ultime settimane sono state caratterizzate da un confronto, talvolta anche aspro, tra il sottoscritto e l’Amministrazione comunale riccionese su un tema che per alcuni potrebbe apparire secondario o di contorno, ma che in realtà è centrale, non solo per le discoteche, ma per l’intero territorio: la questione dei PR.


Mi sono fatto carico di un’azione sindacale a difesa di imprese che si sono trovate da un giorno all’altro private d’imperio di un importantissimo strumento di promozione della loro attività, a stagione in corso, ad accordi presi, a investimenti già sostenuti.


Sono certo che ognuno di voi comprenda l’enorme difficoltà di un imprenditore che deve adeguare la propria impresa ad un cambiamento così repentino e radicale. Questa volta è toccato alle discoteche, ma chi dice che la stessa cosa non possa capitare in futuro ad altre imprese, ad altre categorie, ad altri lavoratori?


Capisco e condivido le vostre lamentale per gli assembramenti dei PR davanti alle vostre attività, per le loro scorrerie lungo Viale Dante e Viale Ceccarini, per il loro abbigliamento e il loro comportamento non adeguato ai luoghi che frequentano. I titolari dei locali da ballo, tuttavia, si sono presi l’impegno a migliorare ognuno di questi aspetti da subito e, allo stesso tempo, a trovare soluzioni di promozione alternative all’utilizzo dei PR per il prossimo futuro. Serve tempo, tempo che adesso non c’è, se non per alcune iniziative comunque molto importanti, che vanno nella direzione tracciata dall’Amministrazione. Alcune discoteche hanno già affittato dei negozi per svolgere l’attività di promozione, altre stanno prendendo accordi, altre ancora stanno perfezionando collaborazioni con attività commerciali già esistenti, interessate a promuovere i locali da ballo al proprio interno.


Sto vivendo insieme a tanti altri una forte preoccupazione e cioè che la cura diventi peggiore del male. Eliminare i PR dalle strade, a parte togliere il lavoro a decine e decine di giovani, vuol dire dare un duro colpo alle imprese del divertimento della Riviera; farlo a stagione iniziata con una crisi che non accenna ad allentare la sua morsa potrebbe trasformarlo in un colpo letale. E con le discoteche in ginocchio, come ben sapete, verrebbe depauperato l’intero territorio degli investimenti e dei posti di lavoro che garantiscono, dell’indotto che creano direttamente – penso ad esempio all’impiego di artigiani per i lavori di ammodernamento, per la manutenzione e per la riqualificazione della loro offerta – e indirettamente – alberghi, ristoranti, pub, negozi, tabaccherie, solo per citarne alcuni. Con le discoteche in difficoltà, il turismo giovanile andrebbe in difficoltà e non penso che Riccione, né la Riviera se lo possano permettere.


Datemi fiducia. Stiamo cercando con l’Amministrazione di trovare una soluzione e mi auguro di riuscirci già da giovedì prossimo quando incontrerò il Sindaco Tosi. Una soluzione che terrà conto delle esigenze di ognuno di voi, per noi condizione imprescindibile per questa partita, come per tutte le altre che stiamo giocando o che vogliamo giocare nel prossimo futuro: per ridare vivacità e decoro agli assi commerciali della città, per contrastare l’abusivismo - fatto di venditori rose, giocattoli, borse, ombrelli - sempre più presente e fastidioso, per la sicurezza delle vostre attività e per il contrasto dei furti, per agevolare fiscalmente chi fa impresa, per combattere la desertificazione commerciale.


Faremo tutto questo e molto di più per il bene dei nostri associati e delle imprese, ma ancor prima per il bene della città di Riccione.

1Rimini | Renzi: Notte rosa, rossa o in bianco e pericolante?

 

Oggetto di un'interrogazione al sindaco di Rimini Andrea Gnassi da parte del consigliere di Fratelli d'Italia Gioenzo Renzi, l'iniziativa Notte Rossa-No panic hostel promossa anche sul sito ufficiale di informazione turistica della città di Rimini tra gli eventi della Notte Rosa 2014. Una manifestazione che si è svolta "in una ex pensione di Rivabella, "Villa Manzi", sita sulla spiaggia, in mezzo ad altri alberghi, in condizioni strutturali pericolanti e transennata per ragioni di sicurezza", ha spiegato Renzi in aula ieri sera.


Era tutto regolare? Si domanda il consigliere dai banchi dell'opposizione. E chi l'ha autorizzata quella manifestazione? "Nonostante il pericoloso e fatiscente stato dell’edificio, questo è stato il contenitore della cosiddetta Casa della cultura indipendente, da venerdì 4 luglio a domenica 6 luglio, con accesso gratuito, dalle 15 a tarda notte, di mostre, drink & food, live music, performance, a cura di Opificio Beccadelli e No panic Therapy", spiega il consigliere. "La Notte Rossa- No Panic Hostel - aggiunge Renzi - per tutta la notte di Sabato 4 luglio fino alle ore sei del mattino di domenica, a detta degli albergatori, ha visto musica sparata a tutto volume sulla spiaggia dell’ex pensione a pochi metri dalle camere degli alberghi vicini con la reazione rabbiosa dei turisti, costretti ad una intera notte in bianco".


Il sindaco che ha preso parte all'additata Notte rossa, in consiglio si è "si è dimostrato entusiasta delle “performance” della Notte Rossa ed ha anticipato che tutte le autorizzazioni sono state rilasciate, dalla idoneità dell’immobile alla somministrazione temporanea di bevande, che la musica non era a tutto volume ma “soffusa”, che ha presenziato accompagnato da un “leader” del rock italiano e che Villa Manzi continuerà ad essere il contenitore delle espressioni artistiche e creative", racconta Renzi.


"Pure le forze dell’ordine sono intervenute, ma queste chiamate dagli alberghi vicini, per calmare i turisti esasperati, dichiaravano di non potere “fare nulla” in quanto tutto ciò era stato regolarmente autorizzato con tanto di permessi".

tortora-scuroRimini | Biodigestore, Arpa esclude inquinamento. UpTown: troppo fumo per un principio d'incendio

 

Dai rilievi effettuati al biodigestore di San Martino in venti, dove ieri verso le 14, è andato a fuoco un nastro trasportatore non funzionante, l'Arpa esclude la combustione di rifiuti, la presenza di "esalazioni odorigene" nell'aria e, dai rilievi effettuati con le strumentazioni adatte, la presenza di composti organici volatili (voc).


Il comitato dei residenti, invece, puntualizza in merito alle dichiarazioni rilasciate ieri da Hera. "Parlare di un episodio di piccola entità significa mancare di rispetto ai residenti. Con tutto quel fumo parlare di un principio di incendio è ridicolo: c'è stato un vero e proprio incendio che ha allarmato i residenti ed ha richiesto due squadre di pompieri e due ore di lavoro", raccontano da Rimini Uptown.


"Vogliamo anche evidenziare - sottolineano i residenti - come l'impianto durante le ore notturne funzioni a pieno regime (con grande inquinamento acustico) e sia completamente sguarnito di personale. Ricordiamo anche infatti che in occasione del primo incidente per il quale l'impianto ha avuto già una diffida (due in totale fino a questo momento) siano stati i residenti ad allarmarsi e a vedersi costretti a chiamare le forze dell'ordine. Con buona pace e sonno dei 'maghi' della biodigestione". I precedenti, segnalati anche dal sito di Arpa, risalgono al 7 marzo e al 19 settembre dello scorso anno.

2Rimini | Sostegno alunni disabili, gli educatori: Non passeremo da una cooperativa all'altra

 

Sono in 112 i firmatari di una nota critica in merito alla questione del bando per l'affidamento del servizio per il sostegno degli alunni disabili del Comune di Rimini. Sono perlopiù educatori di cooperative che a seguito dell'esito del bando non si vedranno riassegnare il servizio. Alla possibilità (cui la coop aggiudicataria è obbligata per legge) di essere assorbiti dalla bolognese Ancora dicono no.


"La continuità educativa può essere assicurata solo da noi educatori…solo noi possiamo garantire la continuità educativa! Non la cooperativa che ci assumerebbe...che è obbligata per legge e per bando a farci la proposta di assunzione", rivendicano gli educatori. "Noi siamo qui per dire 'no' al passaggio ad un'altra cooperativa. Siamo a dire purtroppo 'no' alla continuità educativa se questa presuppone il nostro passaggio ad un’altra cooperativa per poche ore".


Secondo i gli educatori la continuità educativa non può essere garantita da qualsiasi di loro se "sradicato dalla cooperativa in cui è inserito". "Quello che ci fa ancor più arrabbiare? Ora sembra che se non passiamo alla cooperativa vincente il bando, siamo noi quelli a cui non interessa garantire la continuità educativa"; ma, ribadiscono: "Non siamo noi i responsabili della mancata continuità".


Essere educatori, spiegano i firmatari "significa (secondo loro, ndr) essere parte di una cooperativa, di un tutto che supera di molto la semplice somma delle parti. Significa aver scelto di essere una squadra, umanamente, professionalmente e ideologicamente legati da un filo invisibile".

tortora-scuroRimini | Sostegno alunni disabili, i dirigenti scolastici stanno con il Comune

 

Alunni disabili, il servizio di sostegno viene affidato alla cooperativa bolognese Ancora, seconda in graduatoria a seguito di un bando del Comune di Rimini, e l'assessore Gloria Lisi, scortata dal dirigente scolastico territoriale e dai dirigenti degli istituti in questione, cerca di rendere conto della vicenda. Innanzitutto, il personale attualmente in servizio non sarà rimosso. "La circostanza per cui il servizio verrà attribuito ad una nuova cooperativa - spiega Lisi - non pregiudica in alcun modo la possibilità di mantenere la continuità didattica, in quanto le specifiche norme di settore prevedono che la cooperativa vincitrice assorba il personale già in servizio, mantenendone i livelli contrattuali preesistenti, come chiaramente definito dal CCNL delle cooperative sociali 2010- 2012, art. 37 comma B (nonché art. 2103 c.c.). Solamente nel caso in cui il personale stesso si dichiari indisponibile" sarà sostituito.


Secondo: "il bando per gli educatori emanato dal Comune di Rimini è stato richiesto dai dirigenti scolastici, al fine di ottemperare in modo puntuale alla normativa", che affidata l'assistenza agli enti locali. Soprattutto, precisa Lisi, il bando emanato dal Comune garantisce maggiore continuità didattica rispetto agli ipotetici bandi che avrebbero dovuto emanare le singole dirigenze scolastiche. Questo in quanto il Comune stipulerà un contratto pluriennale, cosa che gli istituti non avrebbero potuto fare, dovendo per legge provvedere ad emanare dei bandi annuali per l'affidamento del servizio.


Lisi fa notare anche come "il bando in questione allinea il Comune di Rimini su prassi condivise da molti Comuni della Regione Emilia Romagna, dove tale procedura funziona con successo già da anni". Quindi, in conclusione, il vicesindaco liquida come "non legittime e non praticabili secondo le regole attualmente in vigore" "le ipotesi di soluzioni alternative, che vengono a vario titolo pubblicate su social network e media".

 

Sull'altro fronte, questa mattina i consiglieri del movimento 5Stelle assieme a Fabio Pazzaglia (Sel Fare Comune), Marco Casadei (Noi per la Romagna) e Stefano Brunori hanno chiesto un consiglio comunale tematico per approfondire la vicenda. Dovrà essere convocato entro venti giorni.

1Rimini | Comune, il consiglio approva il piano d'azione per l'energia

 

Il consiglio comunale ha approvato (a favore la maggioranza, Sel e il consigliere Giudici del gruppo misto, astenuti Pdl, M5S e il consigliere Renzi) pl Piano d’azione per l’energia sostenibile (paes) e le linee guida per la redazione del piano energetico comunale. Il documento definisce le attività e le misure messe in campo dall’amministrazione comunale per raggiungere la riduzione delle emissioni di CO2 del 20% entro il 2020. Il paes prevede inoltre l’aumento del 20% del livello di efficienza energetica e l’aumento del 20% della quota di utilizzo delle fonti di energia rinnovabile e impone all'amministrazione di approvare ogni due anni un rapporto sul piano che indica il grado di realizzazione delle azioni chiave e i risultati intermedi.


Operativo dal 2010, il piano ha previsto 53 interventi per una riduzione di Co2 media per settore del 4,5%, in particolare nel campo dei rifiuti (-9,9%) del residenziale (-5,1%) e dell’illuminazione pubblica (-4,8%). Completano il quadro i trasporti (-3,4%), edifici pubblici (-1,65%) e terziario (-1,75%). Sono invece 92 gli interventi che saranno messi in campo con l’obiettivo non solo di raggiungere l’obiettivo fissato dal Patto, ma di superarlo, oltrepassando la soglia del 30% di riduzione di Co2 entro il 2020.


Gli ambiti di azione prevedono le azioni di sensibilizzazione e formazione, “edilizia pubblica”, “illuminazione pubblica”, “produzione locale di energia”, “residenziale e terziario”, “industria”, “trasporti” e “agricoltura”, con interventi che spaziano dal settore pubblico al privato.
Esempio di cosa ha fatto il piano fino ad oggi è l’installazione delle case dell’acqua (con un risparmio energetico di 915 kWh/anno, una riduzione di 235 tonnellate CO2/anno e un risparmio economico di 183mila euro che ha consentito di rientrare dell’investimento, che è stato pari a 90mila euro). Tra il 2014 e il 2020 ne saranno posizionate altre 4, stimato un risparmio di 300 mila euro circa per le famiglie riminesi e 1.200 bottiglie in plastica. Si possono citare anche i semafori a led (con la sostituzione di 230 lampade semaforiche e 3000 nuovi apparecchi per un risparmio complessivo di 429 tonnellate di Co2 annuo, con un risparmio energetico di 890 kWh/anno), le ciclabili e le rotatorie.


Il futuro. Nel periodo che va dal 2014 al 2020 è prevista la sostituzione di 479 lampadine semaforiche ad incandescenza con Led e di 11.204 nuovi apparecchi dotate di lampade ad alta efficienza. Sono previsti anche interventi di riqualificazione energetica degli involucri degli edifici residenziali (copertura e cappottatura degli edifici e sostituzione dei serramenti nelle abitazioni). Il progetto di fluidificazione dell’asse mediano avviato in queste settimane con l’eliminazione dei semafori porterà ad una riduzione di 3.745 tonnellate di CO2 anno.
Tra le azioni anche la revisione del Piano rifiuti, che si pone gli obiettivi di migliorare le performance della raccolta differenziata (che deve arrivare al 67% al 2020) e la produzione di rifiuti (che deve diminuire del 25%); di riorganizzare il servizio. La revisione del piano comporterà una riduzione di 5.008,66 tonnellate CO2/anno.


Il consiglio comunale ha poi respinto sia la mozione inerente presentata dal consigliere Nicola Marcello “manutenzione rotatorie” (contraria la maggioranza, favorevoli Pdl, M5S e Giudici, astenuti Sel e il consigliere Astolfi), sia quella presentata dal consigliere Gioenzo Renzi “Pista ciclabile: pericolosa e costosa, occorre una riqualificazione complessiva del lungomare”. Quindici infatti sono stati i voti contrari espressi nella votazione per appello nominale; 6 invece i sì.
All’unanimità il Consiglio ha invece approvato la mozione inerente “cause di morte per tumori nel comune di Rimini e patologie oncologiche nei minori“ presentata dal consigliere Eraldo Giudici.
Con la sua uscita dal Pdl Eraldo Giudici è entrato nel gruppo misto di cui Gioenzo Renzi diventa capogruppo essendo più anziano.