Vissani chef per una sera a Riccione
(Riccione) Gianfranco Vissani e la sua brigata cucineranno sabato sera alla Brasserie di Riccione. Saranno cinquanta i fortunati clienti del locale del centro storico che potranno gustare i piatti del maestro umbro della cucina italiana, uno dei precursori degli chef televisivi che impazzano della tv di questi tempi.
Lo chef sarà presente nella Perla Verde già nei due giorni precedenti all’evento per dirigere e supervisionare il lavoro di preparazione della sua brigata in collaborazione dello staff della Brasserie. Giorni in cui i clienti del ristorante e gli appassionati di gastronomia potrebbero avere la fortuna di incontrare Vissani o mangiare nel tavolo a fianco.
“Il maestro Vissani è legato a Riccione – prosegue Milena Neri – in quanto tanti anni fa fece una consulenza allo Chef Angelini che allora lavorava al Grand Hotel Des Bains”.
Dopo Vissani, la Basserie annuncia altri eventi. “Questo sarà il primo di una serie eventi che organizzeremo in questa stagione. Pensiamo che portare chef importanti dia lustro a tutta la città di Riccione che, ogni anno, ha bisogno di essere il palcoscenico di grandi eventi e la meta di protagonisti noti a livello nazionale e internazionale. Ci auguriamo che questa iniziativa sia apprezzata dai nostri clienti, dagli operatori turistici e da tutti i cittadini”.
Sport, Rimini marathon torna il 30 aprile
(Rimini) Ritorna il 30 aprile 2017 la Rimini Marathon, il grande evento sportivo che unisce agonismo, divertimento e solidarietà e che quest'anno celebra la sua quarta edizione. Dal 2014 ad oggi la Rimini Marathon - ideata, realizzata e vissuta da un nuovo gruppo di appassionati atleti - è cresciuta nei numeri e nel successo di pubblico, tanto che lo scorso anno è entrata nella top ten delle maratone in Italia per numero di arrivati al traguardo. Raggiunto un obiettivo, non resta che fissarne un altro: per il 2017 si punta al record di iscritti, superando i 1.602 atleti dello scorso anno, tentando di portare la gara riminese tra le prime cinque maratone del Bel Paese. Molto partecipate sono state anche le altre gare che saranno riproposte anche in questa edizione, ovvero la Tenmiles+OneMoreOne (16 km, 876 atleti iscritti) e quelle amatoriali aperte a tutti, ovvero la Family Run (9 km, 2.510 iscritti), e la Kids Run (2 km, 805 bambini). Anche quest'anno si annuncia una massiccia presenza di atleti da fuori territorio: nel 2016 furono 400 i pacchetti alberghieri legati alla Rimini Marathon venduti attraverso la partnership con Rimini Reservation, una tendenza confermata anche per quest'anno e che può essere stimolata anche dal ponte festivo del lunedì 1° maggio. Complessivamente, circa la metà degli iscritti alla maratona arriva da fuori Regione, confermando l'importanza dell'evento e l'appeal del territorio.
Incendio in via Baronzio, donna al Bufalini con gravi ustioni
(Rimini) I vigili del fuoco sono intervenuti questa mattina in via Baronzio a Rimini per un incendio che si è sviluppato in un appartamento al secondo piano di una palazzina, alle 8,30 circa. I militari hanno tratto in salvo una donna di circa 60 anni, ora ricoverata in stato di incoscienza con gravi ustioni anche al volto. La donna è stata trasportata in eliambulanza al Centro grandi ustionati dell'ospedale Bufalini di Cesena. Sono in corso le verifiche per accertare le cause del rogo e le verifiche alla struttura.
Igea, il Beky Bay riapre a maggio
(Rimini) Il comune di Bellaria Igea Marina ha affidato la gestione del Beky Bay (e del parcheggio affiancato) a Cabiria s.r.l. ed LP Rock Events s.r.l.
“Oltre al costituendo raggruppamento formato da queste società, altri due soggetti sono stati invitati a presentare la propria offerta dopo la prima fase dedicata alle manifestazioni di interesse: il progetto proposto da Cabiria s.r.l. ed LP Rock Events s.r.l. è stato selezionato con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa”, spiegano dal Comune.
“La nuova gestione riguarderà il Beky Bay, noto polo di intrattenimento e sede si spettacoli che sorge direttamente sulla spiaggia di Igea Marina, per il quadriennio 2017 - 2020, ricordando che la stagione di apertura è compresa indicativamente tra il 1 maggio e il 30 settembre”.
Santarcangelo, il sindaco Parma traccia un bilancio
(Rimini) A poco più di due anni e mezzo dalle elezioni amministrative del 2014, la Giunta comunale traccia il bilancio di metà mandato e dedica al consuntivo della propria attività un numero speciale di TuttoSantarcangelo. “Crescere con i valori di una storia” è il titolo di copertina del periodico d’informazione comunale che intende fornire un quadro d’insieme delle principali iniziative e dei progetti realizzati in questi anni e di quelli che si concretizzeranno nei prossimi mesi, così come previsto dalla normativa in materia di informazione e trasparenza della pubblica amministrazione.
Per il sindaco Alice Parma, sono quattro i principi più importanti che hanno guidato l’Amministrazione in questi due anni e mezzo di attività: la tutela delle persone, l’attenzione al territorio, la promozione della cultura e del turismo, la partecipazione. “Il sistema di welfare locale – scrive il sindaco nell’introduzione al numero speciale di TuttoSantarcangelo – è un patrimonio prezioso per la nostra città, un patrimonio da tutelare. Così come il territorio e l’ambiente di cui occorre prendersi cura invitando i cittadini a fare altrettanto. Cultura e turismo rappresentano invece un nuovo motore di sviluppo economico: il Festival Internazionale del Teatro in Piazza, il progetto ‘Cantiere poetico’, le fiere autunnali sempre più specializzate, sono solo alcuni degli elementi che arricchiscono il patrimonio culturale della città trasformandolo in attrattività e valore economico. Il quarto principio che ha guidato la nostra azione – scrive ancora il sindaco – è la partecipazione, che ha caratterizzato in maniera trasversale iniziative e progetti legati a diversi settori, al fine di coinvolgere direttamente le persone nelle scelte di maggior valore per la città. La cura dei parchi e delle scuole, il bilancio partecipato, il forum del centro storico, la pianificazione urbanistica, la consulta dello sport e il consiglio dei bambini. In sostanza, la partecipazione in funzione del bene comune. La strada è ancora lunga – conclude il sindaco Parma – ma intendiamo continuare a lavorare su questa linea, affinché la coesione sociale e il rispetto dello spazio collettivo siano sempre più alla base di un senso profondo di comunità. Il tutto affrontato con il coraggio di chi non ha paura di cambiare, per crescere con i valori di una storia ma con l’irresistibile spinta verso l’innovazione e la sperimentazione come strumenti per costruire il futuro”.
TuttoSantarcangelo è già in distribuzione nelle case e disponibile sul sito del Comune, mentre a partire dal mese di maggio sarà al centro di una serie di incontri pubblici nel capoluogo e nelle frazioni, in corso di programmazione. Il numero speciale riporta i principali progetti e interventi portati a termine, suddivisi per macro-aree, a partire dalle iniziative culturali a quelle legate ai nuovi diritti di cittadinanza e all’Europa, a cui sono dedicate le prime due pagine. “Per l’educazione e il rispetto” e “Per uno sviluppo sostenibile” sono invece i titoli delle pagine 4 e 5, dedicate rispettivamente a scuola e ambiente, mentre le pagine centrali riportano tutti i lavori pubblici eseguiti e di prossima realizzazione, nonché i progetti legati agli strumenti urbanistici e più in generale alla stagione di interventi di “Santarcangelopiù”. Ampio spazio anche a turismo e attività economiche, con i dati più significativi di presenze e visite guidate, le tappe del percorso partecipato “Santarcangelo al centro. Per un centro storico vivo e vivibile” e delle diverse opportunità attivate in campo turistico, mentre le pagine seguenti sintetizzano il lavoro costante a presidio dell’ospedale “Franchini”, le politiche sociali a sostegno delle persone più fragili e il presidio allargato della polizia municipale e delle forze dell’ordine a garanzia della sicurezza sul territorio. Una sintesi delle politiche di bilancio viene infine presentata a pagina 12, dove l’immagine della campagna di comunicazione dedicata al “Bilancio partecipato” (in partenza a giorni) introduce le voci più significative della gestione delle spese e delle entrate comunali.
Gessica Notaro: in tv a volto scoperto
(Rimini) Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, riceverà giovedì 27 aprile Gessica Notaro, la 27enne di Rimini aggredita e deturpata con l'acido dal suo ex fidanzato, che un mese fa è stato rinviato a giudizio per stalking. Lo ha annunciato lo stesso Orlando, intervenuto in collegamento telefonico durante la registrazione della prima puntata del nuovo ciclo del Maurizio Costanzo show, che torna in onda domani in seconda serata su Canale 5.
Nel salotto di Costanzo, dove ha accettato di raccontarsi per la prima volta in tv, la giovane, tra le finaliste di Miss Italia 2007, ha lamentato tra l'altro il fatto che, dopo la prima denuncia ai danni dell'ex fidanzato Jorge Edson Tavares, la procura chiese l'arresto per il capoverdiano, ma il gip di Rimini dispose il divieto di avvicinamento alla ragazza. Qualche mese dopo, a gennaio, Tavares la aggredì con l'acido. Costanzo - spiegano dalla redazione del programma - ha invocato un intervento di Orlando per aprire un'inchiesta sulla vicenda: il ministro, intervenuto al telefono, ha spiegato di non poter entrare nel merito, dando però appuntamento a Gessica per giovedì prossimo. "E' la prima volta in 30 anni di Costanzo show - ha commentato il conduttore ringraziando Orlando - che un ministro trova una soluzione così immediata” (Ansa).
Un dono di nome Govindo. Marina Ricci si racconta
“La cosa più grande che Govindo mi ha lasciato è un realismo su me stessa”, così la giornalista Marina Ricci, autrice del libro ‘Govindo, il dono di Madre Teresa’ che mercoledì 19 aprile 2017 ha partecipato all'incontro promosso da Portico del Vasaio e Famiglie per l’accoglienza. Ha raccontato la storia che l’ha portata ad adottare il suo quinto figlio, un bimbo disabile conosciuto nell’orfanotrofio Shishu Bhavan, a Calcutta.
Giornalista esperta di storia della Chiesa dell’Est per il Sabato e 30Giorni, vaticanista per il Tg5 fino al 2012...
“Giovanni Paolo è stato il papa della mia vita. Del resto, 27 anni di pontificato sono tanti. E lì c’era già Benedetto, alla guida della congregazione per la dottrina della fede. Grazie a loro due ho capito che nella Chiesa c’è posto per tutti, che la santità è per tutti, può avere colori differenti. Come loro due: amici, tra di loro così diversi ed entrambi persone molto sante”.
Sempre per lavoro hai incrociato la vita di Madre Teresa di Calcutta...
“Nel corso degli anni ho incontrato tante persone che mi hanno lentamente cambiato la vita. E’ la dinamica che può sperimentare ognuno e non è detto che accada solo di fronte ai ‘grandi’. Io Madre Teresa non l’ho conosciuta se non attraverso il rapporto con le sue figlie, le suore missionarie della carità. E lei attraverso loro mi ha cambiato la vita con la richiesta di adottare Govindo, il bambino protagonista del libro che ho scritto”.
Come è accaduto l’incontro con Govindo?
“In modo banale, è il primo bambino che ho visto nella prima stanza dell’orfanotrofio a Calcutta dove sono entrata per girare un servizio”.
A Calcutta ti aveva mandata Enrico Mentana, direttore ai tempi del Tg5 perché le agenzie avevano battuto la notizia secondo cui Madre Teresa, ormai molto anziana, era ricoverata e in gravi condizioni. Una casualità?
“Il motivo per cui ho scritto questo libro è perché sono state talmente tante queste circostanze casuali nella loro apparenza, ma talmente tante, che sulla casualità ci metti un punto interogativo. Mi rendo conto che la vita di tutti quanti è costellata di incontri e fatti che accadono e molte volte la bellezza che portano dipende da come rispondi, da quanto accetti il rischio di accogliere qualcosa di nuovo e diverso nella tua vita rispetto a un’abitudine. Le persone che incontri possono cambiarti, dipende se tu glielo lasci fare. Io non credo di essere una persona diversa dalle altre”.
Nella storia che ha portato Govindo a Roma hanno giocato un certo ruolo anche Tommaso, il marito di Marina, e i figli Maria, Angela Cristina e Luigi...
“Noi non ci siamo accorti di niente per fortuna, nel senso che abbiamo vissuto la vita di una famiglia normale con tutte le cose normali, con naturalezza, senza intellettualismi. Siamo stati contenti e felici, o abbiamo litigato, come tutti. I miei figli raccontano anche dei litigi per dargli da mangiare, dei turni per mettergli il pigiamino la sera, solo crescendo si sono affezionati a quei gesti. Insomma, abbiamo vissuto una vita normale e a tante cose ci abbiamo pensato dopo. Io, in modo particolare, al fatto che Dio ha vinto la scommessa che aveva fatto con me sui figli. Amici e parenti mi avevano giustamente messo in guardia rispetto all’adozione di un bambino con problemi, facendomi notare il peso che avrebbe potuto gravare in un futuro sui nostri figli. E invece la scommessa era al contrario e cioè sul fatto che accogliere Govindo sarebbe potuto essere un bene per la famiglia. Questa scommessa per fortuna l’ha vinta Dio e non i parenti”.
Insomma, non si tratta di essere uomini, o donne, o ragazzini diversi dagli altri, migliori...
“È diverso lo sguardo che uno impara ad avere su se stesso e sugli altri. A me non è stato risparmiato nulla, né l’adolescenza dei miei figli, né il dolore per la morte di mio figlio, ma non ho potuto, in nessun istante pronunciare una parola di disperazione ripensando a tutto quello che era accaduto e per come le cose erano andate. Il dolore è diventato una domanda di senso”.
Come è stato possibile?
“Perché con Govindo c’è stato qualcosa di più chiaro, che con i miei figli più grandi non era accaduto. Noi avvertiamo i nostri figli come qualcosa che ci appartiene (anche in senso positivo), con Govindo invece era chiaro che fosse una dono. E quando un dono ti viene tolto t’interroghi sul suo senso. Ma mai sono riuscita a dire una parola di disperazione, quando è morto. Anzi mi ha aiutata a guardare in maniera piu vera innanzitutto me stessa. A prescindere dall’essere credenti o no, il genere umano è convito di essere onnipontetente, che tutto alla fine dipenda dalla tua volontà e da cosa sai fare. Io ho vissuto la tentazione che dipendesse tutto da me.
In realtà la cosa più grande che Govindo mi ha lasciato è che non è così, mi ha lasciato un realismo su me stessa, una consapevolezza più grande. Non mi scopro più ricca, mi scopro più povera nel senso di più aderente a quello che in realtà sono, non una donna potente non un dio del giornalismo, ma una persona umana. Il 99 per cento delle volte che faccio esperienza della mia umanità mi accorgo che il bello e la felicità mi vengono da qualcosa che è fuori da me. Questo significa essere piu poveri, essere più realisti, un aiuto immenso a vivere”.
Nel tuo libro non ti nascondi, è anzi evidente l’esigenza di raccontare tutto, il bello e i momenti difficili.
“Quel libro non nasce per gli altri. E’ un libro che nasce per me. Tutta la prima parte è stata scritta tra il 1998 e il 1997, aspettando che lui arrivasse, con l’intento di non dimenticare. Non volevo perdere quello che avevo vissuto perché mi ero resa conto che per me era stato qualcosa di straordinario.
La sincerità nasce dal fatto, quindi, che io scrivevo a me, non agli altri. E infatti per pubblicarlo ci ho messo venti anni, nel 2016. E se non fossi stata molto incoraggiata dalle suore forse non l’avrei mai fatto. Sono due i fatti che mi hanno mossa a pubblicare il libro: il primo è la morte di mio figlio, il secondo è l’incitamento delle suore di Madre Teresa. Questo libro è uno dei frutti dell’incontro con Govindo. Attraverso il libro ho poi incontrato un sacco di persone e realtà che non conoscevo e ho potuto scoprire tante storie. E questo probabilmente grazie alla sincerità che traspare dalle pagine”.
Quali reazioni hai raccolto intorno alla tua storia e a questo libro?
“È un libro che, mi accorgo, produce effetti che qualche volta vedo e altre no, magari che non vedrò mai: ciò che accade attorno a questo libro produce qualcosa di cui sono diventata una spettatrice.
Ogni volta che vado a Roma al cimitero trovo qualcosa sulla tomba, un pupazzetto, un fiore. L’altro giorno ero preoccupata che i fiori fossero secchi, volevo rinnovarli per Pasqua e invece ne ho trovati tantissimi e bellissimi. Vuol dire che c’è qualcuno che gira attorno a quella tomba. Quello che è accaduto con Govindo fa parte di qualcosa di più grande di me, di cui ho imparato a fidarmi”.
Pasqua, 30mila presenze nei parchi Costa
(Rimini) Trentamila presenze nei tre giorni di Pasqua per Italia in Miniatura, Oltremare Riccione e Acquario di Cattolica: l’inizio di stagione non poteva essere più promettente per i parchi del gruppo Costa Edutainment sulla Riviera di Romagna, sempre più destinazione per un pubblico di famiglie e non solo.
Italia in Miniatura fa la parte del leone, con 14mila ingressi, seguita a pari merito Oltremare Riccione e Acquario di Cattolica, con 8mila presenze ciascuno.
“E’ un’ottima apertura di stagione”, dichiara soddisfatta Patrizia Leardini, direttore del polo romagnolo dei parchi Costa Edutainment. “Proseguiremo con gli investimenti e stiamo lavorando per rinnovare il prodotto dei parchi, Oltremare in testa. Abbiamo iniziato a investire e non ci fermeremo qui, per proporre ai nostri visitatori esperienze di qualità, sempre più coinvolgenti ed emozionanti”.
Tragedia in mare: trovati i corpi dei tre dispersi
(Rimini) Sono stati ritrovati questa mattina i corpi dei tre dispersi, due uomini e una donna, nell'incidente in mare accaduto ieri pomeriggio al porto di Rimini. Due erano incastrati nella scogliera, mentre uno era stato trascinato dalla corrente all'altezza dello stabilimento balneare 44. Sale così a quattro il bilancio dei morti. Due delle sei persone della barca a vela che si è schiantata contro gli scogli a causa del mare in burrasca sono sopravvissute.(Rimini) Sono stati ritrovati questa mattina i corpi dei tre dispersi, due uomini e una donna, nell'incidente in mare accaduto ieri pomeriggio al porto di Rimini. Due erano incastrati nella scogliera, mentre uno era stato trascinato dalla corrente all'altezza dello stabilimento balneare 44. Sale così a quattro il bilancio dei morti. Due delle sei persone della barca a vela che si è schiantata contro gli scogli a causa del mare in burrasca sono sopravvissute.
L'incidente è avvenuto intorno alle 16.30 di ieri quando un'imbarcazione è andata a schiantarsi sulle barriere frangiflutti all'imboccatura dello scalo romagnolo. Sei i passeggeri del natante, cinque uomini e una donna: una persona è stata trovata morta, due sono stati condotti in ospedale in codice rosso. Oggi ritrovati i corpi dei tre dispersi. Nel mare gelido di una giornata segnata dal forte vento, onde alte e scrosci di pioggia. A bordo dell'imbarcazione, una barca a vela lunga una quindicina di metri partita dal porto di Marina di Ravenna e diretta a Trapani in Sicilia, c'erano in tutto sei persone provenienti da Bussolengo, nel Veronese: tra questi un padre di 65 anni con la figlia e il fidanzato della figlia. Le ricerche, hanno visti impegnati, sin dal pomeriggio, gli uomini della Capitaneria di Porto e i Vigili del Fuoco con il Nucleo sommozzatori e il supporto di un paio di elicotteri a volteggiare sulle acque riminesi (Ansa).
Tragedia in mare: un morto, due feriti, tre i dispersi. Continuano le ricerche
(Rimini) Il bilancio ad ora è di un morto, due feriti e tre dispresi per la tragedia in mare che si è consumata oggi verso 16 al largo del porto di Rimini. Nella notte sono proseguite le ricerche.
La barca a vela salpata da Ravenna si è capovolta e poi schiantata contro la scogliera all'altezza del locale Rock Island, mentre l'equipaggio (sei veronesi) cercava di rientrare in porto per via delle avverse condizioni meteo e per un guasto al motore. E’ ben visibile la chiglia arenata ferma accanto al molo.
Grazie alla solerzia di un pescatore e di una coppia di riminesi è stata subito mobilitata la Capitaneria di porto, insieme ai vigili del fuoco e ai sanitari del 118. Sul posto anche polizia, carabinieri e municipale. Due gli elicotteri in azione a scandagliare la costa. All'opera anche i sommozzatori dei vigili del fuoco.
La vittima è stata ritrovata vicino allla scogliera a ridosso della spiaggia libera di piazzale Boscovich. Lì l'ha trasportata la furia del mare.
I due superstiti, un 70enne e un 40enne, sono stati portati in ospedale entrambi in ipotermia per essere stati più di un'ora in acqua. Sono in terapia intensiva, la prognosi é riservata ma non paiono in immediato pericolo di vita.