Casa della pace, il comune sposa la mozione di Spina
(Rimini) Stamattina in quinta commissione in Comune a Rimini è stata approvata la mozione del consigliere di minoranza Carlo Rufo Spina (FI) inerente la valorizzazione del patrimonio comunale, riguardante in special modo il rilascio dell'immobile attiguo al Museo occupato dalla Casa della Pace in via Tonini. “La necessità di tale richiesta - spiega Rufo Spina - nasce dall'esigenza primaria di valorizzare per reali finalità pubbliche e culturali una zona strategica del centro storico, peraltro insistente nel giardino archeologico del Museo, da anni abbandonata a se stessa e completamente degradata”.
Nella mozione Spina ha chiesto a sindaco e giunta di “provvedere quanto prima al rilascio dell'immobile denominato "Casa della Pace", sito in Via Tonini all'interno del giardino archeologico del Museo della Città, al fine del suo utilizzo diretto per finalità culturali e pubbliche, curando il trasferimento delle Associazioni ivi operanti in strutture terze ovvero comunali esclusivamente a fronte di compenso locativo, anche di favore, oltre a non provvedere al pagamento di alcun onere a titolo di utenza (acqua, luce e gas), fiscale, né contributivo dell'attività svolta”.
Sorpresa. “Sconfessando anche quanto recentemente ribadito dall'assessore alla cultura, l'amministrazione ha comunicato il parere favorevole alla mia proposta, dichiarando che entro breve tempo l'immobile in questione sarà rilasciato, restaurato e adibito a finalità culturali pubbliche collegate con il Museo della Città, riqualificando l'area e, complessivamente il giardino archeologico”. L’amministrazione “ha dichiarato che sarà emanato un bando, con specifici requisiti, per concedere in uso pubblico ad eventuali Associazioni interessate spazi nella palazzina comunale di Via Nigra".
Carim, rinvio rinnovo cda
(Rimini) Era stato annunciato clima di maretta in merito al rinnovo del cda di Fondazione Carim, con le poltrone che scnedono da 5 a 3. E difficile la situazione si è mostrata oggi pomeriggio alla prova pratica.
“Il Consiglio generale di Fondazione Carim riunitosi oggi pomeriggio per rinnovare il Consiglio di amministrazione e il Collegio dei revisori della Fondazione Cassa di risparmio di Rimini, entrambi in scadenza di mandato, ha aggiornato i propri lavori a domenica 14 maggio alle ore 10”, si legge in una nota.
“L’unanime decisione - spiegano dalla Fondazione - nasce dalla volontà dei componenti del Consiglio generale di approfondire il confronto e di favorire la più ampia rappresentatività nel Consiglio di amministrazione”.
Regione, Bonaccini taglia i vitalizi
(Rimini) Nuovo taglio dei costi della politica in Regione Emilia-Romagna, dove l’Assemblea legislativa ha approvato oggi la riforma dei vitalizi erogati a ex consiglieri e assessori regionali. I vitalizi sono infatti stati eliminati da questa legislatura e non verranno quindi percepiti dai consiglieri e dagli assessori attualmente in carica e da quelli eletti in futuro, che non godranno nemmeno del Trattamento di fine rapporto.
Tra le novità introdotte, l’innalzamento progressivo dell’età per percepire l’assegno, uniformata, per i consiglieri che non hanno ancora compiuto i 60 anni, a quella per la pensione di vecchiaia dei dipendenti pubblici; la riduzione dei vitalizi erogati attraverso il contributo di solidarietà per 36 mesi, e il divieto di cumulo con altri istituti analoghi. Sul sito dell’Assemblea legislativa saranno pubblicati i nomi degli ex consiglieri ed ex assessori regionali che percepiscono il vitalizio.
Nei prossimi tre anni verrà così risparmiato oltre un milione di euro, risorse che saranno destinate prioritariamente, come prevede la norma approvata, al finanziamento delle politiche di sicurezza, legalità e qualità del lavoro, sostegno al microcredito per lo sviluppo dell'imprenditorialità, reinserimento lavorativo e inclusione sociale.
Le misure contenute nella riforma puntano alla riduzione della spesa in continuità con la legge regionale n.1 del 12 marzo 2015, la prima approvata in questa legislatura con il voto unanime dell’Aula e che portò la Regione Emilia-Romagna, prima in Italia, a ridurre l’indennità di carica mensile dei consiglieri, a sopprimere il fondo per le spese di funzionamento dei Gruppi e ad eliminare l’indennità di fine mandato, oltre, appunto, alla cancellazione dei vitalizi.
Soddisfatto il presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, che sottolinea come questo mandato si sia aperto con un taglio netto, pari a 15 milioni di euro, ai costi della politica, a cui si aggiungeranno i risparmi, circa 36 milioni, ottenuti entro la fine della legislatura grazie alla riorganizzazione dell’Ente, a partire dal dimezzamento delle direzioni generali.
Le nuove regole approvate oggi, aggiunge il presidente, si collocano quindi nel solco sia dei provvedimenti voluti dall’Assemblea legislativa con il contributo di tutti, maggioranza e opposizione, sia di quelli già assunti dalla Giunta regionale, che ha fatto della sobrietà il cardine della propria azione di governo.
Demanio, il comune acquista il ponte di San Vito
(Rimini) Sono dodici i beni tra aree e fabbricati, che il Comune di Rimini intende acquistare dallo Stato nell’ambito del decreto ‘Federalismo demaniale’. La proposta ha ottenuto il favore della quinta commissione che si è riunita questa mattina. Tra i beni da sdemanializzare compaiono “alcuni frustoli residuali della marina”, alcune porzioni di strade realizzate e gestite dal Comune (in via Predil, via Tonale, via Carlo Alberto Dalla Chiesa), le aree nel parco XXV Aprile tra il Ponte di Tiberio e la SS16, “necessarie per il completamento del progetto Tiberio”, il ponte romano in via San Vito, “un bene archeologico inserito all'interno di aree già di proprietà comunale”. C’è anche, infine la caserma Giulio Cesare di via Flaminia, ritenuta interessante per una possibile valorizzazione e un negozio e due posti auto a Celle. "Si tratta di porzioni di aree e di immobili che sono utili per avere a completa disposizione dei beni su cui intervenire in termini di riqualificazione – sottolinea l'assessore al Patrimonio Gian Luca Brasini – e capaci di trasformarsi in leve di sviluppo e pianificazione strategica importanti per la città".
Nel marzo scorso è stato, inoltre, ufficializzato il trasferimento al Comune del cosiddetto "triangolone", ovvero l'area compresa tra viale Cristoforo Colombo, Lungomare Tintori, Largo Boscovich, che è stata prima sdemanlizzata per poi essere ceduta all'Amministrazione. Un'importante tessera mancante per la riqualificazione dell'intera area che entrando nella disponibilità del Comune consente di avviare il progetto di rigenerazione complessivo di una delle zone centrali della marina riminese, da integrare nel più ampio disegno di trasformazione urbana previsto dal Parco del Mare. In dirittura d'arrivo anche un altro tratto del lungomare sarà a disposizione dell'Amministrazione Comunale: si tratta di alcuni piccoli tratti a monte del lungomare Spadazzi (già di proprietà comunale) in corso di sdemanializzazione per la cessione.
Manutenzione auto, spesi 2,7 mld in E-R
(Rimini) Nel 2016 gli automobilisti dell'Emilia Romagna hanno speso per la manutenzione e le riparazioni delle loro autovetture 2,7 miliardi. La provincia emiliano-romagnola che registra la spesa più alta per la manutenzione e le riparazioni di auto eseguite nel 2016 è Bologna, con 670 milioni di euro. Più distanziate seguono le province di Modena con 477 milioni, Reggio Emilia con 326 milioni, Parma con 287 milioni, Ravenna con 230 milioni, Forlì-Cesena con 218 milioni, Rimini con 173 milioni, Ferrara con 166 milioni e Piacenza con 162 milioni.
Questi dati emergono da uno studio dell'Osservatorio Autopromotec, che è la struttura di ricerca di Autopromotec, la rassegna espositiva internazionale delle attrezzature e dell'aftermarket automobilistico, la cui prossima edizione è in programma dal 24 al 28 maggio al quartiere fieristico di Bologna. A livello nazionale nel 2016 gli italiani hanno speso 29,5 miliardi per manutenzione e riparazione delle loro autovetture. Rispetto al 2015 una crescita del 3,9% (Ansa).
Start up: industriali, banche e università si associano in Nuove idee Nuove imprese
(Rimini) Cambia la forma, non muta la sostanza. Dopo 15 anni di attività, con 3.304 giovani che hanno partecipato alla competizione, 1.108 idee innovative di business, 59 (di cui 10 rivitalizzate dal business plan) aziende nate e oltre 538.000 euro di premi assegnati, la business plan competition ‘Nuove Idee Nuove Imprese’ cambia assetto e diventa Associazione. A presiederla, l’imprenditore Maurizio Focchi. Quest’anno ci sarà tempo fino al 15 maggio per presentare idee innovative.
“Il successo è nei numeri, il più importante dei quali - spiega Focchi - è il tasso di sopravvivenza delle imprese che a cinque anni è quasi quadruplo rispetto alla media nazionale. E’ un risultato eccezionale”. Ora, aggiunge Focchi, “siamo chiamati ad un passo successivo: aggiungere alla business plan competition gli attrezzi utili a sostenere ancor più concretamente le startup. Dobbiamo far nostre le metodologie disponibili e sempre più sofisticate per portare sempre più imprese alla prima fattura e ad una solidità di prospettiva. In questa logica è necessario tessere una rete solida sia sul territorio, con tutte le esperienze in atto a Rimini e nella Repubblica di San Marino, ma anche a livello nazionale”.
Aderiscono alla neonata associazione Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, Camera di Commercio, Fondazione San Marino, Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino, Confindustria,
Uni.Rimini SpA, Camera di Commercio della Repubblica di San Marino, Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese.
“Questo progetto ci vede protagonisti dagli albori – commenta Linda Gemmani, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini – perché stimola nei giovani cultura d’impresa e spinta all’innovazione. Si tratta di un’esperienza che connette soggetti autorevoli nel sostegno fattivo ai giovani che hanno l’ambizione di ‘mettersi in proprio’. Ora si schiude una nuova stagione perché la sinergia con realtà come l’Università, il Tecnopolo e anche I-Square che è un altro frutto prezioso reso disponibile dalla Fondazione, diventi un motore generoso di spirito d’iniziativa. Il territorio ha sete di nuova impresa, la formula di Nuove Idee Nuove Imprese consente ai giovani neo imprenditori di muovere i primi passi con gambe più solide”.
Per Paolo Maggioli, presidnete di Congindustria Romagna, “l’impresa è la forza della società, la leva che può rilanciare il Paese. Per creare nuovo sviluppo e crescere dobbiamo investire in idee nuove, innovative, pensate in un’ottica globale. Dobbiamo sempre più puntare sui giovani e dare loro strumenti per intraprendere la strada dell’imprenditorialità con azioni di sistema mirate”.
“Questo progetto - spiega Fabrizio Moretti, presidente della Camera di commercio della Romagna - per noi è estremamente importante perché rientra perfettamente nei compiti che la legge assegna alle Camere nel favorire la nascita di nuove imprese e questa è anche una importante Linea Strategica per il nostro Nuovo Ente. La Camera della Romagna, inoltre, sostiene e promuove con determinazione la Responsabilità Sociale d’Impresa, attraverso la propria Azienda Speciale Cise e attraverso la collaborazione con l’Associazione Figli del Mondo”.
Infine, Leonardo Cagnoli, presidente di UniRimini ricorda come il gestore del polo universitario riminese sostiene fin dalla nascita della business plan competition perché ha riconosciuto in questa iniziativa il valore dell'intuizione, in tempi pre-crisi, della necessità di dotare i giovani, in particolare neolaureati e laureati, degli strumenti teorici e pratici atti allo sviluppo della auto imprenditorialità. Il successo in termini di partecipazione che la competizione ha riscosso in questi anni di attività è la dimostrazione del desiderio reale che hanno i giovani di mettersi in gioco, per dare vita alle proprie idee d’impresa".
Elezioni, Trc: Conti all’attacco di Tosi e Vescovi
(Rimini) “Chiedo subito un confronto pubblico con la Tosi e con la Vescovi per vedere con quale coraggio parlano del Trc". Carlo Conti, candidato sindaco per Patto Civico Riccione replica alla posizione"ancora una volta strumentale" di Renata Tosi, candidato sindaco per Noi riccionesi.
"Sanno entrambe, e lo sanno anche i riccionesi che il Trc ha un padre che l'ha voluto, il Pd, e una madre l'ex sindaco Tosi, che rifiutando ogni dialogo, ha fatto di tutto per renderlo il più brutto possibile a eterna memoria dell'errore commesso. In tutto questo ci ha rimesso Riccione”, prosegue Conti.
"La Tosi non ha voluto prendere coscienza di quello che fosse veramente il bene di Riccione accettando e apportando le modifiche necessarie per rendere l'opera meno impattante. E l'ha fatto in modo strumentale per averne un tornaconto politico e personale".
Per questo Carlo Conti chiede un confronto pubblico con le due avversarie “e le parti interessate! Se Sabrina Vescovi era assessore della giunta che l'ha approvato, come può oggi difendersi? Se Renata Tosi in questi anni non solo non ha risolto il problema, ma l'ha addirittura aggravato, come può difendersi? Da loro, non verrà mai alcun cambiamento. Tutto rimarrà così com'è: una mostruosità".
Prosegue Conti, "noi siamo l'alternativa al Pd della Vescovi che l'ha voluto e alla Tosi che l'ha usato per se stessa e contro Riccione. Ha fallito perché non l'ha fermato. Ha tradito Riccione e i riccionesi raccontando menzogne”.
"Noi abbiamo proposte concrete. Proposte basate sulla ragionevolezza. Abbattere fortemente l'impatto ambientale ed estetico e, per quanto possibile, integrarlo nel tessuto urbano. Se non interveniamo urgentemente la viabilità di Riccione sarà compromessa per sempre”.
9 maggio
Esattori dalla lucciola | Musica in fiera: 4 arresti e 11 denunce | Gessica testimonial
Hotel Sporting, sì all’ampliamento
(Rimini) Questa mattina la commissione urbanistica del comune di Rimini ha espresso parere favorevole alla richiesta per la ristrutturazione e ampliamento dell’Hotel Sporting di viale Vespucci. L’intervento, che si inserisce nell’ambito del “pacchetto impresa”, ha l’obiettivo di migliorare i servizi alla clientela ed elevare la qualità dell’offerta della struttura ricettiva. La variante richiesta dal privato riguarda una deroga ai tetti previsti dal piano regolatore per gli incrementi di altezza: l’obettivo è di offrire ai clienti una struttura più attrattiva, funzionale e meglio rispondente ai parametri internazionali di qualità. Questo attraverso un ampliamento delle camere previste, dei relativi servizi igienici e attraverso il miglioramento degli spazi ad usi collettivi. La variante consentirà un adeguamento del progetto di riqualficazione già autorizzato precedentemente al privato, al fine di migliorare anche la soluzione architettonica e la compatezza della sagoma, che sarà allineata alle altezze esistenti. La variante non prevede un aumento del carico urbanistico né variazioni di destinazioni d’uso e non sarà pertanto soggetta a contributo straordinario.
“Si tratta di un progetto che punta alla riqualificazione dell’offerta turistica di una struttura nel cuore della marina riminese – sottolinea l’assessore all’urbanistica Roberta Frisoni – in sintonia e coerenza con le linee di indirizzo del Parco del Mare”.
Proprio il progetto del Parco del Mare è stato l’oggetto della seconda parte della commissione, che ha discusso la mozione presentata dal consigliere comunale Gioenzo Renzi. Attualmente il progetto del Parco del Mare è in una nuova importante fase, quella della negoziazione con i soggetti privati che hanno presentato le 155 “manifestazioni di interesse" per la riqualificazione del lungomare. Questa nuova fase arriva dopo un’attenta istruttoria condotta dal Gruppo di lavoro, che nei mesi scorsi ha valutato le proposte di intervento presentate all’Amministrazione in forma singola o associata, coinvolgendo nel complesso 365 operatori economici privati. Delle 155 manifestazioni di interesse, 128 sono state meritevoli di accoglimento perché risultate strategiche (50) o adattabili (78), dimostrando quindi che l’82% degli operatori economici ha colto gli obiettivi del progetto Parco del mare. La fase di “negoziazione” con i privati prevede la redazione di una “rappresentazione schematica preliminare” dell’intervento, che ha lo scopo di armonizzare il progetto dell’opera pubblica con i “campi di intervento” dati in concessione agli operatori. Alla conclusione della fase negoziale sarà redatto il “progetto urbanistico complessivo” composto dall’opera pubblica armonizzata con gli interventi dei privati sulle aree pubbliche da concedere in diritto di superficie. A tale progetto complessivo andranno applicati i criteri e i requisiti del “progetto architettonico paesaggistico guida”, incarico che sarà affidato attraverso un bando appena pubblicato ad un professionista esterno e che avrà il compito di dare indicazioni rispetto alle tipologie architettoniche, ai materiali delle pavimentazioni, all’organizzazione del verde con particolare attenzione all’inserimento di specifiche funzioni (palestre a cielo aperto, piscine ecc…), all’introduzione di sistemi tecnologici, alla valorizzazione degli aspetti illuminotecnici e quant’altro possa conferire al progetto, nel suo complesso (pubblico e privato), un profilo riconoscibile. Il progetto urbanistico complessivo sarà approvato dall’Amministrazione Comunale e costituirà atto di indirizzo per la successiva approvazione degli Accordi di programma.
Elezioni, gli ‘Orti’ con Patto civico
(Riccione) “Sono particolarmente contento che Nicola Fierro sia stato riconfermato presidente dell'associazione Orti di Riccione", afferma Carlo Conti, candidato Sindaco di Patto Civico Riccione.
Il 31 marzo, infatti, Fierro è stato confermato ancora una volta presidente dell'Associazione riccionese che ha l'obiettivo di operare attivamente sul territorio per favorire il contatto con la natura e l'opportunità di conoscere da vicino i prodotti della terra.
Nicola Fierro, classe '36, originario di Avellino, pensionato, ha vissuto tanti anni negli Stati Uniti, ha deciso di candidarsi con Riccione Viva, lista di appoggio per Carlo Conti sindaco.
"Abbiamo tante idee in programma per valorizzare l'attività di quest'Associazione che riunisce 111 orti, creando momenti di relazione con i bambini, i giovani, le scuole e tutti i protagonisti che sostengono i valori della terra, dell'agricoltura, del lavoro."
"E' intenzione di Patto Civico sostenere fortemente l'attività di tutte le persone impegnate in Orti di Riccione, attraverso l'implementazione dei progetti di visita dei bambini delle scuole dell'infanzia agli orti, cosicché possano conoscere da vicino i prodotti della terra, che, tra le altre cose, sono alla base di una sana alimentazione".