Giovedì, 18 Aprile 2024 09:01

Spiaggia 2024, ecco l'ordinanza

Una spiaggia plastic-smoke free, accessibile anche dopo il tramonto, illuminata fino all’alba. Servizi e opportunità contenuti nella nuova ordinanza balneare del Comune di Rimini, definita dal tavolo tecnico convocato nei giorni scorsi dall’Amministrazione Comunale e che contiene le disposizioni per la stagione ormai alle porte. Misure orientate a potenziare i servizi a favore dei bagnanti per vivere la spiaggia nel pieno delle sue potenzialità, con un’attenzione particolare alla sostenibilità e alla valorizzazione ambientale.

La prima e principale novità riguarda la durata della stagione: si parte giovedì 25 maggio per arrivare a domenica 22 settembre, comprendendo quindi anche la terza settimana del mese. Una scelta dettata dalla necessità di rispondere ad un clima che tende in linea generale a offrire temperature sempre più elevate e che, anche in considerazione dei diversi appuntamenti di richiamo, attira di anno in anno un numero crescente di turisti e bagnanti sulle spiagge.

In spiaggia almeno fino alle 22, luci dal tramonto all’alba

In continuità con gli anni passati, anche l’ordinanza balneare 2024 conferma orari prolungati per vivere gli spazi all’aperto anche dopo il calar del sole. Dal 25 maggio e fino al 22 settembre dovrà essere garantita ai clienti la possibilità di restare in spiaggia e utilizzare i servizi almeno fino alle ore 22. Resta invece vietato l’accesso in spiaggia tra l’1 e le 5 del mattino.

Per incrementare la sicurezza delle strutture balneari e la fruibilità delle spiagge, i concessionari dovranno installare impianti per l’illuminazione, con le luci che dovranno restare accese dal tramonto all’alba, negli stessi orari previsti per l’illuminazione pubblica.  Gli operatori potranno inoltre installare impianti per la videosorveglianza, previo conseguimento di tutte le autorizzazioni necessarie.

Delivery direttamente in spiaggia

Nell’ottica di favorire l’ampliamento dei servizi, anche per la stagione 2024 è confermata la possibilità del delivery sull’arenile per i pubblici esercizi, ristoranti, laboratori artigianali, che potranno quindi consegnare cibo su ordinazione direttamente in spiaggia.

Stop alla plastica

Da anni Rimini ha scelto di intraprendere un percorso per azzerare l’uso della plastica monouso sulle spiagge. E’ quindi vietata la vendita e la distribuzione di bevande in bicchieri e con cannucce di plastica usa e getta (compreso il servizio delivery). Si potranno invece utilizzare bicchieri di carta e di materiale compostabile monouso o di materiale plastico lavabile in lavastoviglie e riutilizzabile.

Da sei anni Rimini spiaggia smoke-free

Per la sesta stagione consecutiva, Rimini conferma la scelta di presentarsi come spiaggia smoke free, prevedendo il divieto di fumare sulla battigia. Un provvedimento introdotto per la prima volta nel 2019 intercettando la sempre più elevata attenzione da parte dei bagnanti al benessere e alla salute e che allo stesso tempo contribuisce al decoro ambientale, riducendo la presenza di mozziconi sulla battigia.   

Gli spazi: 15 metri quadrati per ogni ombrellone

L’ordinanza del Comune di Rimini fissa a 15 metri quadrati il limite minimo di ombreggio da garantire sia per la zona nord sia per la zona sud. Parametri che confermano Rimini come spiaggia in grado di offrire ampi spazi a disposizione di chi frequenta gli stabilimenti, andando oltre quanto previsto dall’ordinanza regionale (che stabilisce una superficie minima ad ombrellone di 12 mq). Prevista come per gli anni passati la deroga specifica per il tratto compreso tra gli stabilimenti 99 e 130 di Rimini sud, caratterizzato da una fascia di arenile più corta e da un’alta incidenza di hotel e quindi di turisti, dove la superficie di ombreggio è fissata a 12 metri quadrati.

Al mare con gli amici a quattro zampe

Confermata anche la possibilità del bagno in mare per i cani, opportunità che sarà però disciplinata da un’ordinanza ad hoc di prossima pubblicazione. Saranno però confermate le modalità previste lo scorso anno: sarà consentito esclusivamente negli orari prestabiliti (al mattino, dalle 6 alle 8, e di sera, dalle 18.40 alle 21). I proprietari devono garantire con la propria presenza la sorveglianza dell’animale. L’area di mare destinata alla balneazione dei cani, antistante lo stabilimento balneare che già dispone di aree attrezzate per la loro accoglienza, deve essere delimitata da boe e adeguatamente segnalata.

Il servizio di salvamento garantito fino al 22 settembre dalle 9.30 alle 18.30

Tra le novità per la stagione 2024, gli orari di servizio di salvamento che sarà garantito tutti i giorni nel periodo dal 25 maggio al 22 settembre, dalle ore 9.30 alle ore 18.30. In linea con le disposizioni contenute nell’ordinanza della Regione Emilia Romagna, nell’ipotesi di servizio collettivo di salvamento (cioè gestito unitariamente per più stabilimenti e con un piano organico che preveda almeno tre torrette di salvamento contigue) è consentito che dalle ore 12.30 alle ore 14.30 il salvamento sia svolto a torrette alternate, purché almeno in una postazione su due consecutive.

Si è svolto ieri pomeriggio in sala Manzoni l'incontro promosso dalla pastorale del turismo della Diocesi di Rimini, dal titolo 'Turismo fonte di valori e cultura per le persone e la comunità' Presenti gli operatori di settore, il vescovo Nicolò Anselmi e il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad. 

Sadegholvaad ha ricordato la fotodel 1959 presentata in occasione dell'audizione per la candidatura a capitale italiana della cultura. Una famiglia (madre, padre, figlio piccolo) davanti al mare di Rimini. Piedi ammollo sulla battigia. Sguardo all'orizzonte. In quell'occasione il sindaco aveva ribadito come la foto esprimesse simbolicamente l’essenza del rapporto che c’è stato e c’è tuttora, tra milioni di italiani (e non solo italiani) e Rimini, il suo mare, la sua storia, la storia della Romagna. "Sono il mare e la spiaggia per cui siamo conosciuti in tutto il mondo, e che, nel dopoguerra hanno consentito che la vacanza, da prerogativa pressoché esclusiva dei benestanti, diventasse fenomeno popolare. La democrazia della vacanza e del tempo libero che introduce alla grande stagione della crescita post bellica dell'Italia. E' dalla società e dal cambiamento dei costumi che in buona parte è transitata la modernizzazione del nostro Paese'. Rimini, la nostra Riviera, è stata capostipite di una rivoluzione sul modo di fare vacanza, passata da essere esclusivamente elitaria e aristocratica a una vera e propria 'democrazia del viaggio'". In definitva, Sadegholvaad, nell'occasione della pastorale per il turismo, ha di fatto riaffermato "come quella caratteristica dell'essere popolari, aperti a tutti, capaci di includere, fa parte del 'chi siamo'. E, aggiungo, di quello che vogliamo essere anche in futuro".

No all'omologazione. "L'evoluzione della vacanza, da bisogno a consumo, ha portato con sè il bene (tutto il mondo fa vacanza) e il male (i problemi dell'over tourism e di una cultura orientata al consumo). Sta alle città organizzarsi in modo da tenere in equilibrio economia e anima. Economia perché, checché si dica, un'industria turistica porta con sé benessere e occupazione. Anima perché ogni proposta o offerta che dir si voglia deve fondarsi sulle caratteristiche del luogo e delle persone che lo abitano e lo hanno abitato. A Rimini non vogliamo l'effetto 'villaggio turistico standardizzato'". 

il sindaco ha poi ricordato gli ultimi 15 ani caratterizzati dalla riqualificazione del patrimonio culturale. "Non c'è niente di più sbagliato di considerare una città turistica e una città per residenti diversa. Sarebbero due gabbie strette e impossibili da vivere. Ridisegnare la città in senso sostenibile, equilibrato, includente vuol dire allora rendere omogenei in ogni parte e in ogni luogo la qualità e la quantità degli interventi e dei servizi. Pensate alla Rimini di oggi: due nuovi musei, un teatro, un quartiere fiesristico, un centro congressi, un lungomare da vivere per chilometri in assoluta libertà là dove sino all'altro ieri rischiavi di essere investito. La nostra città sta diventando da capitale della vacanza balneare a capitale dell'ospitalità 12 mesi all'anno. E questo vuol dire anche assorbire quella stagionalità che non porta con sè lo stress delle due velocità (estate frenetica, inverno in letargo) ma soprattutto la precarietà del lavoro e dei contratti".

Un esempio è stato l'ulitmo week end. 6. "Un fine settimana che ancora 25 anni fa sarebbe stato di soporifero risveglio dal letargo invernale, abbiamo avuto uno straordinario flusso di residenti e turisti sia in centro che sul nuovo lungomare, con tante attività di spiaggia che hanno lavorato quando prima erano chiuse. E' una città che non si accontenta più del sole ma presenta il nuovo percorso museale del Trecento, i congressi, gli avvenimenti sportivi in un periodo in cui, tradizionalmente, le serrande erano abbassate. La differenziazione, la qualità paga. E paga e pagherà anche in termini di assorbimento del lavoro nero e sfruttato, ad esempio. Niente è più efficace di porre il tema della qualità come elemento competitivo e attrattivo".

Come Istituzione "abbiamo il ruolo, le competenze e il compito di realizzare le infrastrutture moderne, necessarie alle imprese per mantenere e potenziare le attività che generano lavoro. Uscendo dalla perimetrazione esclusivamente estiva per diventare capitale europea 12 mesi all'anno, per le sue iniziative, per i suoi servizi, per la sua bellezza e attrattività soprattutto. Il nostro deve essere un ruolo di 'motorino di avviamento', in economia molto vicino alla dottrina di Keynes: non vogliamo sostituirci al privato ma creare le condizioni per cui il privato meglio operi, chiedendo in quel momento al privato condizioni di lavoro, di sicurezza, di comportamento adeguati ai più alti standard di legge , di rispetto delle persone, di civiltà".

Un processo che deve andare avanti. "Completarlo non è un compito del solo Comune, semmai di comunità. Sul tema del lavoro precario penso ad esempio come la riqualificazione dell'offerta alberghiera, progressivamente da stagionale ad annuale possa avere un impatto positivo sui contratti e dunque sulla stabilità dei lavoratori e delle loro famiglie. Come Comune, avendo profondamente investito sull'infrastrutturazione strategica e culturale, dobbiamo incentivare e favorire questi processi di rigenerazione da parte dei privati. Vale per gli albergatori, vale per la spiaggia, vale per gli assi commerciali a mare, vale per il mercato degli alloggi che deve trovare un euqilibrio tra affitti turistici e affitti permanenti. Io sono convinto che la qualità, la sostenibilità, siano grandi equilbratori naturali".

Dopo la segnalazione d aaprte di Federconsumatori dei rincari oltre la norma per i carburanti a Rimini,  e di come potrebbero avere un impatto "anche sui ponti turistici delle prossime settimane", interviene il sindaco Jamil Sadegholvaad." La premessa è doverosa: è ovvio che il primo, sensibile effetto di questi aumenti, e in generale dell'incremento del costo della vita e della conseguente contrazione dei consumi, lo stiano vivendo ogni giorno sulla propria pelle tutti gli italiani che si recano a scuola, al lavoro, a fare spesa nelle proprie città".

Se poi "vogliamo declinare questo problema anche in chiave turistica, i calcoli sono presto fatti: il viaggio in auto da Milano alla Riviera romagnola, sola andata, può costare, causa rincari, dai 15 ai 20 euro in più rispetto a soli pochi mesi fa. Se a questo aggiungiamo l'inevitabile spirale inflattiva per cui è prevedibile l'aumento dei prezzi per i prodotti trasportati, alimentari in primis, possiamo già avere una sintetica panoramica di quello già paventato da molti analisti dei trend turistici nazionali, dopo l'andamento del 2023: flessione della vacanza da parte del mercato italiano a causa della ridotta capacità di spesa (per bollette, per cibo) e crescita di quello estero".

Se l'incremento del costo dei carburanti di questi giorni "può essere considerato solo una goccia, è altrettanto vero che questa stessa goccia può essere considerata la spia di un 'disinteresse' da parte delle politiche nazionali per tutto ciò che riguarda la promozione e lo sviluppo di un settore industriale di spicco quale il turismo è a tutti gli effetti. Ogni tanto riemerge la proposta di 'piani nazionali strategici del turismo' poi, nei fatti, le singole misure vanno esattamente nella parte opposta, penalizzando chi vuole fare vacanza e chi vuole investire sul rinnovamento dell'infrastruttura turistica".

Resta "un dato a livello locale: Rimini, la Riviera di Romagna, nei primi 3 mesi del 2024 hanno accumulato numeri importanti in termini di arrivi e pernottamenti turistici, superiori all'anno passato. Questo in virtù di una forza attrattiva, data da eventi, strutture (fiere, centri congressi), investimenti sul territorio (la bellezza dei nostri paesi, la ricchezza di servizi della nostra costa) che non è venuta mai meno anche durante anni difficili. Chiaro che come Riviera di Romagna, e come Italia, avremmo bisogno di un sostegno strutturale più convinto da parte del Sistema Paese. Per adesso continuiamo a fare, e bene, praticamente da soli”.

Ha a tema il cinema e Fellini, il primo intervento pubblico del neo assessore alla cultura del comune di Rimini Michele Lari. "Nel prossimo triennio, a Rimini e su tutto il territorio provinciale, ci sarà da fare un grande lavoro sul tema cinema. E non sarà solo un lavoro di studio, ricerca e documentazione, avendo in Federico Fellini un motore attrattivo di livello assoluto e mondiale in termini accademici e scientifici", spiega.

Dovrà essere "anche un progetto di rete, in cui tutte le realtà territoriali che fanno cinema (e sono molte, straordinarie e importanti: dal Bellaria Film Festival al Nót Film Festival, dal La Settima Arte a Cartoon Club, da Amarcort ai Luoghi dell'Anima, sino a C-Movie Film Festival e Overtime) arrivino a condividere, nel rispettivo campo autonomo di azione e promozione, alcuni obiettivi comuni. Certamente tra questi, ad esempio, devono spartire un rapporto e delle relazioni con la Film Commission regionale", aggiunge.

"Ma ancora di più, a mio modesto avviso, deve prevalere l'ambizione di proporci come terra di cinema di valore internazionale, sia per quanto riguarda la tutela e la conservazione ma, soprattutto, per la proposizione e la produzione di tutto quanto c'è di nuovo, di meglio e di indipendente nel settore del cinema e più in generale delle arti figurative. Non si tratta di fare un semplice accordo tra Festival, esperimento tentato anche in passato ma con esiti non troppo chiari, oppure uno scambio di spazi, più che naturale".

Si tratta "di alzare l'asticella e tendere a qualcosa di più ambizioso visto che, in questo momento storico, la provincia di Rimini è tra le primissime in Italia per dinamismo e anche investimenti su questo fronte dell'impresa culturale cinematografica. Per questo, nelle prossime settimane, mi voglio prendere l’impegno di incontrare gli amministratori comunali e chi sta dietro alle eccellenze cinematografiche che arricchiscono il nostro territorio. Cercare di condividere un obiettivo comune, se possibile, è ormai un obbligo più che una possibilità".

Quindi, "perché non partire, magari, proponendo un’azione, “un nuovo inizio”, ad alto valore simbolico come la reintroduzione del Premio annuale dedicato a Federico Fellini in cui, accanto ai mostri sacri della macchina da presa, non vengano segnalati e segnalate quelle personalità e quelle situazioni che più di tutte stanno facendo del nostro Paese, in questo periodo, un punto di riferimento della cinematografia mondiale più innovativa?".

Martedì, 09 Aprile 2024 07:06

Spiaggia, via le dune: il rombo dell'estate

Prosegue senza sosta, in vista del ponte del 25 aprile e del 1 maggio, la pulizia straordinaria delle spiagge, lo spianamento delle dune e il ripristino dello stato dei luoghi, come avviene ad ogni primavera. Un intervento già iniziato lo scorso 3 aprile in corrispondenza del bagno 63 di Rimini sud, già completato fino al bagno 40 e che ora proseguirà dalle zone sud verso il porto di Rimini, per concludersi entro il 19 aprile, in tempo per accogliere riminesi e ospiti della città in occasione del ponte del 25 aprile.

Come ogni primavera, il ripristino dello stato dei luoghi avviene in collaborazione tra i concessionari demaniali marittimi e l’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile – Servizio Area Romagna: un’operazione che viene effettuata recuperando la sabbia delle dune e quella circostante in eccesso, che viene parallelamente utilizzata per gli interventi di difesa della costa mediante ripascimento delle porzioni di litorale in erosione. Lo spianamento delle dune della zona sud ha infatti consentito, contestualmente, il recupero della sabbia per il ripascimento del litorale nord, da Torre Pedrera a San Giuliano, intervento che si è concluso questa mattina.

Una volta spianate le dune è la volta dei bagnini che possono così completare l’intervento di livellamento della sabbia ed eseguire tutte le operazioni di pulizia delle aree e della battigia antistante le zone di competenza, sino al battente del mare. Un intervento che può essere eseguito dai bagnini via via che procede l’attività dell’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, che interviene della fase preliminare di abbattimento del cordone dunoso.

Sempre sulla spiaggia, gli operatori di Hera sono al lavoro, con uscite settimanali, che si andranno ad intensificare fino al 15 maggio, quando diventeranno quotidiane, con operazioni di pulizia dell’arenile che riguardano le spiagge libere principali (Porto e Darsena di San Giuliano) e con un intervento di raccolta del rifiuto spiaggiato portato sull’arenile dalle mareggiate oltre alla pulizia e la raccolta lungo tutta la battigia. Pulizia, che verrà intensificata subito dopo le operazioni di ripristino dell’arenile che prevede lo spianamento delle dune realizzate per proteggere le strutture balneari durante la stagione invernale.

Manutenzione e cura delle aree verdi: verso il completamento il primo intervento di sfalcio erboso del 2024

E’ iniziata da qualche settimana la prima fase di sfalcio dell’erba che verrà conclusa entro metà aprile. Un tipo di intervento, finalizzato alla manutenzione ordinaria di tutte le aree verdi della città, che si ripete almeno per 4 volte l’anno su tutto il territorio comunale, in differenti stagioni. Entro qualche giorno, dunque, verranno conclusi tutti gli interventi attualmente in corso. Lo sfalcio dell’erba è iniziato il 18 marzo e le prime aree interessate dai lavori sono state quelle che costeggiano le grandi arterie viarie, le aree prossime al centro storico e quelle cimiteriali. In questi giorni gli interventi riguardano le aree verdi di quartiere e i parchi, le manutenzioni relative alle aiuole di competenza del nuovo e vecchio lungomare con diserbi e ripristini delle piante mancanti, oltre alla riattivazione delle fontane. Il secondo intervento del taglio dell’erba verrà realizzato a partire dal mese di maggio. In primavera infatti il manto erboso cresce più velocemente e si rendono necessari più interventi ravvicinati. In questo periodo dell’anno e in quello successivo dell’estate, si concentrano infatti le prime tre fasi di sfalcio dell’erba che vengono ripetute ciclicamente tra i mesi di aprile, maggio e giugno. A ottobre poi, in funzione della situazione climatica e della piovosità, si conclude questa pianificazione con l’ultimo programma di sfalci previsto per l’anno ed eseguito da Anthea e che riguarda circa due milioni di metri quadrati di aree verdi.

La spiaggia è un bene demaniale, pubblico, "patrimonio comune di tutti i cittadini, funzionale primariamente all’uso gratuito e generalizzato della comunità e solo secondariamente all’ utilizzo per interessi imprenditoriali". L'avvocato Roberto Biagini, presidente del Conamal, Coordinamento nazionale mare libero, lo ribadisce da tempo, e lo fa anche in occasione della presentazione delle osservazioni al nuovo piano dell'arenile del Comune di Rimini. Un piano che, non solo secondo Biagini, prevede poche spiagge libere, sotto la soglia del 40 per cento sul totale, come invece dovrebbe.

"Con le previsioni del nuovo piano, quindi con l’incremento del 37 per cento di quella risibile attuale, resteremmo circa al 10 per cento delle spiagge libere a fronte del 90 per cento in concessione", rileva Biagini. "L’assessora Frisoni (Roberta, delega al demanio, ndr) dimentica sempre che lo strumento di disciplina dell’arenile deve essere funzionale al pubblico interesse, al miglior assetto di utilizzo della spiaggia per l’uso comune e gratuito e non al “business plan” dei futuri nuovi concessionari", sottolinea Biagini ribadendo quella che rispetto alle logiche che hanno guidato il dibattito politico e le mosse (presunte o tali) dei vari governi attorno alla questione delle concessioni balneari sembra un capovolgimento di prospettiva.

"Il trend del racconto pubblico si è per lo più basato sul luogo comune della tutela delle imprese. Ma il Codice della navigazione dice che deve essere sempre il pubblico interesse a guidare l'azione amministrativa. Se si parla di spiaggia l'interesse pubblico primario è la fruizione, libera e gratuita, dei cittadini. Poi possono esistere delle eccezioni, per cui in determinati periodi e casi, per motivi economici, si può destinare un pezzo di spiaggia in concessione onerosa. Ma si tratta di eccezioni. Con il nuovo piano dell'arenile possiamo uscire dai luoghi comuni e ritornare nella legge. Invertire questo trend quindi è positivo", spiega Biagini.

Legittimo quindi azzerare tutto?

"L'azzeramento delle strutture a servizio di uno stabilimento non è previsto solo nella nuova pianificazione, è previsto anche nelle singole condizioni di concessione. Il contratto con il concessionario prevede che una volta scaduto lui abbatta tutto quello che serviva per lo stabilimento senza indennizzo.
Il codice della navigazione prevede anche che l'autorità amministrativa, la capitaneria di porto di concerto con l'agenzia del demanio (autorità a cui compete la tutela dominicale del bene "spiaggia") debbano prendere atto dell' avvenuto incameramento ex lege di tutte le opere di difficile rimozione presenti sull' arenile ed inserirle nel "Testimoniale di Stato" come pertinenze demaniali. Se quel bene è in cattivo stato o contiene abusi edilizi, allora, il demanio può imporre all'ex concessionario di demolirlo lo stesso a sue spese e anche qui senza nessun tipo di indennizzo come prevedono le condizioni di concessione accettate e firmate dal concessionario".

Come si traduce questa inversione di tendenza in bando pubblico?

"Quando l'amministrazione ritiene discrezionalmente di porre a bando una determinata area di spiaggia, nelle condizioni di bando può anche inserire l'obbligo dei concessionari limitrofi di occuparsi della spiaggia libera nel mezzo, tenendola pulita, sorvegliandola, retribuendo il marinaio di salvataggio, illuminandola, ecc...". 

Qual è la prospettiva che renderà i bandi di Rimini più giusti rispetto a quelli di Jesolo?

"In maniera semplice: il Comune può, come sta facendo, mettere a bando singoli lotti o aggregazioni, ma solo se molto piccole. A Jesolo hanno messo a bando un chilometro e mezzo di spiaggia tutta insieme. A Jesolo ha vinto una cordata con bagnini e imprenditori turistici, il concessionario precedente fatturava oltre 3 milioni l'anno. Un'altra accortezza utile, sarà impedire i subaffitti e i subingressi". 

Se le aste non fossero contemporanee... potrebbe essere problematico?

"Potrebbe creare delle condizioni di disparità. Le evidenze pubbliche dovrebbero essere contemporanee".

Come sarà la stagione 2024?

"Leggendo la delibera 504 di Giunta di dicembre, si vede come da un lato si prenda atto che le concessioni sono scadute, dall'altro non si impedisce ai bagnini di rimanere al loro posto. Ma se io quest'estate prendessi un ombrellone e andassi a piantarlo nel mezzo di uno stabilimento "scaduto", cosa potrebbe fare l'ex concessionario per mandarmi via?"

Bella domanda.Intanto prendiamo atto che alla data di scadenza, le 24 di mercoledì 3 aprile, sono state 335 le osservazioni al Piano dell'arenile arrivate al protocollo comunale. Per dare una scala di grandezza, spiegano da palazzo Garampi, nel 2015 furono 925 le osservazioni per il Piano strutturale comunale (Psc) e nel 2021 ben 1.146 per il Regolamento Urbanistico Edilizio (Rue).

Entro la fine del mese di maggio l'amministrazione comunale porterà in consiglio le controdeduzioni alle osservazioni, "accogliendo tutte quelle migliorative all'impianto del piano e all'equilibrio sostanziale della proposta (5 gli obiettivi strategici: migliorare la qualità dell'offerta complessiva per mantenere e potenziare l'attrattività internazionale della nostra spiaggia attraverso il rinnovamento delle strutture di spiaggia e l’alleggerimento delle superfici; innovare il prodotto turistico, aumentare la fruibilità libera delle spiagge, migliorare la resilienza e sostenibilità ambientale della fascia a mare) nell'esclusivo interesse della città di Rimini", sottolinea l'amministrazione comunale.

Giovedì, 04 Aprile 2024 08:24

Airbnb, da 0 a mille in pochi anni

Erano 50 nel 2017, sono passati a 500 nel 2019 e sono 1.185 nel 2023. E’ questa la fotografica scattata dagli uffici tecnici di Palazzo Garampi relativamente al numero di immobili a disposizione per gli affitti brevi turistici in forma non imprenditoriale. Un trend in continua espansione attraverso la piattaforma Airbnb, nato sulla scia della sharing economy e diventato oggi croce e delizia per tante città con vocazione turistica che, assieme al giro di affari e l’indotto turistico, vedono aumentare anche le difficoltà di lavoratori, studenti e famiglie nel trovare case in affitto tutto l’anno.

La crescita degli affitti a breve termine a sfavore di quelli a lungo termine non conosce crisi e se nel 2019 gli introiti della tassa di soggiorno nel comune di Rimini su questa tipologia di appartamenti sono stati di 119.000 euro (di cui 97.000 euro riversati da Airbnb con tariffa della tassa di soggiorno di 0,70 euro per pernottamento e 4% sul costo della camera per gli affitti su Airbnb), nel 2023 hanno superato i 247.000 euro (di cui 168.500 euro riversati da Arirbnb con la tariffa della tassa di soggiorno aumentata dal 1 gennaio 2023 a 1,50 euro per pernottamento e 4% sul costo della camera per gli affitti su Airbnb).

“La logica perseguita dall’amministrazione comunale- commenta l'assessore alle attività economiche, Juri Magrini- è quella della regolamentazione attraverso un insieme di misure pubbliche e private che hanno lo scopo di immettere sul mercato nuovi alloggi per così dire tradizionali e di arginare, per quanto possibile, gli effetti distorsivi degli alloggi turistici che tolgono disponibilità e spazi per le famiglie. Una dinamica questa riscontrata in tutte le città d'Italia, d'Europa e del mondo a forte attrattività turistica. Coerentemente, come ente comunale, abbiamo aumentato anche per quest’anno l’aliquota dell’imposta di soggiorno per le locazioni a breve termine (con un ulteriore scatto dal 4% al 5% del corrispettivo) e con un innalzamento della tariffa da 0,70-1 a 1,50 sino a 2 euro per i pernottamenti effettuati in unità abitative come B&B, case per ferie, appartamenti vacanze eccetera. Anche il pacchetto Casa Rimini si inserisce proprio in questo percorso che vuole dare una scossa a questa situazione di ‘paralisi’, riaprendo ‘le porte’ agli affitti familiari attraverso una serie di agevolazioni e garanzie per i proprietari che scelgono la strada degli affitti lunghi. Ma serve una stretta coraggiosa, per questo guardiamo al governo per chiedere di limitare le agevolazioni fiscali della cedolare secca restringendole da tre a un solo appartamento da affittare in regime privatistico, riallineando quindi il beneficio fiscale all'effettiva capacità contributiva. La seconda azione chiama invece in causa la Regione alla quale chiediamo di armonizzare e aggiornare la legge regionale, così come già avviene in altre regioni, relativamente al codice identificativo che viene assegnato alle strutture ricettive anche agli immobili destinati a locazione breve ai sensi del DL 50|2017, meccanismo utile per il recupero dell’evasione dell’imposta di soggiorno e dell’Irpef togliendo il divieto, per gli appartamenti ammobiliati a uso turistico, di farsi pubblicità”.

"Un Piano dell'arenile partito con il piede sbagliato, nel metodo e nel merito". E' in sintesi il giudizio di Confesercenti della provincia di Rimini, che ha presentato le proprie osservazioni alla proposta del nuovo strumento urbanistico pubblicato dall'amministrazione comunale riminese.

"Il Comune – attacca Confesercenti – ha avviato l'iter di approvazione del Piano dell'Arenile senza un vero confronto con la città: non vi è stato confronto con le categorie economiche, con le rappresentanze della società civile in generale, tutto è stato rimandato alle eventuali osservazioni formali ad un piano già pubblicato".

Nel merito sono numerose le valutazioni critiche dell'associazione. "Il piano fa la scelta di considerare la spiaggia un foglio bianco per ridisegnarla come se si trattasse di un unico grande lotto libero. Le aree che saranno date in concessione e quelle che dovranno essere mantenute libere sono diverse da quelle attuali, senza una riga che stabilisca come ciò possa essere attuato, né alcuna norma transitoria".

Non solo. "Il nuovo piano individua quale unica modalità di intervento la demolizione e ricostruzione dell'esistente con il pretesto degli strumenti urbanistici sovraordinati, ma la vera ragione è completare il Parco del Mare, avvalendosi degli investimenti dei futuri concessionari. Al di là dell'inesattezza giuridica, contestiamo l'opportunità politica di tale scelta e dubitiamo della reale possibilità di realizzazione, in assenza di una disciplina certa e definitiva sulle norme future per il rilascio delle concessioni".

A giudizio di Confesercenti, dunque, "un progetto che considera sole le forme architettoniche in funzione del Parco del Mare, diventa un azzardo e rischia il fallimento. Ancora più grave è che il Comune abbia predisposto un piano che finisce per azzerare il valore aziendale dell'impresa e dei beni materiali ed immateriali degli attuali concessionari favorendo l'entrata, nella gestione della spiaggia di soggetti (vedi Jesolo) che snatureranno le tradizioni e la storia che hanno fatto di Rimini la capitale europea del turismo".

"L'arenile, il balneare, sono il principale prodotto della nostra economia – conclude l'associazione – ed un piano urbanistico dovrebbe valorizzare e tutelare il territorio per premiare e rendere possibile l'innovazione e riqualificazione di un prodotto capace di cogliere rapidamente ed anticipare le tendenze di mercato. Se vogliamo rimanere una meta all'avanguardia nella proposta di accoglienza, capace di attrezzare la spiaggia alle tendenze e richieste della domanda, dobbiamo dotarci di strumenti e norme adeguate, sostenibili ed economicamente realizzabili. A questo punto auspichiamo che si avvii un dibattito che faccia emergere le contraddizioni e i limiti della proposta di piano e che si apra un confronto con tutte le forze politiche prima dell'approvazione".

“Le previsioni turistiche per la Pasqua 2024 sono positive, a detta di tanti operatori della nostra Riviera". Il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad interviene in occasione del primo evento di primavera. "E queste sensazioni incoraggianti seguono un’apertura di anno (mesi di gennaio e febbraio) per Rimini in grande crescita, con numeri superiori al 2023 e al 2019 grazie al Capodanno, al Sigep, al boom della fiera Key Energy e a una città sempre viva e ricca di servizi e opportunità per 12 mesi all'anno".

Un'indagine condotta dal Centro Studi di Firenze sui trend del prossimo week end, quello di Pasqua appunto, nelle strutture ricettive ufficiali dell'Italia prevede rispetto allo scorso anno un incremento (nonostante l'anticipo della festività) dell'1,2 per cento degli ospiti e complessivamente 7 milioni di presenze negli alberghi italiani. "Vale la pena però guardare nello specifico questi dati perché probabilmente introducono elementi di valutazione che si snoderanno lungo l'intero corso del 2024. Il dato in crescita è dovuto principalmente dall'incremento di turismo estero: + 3,2 per cento rispetto alla Pasqua dello scorso anno mentre il turismo italiano segna ancora una flessione, seppur contenuta (- 0,8 per cento). Più nel dettaglio, durante il ponte pasquale saranno le regioni del Nord Ovest a registrare le variazioni più significative del movimento con il +1,8% (-0,4% di italiani e +4,2% di stranieri), seguite dalle regioni del Centro con il +1,2% (-0,9% di italiani e +3,4% di stranieri). La stima per le aree del Sud-Isole si ferma invece al +0,7% (-0,4% di italiani e +2,3% di stranieri). Per il Nord Est la stima è del +0,9% (-1,1% di italiani e +2,7% di stranieri)", sottolinea il sindaco.

"E' purtroppo costante il meno del turismo interno ed è altrettanto spiegabile la riduzione del potere d'acquisto, dovuta principalmente a stipendi che non crescono in misura pari a quella di tutti gli altri Paesi d'Europa, che incide sui budget e sulle scelte di consumo. La vacanza, appunto, è una scelta di consumo. E' un fenomeno che abbiamo già registrato nel 2023 e al quale occorre dare una risposta di sistema Italia. Il ritorno alla crescita dei consumi, che ha effetti veri e tangibili anche sull'industria turistica del Paese, si 'finanzia' mettendo più soldi in tasca alle famiglie, creando più posti di lavoro e meglio pagati e, in aggiunta, cercando di rendere più sostenibile il costo di cibo, bollette e carburanti. Possiamo dire e fare qualsiasi analisi sofisticata, ma il tema centrale è questo per quanto riguarda il turismo italiano: consentire una ripresa dei consumi attraverso stipendi più robusti".

Per quanto riguarda il dato estero, "anch'esso segue il trend che già avevamo notato per Rimini negli ultimi due anni. Rimini è stata la località che più è cresciuta dopo il Covid grazie soprattutto al boom di turismo straniero, tornando a superare quote (30 per cento) inavvicinabili dagli anni Ottanta in poi. Su questo stiamo investendo risorse economiche importanti e strutturali, sia sul fronte dell'attrattività internazionale della città, sia su quello dell'accessibilità. Il Comune di Rimini, infatti, ha deciso di incrociare la propria traiettoria promozionale sull'estero con l'ambizioso piano triennale di sviluppo dell'aeroporto di Rimini. Su questo, come da programmazione societaria, ci aspettiamo il massimo nel triennio 2025/2027 ma già dal 2024 sarebbe auspicabile avere segnali di una crescita di frequenza delle rotte esistenti e rotte strategiche e passeggeri che per la nostra Riviera, con un turismo italiano in flessione, diventa qualcosa di ben più importante di un numero percentuale”.

Mercoledì, 27 Marzo 2024 20:08

Pasqua sicura, il piano della prefettura

Nel corso del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal prefetto di Rimini, hanno preso parte l’Assessore alla Sicurezza del Comune di Rimini, un rappresentante della Provincia, il Questore, il Dirigente del Compartimento di Polizia Ferroviaria dell’Emilia-Romagna, i rappresentanti dei Comandi provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il Comandante della Capitaneria di Porto, nonché i referenti delle specialità delle Forze dell’Ordine (Roan, Polizia Stradale e Polizia di Frontiera Aerea), dell’Esercito Italiano (7° Aves “Vega” e “Strade Sicure”), dei Vigili del Fuoco, della Polizia Locale di Rimini, dell’Anas e di Autostrade per l’Italia.

L’incontro – intervenuto a conclusione di una serie di vertici tenutisi nelle ultime settimane – è stato occasione per condividere con gli altri enti competenti le recenti direttive del Ministro dell’Interno sul rafforzamento delle misure di sicurezza e sulla pianificazione dei servizi di vigilanza e controllo in vista delle imminenti festività pasquali, anche alla luce della complessa situazione internazionale.

In particolare, è stato verificato e confermato il rafforzamento dei dispositivi di vigilanza con presidi fissi e dinamici sui cosiddetti “obiettivi sensibili”, con un’azione coordinata delle Forze dell’Ordine e dei Servizi di Specialità che interesserà in particolar modo i luoghi di culto, meta di numerosi fedeli partecipanti alle funzioni religiose, nonché i siti d’interesse turistico e culturale e le zone a maggiore vocazione commerciale.

Saranno, inoltre, intensificati il controllo e il monitoraggio della rete stradale ed autostradale, dei siti ferroviari e delle infrastrutture del trasporto pubblico, in particolare le stazioni di Rimini e di Riccione e l’aeroporto “F. Fellini”.

Grande attenzione sarà anche riservata ai centri storici e ai locali frequentati soprattutto dai giovani, con servizi interforze nelle ore serali per la prevenzione di comportamenti che possano mettere a rischio la vivibilità dei luoghi di ritrovo abituale.

  Concorreranno ai servizi programmati – che da giovedì a martedì pp.vv. vedranno l’impiego giornaliero di 150 / 160 operatori – oltre alle Forze dell’ordine (comprese le menzionate Specialità), le Polizie Locali e l’Esercito Italiano, secondo la consolidata esperienza di collaborazione tra i soggetti partecipanti al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. 

  È proprio lo strumento del Comitato a garantire quella circolarità delle informazioni determinante per calibrare al meglio le risposte all’esigenza di sicurezza delle singole realtà territoriali. Attraverso la pianificazione e la corretta informazione viene, così, fornita ai cittadini una cornice di sicurezza, evitando al contempo di alimentare allarmismi infondati.

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